20/07/2012
6 recensioniRivalità femminile
No, non era possibile. Il suo bambino aveva fallito, e adesso?
Si chiedeva cosa sarebbe accaduto, come avrebbe potuto rimediare a un simile disastro. Ma non poteva.
Lei era impreparata ad affrontare una situazione simile e, forse, nemmeno Goku avrebbe potuto mutare la loro sorte.
-Signora Son, tutto bene?- le aveva chiesto l’omuncolo pelato.
-Non si dispiaccia, il piccolo Goten avrà altre possibilità, esistono ottime scuole pubbliche- in fine, le aveva detto asciugandosi la fronte imperlata di sudore.
-Ma…il mio bambino potrebbe. Oh, al diavolo, questa scuola non merita il mio bambino!- aveva detto risoluta, stupendo anche Goku, seduto al suo fianco.
-Tesoro, sono fiero di te- le aveva detto il marito, uscendo dalla scuola, ricevendo in cambio un’occhiataccia di rimando.
-Chichina cos…-
-Zitto tu, se non avessi distratto Goten con i tuoi allenamenti, adesso frequenterebbe questo prestigioso istituto- aveva detto la donna d’un fiato, stremata per il colloquio e la delusione, ed incrociando le braccia al petto, aveva invitato l'altro a tacere.
Sapeva, o meglio era sempre stata consapevole, che Goten non fosse il suo Gohan. Il secondogenito, troppo simile al padre, non era portato per lo studio quanto il maggiore, ma sperare e tentare non avrebbe leso nessuno, questo aveva pensato.
Eppure, se quella non fosse stata la scuola di Trunks Brief, vincitore della sezione junior del torneo di quell’anno, non si sarebbe crucciata in quel modo.
Ma, tutto sommato, quell’istituto proprio non era adatto al suo bambino: troppo rigido, austero, pesante. Meglio così, pensò, almeno Goten si sarebbe goduto la sua infanzia.
-Oh, prima non l’avevo notato, ma questa è la scuola di cui ci ha tanto parlato Bulma!- esclamò Goku, con innocenza.
-No-
-Ma certo, è quella in cui è stato ammesso Trunks, però poveretto non penso gli piacerà l’ambiente- aggiunse l’eroe, ignorando l’avvertimento della moglie.
-Ma cosa vuoi capirne tu di scuole! Non è la stessa, punto!-
-Sì che lo è, l’altra sera a cena, Bulma ha ripetuto il nome tante di quelle volte che è impossibile diment…- s’interruppe di colpo, capendo che fosse inutile continuare.
-Chichina, hai ragione, in fondo sono tutte uguali queste scuole-
La donna lo vide sospirare di sollievo, comprendendo che il marito aveva perfettamente capito il perché di quel colloquio richiesto con fretta.
In fondo, il suo era stato un capriccio, un inutile spreco di tempo, una reazione infantile al successo della sua amica, precisamente del figlio di essa.
Ma lei era sempre stata così: combattiva e competitiva, e ogni tanto avvertiva una sottile rivalità femminile, quel giusto stimolo che le permetteva di lottare a modo suo, con le sue armi migliori.
-Sai, Goku, potremmo richiedere un colloquio per Gohan- aveva detto entusiasta, per la geniale idea che le era appena balzata alla mente.
Sì, il suo Gohan era un genio, sicuramente lo avrebbero ammesso.
N.d.a: spero di ricevere qualche commentino, in questo periodio fiducia e recensioni scarseggiano =(
Spero comunque che questa oneshot vi sia piaciuta, io mi sono divertita a scrverla.
A presto.