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Autore: Angel_lily    24/07/2012    9 recensioni
Piccola OS sulla mia personale ed infinita interpretazione di Jared come persona... credo non esista al mondo nessun altro che riesca a suscitare in me tanti pensieri così diversi e contrastanti...
"Perché nonostante tutto resti la perfezione che ho da sempre inseguito e quasi afferrato, nonostante tutto resti l’unico amore che valga la pena di essere amato."
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve meravigliosi lettori ^^

Eccomi con un nuovo progetto, in realtà è qualcosa di estremamente particolare che mi frullava nella mente da un po’ e che oggi ho deciso di mettere su carta.

Ogni volta che riascolto A Beautiful Lie, naturalmente intendo tutto il CD, non riesco a fare a meno di emozionarmi in modo del tutto singolare perché capisco che ogni singolo verso rivela un pizzico dell’anima di colui che li ha scritti in un momento estremamente particolare della sua vita.

Ora, vorrei che prendeste con le pinze quello che sto per dirvi perché si tratta di un pensiero del tutto personale che potrebbe rivelarsi anche completamente sbagliato ma è ciò che provo quando ascolto quelle canzoni.

Temo che Jared sia stato segnato indelebilmente dalla perdita dell’amore della sua vita, o di quello che lui almeno considerava tale, non sto qui a farvi il nome della persona in questione perché so già che avete tutti capito a chi mi riferisco, e che ci abbia reso tutti partecipi di quel dolore che probabilmente ancora si porta dietro anche se in minima parte.

È incredibile quante sfumature di pensieri e sensazioni possa trasmettere una singola canzone.

Ho voluto riportare in modo del tutto personale quel giorno in cui lei lo ha lasciato solo e cosa debba aver provato lasciando che fossero le sue stesse parole ad ispirarmi.

Non so se possa piacervi o meno ma era doveroso premettere da dove nasce questa OS ^^

Grazie per l’attenzione e buona lettura a tutti :)

Ps se posso darvi un consiglio, ascoltatela con una qualsiasi delle canzoni dal CD A beautiful Lie e poi, sempre se vi va, fatemi sapere quale avete scelto ^^

 

 

E’ buio.

Dentro e fuori.

Perché fa male… brucia come fuoco la consapevolezza di aver fallito nell’unica cosa che davvero contava nella mia assurda vita… e vorrei consumarmi lentamente solo per non sentire più il dolore.

Fisso il vuoto spalancato davanti a me e considero l’idea di gettarmici per mai più riemergere, sembra sempre più semplice, arrendersi e lasciare che la vita ci scorri tra le mani come sabbia lasciandoci solo piccoli granelli di ricordi che ritornano di tanto in tanto… stralci di una vita che mi rifiuto di aver vissuto…

Può un cuore solo contenere tutto questo dolore?

Sono terrorizzato che da un momento all’altro non resterà più nulla di me… nulla in cui possa riconoscermi davvero.

 

Mi specchio nei suoi occhi chiari come il cielo d’estate desiderando avere solo un pizzico della sua energia vitale. Raffiche di vento ci investono in pieno facendo volteggiare i suoi capelli biondi che spesso e volentieri le coprono il bel viso sorridente.

Lei mi riempie la vita, non riesco ad immaginare nessun altro che possa avere lo stesso ascendente che ha lei su di me… non riesco ad immaginare nessun’altra al mio fianco in un futuro vicino o lontano.

“C’era qualcosa che volevi dirmi?” le note cristalline della sua voce mi attraversano invadendomi del più dolce dei tormenti.

“Perché non mi spieghi cosa siamo?” la domanda mi sorge da sola alle labbra e le fa assumere un’adorabile espressione perplessa e curiosa allo stesso tempo.

“Un uomo e una donna in riva al mare Jared” sorride e fa una giravolta su stessa quasi a mostrarmi l’ovvietà della sua risposta, non riesco a evitare di sorridere a mia volta prima di costringerla ad uno spaventoso quanto necessario momento di serietà.

