Blaine Anderson aveva mandato l'audizione da parecchie settimane, ma della lettera di ammissione non ce n'era traccia. Aveva paura, un'enorme paura era la quarta volta che ripeteva l'audizione : se anche questa volta non fosse stato preso sarebbe stato un grosso colpo per la sua autostima.

Si sarebbe convinto di non aver talento. Ogni mattina, appena sveglio, passava e spulciava con cura la cassetta delle lettere, ma niente!

 

Quello era l'ultimo giorno per le ammissioni nel talent show e in televisione sarebbero andati in onda i ripescaggi. Blaine aveva finito di mangiarsi quasi tutte le unghie quando la giuria finalmente dichiarò il verdetto.

Al moro saltò un battito quando vide il suo nome comparire sullo schermo. Era stato preso? No! Non poteva essere, non lui!

Eppure su quello schermo c'era scritto proprio il suo nome.

Blaine sprizzava gioia da tutti i pori : era contentissimo.

"I ripescati sono pregati di presentarsi al più presto allo studio" echeggiò il televisore.

Il più presto? Blaine sarebbe corso in pigiama, ma non voleva dare una cattiva impressione di lui, se avesse vinto sarebbe diventato famoso, avrebbe fatto un disco, era il sogno della sua vita ed era così vicino a realizzarlo. Tutto questo non gli sembrava vero, non ci credeva ancora, appoggiò la testa a muro per riordinare le idee. Dopo un po' di riflessione corse di sopra : prese un paio di jeans attillati che gli arrivavano alla caviglia, una camicia a quadri nera e blu, un papillon a fondo unico nero e corse fuori di casa, prendendo l'auto, recandosi agli studi televisivi. 

 

Parcheggiò a vanvera l'auto e corse fino all'entrata, presentò i documenti  alla responsabile che rimase imbambolata a fissare i suoi bellissimi ricci neri.

"Hey, allora? Posso entrare?" chiese Blane che, impaziente di attendere ancora per arrivare oltre quella porta che portava agli alloggi dei concorrenti e avrebbe dato il via ai suoi sogni, schioccò le dita per richiamare l'attenzione della signora che si era persa nella luminosità e lo splendore di quei ricci.

"C-Che marca di shampoo usi?" chiese la segretaria ancora imbambolata.

"Ma andiamo, cosa vuoi che te ne importi che marca di Shampoo uso? Dietro quella porta ci sono tutti i miei sogni, posso entrarci o no? O magari devo aspettare un invito scritto?" iniziò a chiedere Blaine irritato e stufato dal comportamento della donna.

"E smettila di fissarmi, dimmi se posso entrare o no" continuò il riccio scuotendola leggermente per far sì che parlasse.

"S-Sì, è tutto okay" si limitò a replicare la segretaria.

 

Blaine non se lo fece ripetere due volte, corse diritto verso le porte e si recò direttamente agli alloggi. Era tutto così stupendo, tutto gli era così nuovo che anche lui si sentiva nuovo, come se avesse iniziato un altro capitolo della sua vita, magari questo, però, l'avrebbe portato ad una buona conclusione, visto già tutti i no che aveva ricevuto e tutte le porte chiuse, questa poteva essere la sua occasione, era deciso ad impegnarsi più che poteva : questa DOVEVA essere la sua occasione. Sperava soltanto di non venire eliminato nelle prime settimane.

 

Appena il moro arrivò agli alloggi fu subito sottoposto ad una sessione di trucco e parrucco, le poche imperfezione furono eliminato e questo non fece altro che aggiungere altro alla sua bellezza.

"Oh, my GOD! Tesoro, guarda queste mani, ma cosa fai? Coltivi patate?" esclamò inorridita Isabelle : la sua nuova estetista, parrucchiera e stilista personale. Ogni concorrente ne aveva una o uno.

"Ma tranquillo, non c'è niente che il mio magico olio non possa curare" riprese il discorso Isabelle mentre, tutta applicata, gli spalmava una sostanza giallastra, viscida e maleodorante sulle mani.

"Ecco, ora sei proprio uno splendore" disse Isabelle acclamando la sua opera.

"Ehm, grazie" riuscì a farfugliare timidamente Blaine arrossendo, non era abituato ai complimenti, nessuno gliene faceva mai.

 

Subito dopo la sessione di trucco e parrucco Blaine fu condotto in un'alta stanza, da un funzionario dello staff, per un photoshoot, visto che adesso era un concorrente a tutti gli effetti di quel talent show. A quanto pare, dai commenti dei fotografi, l'obbiettivo adora Blaine, i suoi riccioli e il suo  fascino accattivante. Aveva quell'aria da cattivo ragazzo che lo rendeva irresistibile, lui era : dolce e adorabile, come si poteva non amarlo?

Un unanime "OWHHHHHHHHHHHH" si levò nella stanza quando il moro sfoderò la sua arma migliore : Il suo sorriso da cucciolo dolce, innocente ed indifeso.
Era davvero bellissimo.