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Autore: fre_lushi    23/07/2012    1 recensioni
La storia vede come protagonisti due personaggi particolari: una ragazza molto povera di nome Lushi (non è una regione,è solo un personaggio inventato) e un ragazzo pirata da un carattere particolarmente prepotente,ma in fondo sensibile di nome Arthur. E' la prima volta che scrivo una storia e la pubblico,quindi per favore siate buoni.
P.S. Scusate per come ho postato la storia è che non riesco ad usare bene l' HTML di EFP
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Inghilterra/Arthur Kirkland
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Quella notte avevo sognato per la
 prima volta una ragazza, non l’avevo
vista in volto,però ero riuscito a 
memorizzare tutte le altre 
caratteristiche:
il tono della sua voce era basso e 
calmo … come quello di una bambina
timida; i capelli lunghi quasi fino alla 
vita,di un bellissimo color
castano,che alla luce sembrava 
diventare quasi biondo ; era alta e 
magra
e indossava,però,dei vestiti che 
sembravano degli stracci. Quando mi
svegliai ero come sbigottito,ma non 
mi lasciai distrarre più di tanto,quindi
scesi dalla mia nave e andai a fare 
provviste  per il mio prossimo viaggio
solitario.

 /_/_/_/_/_/_/_/_/_/_/_/
 
Quella notte sognai un ragazzo 
diverso 
da quello che piaceva a me,però
non ero riuscita a vedere il suo viso. 
Di lui ricordavo gli splendidi capelli
corti e biondi,il suo stranissimo e 
particolare vestito rosso,diverso da 
tutti
gli altri;nel sogno ero anche riuscita 
ad 
intravedere due orecchini d’oro
che gli pendevano da un orecchio. La 
sua voce era qualcosa di
unico,sembrava avere un tono 
basso,ma se avesse voluto avrebbe 
potuto
spaccare i timpani a chiunque si fosse 
trovato lì vicino,di questo ero certa.
Quando mi svegliai non ebbi neanche 
il tempo di lavarmi un po’ la
faccia,che mia madre ,ferma a letto a 
causa di una brutta febbre, mi
mandò subito al mercato a comprare 
l’essenziale per la mia povera
famiglia. Raggiunsi una piccola 
piazzetta dove si recavano tutte le 
persone
per  fare compere, e lì incominciai a 
fare un po’ di spese,fino a quando poi
notai un ragazzo con un vestito 
strano,color rosso. Aveva due 
magnifici
occhi verdi che,però notai,mi 
fissavano in modo strano,quasi 
ossessivo. Il
ragazzo si dirigeva verso di me con 
passo svelto e ,poiché mi sentivo a
disagio nel ritrovarmelo davanti,mi 
voltai e mi diressi,quindi,nella
direzione opposta a quella che dovevo 
percorrere. Pensai ,poi, di averlo
seminato,ma quando mi voltai me lo 
ritrovai dietro distante due passi da
me. Ci guardammo per un bel po’ di 
tempo che a me sembrava non finire.
Lui incominciò a venirmi vicino … 
sempre più vicino! Ero
imbarazzatissima,così tanto che 
incominciai a correre via come se 
stessi
scappando da un pazzo assassino. 
Dopo una lunga corsa attorno al
perimetro della piazza circolare durata 
circa 10 minuti.
Mi nascosi dietro ad una cassa,ma 
sapevo che lui si trovava proprio lì
vicino e che mi cercava. Ma perché 
tutta quella ossessione per me?! Ero
solo una povera ragazza. Ero immersa 
tra i miei pensieri quando poi mi
“risvegliai” dal mio stato e mi ritrovai 
con la testa capovolta: quel ragazzo
mi stava trasportando su una sua 
spalla proprio come se fossi un sacco 
di
patate!!

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Ci stavamo avvicinando al 
porto,proprio dove si trovava la mia 
nave.
Quando salii fu un sollievo lasciarla 
cadere per terra … Sembrava
leggera,ma in realtà non lo era affatto! 
Quando lei cadde con il sedere per
terra e mi guardò ,il suo sguardo 
prima 
era come se mi stesse
rimproverando di averla lasciata 
cadere,ma poi si mutò del tutto; ero
sicuro che si stesse chiedendo il 
perché 
l’avevo trasportata sulla mia
immensa nave pirata. Incominciai a 
spiegarle che era mia intenzione farla
diventare mia schiava,ovviamente per 
cucinare e per tenere pulita la
nave,che ormai non pulivo da un po’. 
Lei sembrava non avesse problemi
nel farmi le pulizie,ma probabilmente 
non aveva capito che da quel
giorno in poi sarebbe stata costretta a 
vivere e viaggiare insieme a me.

