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Autore: Marimo    23/07/2012    3 recensioni
Questa è la mia prima ff in questo fandom, quindi siate spietati con me nei giudizi.
Se vorrete commentare, ne sarò molto felice e mi farò in quattro per rispondere.
Vash ha qualcosa che lo tormenta.
Proprio lì, nel petto, vicino al cuore.
Non sa che sentimento sia, l'unica cosa che sa è che
Lily lo ha già capito.
"Onii-chan."
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Liechtenstein, Sorpresa, Svizzera/Vash Zwingli
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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You know that Feeling. 


Vash insisteva nel chiedersi perché.
Lei era carina. Era tenera, dolce, simpatica ed attraente. Era cresciuta, maturata, divenuta indipendente.
Era perfetta.
Eppure quella strana sensazione non sembrava intenzionata a lasciarlo in pace.
-Onii-chan, guarda! Non ti sembra bellissimo?-
Sì, in effetti era un fiorellino davvero magnifico. Come lei, o poco meno.
-Sì, è bellissimo.-
-Vorrei coglierlo, ma mi sentirei terribilmente in colpa..- sussurrò appena, piegandosi e circondando con le manine pallide il bocciolo che sfidava la natura, nascendo su quella fredda altura svizzera dove dominavano erbacce e funghi.
-La tua è una terra talmente difficile da coltivare che strappare questo tesoro sarebbe un vero peccato.-
Aveva ragione.
Obbiettivamente, nessuno invidiava molto al suo paese.
Non aveva niente di paragonabile alle fertili terra francesi, dove avrebbe potuto far crescere magnifici fiori e coltivare alimenti, né tantomeno una possente ed antica storia che vantava le proprie origini a diversi secoli orsono, come Ita-chan.
Niente di ciò che aveva, banche escluse, era veramente meritevole di nota. Niente eccetto lei.
Lily.

Fin dall’inizio della sua storia, il Liechtenstein era sempre stato associato all’impero Austriaco ed all’esercito Austro-Ungarico. Dopo la caduta dell’impero, lo stato venne sciolto da ogni legame con esso.
A causa della sua debolezza, l’avvento dei conflitti mondiali sconvolse completamente questa nazione, che si ritrovò più debole che mai davanti ad una situazione di grande tensione internazionale.
La Svizzera aiutò il principato del Liechtenstein ad affrontare la pesante crisi economica, senza pretendere nulla in cambio.


Sì, ricordava ancora quel periodo.
La prima guerra aveva distrutto quel povero uccellino caduto prematuramente dal nido, e lui aveva avvertito il dovere di aiutarlo.
Lo aveva protetto e sostenuto. Gli aveva insegnato quanto fosse facile volare, e come tutto può sempre finire per il meglio.
E ormai, era cresciuto.
Era rimasta la sua statura minuta, era rimasto il suo naturale orientamento psicologico per la timidezza, era rimasto quel suo aspetto da ragazzina che lo aveva tanto colpito.
I suoi occhi verdi erano ancora grandi e fin troppo trasparenti, ed i suoi capelli erano sempre legati da quel nastro che egli stesso le aveva comprato.
Ma dentro di lei, non era rimasto molto.
L’ uccellino aveva spiccato il volo, allontanandosi dal nido che aveva premurosamente costruito nella speranza illusoria che il suo cucciolo fosse rimasto con lui per sempre.
Sorrise amaramente, volgendo lo sguardo al cielo.
Eppure quella sensazione continuava ad affondare nel suo petto, sfregiandone i confini.
-Onii-san? Ti sei incantato di nuovo fissando il vuoto?-
Vash si voltò verso la piccola sorellina.
-No, Lily. Stavo guardando il cielo questa volta, è molto diverso.-
-Sì, come no..- sbuffò in modo infantile, gonfiando le guance con aria affettuosamente adorabile.
-Allora, che facciamo del fiorellino? Non avevi detto di volerlo lasciare lì a terra?-
-In effetti è così, ma è davvero troppo bello. Potrei fotografarlo!- si illuminò, estraendo dalla tasca della mia uniforme che continuava ad indossare di tanto in tanto una piccola macchina fotografica usa-getta.
In una frazione di secondo, il fiore era stato immortalato ben trentadue volte, ovvero il massimo di immagini possibili per la memoria dell’aggeggio elettrico.
-Ecco fatto. Ora resterà per sempre sia qui che con noi.-
Sì. E purtroppo anche quella sensazione sarebbe rimasta.

