Ironically ~
~Ovvero: come litigare
per uno stupido gioco..~
-Ragazzi!-
Una voce,
qualche metro più in là, li chiama. È allegra e porta con sé un buon odore di
the al limone.
-Non ora.
Non è il momento adatto, Akira. Aspetta.- rispose un ragazzo dai capelli
castani.
La viola
sembrò arrabbiarsi.
Una seconda
ragazza dagli occhi blu notte pesca dal mazzo, tace e ride tra sé.
-Vuoi
unirti a noi?- le chiede.
-Certo,
Hikari! Sto arrivando, battiamo insieme questo pallone gonfiato.- le rispose.
Tadashi
sbuffò, poi sorrise leggermente.
~Con questa
partita, potrò finalmente vendicarmi..~ pensò.
Anche quel
giorno Karino aveva proposto ai compagni una partita a carte.
Nessuno in
quel gioco era più bravo di lui.
Hikari,
ovviamente, aveva accettato e, insieme a lei, anche Ryu, Jun e Megumi.
Takishima,
al contrario, aveva guardato storto gli amici e rifiutato l’invito aggiungendo
che quello ‘’era solo uno stupido gioco per bambini’’.
Tadashi era
agitato, con sole due carte in mano, stringeva gli occhi e scuoteva nervosamente
su e giù il piede.
Getta una
carta, quasi convinto di aver vinto.
La ragazza
dai capelli viola si ferma e lo guarda.
-..Tadashi.-
parla Akira, con aria apparentemente seria.
-Dimmi.-
risponde alzando lo sguardo leggermente solo per intravvedere l’espressione sul
volto dell'amica davanti a lui.
-Non hai
detto uno.-
E se fosse stato qualcun altro si sarebbe
messo a urlargli in faccia parole poco gradite.
XXX
-Quindi hai
perso?- disse Akira sorseggiando la sua tazza di the, divertita dalla
situazione.
Il povero Karino
era seduto, con la testa appoggiata al tavolo, depresso.
Come era
potuto succedere? Quale stregoneria aveva usato la viola questa volta?
-come hai
fatto?- aveva chiesto sottovoce il ragazzo.
-La fortuna
del principiante, come dici sempre tu.- Rispose, scrollando le spalle.
Ma Tadashi
non si sarebbe arreso tanto facilmente, si sarebbe ripreso il posto di
campione.
Il giorno
dopo arrivò a scuola in ritardo.
Akira era
occupata a fare una piramide utilizzando le carte del giorno prima.
Aveva
appena finito il terzo piano.
Uno.
Due.
Tre.
Stava
andando tutto bene, fino a quando..
-AKIRA!-
Karino si
era precipitato nella serra e si stava avvicinando al tavolo.
Quattro.
Cinque.
Sei.
-AKIRA
VOGLIO
Sette.
Otto.
Nove.
Aveva quasi
finito anche il quarto piano, non era mai successo in tutta la sua vita.
Dieci.
-Akira mi
stai ascoltando?!-
-Non vedi
che sto lavorando?- rispose allora la ragazza.
Undici.
Dodici.
Tredici.
-Hai per
caso paura di perdere?- la provocò
Quattordici.
Quintordici.
..Eh?
Quintordici?
Il ragazzo
sbuffa, producendo una folata d’aria che finisce sulla piramide di Akira.
Sapete cosa
vuol dire 3 ore buttate via?
No?
Bene,
allora ve lo mostro.
-TADASHIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII.
Iotifalcioiotifalcioiotifalcioiotifalcioiotifalcio IO TI FALCIO!-
-Akira?!-
chiamò di nuovo lui la ragazza, un po’ intimorito.
-Cosa vuoi
ancora?!-
-Mi dai la
rivincita?-
La ragazza
cominciò a prendere qualunque cosa le capitasse a tiro e a lanciarla contro
Karino che, nel frattempo, si era messo correre come un fulmine.
È già…
finisce sempre così.
Angolo autrice…
Scusatemi!
Non sono riuscita a resistere..
All’inizio volevo scrivere
qualcosa di serio e deprimente ma.. siccome non avevo ispirazione mi sono
buttata sul demenziale!
Se non sapete cos’è la
piramide con le carte da gioco..
Vi posso assicurare che è un
inferno.
Io riesco a farne stare su due a malapena ^.^'' forse perché arriva sempre mio fratello a
soffiarci sopra sul più bello…
Scusate fa pena.. spero solo
vi abbia fatto un pochino sorridere!
Vi salutoH,
Kahori__