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Autore: Lady A    21/07/2012    8 recensioni
Era un placido sabato pomeriggio di fine luglio, la vita degli abitanti della Terra scampato il pericolo Majin Bu, scorreva tranquilla e serena; sul Monte Paoz il sole era prossimo al tramonto, il cielo si era tinto di tonalità tra l’arancio e il rosa, offrendo uno spettacolo mozzafiato ; una leggera brezza faceva ondeggiare i rami degli alberi, gli uccelli salutavano la giornata intonando melodiosi canti ,nelle quiete si poteva udire lo zampillio del ruscello dietro l’unica abitazione del monte. In quella casa viveva la famiglia Son. [...]
« Fratellone cosa stanno facendo mamma e papà? », chiese il piccino guardando il padre che continuava a baciare la madre, sembrava quasi che la stesse divorando.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chichi, Gohan, Goku, Goten | Coppie: Chichi/Goku
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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How are the kids?

 
Era un placido sabato pomeriggio di fine luglio, la vita degli abitanti della Terra scampato il pericolo Majin Bu, scorreva tranquilla e serena; sul Monte Paoz il sole era prossimo al tramonto, il cielo si era tinto di tonalità tra l’arancio e il rosa, offrendo uno spettacolo mozzafiato; una leggera brezza faceva ondeggiare i rami degli alberi, gli uccelli salutavano la giornata intonando melodiosi canti, nelle quiete si poteva udire lo zampillio del ruscello dietro l’unica abitazione del monte. In quella casa viveva la famiglia Son.
Goku, finiti gli allenamenti quotidiani, assieme ai figli aveva fatto ritorno nella sua dimora, gettando come al solito i suoi abiti madidi di sudore in giro per la casa, suscitando l’ira funesta della moglie, che come di consueto cominciò a sbraitargli contro, minacciandolo di fargli saltare la cena per i prossimi dieci anni !
E così, mentre i due coniugi davano nuovamente vita ai loro consueti siparietti quotidiani, Gohan e Goten li osservavano nascosti dietro la porta della cucina, con tanto di stupore e curiosità restando naturalmente in silenzio; sapevano infatti, che se solo avessero detto una parola fuori luogo avrebbero rischiato anche loro di saltare la cena.
Erano passati circa due mesi dal rientro a casa dell'eroe, era bello respirare l’aria di casa, ma soprattutto era bello riceve i rimproveri di Chichi che lo sgridava di continuo ,ma sapeva che in realtà, dietro il suo comportamento c’era dell’altro... c’era una gran nostalgia di baci, di coccole, di carezze e di ti amo sussurrati; lei , quella candida bambina che si era innamorato di lui dal primo sguardo e che gli aveva fatto inconsciamente promettere che l’avrebbe sposata, aveva avuto la pazienza e la volontà di restare ad aspettarlo per tanti anni, finché per fortuna era andata lei stessa a cercarlo e a ricordargli quell’importante promessa, quella promessa che aveva sconvolto la vita, quella semplice promessa che gli aveva fatto scoprire e rincontrare l’amore della sua vita.
Goku la osservava con la sua solita espressione ingenua e gli occhi da cucciolo innamorato, Chichi parlava e borbottava, ma lui ormai non seguiva più il discorso e senza esitazione la prese e l’avvolse in un caldo e tenero abbraccio, dandole prima un bacio sulla fronte ,per poi scendere sulle labbra, lasciandola sbalordita e imbarazzata.
Già, quella moretta tutto pepe così autoritaria e severa era capace di imbarazzarsi ed emozionarsi come una bambina, quando lui la baciava.
Il saiyan, ridacchiò nell’osservare le gote della moglie tingersi di una deliziosa tonalità scarlatta; lei, dapprima abbassò lo sguardo imbarazzata, poi lo rialzò e poi gli sorrise, ecco… era bastato davvero poco per farle dimenticare tutto… dopodiché, vi seguì un altro bacio a fior di labbra e poi un altro ancora …
Il piccolo Goten guardò i genitori con aria interrogativa e perplessa, si grattò il capo e strattonò il fratello che nel vedere le dolci effusioni dei suoi genitori era rimasto imbambolato e imbarazzato.
«Fratellone cosa stanno facendo mamma e papà? », chiese il piccino guardando il padre che continuava a baciare la madre, sembrava quasi che la stesse divorando.
Gohan diventò rosso come un peperone, salvo poi ridere intenerito e con il suo solito candore accarezzò il capo al fratello.
