Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: sterne    21/07/2012    4 recensioni
Chris mi rivolge un sorriso comprensivo, una tacita scusa. In fondo sono qui per lui. Se fosse stato per me in questo momento sarei sulla mia amaca a leggere il mio libro preferito.
Mi strizza l’occhio e mi tira verso la pista. No, no, no! E’ gia tanto che sono qui, non può pretendere che io balli, soprattutto non questa pseudo musica. Chris mi avvolge nel suo abbraccio e mi lascia un bacio sulle tempie.
- “Questa me la paghi.” Bofonchio con la testa seppellita nel suo collo.
- “Zitta e fidati di me.”
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

“Stay with me.”
 
 
1° Capitolo
 
Image and video hosting by TinyPic

Gentilmente betato da Giulina

 
- “Sei bellissima stasera." Soffia tra i miei capelli prima di lasciarci sopra un bacio.
- “Lo dici solo perché mi vuoi bene e non vuoi farmi sentire una cozza con i tacchi a spillo.” Fingo di imbronciarmi mentre sistemo le invisibili pieghe sul colletto della sua camicia.
- “Lo direi anche se te ne volessi la metà di quanto te ne voglio. Potrei anche essere geloso di tutti quei carciofi che ci proveranno con te. Cerca di non spezzare troppi cuori.” Sorride, sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
- “Non dire sciocchezze, gli unici sguardi che attirerò saranno derisori. Ci sono abituata.” Sentenzio girandomi e avvicinandomi all'entrata del locale dove si terrà la festa.
- “Non pensare che il discorso si chiuda qui. Ne riparliamo più tardi.” Conclude minaccioso, ma sa che tanto, qualsiasi cosa dirà, non mi farà cambiare idea.

Quando entriamo nel locale la stanza è gremita di gente. Tutti giovanissimi, avranno venticinque anni al massimo.
Una scadente musica commerciale rimbomba nelle mie orecchie e nel mio petto. Completamente avvolti dal buio ad esclusione delle luci stroboscopiche che mi confondono. Non sono abituata a tutto questo fracasso. Nemmeno a brancolare nel buio senza poter vedere dove metto i piedi. Di riflesso, stringo la mano di Chris, l’unico appiglio solido in questo mare di scatenati. Sembrano matti usciti dal manicomio. Non ho mai ben capito perché i ragazzi debbano affollarsi e ballare come se fossero stati morsi da una tarantola.
Chris mi rivolge un sorriso comprensivo, una tacita scusa. In fondo sono qui per lui. Se fosse stato per me in questo momento sarei sulla mia amaca a leggere il mio libro preferito.
Mi strizza l’occhio e mi tira verso la pista. No, no, no! E’ gia tanto che sono qui, non può pretendere che io balli, soprattutto non questa pseudo musica. Chris mi avvolge nel suo abbraccio e mi lascia un bacio sulle tempie.
- “Questa me la paghi.” Bofonchio con la testa seppellita nel suo collo.
- “Zitta e fidati di me.”
Prende le mie mani e le appoggia al suo petto, continua a stringerne una mentre l’altra corre sul mio fianco.
Ondeggiamo stretti, stretti. Non rispettando per nulla il ritmo della musica.
- “E poi è semplice…” continua dopo un momento “…Adelle devi solo ancheggiare.” Si stringe ancora di più a me. Menomale che siamo al buio, il mio incarnato sarà scarlatto.
- “Ti rendi conto che sono un’incapace, l’unica impedita a non saper ballare. Sembro una deficiente.”
- “Non dire sciocchezze. E anche se fosse? Vorrà dire che farò in modo di sembrare deficiente anche io.” Sorridiamo e riprendiamo a muoverci.
Per fortuna la musica cambia e riusciamo a ballare un vero lento.

- “Hai sete? Ti vado a prendere qualcosa da bere?” Annuisco e Chris si allontana.
Mi guardo in giro, il locale è pieno di ragazzine molto poco vestite. Una ragazza bionda, avrà sì e no diciassette anni, mi passa a fianco. Indossa un mini abito rosso accesso; io lo utilizzerei come top, piuttosto. Porta altissime decollette’ di vernice dello stesso colore. Biondissima e con gli occhi castani, non fa altro che ancheggiare e toccarsi i capelli spostandoli da un lato all’altro. È inevitabile che tutti gli sguardi siano rivolti verso di lei.
Un ragazzo le si avvicina e dopo averle palpato il sedere le stampa un bacio sulle labbra, intrufolandole disgustosamente la lingua in bocca.
Distolgo lo sguardo visibilmente allibita e imbarazzata. E’ così che funziona, adesso? Guardo verso il bancone del bar e scorgo Chris che è di ritorno con due cocktail.
Non ha il tempo di arrivare che qualcuno, molto delicatamente, m’investe facendomi precipitare vergognosamente a terra. E addio dignità.
- “Sta attenta a dove cammini, imbranata!” Pure? Non solo è rimbambito e non sa dove va tanto è ubriaco, ha pure il coraggio di prendersela con me! Possiamo andare fieri del genere maschile sul mercato. Prima che la mia ira si scagli su di lui, il mio migliore amico corre in mio aiuto.
Mi alzo cercando di sistemare il vestito che indosso, anche se lo strappo sul fianco sembra renderlo irrecuperabile. Le mani mi tremano per il nervoso e le lacrime minacciano di uscire da un momento all’altro.
Il mio migliore amico arriva in tempo e caccia via l’idiota.
- “Ti accompagno in bagno e cerchiamo di sistemare il pasticcio.” Mi prende per mano schivando gli altri invitati che si muovono come dannati. Insieme, ci dirigiamo verso una delle uscite.