 /_/_/_/_/_/_/_/_/_/_/_/
 
Ero completamente d’accordo a dargli 
una mano a pulire quella nave,che
sembrava quasi una casa degli orrori.
“Ok,ti aiuterò,ad una sola condizione. 
Al tramonto devo ritornare a casa.”
Appena finii quella frase,sulla sua 
faccia si creò un ghigno seguito poi da
una risata. Allora capii che lui non 
aveva intenzione di farmi ritornare a
casa,mi sentivo in trappola. Cercai 
tante volte di scappare,ma
inutilmente;da quel giorno sarei 
dovuta stare al servizio di
quell’antipatico pirata. Quella sera fui 
costretta a dormire su un mucchio
di paglia per terra nella stessa camera 
di quel ragazzo. Mi voltai verso
quello schiavista ,che non aveva fatto 
altro che darmi ordini per tutto il
giorno,mentre se ne stava comodo nel 
suo grande letto ..Mi guardava con
un’aria quasi beata,poi mi disse “ 
Come ti chiami?”
“Lushi … posso chiederti il tuo?” 
Fece una piccola risatina nel sentire il
mio nome “Ahah,che strano nome ..Il 
mio è Arthur”

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Le dissi come mi chiamavo e mentre 
lei non sapeva cosa dirmi,io,la fissavo
con curiosità,mi sarebbe piaciuto 
sapere un po’ di lei ,così mi alzai e mi
misi steso accanto a Lushi su 
quell’ammasso di paglia. Lei mi 
guardò
intimidita,ma io non ci feci tanto caso 
ed incominciai a farle tante
domande. Quella  notte parlammo 
entrambi un po’ di noi. La mattina
dopo mi ritrovai steso sul pavimento e 
voltandomi verso il “letto” di Lushi
non la trovai. Mi alzai per cercarla,ma 
mi accorsi che si era accucciata nel
mio letto, secondo me se ne era 
svignata proprio quando avevo chiuso 
gli
occhi ed avevo incominciato a 
dormire. La svegliai e la mandai a fare 
la
spesa per le provviste,che il giorno 
prima non avevo fatto,così da darle
anche la possibilità di andare a 
salutare 
la sua famiglia per l’ultima volta.
Così lei andò ed io la seguii di 
nascosto. Quando andò al mercato 
notai
che non era sola,ma che assieme a lei 
c’era un bel ragazzo : alto,da i
capelli biondi e gli occhi azzurri. 
Quando lo vidi sentii crescere dentro 
di
me una strana emozione che mi 
provocava sia dolore che odio,così 
decisi
di ritornarmene alla mia nave.

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Non ci potevo pensare,stavo per dire 
addio a mio padre,a mia madre e al
ragazzo che amavo,ero tristissima … 
ma dopotutto se non l’avessi fatto
avrei messo in pericolo la mia vita e 
quella dei miei cari,si sa che i pirati
sono imprevedibili e che per un loro 
capriccio potrebbero distruggere  
un’intera città,pensavo sarebbe stato 
meglio non disubbidire quello
strano pirata se volevo garantire 
l’incolumità del mio piccolo paese.
Ritornai alla nave con le lacrime agli 
occhi,mentre
Arthur mi accolse con un tono 
stranamente freddo,come se gli avessi
fatto
qualcosa. Mi si avvicinò 
all’improvviso ed io rimasi ad occhi 
aperti ad
aspettare qualche sua azione. Il suo 
viso si fece scuro ,quando poi
finalmente parlò chiedendomi “Chi è 
lui?” A chi si stava riferendo?
Pensavo con aria confusa. Poi lui 
sospirò,probabilmente perché aveva
compreso che non avevo capito la 
persona a cui si riferiva,così mi prese
per le spalle quasi stringendole con 
forza e mi disse “Chi era quel ragazzo
  al mercato con te!?” Allora capii che 
si stava riferendo ad Alfred,il ragazzo 
al quale avevo rinunciato per partire 
con Arthur. “Ma cosa interessa a
te!? Non ci conosciamo nemmeno!” 
Lui mi lasciò andare le spalle
lentamente ed abbassò il capo come se 
fosse quasi un gesto di
timidezza,poi con un filo di voce mi 
disse “E’ vero … è verissimo!… Ma
sai … Lushi,lo so che è altamente 
improbabile.. Ma penso già di amarti!” 
  
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