«Si stanno … amando… », bisbigliò sottovoce, cercando di portare il fratello in bagno per farlo lavare, ma lui sgattaiolò in cucina, incuriosito più che mai e si piazzò davanti ai genitori, questi appena lo videro si staccarono immediatamente arrossendo più che mai.
«G-Goten, amore… non eri a lavarti con Gohan? », balbettò Chichi, cercando di riprendere contegno e fulminando con lo sguardo il marito che si grattava il capo imbarazzato.
«Io e il fratellone siamo rimasti a guardarvi ! », rispose il piccolo con molta naturalezza,  indicando con il dito Gohan che era ancora nascosto dietro la porta.
«Cosa?! E bravi adesso vi mettete anche a spiarci! »,  borbottò la corvina, guardando con fare truce e accigliato il primogenito che imbarazzato fece ingresso in cucina, cercando di portare il fratellino con sé, ma questo guardò i genitori con la sua tipica aria da bambino ingenuo e fece una domanda che spiazzò tutti.
«Mamma, papà come nascono i bambini? »,  chiese con molta spontaneità, facendo cadere i presenti all’indietro.
Goku diventò di un color carminio e sgranò gli occhi, Chichi diventò violacea e assunse un’aria sconvolta, Gohan diventò violaceo e carminio e tossì imbarazzato.
«figliolo… come mai questa domanda? », proruppe Goku con il suo consueto tono pacato, grattandosi però irrefrenabilmente il capo.
«Perché lo voglio sapere! », pigolò con aria battagliera e un tenero cipiglio incupito.
«E’ ancora troppo presto, tesoro! »,  disse Chichi perentoria, avviandosi verso la cucina con l’intendo di preparare la cena.
«Ma uffa, io lo voglio sapere, per favore … », piagnucolò il bambino. «papà, me lo spieghi tu? » , aggiunse strattonando Goku per il pantalone della tuta, questi, cominciò a sentire un strano brivido di disagio percorrergli la spina dorsale, neppure quando aveva affrontato Majin Bu aveva avuto quella terribile sensazione e poi, pensandoci avrebbe preferito combattere nuovamente contro quel mostro rosa che spiegare al proprio figlio… quelle cose là, insomma!
Chichi guardò il marito con uno strano  e insolito sorriso furbo.
«Già, caro, spiegaglielo tu, allora… », proruppe con un tono di voce che sapeva di amara vendetta.
Gohan rimase immobili a fissarli, gli venne in mente di scappare, ma si trattenne a stento .
Il saiyan allora guardò dapprima la moglie , poi il figlio maggiore e infine quelli minore, dopodiché deglutì a fatica e fece un giro su se stesso.
«Ahem… a-allora…», cominciò a balbettare guardando il soffitto, quasi cercasse lì una risposta. « I bambini si…  fanno… hum… », continuò ormai paonazzo, sfregandosi le poderose mani, poggiandosi contro la prete e incrociando le gambe, il quel momento il suo unico desiderio era solamente quello di teletrasportarsi in un altro pianeta. «Urca, credo di averlo dimenticato! », sbottò quasi con entusiasmo, con il suo consueto tono da bambinone, facendo rimanere sbigottiti e demoralizzati tutti i presenti.
Chichi si trattenne a stento dal ridere, Goku era sempre il solito, del resto se l' aspettava una risposta del genere.
«Ma… papà … » , balbettò il piccolo, confuso.
Goku ridacchiò imbarazzato e gli scompigliò teneramente i capelli.
«Perché non lo chiedi a Gohan ?», proruppe poi ,guardando il figlio maggiore. «figliolo, tu sai come si fanno i bambini, vero? », gli chiese guardandolo in modo amorevole.
Dopo aver udito la domanda del padre, mancò poco che al povero Gohan venisse un infarto, ormai il suo niveo volto era diventato completamente rubicondo, gli occhi erano completamente sgranati, la bocca aperta per lo stupore; come aveva potuto suo padre metterlo in una situazione simile ? Certo che sapeva come si facessero i bambini, ma mai avrebbe avuto il coraggio di spiegarglielo! Si portò una mano alla fronte, era bollente, nella sua mente riapparve il ricordo di quando sua madre gli è ne parlò, fu uno dei momenti più traumatici della sua vita.
Chichi guardò il marito con un fare puramente omicida.
«Ma che diamine ti salta in mente? Goten lo vuole sapere da te! », disse stizzita, portandosi una mano ai fianchi.
Il primogenito dei Son, sospirò rincuorato,  convinto di averla scampata.
«Ahem… tesoro, ma sei proprio sicura che glielo posso dire? »,  piagnucolò il capofamiglia, cominciando a sudare più che mai.
«Beh … certo non dirgli tutti i particolari, limitati solo alle cose di base… », gli bisbigliò sottovoce la moglie. Goten si andò a sedere con la madre e il fratello sul divano, i tre fissavano l’eroe con gli occhi sgranati, sembravano quasi che stessero per assistere ad un imperdibile spettacolo .
