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Autore: Black Nana    22/07/2012    4 recensioni
Una semplice one shot senza pretese dal punto di vista di Riza, che descrive il suo rapporto con Roy. E' la prima volta che scrivo qualcosa su Full Metal Alchemist e spero che piaccia. Forse è OOC ma non credo. Beh che dire leggete ed esponetemi il vostro parere.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Riza Hawkeye | Coppie: Roy/Riza
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fuoco e Pioggia.

Noi siamo come il fuoco e la pioggia così diversi  eppure così fatalmente attratti l’uno dall’altra. Ricordo ancora quel giorno sotto quel temporale, quando in città comparve per la prima volta l’uomo di  Ishval. Eri in difficoltà. Scar non avrebbe esitato ad ucciderti ed io non potevo permetterlo. Lo avevo giurato che ti avrei sempre seguito, anche all’inferno se fosse stato necessario. La pioggia è la naturale nemica del fuoco, ma tu lo avevi sottovalutato, anzi più che altro lo avevi dimenticato, che sotto il temporale, le tue indomabili fiamme non avrebbero mai potuto scintillare. Non mi interessava se quell’atto non era giusto, ma in quel momento sentivo di dover intervenire, perché non potevo permettermi di lasciare che venissi sconfitto in quel modo assurdo da quell’uomo.  Così con un calcio ti feci scivolare e cominciai a sparare poi all’avversario, per proteggerti. Rimanesti scioccato. Non potevi certamente aspettarti che compissi un simile gesto, infatti mi domandasti: “Tenente! Per quale motivo lo ha fatto?”. Eri troppo sorpreso per renderti conto della tua distrazione. Ormai c’ero abituata e lo sono tutt’ora alle tue dimenticanze e senza indugio ti risposi: “Colonnello, la sua alchimia non ha effetto con la pioggia!”.


Un po’mi veniva da ridere guardando quella tua espressione tipica di chi cade dalle nuvole, ma la situazione non lo consentiva per cui mi limitai a tacere ed a riprendere il mio posto al tuo fianco. Ridere sarebbe stato decisamente fuori contesto, in quanto in quel momento avevi rischiato di cadere in battaglia per una piccolezza. Immediatamente reagii puntando il fuoco contro il tuo aggressore, quell’uomo accecato dal desiderio di vendetta, dal dolore e dalla rabbia. In seguito quell’uomo, in un momento in cui saresti apparso più che come un uomo come un mostro, lui ti avrebbe invitato a non seguire quella strada che inizialmente aveva imboccato, ma che successivamente aveva abbandonato. Essere impotenti davanti a quella situzione, immagino ti facesse sentire ferito, perché se non fossi stata al tuo fianco, probabilmente non saresti sopravvissuto. Probabilmente desiderasti ardentemente dare fuoco alla pioggia e lasciarla bruciare, ma sapevi che era impossibile. In realtà una pioggia aveva preso fuoco, ma in modo diverso.

Nonostante tutto eri riuscito a sopravvivere ad Ishval, l’esperienza più devastante delle nostre vite. Eri diventato un eroe, anche se quel titolo ti pesava e non poco. Mi chiedevo come ancora potessi cadere in simili sciocchezze, pur avendo combattutto ed aver superato la guerra. Una guerra inutile, che con l’aiuto dell’alchimia aveva portato soltanto dolore. Eppure mi era stato insegnato da bambina ,che l’alchimia era nata per portare felicità alla gente, ma in quel caso aveva prodotto soltanto morte e distruzione, con una conseguente devastazione fisica e morale per chi aveva partecipato. Tu stesso avevi contribuito come arma umana, ma anche io avevo premuto più e più volte il grilletto senza esitazione contro il nemico. Anche se cercavamo di negarlo a me stessa, Kimbly aveva ragione. Inconsciamente ero soddisfatta quando colpivo un bersaglio, anche se si trattava semplicemente di un bambino innocente.

L’innocenza io l’avevo persa già durante il corso della mia fanciullezza. Il tempo me l’aveva portata via per far sì che lasciasse il posto ad una fredda razionalità e ad una lucidità senza senza scrupoli. Esso aveva dominato la mia esistenza. C’era stato il tempo della felicità e della spensieratezza della prima infanzia, che avevo vissuto circondata dall’amore e dall’affetto dei miei genitori. Ma ben presto persi mia madre e mio padre soffocò il suo dolore nello studio dell’alchimia a cui dedicò la sua intera vita. Diversi anni dopo la morte di mia madre impresse il segreto dell’alchimia di fuoco sulla mia schiena, che decisi di rivelare al suo giovane apprendista. Tu sei quella persona. Il tuo arrivo cambiò la mia vita, in quanto finalmente ebbi la possibilità di avere un amico, anche se il tempo che potevamo trascorrere assieme era poco. Dopo l’apprendistato scegliesti di iscriverti all’accademia militare che ti accettò senza problemi.

Tre anni dopo la tua partenza tornasti come alchimista di stato e cercasti di convincere mio padre ad intraprendere la tua stessa via, ma lui non accettò. In seguito alla tua visita mio padre morì. Ti accollasti i costi del semplice funerale e mi dicesti che era tuo dovere in quanto eri suo allievo. Probabilmente è grazie a quel biglietto che mi consegnasti ed all’invito a rivolgermi alle autorità militari a spingermi verso quella strada. In realtà non so dire cosa mi spinse a scegliere di indossare la divisa, ma quello che so è che a spingermi a continuare il mio percorso di questi anni è stata la mia fiducia nei tuoi ideali e il desiderio di proteggerti.
Ho fatto una promessa, quella di seguirti sempre e di eliminarti se perdessi definitivamente il senso della tua missione. Purtroppo non è semplice conciliare la donna col soldato, non so come tu riesca a mantenere l’equilibrio. In alcune occasioni la donna ha prevalso sul soldato, perché ciò che provo per te è complesso da definire, quasi impossibile. Quando Lust ti ferì quasi mortalmente e mi ingannò dicendo che eri morto, divenni preda della disperazione e crollai in lacrime. Non potevo permettermi di perderti, ma tu tornasti alla riscossa e vendicasti anche Avoc eliminando l’homunculus. Nel momento più difficile le tue fiamme risplendevano più potenti che mai, riportando la speranza nel mio cuore. Sapendo che eri vivo riuscii a ritrovare l’equilibrio che non persi nella battaglia contro Envy, guardai in faccia la morte, ma non la temevo perché tu eri vivo e questo mi bastava. Purtroppo vederti dopo che eri stato privato della vista non fu semplice, ma ti guidai ugualmente verso la battaglia finale. Il tuo destino si è poi realizzato e tu hai riportato la luce in questo paese. Io ti resterò sempre accanto, perché sono la pioggia che aspetta le fiamme, perché sono il tuo angelo dagli occhi di falco, perché sono la tua assistenze, perché sono la tua tenente. In realtà sono qui semplicemente perché io sono Riza e tu sei Roy, che ha costantemente bisogno di qualcuno che gli stia accanto e che lo assista. E' per questo che resterò sempre al suo fianco, perché ho fatto una promessa ed intendo rispettarla fino alla fine.

   
 
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