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Autore: mikaela    23/07/2012    7 recensioni
La vita di gatto domestico non è facile. Devi alzarti per arrivare fino alla ciotola, fare i tuoi bisogni nella lettiera, non puoi uscire di casa e non puoi graffiare le tende (che poi non capisco perché le mettano, se non per strapparle con gli artigli! A che altro possono servire?). in più i tuoi padroni pretendono che tu faccia cose che richiedono sforzi come “acchiappare un topo”, o andare nella cuccia, quando sei già sopra un materasso super comodo.
Come lo so? Scusatemi, che sbadato!
mi presento: sono Brian Colfer, il gatto più amato d’America.
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio, Chris Colfer, Darren Criss
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La vita di gatto domestico non è facile. Devi alzarti per arrivare fino alla ciotola, fare i tuoi bisogni nella lettiera, non puoi uscire di casa e non puoi graffiare le tende (che poi non capisco perché le mettano, se non per strapparle con gli artigli! A che altro possono servire?). in più i tuoi padroni pretendono che tu faccia cose che richiedono sforzi come “acchiappare un topo”, o andare nella cuccia, quando sei già sopra un materasso super comodo.

Come lo so? Scusatemi, che sbadato!
mi presento: sono Brian Colfer, il gatto più amato d’America.

E no, la mia non è mancata modestia, perché sono sicurissimo di essere il gatto preferito di milioni e milioni di ragazze.
Certo, questo potrebbe anche dipendere dal fatto che il mio servo (i gatti da salotto lo chiamerebbero ”padrone”, bleah!), è Chris Colfer, uno dei 100 attori più influenti secondo il Times.
Si, sono un gatto che si tiene informato.
Ma buona parte del merito è mio: insomma sono così bello, coccoloso, meraviglioso e adorabile. Mi basta un piccolissimo “miao” per far sollevare milioni di sospiri estasiati.
Io ho il potere. Il potere di far crollare ogni piccola fangirl di questo mondo davanti alla mia coccolosità. Il potere a cui Chris sembra essere immune.
E adesso vi chiederete: come ha fatto un gatto così meraviglioso come me a finire con uno come Chris?

È una storia lunga, quindi direi di andare con ordine.
Prima di finire a casa Colfer, ho passato 8 anni della mia preziosissima vita al “the West Valley Animal Shelter”. Ovviamente ero li per errore, perché un gatto come me non può restare in un posto del genere senza essere assegnato ad un servetto umano che lo vizi per il resto della sua vita.
Un posto pieno di animali insulsi, che credevano che gli umani sono quelli che comandano. In realtà sono i gatti i veri padroni, quelli che comandano.
Quindi quando arrivò quel ragazzo, pensai che finalmente la mia vita stava prendendo la piega giusta. Quanto mi sbagliavo.

La prima cosa che pensai di Chris fu che era patetico. Perché? Se un ragazzo di 21 anni, dall’aria seria e professionale, vi parlasse con lo stesso tono di chi parla a un bambino di due anni, non pensereste la stessa cosa?

-o mio Dio!- aveva eslamato- sei bellissimo!-
Non che non fosse vero, ma il suo tono era davvero irritante.
Come fu irritante il giro della casa che mi fece fare.
-questa è la cucina- esclamò con tono allegro. Aveva bevuto troppo zucchero quella mattina?
-e questa è la tua cuccia-. E no, qui non ci siamo. Cos’è quest’ammasso di cuscini buttato in un letto di vimini? Che crede, che io sia un cane?
Quando finalmente mi fece uscire da quella orribile gabbia, mi guardai intorno. Di certo il mio nuovo servetto non aveva problemi di soldi, visto come è lussuosa la sua casa. “Meglio per me, così non avrò problemi con cibo disgustoso” avevo pensato.
Il Caro Chris però non doveva essere d’accordo, visto che mi aveva dato gli avanzi del suo pranzo da mangiare. Si, c’erano un mucchio di cose da cambiare.
Un’altra cosa che pensai del servetto, era che era davvero tardo. Perché insomma, ero li da quella mattina e non mi ero ancora dovuto sorbire tutti quegli insopportabili elenchi di nomi.
Sbagliai una seconda volta.
-Per tutte le mie Diet Coke! Non ti ho ancora trovato un soprannome!- aveva esclamato quello.
“Buon Giorno Mr. Colfer! Ben svegliato!”
-che ne dici di… Anacleto?-
Avevo spalancato gli occhi sorpreso. Che razza di nome è?
-uhm, no, meglio di no… sei baffuto quindi… Baffo ti piace?-
Avevo soffiato davanti a quel nome più di quella volta che mi avevano servito del tonno scaduto.
-in effetti non è il massimo, ti do ragione… e che ne dici di Mio?-
Anche quello era un nome orribile, ma prima che potessi dire qualunque cosa, mi aveva anticipato –no, Mio è orrendo, mi ricorda troppo quella stronza…-
Non avevo idea a chi si riferisse, ma se aveva un nome così orrendo, non era nulla di promettente.
-e che mi dici di Paul? È il mio secondo nome!-
“anche le manie di protagonismo adesso? Non voglio avere il tuo stesso nome!” avevo pensato.
La mia occhiataccia gli era bastata per capire la mia opinione.
-ma perché no? È un nome meraviglioso!- aveva esclamato, infastidito un poco dalla mia scarsa collaborazione.
-cosa ne pensi di Brian?- mi aveva chiesto, speranzoso. In effetti, non era orrendo come nome. Ci si poteva lavorare su, ma finalmente il mio Servetto aveva capito che direzione prend…
-perfetto! Il tuo nome sarà Brian Colfer!- aveva esclamato.
Quello scemo aveva preso il mio mutismo come un gesto di approvazione.
Avevo subito iniziato a miagolare per protesta, ma le sue parole “o Brian o Paul” , mi avevano convinto a tacere e tenermi il minore dei mali.

Avevo accantonato la questione “nome” solo per godermi quella che sarebbe stata la mia nuova vita da gatto di lusso.
Anche per questo mi ero accucciato su quello che definiva “il suo letto” (non mi pareva ci fosse scritto il suo nome da qualche parte), e non avevo intenzione di scendere. Io dovevo fare la mia vita di gatto privilegiato, lui capire che sono io quello che comanda.
Nonostante i miei continui lamenti, non aveva smesso di ordinarmi di scendere, fino a sbattermi fuori.
Mentre miagolavo insistentemente alla porta della sua camera, avevo capito una cosa: non sarebbe stata una convivenza facile.

 

 

 

Angolo Pazza
Eccomi qui, di ritorno dalle vacanze, e pronta a sfornarvi una CrissColfer super demenziale!
non so quanto durerà, come finirà e nemmeno che succederà nel prossimo capitolo… promette bene!
Insomma una ff senza pretese, anche se spero sia apprezzata da qualcuno per la sua comicità.
Insomma mi sono detta “Brian Colfer è un mito, devo scriverci qualcosa!”. È nata come one shot solo tra il gatto e Chris, ed è finita come CrissColfer. Sapete perché? Perché CrissColfer it’s All around!
Che dire, spero che apprezzerete come ho dipinto il nostro adorato Brian, e spero che qualcuno commenti!

Baci Miky

   
 
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