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Autore: thatsmaria    24/07/2012    2 recensioni
Quattro ragazzi, una serata.
Un amore nascosto dalla timidezza, uno dall'odio.
Cosa puo' succedere?
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Ad Anna,
perchè le voglio un bene dell'anima. ♥
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Heaven is a place on earth with you.
 
 
Ancora non capiva perché avesse accettato, da sua cugina, quell’invito ad uscire.
Cosa ci faceva lei, per una serata intera, tra ragazzi e ragazze più grandi di lei e che nemmeno conosceva?
Effettivamente,un motivo c’era. Magari era lo stesso per cui sua cugina l’aveva invitata, essendo al corrente di tutto.
C’era lui.
Forse non sarebbe stata proprio una brutta serata.
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Ma cosa le era saltato in mente? Catapultare sua cugina in quel mondo di decerebrati mentali!
Probabilmente se ne sarebbe pentita molto presto, ma d’altronde, l’aveva fatto per una sola ragione.
Forse era un’opera buona,ecco.
Fu per questo che, alle otto in punto, Annie si fece trovare nel posto che aveva indicato precedentemente a Mary.
Non le diede il tempo di salutarla,che cominciò con lo spiegare con che tipo di persone avrebbe avuto a che fare quella sera..i suoi amici. Di certo non gente apposto.
_
 
Mary poté appurare,durante il corso della serata, quanto fossero strambi ma allo stesso tempo divertenti gli amici di sua cugina Annie.
Erano simpatici, anche se parlavano e agivano come bambini di sette anni. Non dimostravano affatto di essere maggiorenni.
Eppure non le fecero pesare minimamente l’essere più piccola di qualche anno, soprattutto lui.
Aveva sempre avuto quel modo di fare dolce e gentile che l’aveva fatta innamorare.
Perché, diciamocelo, è impossibile non innamorarsi di un ragazzo come Joseph. Ma, ancor più impossibile, sarebbe fa innamorare Joseph.
_
 
