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Autore: TheWhiteFool    23/07/2012    1 recensioni
Il fuoco d’artificio risalì nel cielo, talmente in alto che sembrava voler toccare le stelle. Un boato. Andrew alzò il viso verso l’alto, sfidando il vento.
“Azzurro” pensò il ragazzo, mentre il fuoco d’artificio bruciava nella notte, più luminoso di tutte le stelle. Andrew restò immobile, gli occhi spalancati verso l’alto, a guardare un fuoco che aveva il colore dell’acqua.
Con un brivido, si rese conto di volerlo dipingere.
-Hai dei gamberi?-
Andrew sobbalzò, quasi cadendo in acqua per lo spavento. Guardò a destra e a sinistra, cercando la persona che aveva parlato.
- Hey, bipede! Sono qui!-
Andrew guardò davanti a sé. Accecato dall’ esplosione azzurra, dovette sbattere le palpebre prima di mettere a fuoco la ragazza pallida seduta nell’acqua bassa.
- Non sembri molto sveglio- fece la ragazza, squadrandolo da capo a piedi – ma non importa. Allora, questi gamberi?-
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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“Water is H2O, hydrogen two parts, oxygen one, but there is also a third thing, that makes water and nobody knows what that is. “
D.H. LAWRENCE
 


- “Gemelli: Troverete un ottima posizione di lavoro! Anche il cuore esigerà la sua parte, e questa estate sarà piena di flirt e batticuori. Non fatevi imbestialire da certe vecchie conoscenze che continueranno ad infastidirvi.”-
Andrew sbuffò. A volte, sua sorella riusciva ad essere così cretina.
- Non dirmi che credi davvero a quelle idiozie-  disse, senza staccare gli occhi dal suo quaderno dei disegni.  Corruccio le sopracciglia: la matita era un po’ spuntata. Andrew temperò la 2B col taglierino, poi soffio via i frammenti legnosi della punta. Il vento sollevò i trucioli della mina prima di gettarli in acqua.
Sarah si stiracchiò sulla sdraio, poi si girò verso suo fratello e sorrise. Andrew odiava i suoi sorrisi. Sarah sembrava sempre deriderlo, come se lei fosse una donna esperta del mondo e lui un bambino che le rivolgeva domande sciocche.
- Forse faresti bene a credere anche tu all’oroscopo, fratellino.  Le stelle ci azzeccano, quando dicono che gemelli e pesci non si sopportano. Ma vediamo un po’ cosa ti riserverà quest’estate…-
Sarah sfogliò la rivista di astrologia con le unghie color rosa caramella.  Andrew scosse la testa fra se e sé: solo sua sorella riusciva a buttare al vento cinque dollari per una rivista di dodici pagine, una per segno zodiacale.
Andrew  tornò ad occuparsi del suo quaderno a spirali.  Cercare di catturare il tramonto sul mare non era semplice, specie con solo la matita nera. Gli acquarelli avrebbero reso meglio il mare verde scuro, e i riflessi del sole calante che si versano nell’ acqua, simili ad un secchio rovesciato di vernice dorata.
Un alito di vento sferzò i ricci biondi di Andrew: la brezza veniva dal villaggio turistico alle sue spalle, e portò con sé gli odori di infradito di gomma e calamari che friggevano.  Andrew si chiese se fosse il caso di aggiungere  una o due casette del villaggio nel suo disegno, poi si rese conto che anche le case erano verniciate in mille colori diversi e la matita scura non le avrebbe reso giustizia.
- Ecco qua! Sei nell’ultima pagina, ovviamente-  Sarah gli rivolse un altro dei suoi odiosi sorrisi da sopra la rivista: aveva le labbra glitterate di gloss alla fragola – Non male, hai cinque stelline…- Si aggiustò il costume a perizoma nero prima di continuare.
  – “Pesci: via quei musi lunghi!  Gli ultimi mesi sono stati lunghi e noiosi, e vi hanno tolto ogni energia. Ma non temete, perché quest’estate le stelle fortunate sono tutte nel vostro segno!  Il vostro animo d’artista ritroverà l’ispirazione, ma soprattutto state per incontrare una persona speciale.  Quest’incontro potrebbe avere un happy ending da favola o finire in tragedia, ma statene certi: fino all’ultimo dei vostri giorni, non lo dimenticherete mai.”-
- Affascinante- commentò Andrew sarcastico, cancellando un’onda venuta male – invece di spendere soldi finanziando i truffatori che scrivono quelle cazzate, non potresti, che ne so, regalarmi qualche colore ad olio?-
- Un regalo te lo devi meritare, Picasso. Fin ora ti meriti solo questo- Sarah si sporse dalla sua sdraio e gli diede un pugno giocoso nel braccio.
– Ti ho fatto male, eh, eh? Tutto merito della danza del ventre. Guarda che muscoli!- Sarah piegò il braccio secco come un wrestler che si mette in mostra.
Andrew alzò le sopracciglia, per nulla impressionato  – ho visto più muscoli in una zanzara. E cosa centra la danza del ventre? Mica ti vengono i muscoli agitando l’ombelico!-
- Non sottovalutare il potere dell’energia reiki- Sarah lanciò la rivista per terra e si alzò in piedi, poi congiunse le mani e fece ondeggiare il bacino: il piercing all’ombelico brillò, catturando la luce del sole.
