I Hate Everything About You, Why Do I Love You?
Taemin si inginocchiò dinanzi al corpo di Minho, ricoperto di chiazze scure.
Gli tastò il petto tremante per sentire il battito.
Il bagno era deserto a quell’ora della notte e nessuno sarebbe accorso in suo aiuto.
Sarebbe stato sufficiente lasciarlo lì, esanime e osservarlo compiaciuto esalare l’ultimo respiro.
Minho ansimava, inondando l’atmosfera con prolungati gemiti, impossibilitato di muovere gli arti.
Scorgeva il volto del ragazzo accanto a lui.
Il suo aggressore.
Contemporaneamente la sua ultima speranza di vita.
Lo implorò con lo sguardo luccicante, colmo di lacrime per il dolore.
Ma Taemin chinò il capo e strinse i pugni.
L’astio tra di loro era talmente radicato da non riuscire a trovare uno spiraglio di compassione.
Non per lui.
La camicia del bruno era impregnata d’acqua e cominciava a fremere per il freddo.
Il ragazzo castano si voltò per andarsene, quando un battito all’altezza del petto lo paralizzò.
Non poteva lasciarlo morire in quel modo.
Voleva riportarlo in vita.
Si chinò sul suo corpo e gli sollevò il capo per premere le labbra sulle sue esitante.
Voleva trasmettergli ossigeno.
Voleva dichiarare il proprio amore ostinatamente rinnegato.
Durante il contatto approfondito chiusero entrambi gli occhi e Taemin gli vezzeggiò il cuore, per infondergli calore, curare le ferite.
Quando i loro volti si ammirarono, Minho gli sorrise lievemente premendosi il suo palmo sul cuore, mentre una lacrima clandestina gli scivolò sullo zigomo direttamente dagli occhi del più piccolo.
Il suo nemico giurato.
Il suo amore immortale.
- Meravigliosi! -
La troupe batteva le mani.
Avevano girato uno slogan contro omofobia e odio usando Harry Potter.
Minho si alzò e strinse l’altro a sé ridendo.
- Ci chiamano Drarry, Potter. -
Taemin si sfilò la mantella e gli occhiali.
- Detesto tutto di te, Draco. Perché allora ti amo? -
Risero sulle labbra dell’altro.