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Autore: shy angel    24/07/2012    2 recensioni
Venni spinta giù dall'acqua. Lui mi prese con un braccio avvolgendolo alla mia vita.
Mi ritrovai in superficie; mi sorreggeva.
I nostri volti erano a poca distanza.
[dal capitolo 15]
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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Capitolo 1 _ Sola andata

 
 

                                             
 
 
 
  
            Aprire quel cofanetto era troppo doloroso, avrebbe ricordato tutti i momenti felici che avevo passato con le mie amiche. E poi le “far” lo avrebbero riaperto insieme: era una promessa!          
            “Rebecca continui a viaggiare nella fantasia!? Hai un esame da preparare! Studia!”
La mia vocina interna lo ripeteva sempre eppure qualche volta cedevo e ricordavo le serate firmate Federica Alessia Rebecca ( f a r ): pigiama party, feste, SCUOLA!
Erano passati due anni dall’ultima volta che ci eravamo viste dopo la fine delle scuole superiori. Le mie due amiche, nonché "sorelle" per scelta avevano scelto farmacia a Firenze, io ingegneria a Torino. Le nostre strade si erano divise quel giorno per poi incontrarsi ogni sera in chat, ogni secondo per sms.
Sapevo che avevano trovato tutte e due la loro anima gemella. Io, invece, vagavo ancora solitaria sulla strada chiamata vita.
            << Dai Rebby….vieni a stare un po’ da noi! L’appartamento è abbastanza grande per tutte e tre!>> la solita premurosa Fede.
            << Vedrò cosa posso fare ragazze….non vi prometto nulla però!>> risposi io.
            << Devi venire da noi….Aspetta Ale sto parl…>> Fede venne interrotta...
            << Ma che sta…!? >>
            << Signorina Rebecca, qui è il sergente Alessia che le parla! Il suo prossimo incarico è venire qui da noi almeno per una o due settimane>> disse lei con un accento da finto comandante.
Tutte e tre scoppiamo in una fragorosa risata dopo la sceneggiata della mia minutissima Ale.
            << Ahahaha….ok vedrò cosa fare!>>
Un secondo di silenzio e poi un sussurro.
            << Ci manchi Rebby! Ci manchi tantissimo!>>.
Un sorriso colorò il mio volto rigato ormai da una lacrima sbarazzina che non era riuscita a trattenersi.
            << Anche voi mi mancate sorelline! Ora è tardi però! Su! A nanna!>>
            << Notte amore nostro>>
Clic.
“Che pazze le mie amiche…però…magari una vacanza non farebbe male!” pensai fra me.
Ripresi il cellulare in mano, nuovo messaggio,
 
to: Ale e Fede 
testo: ok. deciso. vengo. Non so quando. Mi informo e vi dico!
 
Invia!
Un millesimo di secondo? Si penso che sia stato questo il tempo che hanno impiegato per rispondermi.

From: Ale
Testo: lo sapevo!!!!! =)
 
From: Fede
Testo: ricordati di portare la piastra che la mia si è rotta XD ti voglio bene =).
 
Con il sorriso sulle labbra mi abbandonai così fra le braccia di Morfeo.
 


Un raggio di sole filtrava dalla tapparella di quella topaia del mio appartamento, ma non mi arrabbiai come ogni mattina; oggi sarei andata in stazione a prenotare i biglietti per rivedere quelle due pazze.
Arrivai in aeroporto e mi recai alla reception.
            << Mi scusi signorina, per Firenze?>>
            << Aspetti un attimo>>
Fece qualcosa al computer e con voce squillante mi annunciò:
            << Per lei va bene dopodomani?>> “Giovedì” pensai fra me e me.
            << Va benissimo! Allora un biglietto: sola andata!>> risposi io sorridendo.
 


I giorni passarono in fretta e ormai sprizzavo felicità da tutti i pori. La valigia era stra-colma; non erano serviti per niente quegli anni di essenzialità scout! Finché non arrivò il fatidico giorno.
Giovedì 4 agosto avrei rivisto le mie sorelline.
 