-Vash. Smettila. Ti stai facendo male, io lo so.-
Il tono melodico e dolce della ragazza era suonato più triste del solito.
-Ma di che stai parlando?-
-Per favore, non mentirti. Menti a me, non è un problema. Ma mentire a sé stessi non provoca che dolore e sofferenza.-
Avvicinandosi lentamente al fratello, Lily aveva assunto un’aria sempre più seria.
Posò una mano sul cuore dell’unico uomo che avrebbe mai amato davvero, chiudendo gli occhi per impedire a troppe lacrime di uscire.
-Lo senti meglio di me quel sasso che ti sta ferendo proprio qui, Vash. Non lasciargli distruggere il tuo cuore. Per me non è un problema, davvero. Ti amo Vash, fino alla fine. Fino alla fine, Onii-chan.-
Unì le sue labbra sottili con quelle del ragazzo, e poi si voltò, regalandogli un ultimo sorriso prima di sparire negli alberi.
-Lily, mi dispiace. Davvero tanto.-
Era sincero.
Quel bellissimo fiore che amava così tanto restava solamente un’ombra.

Con passo altero, fiero e dignitoso, si fece avanti nella radura l’oggetto dei suoi costanti pensieri.
Questo gli rivolse un sorriso comprensivo, annuendo.
A passi lenti, si avvicinò al biondo sempre più rassegnato, avvolgendo le braccia attorno alla sua vita.
Pareva che Lily avesse capito tutto prima di lui.

Perché quando la vedeva così bella e perfetta, non pensava a lei.
Quando la ammirava per i suoi gesti, non era alle sue azioni che alludeva.
Quando si prendeva cura di lei, non era lei ad occupare i suoi sogni.
Era sempre e solo lui, che aveva oscurato anche la bellezza del suo fiorellino.
Era lui quella sensazione che gli impediva di dimenticare.
Quel dannatissimo Austriaco.

Il piccolo stato del Liechtenstein piangeva lacrime amare, ripetendo ossessivamente una parola tra i sorrisi che inevitabilmente le coronavano il viso.
Era felice, irrimediabilmente felice per lui. Finalmente aveva capito che il suo sogno era più a Est di quanto non credesse.
Eppure aveva appena concluso il suo di sogno.
Senza farsi notare, aveva lasciato la macchina fotografica nella tasca del fratello.
Dentro c’era anche una fotografia di loro due insieme, quella che le aveva permesso di capire quanto per lui fosse importante quel sentimento.
Aveva già deciso di lasciarlo andare, ed ora era pronto a farlo.
Un nuovo singhiozzo le bloccò il fiato, mentre per l’ennesima volta chiamava il suo ‘Onii-chan’, aggrappandosi alla speranza che lui sarebbe di nuovo arrivato per salvarla dalla fine.
-No, non arriverà. Ed è meglio così.-


Vash si lasciò avvolgere da quell’abbraccio, deciso a non fuggire più dal passato che tanto rincorreva, mentre la sua bocca veniva di nuovo rapita da un bacio molto, troppo atteso.

- Roderich, scusami. Ti ho fatto aspettare.-
-Non siamo più bambini, Vash. Speravi davvero di dimenticare il tuo passato sostituendolo con un presente falso?-
-Lo speravo, sì.- farfugliò mentre un’ulteriore bacio copriva le sue labbra semiaperte, mentre le lingue scivolavano verso la passione ed i cuori iniziavano a battere all’unisono.



“Quel bellissimo uccellino ha definitivamente lasciato il nido, solo per il mio bene.
Ti amerò per sempre, Lily, anche se sarai solo un ombra di un amore più grande che mi hai aiutato a realizzare.
Ora vola in alto, e brilla per me, Nee-chan.”
“Onii-chan..  Sì!”

