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Autore: SunBeat    21/07/2012    0 recensioni
"Ed eccoci qui" penso Wendy. "Un'altra sera da passare in solitudine in questa stupida Londra".
Wendy si avvicinò alla finestra di camera sua, con l'intento di accendersi una sigaretta, prese l'accendino dalla piccola tasca del pigiama.
"Se solo ci fosse Peter qui con.."
"Con?" Peter se ne stava svolazzando per tutta la camera della giovane ragazza, con il suo solito sorriso beffardo.
"Oh Peter! Sono così felice di vederti!"
"Ma Wendy! Sono solo.." le rispose guardando il suo Rolex d'oro attacato al polso "..Tre ore che non ci vediamo"
"A me sembra troppo tempo" continuò prendendolo di forza e stampandogli un bacio sulle labbra rosse del ragazzo.
"Wendy non dovremmo.."
"Invece si Peter!"
I loro corpi si adagiarono all'unisono sul letto a baldacchino della vecchia casa londinese, la dolcezza che emanavano i due faceva quasi ribrezzo. La vera storia di Peter e Wendy è questa, non la fantastica favoletta che viene raccontata ai bambini.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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"Wendy, tesoro, stiamo uscendo! I tuoi fratelli vengono con noi, mi raccomando non fare qualcosa di cui potresti pentirti!"
"Si mamma, ciao"
Wendy balzò giù dal letto e compose il numero di Bella. -Bella vieni da me che i miei non ci sono?-
-Wendy mi dispiace ma sono a casa di Edward-
-Ma che palle. Vabbè ciao, divertiti- Wendy buttò giù il telefono e si gettò sul suo grande letto a baldacchino.
Dopo qualche istante la ragazza incominciò a piangere.
Le pesava il fatto che i suoi genitori la lasciassero sempre sola, che la sua amica, per quanto si volessero bene, era sempre impegnata con il proprio fidanzato.
Le pesava il fatto che non aveva degli ottimi rapporti con i fratelli Gianni e Michele.
Le pesavano molte cose ma era sempre sola e non riusciva a parlare con nessuno. E proprio mentre era sovrappensiero sentì un colpo, e poi un altro, contro la sua finestra.
Spaventata, si avvicinò alla finestra e ne trovò un ragazzo, bello da morire, ma vestito in un modo strano. Si chiamava Peter. Peter Pan. "Perchè piangi?"
"Niente"
"Ti sento tutte le sere"
"Ma chi sei?"
"Peter, e tu Wendy" Così passarono tutta la sera insieme, fino a quando i genitori della ragazza arrivarono.
Quindi come un perfetto cattivo ragazzo sgattaiolò via dalla finestra.

La sera seguente fu di nuovo la stessa storia.
"Wendy noi usciamo"
"Si mamma ciao. Ed eccoci qui" penso Wendy. "Un'altra sera da passare in solitudine in questa stupida Londra".
Wendy si avvicinò alla finestra di camera sua, con l'intento di accendersi una sigaretta, prese l'accendino dalla piccola tasca del pigiama. "Se solo ci fosse Peter qui con.."
"Con?" Peter se ne stava svolazzando per tutta la camera della giovane ragazza, con il suo solito sorriso beffardo.
"Oh Peter! Sono così felice di vederti!"
"Ma Wendy! Sono solo.." le rispose guardando il suo Rolex d'oro attacato al polso "..Tre ore che non ci vediamo"
"A me sembra troppo tempo" continuò prendendolo di forza e stampandogli un bacio sulle labbra rosse del ragazzo.
"Wendy non dovremmo.."
"Invece si Peter!"
I loro corpi si adagiarono all'unisono sul letto a baldacchino della vecchia casa londinese, la dolcezza che emanavano i due faceva quasi ribrezzo. Peter si che sapeva ascoltare i desideri e le paure di Wendy.
Lui si che la capiva.
Ed eccoli, ancora li, in quel tenero letto a manifestare i loro sentimenti, dolci come dei cuccioli e grandi come persone adulte.
  
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