Mi incamminai verso l’aereo e mi sedetti al mio posto: seconda classe fila c numero 4. C4. Erano due giorni che ripetevo questa combinazione non solo perchè sarebbe stato il filo conduttore per ritornare ai vecchi tempi ma anche perchè era proprio il modo in cui avevo registrato sul cellulare quello stupido ragazzo di cui ero follemente innamorata. Il mio posto era quello vicino al finestrino e mi abbandonai così ai ricordi.
Forse è un errore, ma spesso mi viene da pensare che la cosa più forte non sia l’amore, l’odio o altro ma il ricordo che si ha di questi sentimenti! “Chissà cosa accadrà, chissà come saranno cambiate le mie amiche, chissà se dovrò fare ai loro ragazzi il discorsetto che facevo da ragazza *falla soffrire e io diventerò il tuo peggiore incubo!*. Bei tempi quelli! In giro per la nostra città, urlando, imitando i professori…”
I miei pensieri si bloccano a causa del gracchiante altoparlante che avvertì dell’arrivo.
Scesi dall’aereo, recuperai il mio bagaglio e mi incamminai.
Folla, bagagli, bambini che scappavano da una parte all’altra, e tanti cartelli. Li lessi.
Eccolo! Il mio! ARANCIONE! Nessuna scritta, nessun segno, solo un colore: il mio preferito, ovviamente!
Scappai in quella direzione, ridendo come una bambina. Veloce! Correndo come mai in vita mia! “Sono arrivata ragazze! Eccomi!”
Di colpo sentì qualcosa colpirmi una gamba – un bagaglio presumibilmente- e caddi.
            << Potrebbe la persona più goffa e sfortunata del pianeta non cadere proprio oggi>>.
Non avevo bisogno di voltarmi. Sapevo che era lei.
            << Ovviamente no, Fede!>> Mi voltai. La vidi. Non era cresciuta molto dall’ultima volta, ci toglievamo sempre una decina di centimetri.
Sorrise e ci abbracciammo. Che nostalgia.
            << Su andiamo! Ale e i ragazzi ci aspettano fuori! E dammi quei bagagli, prima che precipiti un’altra volta>> mi rimproverò bonariamente.
            << Ah-ah spiritosa!>>
Uscimmo da quell’ingorgo umano e rividi il sole. Seguii la mia amica che aveva già iniziato a parlarmi di questi due anni come se ci fossimo lasciate solo ieri e ad un certo punto mi indicò un’auto nera, bellissima, e soprattutto lussuosissima.
Pensai che si fosse accorta dei miei occhi fuori delle orbite per come stava ridendo.
            << Fe..fe…federica!? Dimmi che quella che stai indicando è la 126 dietro quel bolide!!!!>>.
            << No cara! Io indico proprio il bolide>>
Un urlo uscì dalla mia bocca.
Alessia scese dall’auto e tutta raggiante mi si gettò addosso, ma non la guardai, le prestai poca attenzione perché da quell’auto, che come minimo veniva lucidata ogni 20 minuti, erano appena scesi due ragazzi, o -presumibilmente- due dei scesi in terra e mi stavano fissando con un sorriso a 360000 denti. Uno era alto e robusto, capelli ricci e muscoli da far paura, l’altro era biondino un po’ più piccolo rispetto all’altro ma egualmente muscoloso. Tutti e due vestivano con jeans e maglietta, nera quello a forma di armadio e bianca quello biondino.
            << Sì Rebby anche io sono contenta di vederti >> aveva messo il broncio la mia piccola Ale, ma non riuscivo a distogliere lo sguardo.
            << Ale zitta poco poco! Mi rifaccio gli occhi e ne riparliamo >> probabilmente stavo sbavando nella direzione di quei due fustacchioni.
            << Vedi di trattenerti visto che quelli sono i nostri ragazzi ed ora andiamo!>>. Mi rimproverarono le mie due gelosone.
Ci avvicinammo all’auto e i due si presentano. Le loro voci erano melodiose, ma non avevo prestato molta attenzione a quali fossero i loro nomi, ero troppo affascinata da quegli occhi verdi smeraldo.
Saliamo in auto, le "far" dietro e i 2 ragazzi avanti. Ricominciamo a parlare di tutto come facevamo alle superiori durante le ore di lezione e mi viene da pensare che non è stata proprio male come accoglienza, chissà cosa mi avrebbero riservato i prossimi giorni.

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Cosa riserveranno i prossimi giorni alla nostra Rebecca??
La storia è appena all'inizio ma ne vedremo delle belle!! Non vedo l'ora di iniziare a raccontarvi di queste tre folli amiche!!
Vi aspetto al prossimo capitolo.
Un bacione e a presto!!
:D
Shy Angel

   
 
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