 

 

 

 


°A°

Angolo Angy u.ù

Questa è la mia prima ff su Hetalia, e vorrei un vostro parere. Spero piaccia, perché personalmente amo il triangolo Austria*Svizzera*Liecthenstein **
Soprattutto se vince Roderich *QQQQ*

Comunque, a voi i parerei di una fic di una 12enne sclerata UWU

 

An <3 

 

 


You know that Feeling. 

 


You know that Feeling.


Vash insisteva nel chiedersi perché.
Lei era carina. Era tenera, dolce, simpatica ed attraente. Era cresciuta, maturata, divenuta indipendente.
Era perfetta.
Eppure quella strana sensazione non sembrava intenzionata a lasciarlo in pace.
-Onii-chan, guarda! Non ti sembra bellissimo?-
Sì, in effetti era un fiorellino davvero magnifico. Come lei, o poco meno.
-Sì, è bellissimo.-
-Vorrei coglierlo, ma mi sentirei terribilmente in colpa..- sussurrò appena, piegandosi e circondando con le manine pallide il bocciolo che sfidava la natura, nascendo su quella fredda altura svizzera dove dominavano erbacce e funghi.
-La tua è una terra talmente difficile da coltivare che strappare questo tesoro sarebbe un vero peccato.-
Aveva ragione.
Obbiettivamente, nessuno invidiava molto al suo paese.
Non aveva niente di paragonabile alle fertili terra francesi, dove avrebbe potuto far crescere magnifici fiori e coltivare alimenti, né tantomeno una possente ed antica storia che vantava le proprie origini a diversi secoli orsono, come Ita-chan.
Niente di ciò che aveva, banche escluse, era veramente meritevole di nota. Niente eccetto lei.
Lily.

Fin dall’inizio della sua storia, il Liechtenstein era sempre stato associato all’impero Austriaco ed all’esercito Austro-Ungarico. Dopo la caduta dell’impero, lo stato venne sciolto da ogni legame con esso.
A causa della sua debolezza, l’avvento dei conflitti mondiali sconvolse completamente questa nazione, che si ritrovò più debole che mai davanti ad una situazione di grande tensione internazionale.
La Svizzera aiutò il principato del Liechtenstein ad affrontare la pesante crisi economica, senza pretendere nulla in cambio.


Sì, ricordava ancora quel periodo.
La prima guerra aveva distrutto quel povero uccellino caduto prematuramente dal nido, e lui aveva avvertito il dovere di aiutarlo.
Lo aveva protetto e sostenuto. Gli aveva insegnato quanto fosse facile volare, e come tutto può sempre finire per il meglio.
E ormai, era cresciuto.
Era rimasta la sua statura minuta, era rimasto il suo naturale orientamento psicologico per la timidezza, era rimasto quel suo aspetto da ragazzina che lo aveva tanto colpito.
I suoi occhi verdi erano ancora grandi e fin troppo trasparenti, ed i suoi capelli erano sempre legati da quel nastro che egli stesso le aveva comprato.
Ma dentro di lei, non era rimasto molto.
L’ uccellino aveva spiccato il volo, allontanandosi dal nido che aveva premurosamente costruito nella speranza illusoria che il suo cucciolo fosse rimasto con lui per sempre.
Sorrise amaramente, volgendo lo sguardo al cielo.
Eppure quella sensazione continuava ad affondare nel suo petto, sfregiandone i confini.
-Onii-san? Ti sei incantato di nuovo fissando il vuoto?-
Vash si voltò verso la piccola sorellina.
-No, Lily. Stavo guardando il cielo questa volta, è molto diverso.-
-Sì, come no..- sbuffò in modo infantile, gonfiando le guance con aria affettuosamente adorabile.
-Allora, che facciamo del fiorellino? Non avevi detto di volerlo lasciare lì a terra?-
-In effetti è così, ma è davvero troppo bello. Potrei fotografarlo!- si illuminò, estraendo dalla tasca della mia uniforme che continuava ad indossare di tanto in tanto una piccola macchina fotografica usa-getta.
In una frazione di secondo, il fiore era stato immortalato ben trentadue volte, ovvero il massimo di immagini possibili per la memoria dell’aggeggio elettrico.
-Ecco fatto. Ora resterà per sempre sia qui che con noi.-
Sì. E purtroppo anche quella sensazione sarebbe rimasta.