– La mia insegnate di danza del ventre dice che il corpo umano è solo un punto di passaggio per le energie positive e negative.  Dice che, se impariamo a dominare queste energie, possiamo scegliere di non essere più infelici- Sarah alzò le mani sopra la testa e cominciò a girare su se stessa, ondeggiando sinuosamente – la mia insegnate dice che tutte le attività fisiche attirano le energie benefiche, e che la danza del ventre è una delle migliori.-
Ad Andrew cadde la mascella  -per caso la tua insegnate è una tossica? Spiegherebbe un sacco di cose.-
Le braccia di Sarah ricaddero lungo i fianchi. La ragazza  raccolse da terra la rivista e gliela lanciò –Cretino!-
La rivista colpì Andrew in piena faccia. Il ragazzo aveva un illustrazione del sagittario spiaccicata davanti agli occhi, ma non potè fare a meno di sghignazzare – Questo non è un comportamento molto karmico, sorella.  L’oroscopo non ti ha detto di non cedere alle provocazioni?-
Sarah si sfilò l’infradito di Hello Kitty. Forse gli avrebbe tirato anche quella, ma la testa ricciuta di una donna di mezza età sbucò dalla finestra della casetta in calce azzurra dietro di loro.
- È pronta la pappa. I pulcini devono tornare al nido- disse, prima di scomparire dentro la casa.
Sarah lasciò cadere l’infradito sulla spiaggia e corse verso la tenda a righe che fungeva da porta – Mamma, non dirmi che hai condito di nuovo le zucchine con l’aceto!-
Andrew lanciò un’ultima occhiata al suo disegno, confrontandola con il paesaggio che aveva davanti. Le linee delle onde e degli scogli erano delicate e pulite, ma aveva sbagliato ad usare la matita nera. Ultimamente sbagliava sempre qualcosa. Era da quando suo padre se ne era andato a vivere con la nuova famiglia che non ne combinava mai una giusta.
Sospirò, raccogliendo le matite sparse e il quaderno dei disegni.  Volse la schiena al mare e si avviò a piedi nudi sulla spiaggia, verso il villaggio.  La casetta ad un piano che sua madre aveva affittato sembrava uscita da un dipinto da cartolina, pensò Andrew. Azzurra e con tendine sottili alle finestre, era così piccola che, rispetto alle altre abitazioni, sembrava una bambina accucciata in mezzo agli adulti. Ma almeno aveva il mare davanti.
Andrew scostò la tenda a righe scolorite ed entrò in cucina.  Una nuvola che profumava di gamberetti fritti lo avvolse. Sarah aveva già apparecchiato la tavola con i tovaglioli arancioni e i bicchieri della nutella.  Sua madre stava servendo la cena  nei piatti, i riccioli striati di grigio incollati alla fronte dal calore della pentola.
- Avevo detto al mio pulcino più piccolo di mettersi le infradito quando  rientrava in casa. Ma il pulcino sembra avere la testa troppo piena di pennelli e vernice per ascoltare.-
Andrew abbassò lo sguardo: arrossendo, si rese conto che con i piedi nudi aveva spanto la sabbia in casa. I granelli che andavano dall’ingresso al punto in cui lui era fermo sembravano il sentiero di molliche di pane di Hansel e Gretel.
- Scusa, ma’- Andrew appoggiò il quaderno sul tavolo e si avvicinò a sua madre, per baciarla sulla guancia – grazie per aver preparato la cena-  mentre era vicinò a lei, allungò una mano verso una forma di pane.
Sua madre gli colpì la mano col mestolo, facendo volare le zucchine sulla tavola – alt! Non cambiare argomento, Dalì dei poveri.  La scopa è nell’angolo, la sabbia per terra. Comprendi la mamma?-
Andrew sospirò e andò ad infilarsi le infradito, poi pulì il pavimento dalla sabbia.  Sì lavò le mani (e rabbrividì: non avevano l’acqua calda), poi si sedette a tavola. Sua madre aveva costretto Sarah ad aspettarlo. Appena si fu seduto, sua sorella cominciò ad azzannare gli spiedini ai gamberetti come una morta di fame.
- Fe ne hai feffo di fempo-  sua sorella gli lanciò un’occhiataccia, la bocca piena che ruminava.
Sua madre lanciò un’occhiata di approvazione al pavimento pulito e sorrise. Ora che era sicura che non avrebbe dovuto pulire una seconda volta, colmò il piatto di Andrew di spiedini di gamberi.
- Fate qualcosa di bello, stasera?- chiese, spezzando il pane e raccogliendo le zucchine con la crosta.
Sarah alzò gli occhi dal piatto e rivolse loro un grande sorriso – Esco con Michael!  Ha detto che mi porta a vedere i fuochi artificiali in paese.-
- Passeggerete al chiaro di luna e poi andrete a guardare i fuochi?- fece Andrew con la voce in falsetto. Si portò una mano alla fronte, fingendo di svenire come l’eroina di un vecchio film muto – oh, com’è romantico!-
Sarah gli lanciò un calcio sotto il tavolo – Chiudi la bocca: hai una zucchina fra i denti- sua sorella si esibì  di nuovo in uno dei suoi odiosi sorrisi – E poi mi pare che tu non abbia nessuna ragazza da portare a vedere i fuochi, o sbaglio?-
Questo fu un colpo talmente basso che costrinse Andrew a tacere.
 
Questa  storia partecipa al concorso: “Segni zodiacali contest”, che potete trovare sul forum di EFP!
 
   
 
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