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Autore: Rydgil    21/07/2012    1 recensioni
Cosa pensa Sesshomaru delle sue differenze con rin?
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rin, Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa song-fic e ispirata alla coppia sessho/rin (rin ovviamente e cresciuta) sulle note e le parole de “la differenza tra me e te” di tiziano ferro
La differenza tra me e te 
Non l’ho capita fino in fondo veramente bene 
Me e te 
Uno dei due sa farsi male, l’altro meno 
Però me e te 
E’ quasi una negazione
Noi siamo diversi come il giorno e la notte ma non ho capito fino in fondo il motivo di tanta diversità io sono capace a ferirmi psicologicamente in modo barbaro tu meno ma io e te la nostra coppia e di fatto una negazione.
Io mi perdo nei dettagli e nei disordini, tu no 
E temo il tuo passato e il mio passato 
Ma tu no. 
Me e te, è così chiaro 
Sembra difficile.
Io faccio cadere la mia attenzione su ognuno dei dettagli che ci circondano ma tu,tu no tu osservi distrattamente tutto ciò che vediamo.
E se devo essere sincero ho paura,ebbene si, io Sesshomaru il glaciale principe dei demoni, ho paura temo il tuo passato perche tu sei un’umana e come tale potresti volere tornare a vivere coi tuoi simili;e temo anche il mio di passato per tutto cio che ho fatto ma a te sembra non importare tutto cio.
Noi insieme chi l’avrebbe detto eppuro e così chiaro che sembra difficile crederci.
La mia vita 
Mi fa perdere il sonno, sempre 
Mi fa capire che è evidente 
La differenza tra me e te 
Poi mi chiedi come sto 
E il tuo sorriso spegne i tormenti e le domande 
A stare bene, a stare male, a torturarmi, a chiedermi perchè.
Ciò che ho fatto nella mia vita mi impedisce di dormire ogni notte e mi fa capire che io e te siamo diversi come il giorno e la notte.
Spesso mi chiedi come sto vedendomi con lo sguardo all’orizzonte e il sorriso che mi indirizzi per tranquillizzarmi fa sparire tutte le domande e i tormenti che mi porgo che mi fanno stare bene e male al contempo e mi fa smettere di torturarmi e chiedermi perché rimani con me.
La differenza tra me e te 
Tu come stai? Bene. Io come sto? Boh! 
Me e te 
Uno sorride di com’è, l’atro piange cosa non è 
E penso sia un errore
Qual è la differenza tra me e te?
Quando ti salvo e ti chiedo come stai rispondi sempre: “bene e te?” Io? Io non lo so; Me e te tu sorridi di come sei mentre io mi “piango” addosso di cosa non sono e di cosa non ho e sinceramente questo mio comportamento è un errore.
Io ho due tre certezze, una pinta e qualche amico 
Tu hai molte domande,
alcune pessime, lo dico 
Me e te, elementare 
Da volere andare via.
Io ho solo due o tre certezze un po’ d’acqua e pochissimi di quelli che potrei considerare amici.
Tu mi porgi sempre un numero elevato di domande alcune poi sono pessime devo ammetterlo ma tra me e te c’è qualcosa di così elementare che ci spinge ad andare via da questo luogo dove ci siamo fermati per la notte
La mia vita 
Mi fa perdere il sonno, sempre 
Mi fa capire che è evidente 
La differenza tra me e te. 
Poi mi chiedi come sto 
E il tuo sorriso spegne i tormenti e le domande 
A stare bene, a stare male, a torturarmi, a chiedermi perchè.
Ciò che ho fatto nella mia vita mi impedisce di dormire ogni notte e mi fa capire che io e te siamo diversi come il giorno e la notte.
Spesso mi chiedi come sto vedendomi con lo sguardo all’orizzonte e il sorriso che mi indirizzi per tranquillizzarmi fa sparire tutte le domande e i tormenti che mi porgo che mi fanno stare bene e male al contempo e mi fa smettere di torturarmi e chiedermi perché rimani con me.
E se la mia vita ogni tanto azzerasse 
L’inutilità di queste insicurezze 
Non te lo direi. 
Ma se un bel giorno affacciandomi alla vita 
Tutta la tristezza fosse già finita 
Io verrei da te. 
Se il fato rendesse utili le mie insicurezze non te lo direi. Quando ti vedrò felice forse la mia vita varra finalmente qualcosa e se la tristezza che ho dentro sparisse io verrei a cercarti in capo al mondo
Poi mi chiedi come sto 
E il tuo sorriso spegne i tormenti e le domande 
A stare bene, a stare male, a torturarmi, a chiedermi perchè.
Spesso mi chiedi come sto vedendomi con lo sguardo all’orizzonte e il sorriso che mi indirizzi per tranquillizzarmi fa sparire tutte le domande e i tormenti che mi porgo che mi fanno stare bene e male al contempo e mi fa smettere di torturarmi e chiedermi perché rimani con me.
La differenza tra me e te 
Tu come stai? Bene. Io come sto? Boh! 
Me e te 
Uno sorride di com’è, l’altro piange cosa non è 
E penso sia bellissimo 
E penso sia bellissimo.
Qual è la differenza tra me e te?
Quando ti salvo e ti chiedo come stai rispondi sempre: “bene e te?” Io? Io non lo so; Me e te tu sorridi di come sei mentre io mi “piango” addosso di cosa non sono e di cosa non ho e sinceramente penso che tutto ciò sia bellissimo.
   
 
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