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Autore: Misaki Kudo    23/07/2012    10 recensioni
{TeenGohan x TeenVidel}
-Cosa sarebbe successo se Gohan avesse conosciuto Videl alla tenerà età di 11 anni? Il loro rapporto avrebbe avuto sviluppi diversi da quelli che conosciamo?
≈estratto dal quarto capitolo:
Una nuova emozione avvolgeva i due ragazzini, contemporaneamente, senza che però, nessuno dei due facesse trasparire le proprie sensazioni all'altro, in sincronia come due facce della stessa medaglia, che sono simili ma opposte, allo stesso modo, Gohan e Videl riuscivano a provare lo stesso misterioso sentimento, all'unisono, senza capire la grandezza reale di quello che realmente entrava a far parte della loro piccola, ma profonda esistenza.

-Capitolo 1- ’..Io, devo salvarla.’
-Capitolo 2- ’...Ti fidi di me?’
-Capitolo 3- ’..Si! Ci sono io, con te!’
-Capitolo 4- ’..Sei proprio speciale, Son Gohan.’
-Capitolo 5- ’Io...io sto bene con te!’
-Capitolo 6- '..Sei proprio un vero Saiyan..!'
-Capitolo 7- ’..Ti seguirò, anche se mi dici di no.’
-Capitolo 8- ’Sei uno stupido Gohan! Sei solo uno stupido!’
-Capitolo 9- ’La mia causa...è più che giusta!’
-Capitolo 10- ’Credi che questo possa essere chiamato..amore?’
-Epilogo: 'Come se fosse la prima volta'.
ULTIMO CAPITOLO AGGIUNTO.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gohan, Videl | Coppie: Gohan/Videl
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie ''Cause you're my all, friends but with love. ♥'
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Il mio cuore è sempre stato tuo.



 


Capitolo 1..Io, devo salvarla.

 

Era una giornata abbastanza tranquilla: in direzione dei monti Paoz, il sole splendeva alto nel cielo e l'aria profumava di una fresca primavera. Il mondo aveva trovato finalmente la pace che gli era stata negata per tanto, troppo tempo.

Era passata appena una settimana dalla fine dell'orribile 'Cell Game' chiamato anche gioco della morte, l'incubo era finito, il terribile androide era stato distrutto da un piccolo mezzo Saiyan di 11 anni che aveva ucciso il mostro, dando libero sfogo alla sua rabbia leggendaria.

 

Quel bambino, Son Gohan, adesso viveva una vita tranquilla insieme alla mamma nella sua piccola e accogliente casa, portando dentro di se un grandissimo peso, una colpa che non lo faceva dormire la notte, la perdita del suo adorato papà.

'Gohaaaan, smettila di stare fuori e vieni dentro a studiare, piuttosto!' - Le urla di Chichi rimbombarono nella valle.

Gohan, sdraiato sull'erba fresca, sentendosi chiamare dalla madre sobbalzò e si diresse in direzione della casa.
Mai fare aspettare la mamma, pensò il ragazzino, soprattutto per studiare ora che non c'è più papà..il viso divenne improvvisamente triste.
No, non devo pensarci, papà non vorrebbe vedermi triste ora devo solo pensare a far contenta la mamma, a renderla felice.

Riordinando i suoi pensieri il piccolo Saiyan rientrò in casa dove trovo Chichi, seduta al tavolo con una pila di libri in mano.

'Ecco tesoro, questi sono i compiti che devi fare questa settimana, non ho i soldi per poterti mandare a scuola e sto raccogliendo quelli per mandarti al liceo quindi per ora devi cercare di essere indipendente e metterti al passo con il programma di un normale ragazzino della tua età', - disse Chichi sorridendo, cercando di prendere Gohan con le buone.

'Certo mamma, ti prometto che farò del mio meglio!'- rispose Gohan pieno di energia e volontà.

'Bravo piccolo, ti lascio la merenda qui sul tavolo e vado a fare compere quando avrai finito potrai andare  a giocare fuori al solito, fa' attenzione.'- raccomandò la madre premurosa.

'Emh, okay, tu vai pure tranquilla sai che non può succedermi nulla..' -disse Gohan con un mezzo sorriso sarcastico.

'A dopo, tesoro!'-uscì chiudendosi la porta alle spalle.