-Vash. Smettila. Ti stai facendo male, io lo so.-
Il tono melodico e dolce della ragazza era suonato più triste del solito.
-Ma di che stai parlando?-
-Per favore, non mentirti. Menti a me, non è un problema. Ma mentire a sé stessi non provoca che dolore e sofferenza.-
Avvicinandosi lentamente al fratello, Lily aveva assunto un’aria sempre più seria.
Posò una mano sul cuore dell’unico uomo che avrebbe mai amato davvero, chiudendo gli occhi per impedire a troppe lacrime di uscire.
-Lo senti meglio di me quel sasso che ti sta ferendo proprio qui, Vash. Non lasciargli distruggere il tuo cuore. Per me non è un problema, davvero. Ti amo Vash, fino alla fine. Fino alla fine, Onii-chan.-
Unì le sue labbra sottili con quelle del ragazzo, e poi si voltò, regalandogli un ultimo sorriso prima di sparire negli alberi.
-Lily, mi dispiace. Davvero tanto.-
Era sincero.
Quel bellissimo fiore che amava così tanto restava solamente un’ombra.

Con passo altero, fiero e dignitoso, si fece avanti nella radura l’oggetto dei suoi costanti pensieri.
Questo gli rivolse un sorriso comprensivo, annuendo.
A passi lenti, si avvicinò al biondo sempre più rassegnato, avvolgendo le braccia attorno alla sua vita.
Pareva che Lily avesse capito tutto prima di lui.

Perché quando la vedeva così bella e perfetta, non pensava a lei.
Quando la ammirava per i suoi gesti, non era alle sue azioni che alludeva.
Quando si prendeva cura di lei, non era lei ad occupare i suoi sogni.
Era sempre e solo lui, che aveva oscurato anche la bellezza del suo fiorellino.
Era lui quella sensazione che gli impediva di dimenticare.
Quel dannatissimo Austriaco.

Il piccolo stato del Liechtenstein piangeva lacrime amare, ripetendo ossessivamente una parola tra i sorrisi che inevitabilmente le coronavano il viso.
Era felice, irrimediabilmente felice per lui. Finalmente aveva capito che il suo sogno era più a Est di quanto non credesse.
Eppure aveva appena concluso il suo di sogno.
Senza farsi notare, aveva lasciato la macchina fotografica nella tasca del fratello.
Dentro c’era anche una fotografia di loro due insieme, quella che le aveva permesso di capire quanto per lui fosse importante quel sentimento.
Aveva già deciso di lasciarlo andare, ed ora era pronto a farlo.
Un nuovo singhiozzo le bloccò il fiato, mentre per l’ennesima volta chiamava il suo ‘Onii-chan’, aggrappandosi alla speranza che lui sarebbe di nuovo arrivato per salvarla dalla fine.
-No, non arriverà. Ed è meglio così.-


Vash si lasciò avvolgere da quell’abbraccio, deciso a non fuggire più dal passato che tanto rincorreva, mentre la sua bocca veniva di nuovo rapita da un bacio molto, troppo atteso.

- Roderich, scusami. Ti ho fatto aspettare.-
-Non siamo più bambini, Vash. Speravi davvero di dimenticare il tuo passato sostituendolo con un presente falso?-
-Lo speravo, sì.- farfugliò mentre un’ulteriore bacio copriva le sue labbra semiaperte, mentre le lingue scivolavano verso la passione ed i cuori iniziavano a battere all’unisono.




“Quel bellissimo uccellino ha definitivamente lasciato il nido, solo per il mio bene. Ti amerò per sempre, Lily, anche se sarai solo un ombra di un amore più grande che mi hai aiutato a realizzare. Ora vola in alto, e brilla per me, Nee-chan.”

“Onii-chan..  Sì!”

 

 

 



°
ANgolo°

Beh, è la mia prima ff in questo fandom, quindi spero piaccia. u3u  Anche perché amo il triangolo Austria*Svizzera*Liecthenstein, soprattutto se vince Austria **
Li amo u3u

Spero che sia piaciuto il semplice sclero di una 12enne in piena crisi sentimentale, au revoir gente! <3 

 

An <3


 

   
 
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