Non se lo sarebbe mai aspettato, eppure quella serata l’aveva passata splendidamente.
Si era stupita del comportamento dei suoi amici, e non poté far altro che esserne contenta.
Se non fosse stato per quell’insulso moscerino che tanto odiava, sarebbe potuta andare meglio.
Insomma, chi aveva avuto la geniale idea di invitare David?
Non aveva fatto altro che girarle intorno e infastidirla, come sempre. Cosa avrebbe dovuto fare per fargli capire di starle alla larga?
Fortunatamente erano giunti al termine di quella giornata e presto sarebbero tutti tornati a casa.
“Ehy, Annie. Tu come torni a casa?” chiese proprio lui, avvicinandosi e circondandole le spalle con un braccio.
“In pullman.” Rispose, infastidita.
“Okay, ti do un passaggio.” Affermò lui, facendo spallucce.
“Non serve.” Replicò,fredda. Un passaggio in auto da lui era l’ultima cosa che avrebbe mai accettato.
“Sì invece.” E senza darle il tempo di ribattere, la trascinò verso la sua auto.
“Noi andiamo, ciao ragazzi!” salutò David per entrambi. Annie si limitò ad indirizzare un’occhiata preoccupata a Mary,la quale ricambiò.
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E adesso? Completamente sola.
Tecnicamente c’era Joseph, e qualche altro amico, ma la sensazione che provava era quella di essere totalmente sola.
“Beh,vado via anche io.” Annunciò,quindi, guardando il display del suo cellulare. Sorrise cordialmente a tutti, voltandosi ed incamminandosi verso casa sua, quando qualcuno la fermò per il braccio.
Si voltò, curiosa di sapere chi fosse, e scorse il viso di Joseph.
“Mi chiedevo..Tu abiti nel mio stesso quartiere,giusto?” Come faceva a saperlo? Annuì,sforzandosi di sorridergli.
“Perché me lo chiedi?”
“Non è una bella zona..Ti accompagno io.” Propose, sorridendole dolcemente e imbarazzato.
“O-okay.” Non poté fare a meno che accettare,balbettando un po’.
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Erano in auto da un quarto d’ora, eppure casa sua non era così lontana.
“Scusami, ma prendendo quella via non saremmo arrivati prima?” chiese sbuffando.
“Certo.” Ripose pacato lui, tenendo lo sguardo fisso sull’asfalto dinanzi a lui.
“E allora perché non l’hai presa?” sbraitò,adirata e gesticolando. Prima o poi l’avrebbe fatta impazzire.
“Non ci ho pensato.-Si giustificò, sorridendo e facendole gli occhi dolci.-Scusami?” tentò.
“Non è possibile..lo stai facendo di proposito!” urlò Annie, puntandogli un dito contro.
“Sei adorabile.” Le disse, guardandola intenerito.
“Ma vaffanculo.” Sussurrò, sistemandosi meglio sul sedile.
“Andiamo..mi odi davvero così tanto?” chiese, con tono dispiaciuto e voltandosi a guardarla.
“Esattamente.”
Lui rise, divertito.
“E’ solo un modo per reprimere il tuo amore nei miei confronti.” Spiegò, e la ragazza quasi non si strozzò con la sua stessa saliva.
“Non pensarlo nemmeno!” urlò, sorpresa dall’affermazione di David.
“Quindi non mi ami?” Scosse la testa.
“Non provi nulla per me?” Annuì.
“Allora posso baciarti?” domandò,tranquillamente.
“Ma sei normale?!” urlò lei, con gli occhi spalancati.
“Cosa ti costa? Tanto non provi nulla. O devo forse credere...”
Annie lo guardò a bocca aperta.
Come poteva insinuare certe cose? Era forse matto? Lei non provava assolutamente nulla per lui,anzi. Era l’essere che più odiava sulla faccia della terra.
Cosa avrebbe dovuto fare adesso?
Non ebbe il tempo di pensare ad altro che David posò delicatamente le sue labbra su quelle della ragazza.
Smise di ragionare, spense il cervello. In quel momento c’erano solo loro due.
Non si accorse nemmeno che il ragazzo avesse accostato sul ciglio della strada, e che si fosse slacciato la cintura per potersi avvicinare meglio.
Lui tentò di staccarsi,prima che quel bacio si approfondisse, ma lei glielo impedì. E non riuscì a dare un senso a quel suo gesto.
Quando poi si staccò, lo guardò allibita, sorpresa lei stessa dal suo comportamento. Eppure si sentiva bene, le era piaciuto.
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“Non fa molto freddo, mi dicono.” Affermò sarcastica, stringendosi nelle spalle alla ricerca di un po’ di calore.
Inaspettatamente Joseph, che era al suo fianco, le passò un braccio intorno alla vita, attirandola a sé.
Mary arrossì fino alla punta dei capelli, sentendo le guance andare a fuoco.
Cercò di non far caso al ragazzo di fianco a lei, afferrando il cellulare e controllando l’ora sul display.
“Merda.” Sussurrò.
“Cosa c’è?” chiese lui, curioso.
“E’ tardissimo, i miei non mi faranno uscire mai più di casa.” Rispose, deglutendo.
“Sono appena le dieci e mezzo, dov’è il problema?” chiese lui, aggrottando le sopracciglia.
“Hai idea di che gente passi in questa zona a quest’ora? Una sedicenne che vaga da sola è un buon bersaglio,almeno da quanto pensano loro.” Spiegò, aggiustandosi la salopette in jeans che indossava.
“Ma tu non sei sola.”
“Ma loro non lo sanno.”
“E allora diglielo.”
“Così poi mi uccidono.” Rispose,ridendo.
“Non accetterebbero un bello e bravo ragazzo come me?” chiese Joseph, fingendosi sorpreso.
“Viva la modestia!” esclamò Mary, ridendo e scatenando l’ilarità del moro.
“Seriamente i tuoi non mi accetterebbero?” ritentò, facendosi improvvisamente serio.
“Non è una cosa personale, non accetterebbero nessun ragazzo.” Spiegò, gesticolando.
“Beh..dovranno cambiare idea.”
Non ebbe modo di pensare al significato delle parole del ragazzo, che le loro labbro si unirono.
Sentì lo stomaco contorcesi, e il cuore tentare di uscire dal petto. Era in paradiso, decisamente.
 
                                                                                          ***

Okay, questa OS fa schifo e non ha un senso,
ma la dedico alla mia Nana, sperando non mi uccida di botte. :3
 
 
 
 
 
 
 
  
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