20/07/2012
2 recensioni[Sister/Brother Act]
“Lui non può nascondersi qui. E’ troppo appariscente e non è neanche un monaco!”
L’abate Kibum era su di giri con l’ispettore di polizia.
Non sapeva come nascondere la pop star Lee Jinki all’interno del suo convento.
“Forse, e dico forse, potresti cantare nel coro. Ma, dovrai attenerti alle regole conventuali.”
Il saio era particolarmente scomodo, ma per la sua incolumità Jinki avrebbe sopportato tutto.
La sua carriera come cantante stava scemando, ma la sua passione per il canto no.
Accettò l’invito dell’abate e si unì al coro conventuale.
“Sono cominciate le prove?”
Jinki si affacciò nella sala prova gremita di fratelli.
“Abbiamo appena cominciato, unisciti a noi.”
Fratel Jonghyun lo invitò calorosamente e tornò a dirigere il coro.
Sotto suo comando i fratelli incominciarono.
Un ammasso di voci scordate e stonate suonarono insieme e questo bastò a Jinki per portarsi le mani alle orecchie.
“Sappiamo che hai dei trascorsi canori. Perché non ci insegni tu?”
La flebile voce di fratel Taemin si levò.
“Potrei provarci. Fratel Minhyundammi un accordo.”
Sotto la supervisione del nuovo fratello, il coro cominciò a cantare realmente, ma qualcosa ancora turbava Jinki.
Un timido ragazzo posto fra i tenori sembrava non proferisse suono.
“Tu devi essere Fratel Minho. Giusto?”
Jinki si avvicinò al ragazzo minuto con fare paterno.
“Si, sono io.”
“Fratel Minho, ho questa impressione: quando canti, è come se non uscisse nessun suono dalle tue labbra. Adesso prova un assolo, Fratel Minhyun dammi un La.”
Dalla bocca di fratel Minho uscì un flebile bisbiglio.
Jinki lo fermò e inventò uno stratagemma per cercare di farlo cantare.
“Allora, prova ad immaginare di essere in una stanza piena di gente che parla e la tua voce deve superare tutto quanto.”
Fratel Minho ci provò e con l’aiuto della mano esperta di Jinki sul diaframma riuscì a produrre un suono.
“Lo definirei un La con del carattere.”
Jinki tornò nel suo dormitorio e pensò all’accaduto della mattina.
Forse non era poi così male rimanere in convento, anche se questo non permetteva al suo spirito libertino di mostrarsi.
Aveva trovato una nuova ispirazione e quei monaci erano la concretizzazione di quanto il suo amore per la musica potesse portarlo lontano.
Si addormentò con il sorriso sulle labbra sperando che l’incontro con il suo nuovo coro arrivasse in fretta.