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Autore: infinity    22/07/2012    4 recensioni
[...] La ragazza dietro il bancone gli aveva sorriso, forse lo aveva riconosciuto, sorrise come un ebete, pensava che tutte le fan che aveva prima si fossero dimenticate di lui [...]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le orecchie gli fischiavano, ancora intorpidite dal rombo insistente del motore dell’aereo.
Si passò una mano tra i capelli, e fece una smorfia, erano troppo corti per i sui gusti, vicino a lui un suo compagno stringeva al petto la foto di sua moglie, gli sorrise mentre continuavano a seguire il comandante.
<< Alt! >>
Appena questi urlò l’ordine tutti si fermarono e si misero sull’attenti
<< Soldati! Sono passati due anni dalla prima volta che ci siamo incontrati, avete servito bene il vostro paese, i vostri famigliari devono essere orgogliosi di voi! >>
<< Grazie Comandante! >>
urlarono in coro tutti
<< Ora siete liberi di andare, da quella parte vi spettano delle impiegate con le vostre valige e gli effetti personali che avete lasciato quando vi siete arruolati! Riposo soldati! >>
detto questo se ne andò e tutti si diressero nella stanzetta
<< Nome prego >>
<< Kim Kyu Jong >>
<< Tenga signor Kim >>
<< Grazie mille buona giornata >>
La ragazza dietro al bancone gli aveva sorriso, forse lo aveva riconosciuto, sorrise come un ebete, pensava che tutte le fan che aveva prima si fossero dimenticate di lui.
Uscì dall’aereoporto riflettendo sul doversi cambiare o no, bhe in effetti con quella divisa faceva molto sergente strafico, si slacciò lievemente la giacca, ecco così andava bene.
Chiamò un taxi, il cuore aveva iniziato a battergli a mille, li voleva rivedere.
Il ricordo di quel 3 giugno di due anni prima era ancora vivido, lui aveva pianto, gli faceva male lasciare gli altri ma il dovere verso il suo paese era troppo forte, ricordava alla perfezione gli occhi degli altri, erano così lucidi che ogni volta che ci pensava gli prendeva una fitta al cuore, diede velocemente l’indirizzo al tassista
<< La prego faccia il più veloce possibile >>
lo pregò, gli mancavano troppo, gli voleva troppo bene e non poteva sopportare ancora di non abbracciarli, quando l’autista gli annuì si rilassò sul sedile, si toccò le tempie aveva un fastidioso mal di testa, forse era la differenza di pressione, in fondo Seul era molto più bassa rispetto a dove si trovava prima. [non ho la più pallida idea di dove si trovi ._.]
Prese in mano il cellulare, gli tremavano le mani non sapeva se chiamare oppure no…
Alla fine fece il numero di Hyun Joon
<< Pronto? >>
<< S-sono tornato >>
Disse con voce tremante
<< Kyu? Kyu sei tu? Ragazzi Kyu è tornato! >>
Dall’altra parte si erano sentiti solo urli, erano tutti li a casa del Lider.
<< Kyu! Ti aspettiamo! >>
Riattaccò e sorrise.
In poco fù davanti alla casa di Hyun Joon Pagò il tassista e in meno di un secondo trascinò la valigia su per le scale, si fermò prese fiato e suonò…
Il suono stridulo del campanello del suo Lider gli aveva dato sempre fastidio alle orecchie, ma quel giorno sembrava essere il suono più celestiale del mondo e le persone che gli andarono ad aprire erano veramente angeli.
<< Sono a casa… >>
Sussurrò prima che Jung Min gli si lanciasse addosso piangendo.

  
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