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Autore: ciredefa    22/07/2012    2 recensioni
Lo Shinigami ridacchiò. A parte il fatto che ci volle un po’ di tempo per assimilare quella frase: l’ossessione da simmetria non era ancora del tutto passata, lasciandolo impalato lì, davanti alla porta per diversi minuti; Ripensò a come era stato idiota in quella situazione, e in più ancora non capiva che dire calmati a una donna arrabbiata, è come cercare di spegnere un incendio con la benzina.
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Kid/Liz ♥
[Accenno Rating Giallo! Future!Fic]
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Death the Kid, Liz Thompson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Ah, it's a wonderful Death City life!'
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Piccolo esperimento, una Future!Fic su una coppia che adoro, la Kid/Liz, poco trattata sul fandom.

Essendo una Future!Fic il carattere dei personaggi è un po’ cambiato. Quindi, non troverete nessun Kid con la sclerosi da simmetria (?), mi spiace.

Detto questo, buona lettura!


Corsivo = FlashBack 

Normale = Presente

 

 

“L’amore è asimmetrico.”




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Afferrò il libro dalla scrivania, osservandone l’elegante rilegatura in stoffa bordò, con le rifiniture in preziosi fogli d’oro. “Teoria dell’anima” era il titolo. L’ennesimo che leggeva, su quell’argomento.

Si buttò sopra il divano con nochalanche, e con un gesto delicato ne sfogliò le prime pagine.

Quest’uomo, all’apparenza uno normale con i suoi trent’anni, è Death the Kid, Dio della Morte e preside della prestigiosa scuola di Armi e Maestri d’armi della Shibusen. Nella sua vita ha visto, affrontato e subito le cose più disparate: ha visto anime umane fluttuare per le strade, mostri dalle sembianze disgustose, è stato intrappolato in un libro ed è stato contagiato dalla follia.

Queste esperienze, gli hanno insegnato i veri valori della vita e l’hanno fatto crescere sia fisicamente sia interiormente; “Nel nulla non c’è simmetria”, “Gli Shinigami coordinano la vita e la morte”,Con il nulla si nega la vita, va contro l’ordine degli Shinigami” e altre chicche del genere.

Ma l’unico insegnamento, che gli ha fatto davvero capire di essere diventato adulto, fu quello che gli diede la sua arma, da poco moglie, Elizabeth Thompson.

L’amore è asimmetrico”. Ci fu una situazione in cui lei disse quella frase, e una in cui lui stesso la disse –cosa parecchio strana, per di più.

Quando lei disse la frase, fu un trauma.

 

Kid si massaggiò la testa, lì dove Liz lo aveva colpito con un numero indefinibile di oggetti: libri, cuscini, i suoi smalti – doveva essere proprio incazzata come una bestia, per aver lanciato i suoi costosissimi smalti – e ogni cosa che gli era capitata sottomano.

«Non hai un minimo di tatto!» urlò, rossa in volto per la rabbia. Si alzò dalla scrivania dove era seduta con inaudita forza, facendo persino rovesciare la sedia.

Ancora furente si avviò per il corridoio. «Liz, calmati!».

Lo Shinigami giurò di aver visto uscire del fumo dalle orecchie dell’arma.

«Brutto deficiente!» inveì la bionda, ancora più arrabbiata di prima. Con un gesto secco, la donna afferrò il cappotto dall’appendiabiti, e velocemente si diresse verso l’ingresso.

«Dove vai?» Preoccupato, lo Shinigami la segue. «Da Patty.» affermò, senza degnare di uno sguardo Kid.

«Da Patty?! Ma abita ad un’ora da qui! E poi sta piovendo a dirotto! Dove pensi di andare a piedi?» Questa volta contrattaccò, ma ricevette in cambio soltanto un «Fatti i cazzi tuoi, figlio di papà.» dalla donna.

«La vita non può essere pianificata! Non puoi presentarmi una lista delle cose che faremo, anzi, che farò nella vita! Non può essere una lista specifica!» prese fiato «L’amore non è come pensi tu! L’amore è asimmetrico!» e la porta di casa si chiuse violentemente.

 

 

Lo Shinigami ridacchiò. A parte il fatto che ci volle un po’ di tempo per assimilare quella frase: l’ossessione da simmetria non era ancora del tutto passata, lasciandolo impalato lì, davanti alla porta per diversi minuti; Ripensò a come era stato idiota in quella situazione, e in più ancora non capiva che dire calmati a una donna arrabbiata, è come cercare di spegnere un incendio con la benzina.

Si ricordava ancora i punti della suddetta lista: primo punto sposarsi, secondo punto almeno tre anni di vita coniugale, terzo punto, primogenito maschio e maestro d’armi e così via. Kid ridacchiò di nuovo al pensiero. Un completo idiota, decisamente.

Ricordò la volta in cui lui disse quella frase, e fu alquanto più piacevole.

 

Liz socchiuse appena gli occhi, riaffiorando lentamente dal mondo dei sogni. Si girò verso il comodino, su cui vi era un orologio: le due di notte in punto.

Posò una mano sugli occhi, facendo mente locale. Era tornata alle otto, e si era chiusa in camera sua. Dopo varie suppliche, aveva aperto la porta a Kid che gli chiedeva di perdonarlo, anzi, supplicava. Dopo insulti su insulti, Kid la baciò a tradimento. Poi finirono sul letto e …

Balzò a sedere, afferrando un lembo di lenzuolo per coprirsi. Come diavolo … ?

«Tutto apposto Liz?» una voce ruppe lo scorrere dei pensieri della donna.

Liz era già pronta a prenderlo di nuovo a parolacce, ma, invece di arrabbiarsi di nuovo, si lasciò cadere sul cuscino, stanca. Si girò dalla parte opposta di Kid, «Ti odio».

«Non mi pareva che qualche ora fa mi odiassi» il sarcasmo dello Shinigami tocco non poco i nervi già a fior di pelle di Liz, che in tutta risposta gli diede un cazzotto sul petto.

Kid emise un mugolio per il dolore «Va bene, scusa».

Calò un imbarazzante silenzio per qualche minuto, finché lo Shinigami non parlò di nuovo. «Sai una cosa, Liz? Avevi ragione» disse sicuro lui.

Lei alzò un sopracciglio, confusa. «Su cosa?» chiese.

«Sul fatto che l’amore è asimmetrico» rispose.

Liz balzò di nuovo a sedere, facendo prendere un colpo a Kid «Kid ha detto asimmetrico?» disse con voce spaventata «Questo è un segno dell’Apocalisse!» finì.

 

«Che hai da ridere sotto i baffi, tu?». Kid alzò lo sguardo dal libro, e riconobbe la figura di sua moglie appoggiata allo stipite della porta.

«Nulla d'importante» risponde, chiudendo il libro con un piccolo tonfo.

«Vieni che è pronta la cena» disse Liz, avviandosi verso la cucina.

Kid poggiò il libro da dove l’aveva preso, e si avviò anche lui.

Si sentì soltanto un flebile “Grazie, Liz”, poi il silenzio riavvolse la stanza, dove prima correvano i mille ricordi dell’uomo.

 

 

 

 

 

 

.:Writer’s Corner:.

885 parole. Questo è Angst, cacchio.

La fic più lunga che abbia mai scritto, e la più faticosa.

Però mi sono divertita ad immaginare Kid che viene preso a smaltate (?) da Liz, eheh.

Spero vi piaccia.

Matryoshka.

 

   
 
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