“E’ corretto ma non è quello che volevo sentirmi dire” prendo le sue mani tra le mie e me le porto alle labbra respirando il profumo dolce della sua pelle.

“Aspetta, Jared, io… non so se sono pronta” deglutisce a vuoto e si fa inquieta guardandosi intorno come se cercasse l’aiuto di qualcuno, qualcuno dietro cui rifugiarsi dato che le sue difese sembrano non bastare, non ora.

“Ho paura di essermi innamorato di te” le mie parole la investono senza preavviso riempiendola di sensazioni che non mi è dato conoscere e che le fanno inumidire gli occhi e fissare lo sguardo nel vuoto.

“Come puoi? Tu… tu sei così… semplicemente… perfetto… io finirei solo col rovinare tutto…

Sh” la zittisco posando il dito indice sulle sue labbra e stringendola con un braccio “niente paura”

“Jared io…

Guardami… non cambierà mai nulla,mai…” le rubo un bacio al quale lei oppone un minimo di resistenza che non convince nessuno dei due e il mio cuore batte a mille col rischio di scoppiare di gioia.

 

Stringo gli occhi scacciando le stolte immagini che invadono la mia mente.

Porto il pugno al petto dove prima del vuoto dimorava un cuore pieno di sentimenti che tu hai strappato, stuprato, sedotto e abbandonato in brandelli.

Mi sforzo di ritenermi fortunato ma in fin dei conti non ci riesco… tutto quello che volevo eri tu… ma tu non ti accontenti nemmeno di te stessa ed io l’ho capito solo troppo tardi per salvarmi.

Ti ho dato la mia anima, goccia dopo goccia, e tu l’hai risucchiata senza clemenza ignorandomi tutte le volte in cui sapevi di farmi male… un male indescrivibile.. un male che fa male anche ora alla mia completa insensibilità… un male a cui mai mi abituerò… per ciò che resta della mia vita.

La pioggia bagna il vetro della finestra che diventa opaco sotto il mio respiro caldo, non distinguo le case né gli alberi, sento solo il gelo contro la mia fronte e spero che basti a spegnere il mal di testa… in realtà nulla basterebbe davvero a spegnere il ricordo di te.

Perché nonostante tutto resti la perfezione che ho da sempre inseguito e quasi afferrato, nonostante tutto resti l’unico amore che valga la pena di essere amato.

 

“Con quale coraggio dici di amarmi?? Come puoi anche solo essere convinto di amarmi sul serio???” le sue urla invadono l’appartamento, cerco in qualche modo di contenerle ma è impossibile.

“Piccola, stammi a sentire!”

“Fuori da questa casa Jared! ORA!”

“Non mi stai lasciando spiegare!” urlo a mia volta guadagnandomi un’occhiataccia che mi gela lungo la spina dorsale e per un attimo infinito mi fa esitare.

“Un tour americano con la tua stupida e inutile band, lontano da me, lontano dalla donna che dici di amare e di voler sposare un giorno!!! Cosa c’è da spiegare Jared, cosa???” si siede sul divano affondando il viso nelle mani aperte ed io deglutisco a vuoto sentendomi meno di niente.

“Io ti voglio con me, non posso vivere senza di te, non voglio vivere senza di te” abbasso la voce sperando di riuscire a calmare anche lei “vieni con me amore mio, non c’è alcun bisogno di separarci” faccio un passo verso di lei ma non ho nemmeno il tempo di sfiorarla che si è già del tutto allontanata.

“Credi che io non abbia una vita e una carriera?? Credi che io possa permettermi di perder tempo dietro ai tuoi sciocchi sogni??  Che cosa ti passa in quella bella testa bionda?? Dopo quattro anni siamo ancora a questo punto?? Solo dopo quattro anni scopro che sei un bastardo egoista buono solo a pensare a te stesso?? Dio, Jared! Sparisci dalla mia vista, ORA!”

Amore…

“E smettila di chiamarmi amore! Io non sono il tuo amore” si porta una mano sulle labbra fissando gli occhi fuori dalla finestra nel sole caldo di primavera e tremando di una rabbia che francamente non capisco e che mi mette direttamente a confronto con i miei insopportabili limiti.

