Storie originali
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Autore: _Occhi blu_    22/07/2012    4 recensioni
Parlo in prima persona di una storia inventata da me di una ragazza che si pone come obbiettivo quello di scoprire la propria sessualità.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non vi è mai capitato di voler raccontare la propria storia  anche se sai benissimo che qualcuno potrebbe andare contro le tue idee?!
Me ne frego di essere figlia del giudice, me ne frego di portare i vestiti eleganti ad ogni cena di famiglia o tra amici. Fumo, bevo pochissimo perché non mi piace assai l'alcool e faccio sesso.
La mia prima volta è stata con un ragazzo, figlio di un petroliere, amico di mio padre, figlio di papà era, come giustamente io lo sono. Che dire, non ho provato niente eppure volevo che la mia prima volta fosse bellissima, da ricordare per tutta la vita, ma, cazzo, già l'ho dimenticata.
La seconda dopo poco meo di un anno con un ragazzo, ma chi voleva farlo!? Era un pegno stronzo al gioco più da bimbiminchia, '' il gioco della bottiglia'', in terzo superiore, ricordo bene quell'anno, caratterizzato proprio perchè l'ho fatto d'avanti a tutta la mia classe, ricordo le gote rosse, l'imbarazzo, anche perché poi tutti avrebbero scoperto che non ero vergine e che avevo detto delle bugie a molti. Ma era il pegno, il pegno più brutto della mia vita. Non provai assolutamente nulla, godere è normale, ma la mia mente era da tutt'altra parte, non rammento nemmeno io dove.
Tutti ridevano di me, di quel ragazzo, però dopo arrivò la mia vendetta. Dovettero fare la stessa cosa, solo con un particolare: tra coppie dello stesso sesso. Mi piaceva troppo vedere le ragazze dalle faccie schifate, sentivo che avevo fatto qualcosa che andava contro la loro voglia e le loro idee sessuali, ma uguale avevano fatto a me, questo è sicuro.
Sono stata con parecchi ragazzi, tutti per soldi mi volevano, speravano in un futuro da matrimonio ma gli ho mandati letteralmente a fanculo tutti. Era il tre Dicembre, vicino le feste di Natale. Gioco della bottiglia. Bacio tra ragazze. Me e Luisa Roght. Bellissimo, provai finalmente un emozione diversa, forte, mai provata prima. Da quel momento iniziai ad avere dei dubbi; mi misi un obbiettivo in testa. (……)

Mi tagliai i capelli, diventarono corti come quelli di un maschiaccio, cambiai abigliamento, dal vestito colorato ai jeans e T-shirt. I miei genitori iniziarono a notare tutti questi cambiamenti in me, mia madre addirittura ebbe bisogno di qualche seduta dallo psicologo per qualche consiglio.

 

Maledetto psicologo, le disse che probabilmente i miei atteggiamenti erano da homo-sessuale ma lei non ci volle credere, che culo. Forse dico così perchè c'è una strana cosa dentro me, che non so definire cosa, che và a difendere me stessa perchè crede che quello psicologo ha ragione.

 

Ma và.. il mio obbiettivo era scoprire la mia vera sessualità ora.

 

Trascurai lo studio, iniziai a fumare un pacchetto di Malboro al giorno, una volta anche due.

 

Ero ansiosa di scoprire la mia vera identità, allo stesso tempo terrorizzata, spesso mi chiudevo in camera con la musica che mi scoppiava dentro le orecchie e dentro il petto. Non volevo sentire nemmeno il rumore di me stessa. Nemmeno un passo, uno starnuto, nulla. Sola la musica riuscì a calmare tutto quell'ammasso di emozione che si frantumavano dentro il cuore.

 

Dovevo dirlo a qualcuno, ma a chi?! Chi può capire?! C'è troppa ignoranza in giro, resterei sola se lo dicessi a qualcuno allora lo dico alle persone più importanti, quelle che tengo più in considerazione ma (….)

 

  
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