«Hum… i bambini beh … io all’inizio pensavo li portasse la cicogna … », ammise Goku tra un sospiro e l’altro, comminando lungo tutto il perimetro della cucina. «P-poi ho s-sposato la mamma … e la sera di nozze  io e lei abbiamo… hum… », balbettò osservando la moglie, che diventò immediatamente rossa al ricordo. «Beh… ahem… ci siamo dati dei baci… ci siamo amati (tanto) ed è nato tuo fratello ! », concluse lanciando un’occhiata d’intesa a Chichi, che sospirò sollevata .
«Quindi i bambini si fanno con i baci ? Come stavate facendo prima ? », chiese incuriosito il bambino, alzandosi dal divano e avvicinandosi al padre mezzo tramortito, salvo poi guardare il figlio e ridacchiare con il suo solito fare gaio ed ingenuo.
« Più o meno … »,  rispose guardando imbarazzato il soffitto.
«Vedi Goten, i bambini nascono quando due persona fanno  l’amore … », proruppe Chichi, guardando il marito e i figli con un mite sorriso, mentre le sue gote si tingevano nuovamente di rosso. «Fare l’amore significa … che si vogliono tanto ma tanto bene e che per dimostrarselo oltre dicendolo a parole… beh… stanno assieme… baciandosi e coccolandosi … sì, proprio come stavamo facendo io e papà prima», terminò mostrando uno sorriso fiero e raggiante .
«Quindi tu e papà prima stavate facendo un fratellino ?! », chiese Goten quasi con fare sconvolto, sedendosi sulle gambe della madre, questa sorrise e lo accarezzò dolcemente.
«Ci stavamo coccolando. Comunque, tranquillo, tre saiyan in questa casa bastano e avanzano ! »,  ridacchiò dandogli un bacio sulla fronte.
Il bambino sorrise e poi guardò il fratello maggiore.
«Quindi anche il fratellone e Videl, forse un giorno faranno un bambino ! Li ho visti baciarsi ! », mormorò con aria ingenua; Gohan si alzò di scatto dal divano, cominciò a sudare freddo, Chichi posò il piccolo a terra e si alzò anche lei.
«CHE COSA? », urlò sconvolta. «Il mio piccolino già bacia una ragazza! », ringhiò guardando il primogenito con occhi puramente infuocati e stizziti , questi, fulminò Goten con lo sguardo e lanciò al padre un’occhiata supplichevole.
«M-mamma… no… no… lo giuro… a-avrà visto m-male! », balbettò con fare scombussolato, agitando freneticamente le mani in segno di diniego.
Chichi inarcò un sopracciglio e si portò le mani lungo i fianchi, Goten lo guardò come indispettito.
«Non ho visto male, la stavi baciando nelle stesso modo che ha fatto papà ! », insistette caparbio.
«URCA! con la lingua ? », proruppe Goku guardando con fare perplesso il primogenito.
«Con la lingua ?», gridò Chichi furiosa.
«Con la lingua? », domandò Goten sconvolto.
«N-no …. », balbettò il giovane saiyan, deglutendo a fatica e pregando gli Dei di far venire un nuovo nemico così da uscire da quella scomoda situazione.
«Sei… sei un cattivo bambino! Oh Kami,  mi sento svenire, il mio piccolino già bacia le ragazza con la lingua! », berciò con tono esasperato la moretta, portandosi le mani al capo.
«E’ la lingua che fa fare i bambini ? », chiese il piccolo Son, ma ormai la situazione era degenerata e nessuno lo ascoltava, Chichi era furiosa con il primogenito , Goku cercava invece, di farla ragionare.
«E dai tesoro, vuoi dire che se avresti avuto l’occasione di baciarmi quando avevi diciassette anni non lo avresti fatto? », le chiese guardandola con quei suoi irresistibili occhioni da cucciolo.
Chichi divampò violentemente.
«Cosa… cosa centra adesso ? I nostri ahem… erano altri tempi! »,  si giustificò, posando imbarazzata lo sguardo a terra. « Comunque, andate immediatamente a lavarvi, altrimenti vi faccio saltare seriamente la cena! », aggiunse subito dopo, riprendendo un certo contegno .
Gohan e Goku seriamente rincuorati, si precipitarono ad andare in bagno, il piccolo Goten invece rimase con la madre insistendo nel voler sapere più cose ,quando all’improvviso il padre lo prese in braccio e lo portò con se in bagno .
«Ma… papà, fratellone, io volevo ancora sapere , ma non vi fa schifo baciare con lingua ? », domandò infatti con fare un po’ sconvolto, immerso nella vasca assieme al padre al fratello.
«Goten sono cose che capirai da grande! », esordirono in coro i saiyan maggiori , ponendo momentaneamente fine alla scottante questione.
La cena si svolse con molta tranquillità , nessuno quella sera osò ritornare sull’argomento, perfino Goten, nonostante morisse ancora dalla curiosità di sapere tutti i minimi dettagli.
 