Sospiro ed esco di casa portandomi dietro un carico di angoscia che non sono sicuro di riuscire a sopportare.

 

E ancora mi domando se invece ce l’avessi con te stessa.

Se il cuore ti scoppiasse in petto perché sapevi già da allora di aver giocato sporco, di essere stata la spietata carnefice di tutto ciò che avevo di buono.

Sbatto le palpebre e metto a fuoco il presente che è fatto di solitudine amara, pioggia cristallina e stanza buia dentro cui riversare la mia incredulità e il mio inutile oppormi ad una dolorosa e inevitabile trasformazione.

Non sarò più me stesso per il resto della vita e non so quanto mi mancherò, so solo che vorrei annullarmi per mettere a tacere i sensi, vorrei osservarmi dall’esterno per non dover affrontare direttamente tutti i giorni che verranno in cui sarò solo, lontano da te che riempivi il mio mondo.

Un lampo illumina il cielo notturno per una frazione di secondo e mi sembra quasi di scorgere il tuo viso che mi osserva pentito bagnato dalla pioggia di fine estate, sobbalzo all’idea che persino ora, nonostante tutto, correrei da te e mi lascerei cullare dalle tue braccia perdonando anche l’imperdonabile.

Se solo tornassi davvero.

Ma ciò che resta è solo il mio stesso riflesso che mi scopre, velo dopo velo, dalla debole protezione della mia bugia, la mia bellissima bugia.

Alla quale non posso fare a meno di credere.

 

“Jared stai bene?” alzo gli occhi verso Shannon e gli sorrido sperando che la mia inquietudine non traspaia troppo.

“Sì” sospiro “Qualche… problema… ma sarebbe assurdo non averne dopo quattro anni” lo guardo negli occhi aspettandomi un’approvazione che non arriva.

“Sai benissimo che sono la persona meno adatta a darti consigli. L’unica cosa che mi piace davvero di lei è che riesce a farti star bene, ma quando vedo quello sguardo comincio a ricredermi anche da questo punto di vista” lo interrompo prima che posso riscaldarsi troppo e alzo gli occhi al cielo.

“Per favore, potresti evitare di essere sempre così sincero?” scuote la testa e fissa lo sguardo sugli spartiti davanti a noi come a voler chiudere il discorso “lei non ha tutti i torti Shan”

“Una persona che non crede in te e nei tuoi sogni ma dice di amarti non è esattamente ciò che ci si aspetta da una fidanzata Jared!”

“La verità è che non siamo dei bambini” pronuncio le parole che lei stessa non fa altro che ripetermi “dobbiamo scegliere le nostre priorità”

“D’accordo!” sbotta mio fratello sbattendo le mani sul tavolo con un po’ troppa forza “sai che ti dico? Fa la tua scelta! Sposati, chiuditi in una bella villa, recita in qualche film e dimentica il resto dei tuoi sogni! Me ne strafotto di sfondare nel mondo della musica, non è un problema per me, farò altro! Quello che mi interessa davvero è sapere che stai seguendo il tuo fottuto cuore! Non ti lamentare quando capirai di aver fatto la scelta sbagliata” accuso le sue parole come fossero colpi fisici estremamente dolorosi.

“Ricordami di non trovarmi mai una donna, per favore!” aggiunge poi uscendo dalla stanza e lasciandomi da solo a riflettere.

Sì, ci riprovo a riflettere anche se in realtà ho già deciso.

 

Forse la cosa che mi fa più male è che non ritornerei sui miei passi neanche se potessi.

Tutt’ora la mia scelta resta la stessa.

È triste scoprire come nella vita ci sarà sempre qualcosa a farti più male di quanto credevi di poterne sopportare.

Lo sguardo mi cade su quell’unica testimonianza del nostro amore che comincio a credere non possa essere definito tale, la verità è che probabilmente l’amore non esiste, non nel senso in cui lo intendono la maggior parte degli esseri umani, anche se in quella foto tu sorridi e gli occhi ti si illuminano di infinito, anche se il mio sguardo ti parla di noi, del nostro futuro, del nostro sempre, anche se non riesco a fare a meno di chiedermi in che modo tutto questo sia finito.