La mamma mi tratta come un bambino normale ha sempre odiato l'idea di essere la madre di un, emh, teppista, come lo definisce lei, penso che prima o poi capirà che volendo potrei distruggere tutti i malintenzionati su questo pianeta, penso il ragazzino sorridendo.

Passarono velocemente due ore e Gohan, posati i libri sulla scrivania, si lasciò alle spalle la casa per volare nel posto che lui definiva il suo posto segreto.
Volando arrivò ad una radura, una vera e propria oasi con un laghetto collegato ad un fiumiciattolo, che a sua volta sfociava in una cascata.
Il ragazzino adorava quel posto era da sempre legato alla sua infanzia, ai suoi ricordi, poichè era il luogo dove da piccolo andava a pescare con l'adorato padre Goku.
Dopo la sua scomparsa quando aveva voglia di stare tranquillo e di 'parlare' un po' con lui si dirigeva verso il laghetto e cominciava a raccontare la sua giornata, convinto che una parte del padre potesse ascoltarlo, perchè anche lui legato a quel posto.

Si stese sull'erba e cominciò a raccontare:
'Sai papà, voglio impegnarmi per far felice la mamma, voglio diventare uno studioso e allo stesso tempo voglio difenderla dai pericoli come avresti fatto tu. La mamma è forte, ogni giorno si impegna al massimo solo per darmi una buona educazione al suo solito è severa, ma so che mi vuole bene.
Ti dico una cosa a volte, quando è da sola la sento piangere, le manchi tanto papà non so fino a che punto io possa colmare la tua assenza, è questa la verità...'

Il piccolo si interrumpe, sentendo un rumore proveniente dalla cascata come un tonfo nell'acqua.
Si insospettì e decise di andare a controllare ma si ricordò che Chichi gli aveva vietato di intervenire in situazioni di pericolo, però spinto dalla curiosità decise di trasformarsi in Super Saiyan e di andare comunque a controllare, almeno non sarebbe stato riconosciuto.
Salì fino al culmine della cascata dove trovo una piccola figura che cercava di dimenarsi nell'acqua, quasi stesse affogando.
Un momento, quella ragazzina non sembra che stia, sta affogando. Devo salvarla non posso lasciarla lì.
Il Saiyan si tuffò in acqua e arrivato in fondo prese la ragazzina per la mano, e cominciò a portarla su.

Tornato allo stadio normale la posò sull'erba ma questa non riusciva a prendere coscienza.
Cosa faccio? Non può essere morta sento ancora la sua aura anche se molto debole, non so proprio come ci si comporta in questa situazioni un fagiolo di Balzar non penso possa aiutare e al momento non ne sono provvisto..
Quando ad una persona manca il respiro di solito le si fa la respirazione bocca a bocca, ma io non posso è una ragazza eeeeeeee, noooo! Che cosa mi salta in mente?! No, no, papà non mi ha insegnato come si fa, non posso assolutamente, 
i pensieri di Gohan cominciarono ad affollarsi quasi fosse spinto da due voci differenti, una che voleva salvare la ragazzina e l'altra completamente contraria poichè molto imbarazzata.

*^*

Dopo un breve attimo di pausa riuscì finalmente, a prendersi di coraggio.

'Basta non posso essere imbarazzato quando c'è in gioco una vita, devo salvarla.'- pronunciate queste parole si avvicinò alle labbra della ragazza, di più, di più, sempre di più...



.....

 


Angolo dell'autriceSalve a tutti, questa è la mia prima Fan Fiction, visto che fino ad oggi ho sempre scritto one-shot su pensieri di scene realmente accadute, non sono ancora sicura di esserne all'altezza (non lo sono per niente in realtà *^*) ma proverò comunque a fare del mio meglio. La storia è un 'What if?', cosa sarebbe successo se Gohan avesse conosciuto Videl alla tenerà età di 11 anni? La storia è collocata temporalmente subito dopo la fine del Cell Game. Ho pensato che non si sa quasi niente di quel periodo e ho deciso di creare questa storia!
Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto, eeeeeeeeeeeeeeeeee sì, ho cercato di lasciarvi con il fiato sospeso u.ù *non ci sei riuscita, mi dispiace*. Visto che è un piccola schifezzuola, accetto consigli tramite recensioni! Siate clementi.  >.< *fugge*
Alla prossimaaaaaa :*
Misa:)
   
 
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