Dopo aver chiuso lo strappo con una spilla all’interno del vestito, guardo attraverso lo specchio se ci sono altri danni. Chris, appoggiato allo stipite dalla porta, guarda i nostri riflessi.
- “Smettila!” Sorpreso sbatte le palpebre un paio di volte.
- “Di fare cosa?” Sulle sue labbra aleggia un sorriso.
- “Lo sai… Smettila, adesso!”
- “No che non lo so.” Si avvicina, lento come un gatto quando sta per attaccare la sua preda.
- “Smettila di guardarmi così, mi sento a disagio.”
- “No smettila tu! Togliti dalla testa tutte queste stronzate.” Conclude severo.
- “Senti…” respiro cercando di radunare tutte le mie forze, neanche dovessi compiere chissà quale atto. “…tu mi vuoi bene, è per questo che la pensi così. Però prova a pensare se non mi conoscessi. Diresti la stessa cosa? Avresti questo sguardo?” I suoi occhi cambiano improvvisamente, una scintilla di rabbia li attraversa improvvisamente ma, scompare, rimane solo un bagliore di delusione.
- “Ti aspetto fuori, fai in fretta così andiamo.” E’ deluso.

-“Sicura che stai bene, nemmeno un graffio?” Per fortuna al mio migliore amico il momento di rabbia e’ passato in fretta. Se si arrabbiasse sul serio non saprei come fare. Mi sentirei persa senza di lui. Per un momento mi rabbuio. Sono disposta a tutto pur di non perderlo.
- “Sì, tranquillo.” Gli sorrido per rassicurarlo e mi siedo a fianco a lui sul muretto di fronte casa mia.
Prende le mie ginocchia e le sistema sulle sue gambe. La gonna del vestito sale un po’, scoprendole.
- “Avevo paura ti fossi fatta male. Hai già abbastanza cicatrici.” Sulle ginocchia ne ho cinque. Le accarezza una ad una. “Questa cicatrice te la sei fatta a scuola, durante l’ora di motoria alle medie.” Ridacchia.
-"E questa?" indico il piccolo segnetto sulla rotula sinistra.
-"Oh questa..." ride il cretino "questa, te la sei fatta in campagna a casa dei tuoi nonni. Accarezza la piccola cicatrice pensieroso.
-"Ehi non lo sai che non si ride delle disgrazie altrui?" Colpisco giocosamente la sua spalla.
-"Questa invece..." indica la piccola cicatrice a forma di ' v ' sul ginocchio destro "..eravamo al mare, ti ricordi? A casa mia, avevamo nove anni. Ti eri messa in testa che dovevi mettere delle mollichine di pane sul pergolato. Qualche giorno prima avevi scoperto che c'era un nido di passerotti.
Avevamo bisticciato perché mi avevi detto che Rossini della V F era più simpatico di me, così avevo deciso che non ti avrei aiutato. Sono rimasto a guardarti di nascosto. Quando sei caduta dallo sgabello, però, sono corso ad aiutarti. Ci siamo guardati e abbiamo cominciato a ridere come matti. Da quel giorno non hai più nominato Rossini.
- “Quanto sei scemo. Così ridevi di me!” Mi avvento su di lui per una lotta di solletico all’ultimo sangue.
Il bello dei migliori amici è che possono ridere, scherzare, picchiarsi e insultarsi pur continuando ad amarsi incondizionatamente.
 
 
 
 
 
SPAZIO PER ME
Buona sera fanciulle, eccomi con un’altra avventura. Come vedete anche questa volta migliori amici. NON so che finale avrà, tutto è nelle loro mani. Aspettatevi tutto e niente.
Grazie mille a MarySpurce per il bellissimo banner. Spero di leggere la vostra opinione, grazie di cuore.
Clara
 
Link del gruppo storie: http://www.facebook.com/groups/219558934821653/

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: sterne