Venne la mattina del girono dopo…
I coniugi Son era a casa da soli intendi a dar nuovamente vita ai loro consueti siparietti.
«Goku quante volte ti ho detto di non lasciare i vestiti sporchi per casa! », ringhiò la brunetta, raccogliendo la tuta arancione da terra.
«Scusami Chichina! », pigolò il moro, abbracciandola teneramente da dietro. «Cos’è che stavamo facendo ieri sera? »chiese poi, sempre con quella sua voce da bambinone , dandole un bacio sulla guancia e stringendola forte a se.
Questa si girò e lo guardò con fare malizioso.
«Ah vedo che te lo ricordi!»,  bisbigliò, alzandosi sulle punte e dandogli un bacio sulle guance, poi sul mento e infine sulle soffici labbra.
Il marito ridacchiò divertito e continuando a baciarsi la stese sul divano, mettendosi sopra.
«Goku … », mormorò ansimando la moretta. « Goten è da Bulma, vero? », chiese mentre il marito le slacciava con entusiasmo il kimono, lasciandola in intimo.
«Certo tesoro, tranquilla » , rispose lui con tono rassicurante, continuando a baciarla con un eloquente fervore, a svestirsi e a svestire del tutto lei .

 
~ 


«Uffa, Trunks a casa tua fa troppo caldo, qui si sta meglio! », proruppe il piccolo Goten seduto a gambe incrociate sull’erba, sotto un’ampia quercia.
«Cosa facciamo ? », chiese l’amichetto, con fare annoiato.
«Andiamo a casa  mia! », propose il corvino e detto ciò si avviarono.
La fortuna o la sfortuna -a secondo di come lo si può interpretare- volle che anche Gohan dimenticandosi un libro si precipitò verso casa.
I tre si incontrarono proprio lì fuori e mentre si avvicinarono alla porta, sentirono delle strane grida, degli insoliti sospiri, ansimi e gemiti.
« fratellone co- cos’è…? » , chiese il piccolo Son preoccupato, avvicinandosi alla finestra della cucina, salvo poi sgranare gli occhietti neri e correre in direzione del fratello e di Trunks.
«fratellone, fratellone cosa sta facendo papà in cucina nudo sopra la mamma ? », chiese con tono perplesso, strattonando il fratello per la tuta; il volto di quest’ultimo diventò dello stesso colore dei capelli di Trunks, sicché prendendo un profondo respiro e facendosi coraggio, capendo la sconcia situazione, prese in braccio i bambini e si innalzò in volo, allontanandosi dall’aria est del Monte Paoz.
« ma… ma perché ce ne siamo andati ? », chiesero in coro Goten e Trunks, mettendo il broncio.
«Uffa, basta con queste domande! », borbottò con tono imbarazzato  e infastidito il mezzo saiyan.
«Stavano facendo l’amore? », ridacchiò poi il piccolo, facendo sgranare gli occhi all’amico dai capelli lilla.
«C-cosa ? Bhe… sì, però non azzardarti a dire che li abbiamo visti! », pigolò Gohan con fare sconcertato, atterrando con i due in una radura nei pressi di Satan City.
«Quindi quando fanno l’amore ci si mette nudi ? », chiese Goten rivolgendosi a Trunks che annuì convinto.
«Basta parlare di queste cose! Avrete il vostro momento per capirle! », sbottò il maggiore dei Son sedendosi con fare sconsolato a terra.
«Ok, ok, ma anche tu e Videl vi mettete nudi ? », continuò il fratellino, per poi zittirsi subito dopo, seriamente spaventato dell’espressione dell’interlocutore .
«No!!! Ma ti pare! », disse per la prima volta con tono seriamente rabbioso il giovane Gohan , sentendo quasi le sue forza mancare dall’imbarazzo e dall’agitazione. «Ho detto e ripeto: Guai a voi se ne parlate ancora! », aggiunse ruggendo, salvo poi calmarsi e per porre finalmente fine a quel piccante argomento ingaggiò con loro una dura lotta che se messo a confronto con la dura ed estrema situazione che aveva appena vissuto non era nulla. Eh già, pensò tra sé, nella vita certe cose che all’apparenza posso sembrare quasi futili ( se messe a confronto con tutte le guerre che aveva combattuto fin da bambino )sono in grado di mettere in seria difficoltà anche un forte guerriero saiyan.
 
 
 
 
 
Angolo dell’autrice.
Non so neppure io come mi sia venuta in mente questa OS, è un po’ una stupidaggine,  lo so, ma questa mattina non sono proprio riuscita a resistere e l’ho scritta.  Spero comunque di avervi strappato un sorriso ! :D


 
 

 
  
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