Ti accarezzo delicatamente come se ti avessi qui davanti a me e quanto lo vorrei non sarei in grado di spiegarlo nemmeno se avessi mille anni per provarci.

Un tuono rimbomba nel cielo attraversando la stanza vuota in cui mi trovo e vi nascondo un singhiozzo per evitare che mi ferisca ascoltarlo.

 

“Che cosa ci fai qui?” fisso gli occhi nei suoi e sorrido sperando di non essere respinto “non ho intenzione di discutere ancora Jared”

“Non sono qui per questo” metto in chiaro e mi guardo intorno “avanti piccola, smettiamola di farci del male, io non esisto senza di te, mi sento incompleto quando non ci sei” lei si morde un labbro e mantiene le distanze passandosi una mano tra i capelli.

“Jared io…” comincia percorrendo la stanza a grandi passi “… penso che dovremmo parlarne”

“Prima ascolta cosa ho da dirti” mi siedo sul divano e la invito a fare lo stesso, non mi lascio bloccare dal suo rifiuto e sorrido guardandola intensamente solo per trovarla ancora una volta così incredibilmente bella “Hai ragione tu, su tutto, bisogna avere delle priorità nella propria vita, a prescindere dai sogni che sono sempre così incerti e… sono così poche le cose di cui sono sicuro ma ce n’è una che suppongo rimarrà per sempre il mio punto fisso… tu” sorrido incapace di contenere i sentimenti, ancora mi domando come sia possibile innamorarsi ogni giorno di più della stessa persona che ti è rimasta accanto per anni, dopo che hai conosciuto ogni suo singolo difetto e hai imparato che è ciò che la rende perfetta “Ti amo e voglio passare il resto del mio tempo con te, non ho bisogno d’altro, non ho mai avuto bisogno d’altro e scusami se l’ho capito così tardi e ci ho messo ancora di più per dirtelo ma…” frugo nella tasca dei pantaloni finché non trovo ciò che cerco, apro il cofanetto mentre il brillante dell’anello riflette un raggio di luce che colpisce la sua espressione incredula “vuoi sposarmi?” le pongo la fatidica domanda col cuore in gola aspettando una sua reazione che fatica ad arrivare, immagino il suo stupore, la sua perplessità, il suo cuore che va a mille e l’impossibilità di riuscire a spiegarsi un così radicale cambiamento di rotta, in realtà è ciò che ho sempre voluto.

Il sorriso comincia a morirmi lentamente sulle labbra risucchiato dal suo fin troppo prolungato silenzio.

Amore…” provo a richiamarla ma lei si passa di nuovo le mani nei capelli e mi da le spalle per un secondo infinito, quando ritorna a guardarmi i suoi occhi sono gelidi e congelano la mia anima insieme a tutti i sentimenti.

Jared… ti avevo detto che avremo dovuto parlarne” comincia ma io davvero non capisco.

“Devi solo darmi una risposta”

“La risposta è no Jared, né ora, né mai, né in un’altra via!” il cofanetto mi cade dalle mani toccando il pavimento con un orrendo suono metallico che increspa i bordi del mio cuore “io non ti amo più”

Dio solo sa perché ora comincio a domandarmi se mi ha mai amato sul serio.

“Cosa?” è l’unica cosa sensata che riesco a pronunciare prima che il nodo alla gola mi blocchi il respiro.

“Mi dispiace… è così che stanno le cose, per favore comportati da adulto”

Comportarmi da adulto? Quattro anni… quattro anni di bugie?

“Non mi guardare in quel modo! Io non sono pronta va bene?? Possibile che debba darti anche delle spiegazioni? Non posso legarmi a nessuno in questo momento tanto meno a te! Siamo così diversi che finiremmo solo per farci del male, credimi se ti dico addio ora è solo per il nostro bene!”

Il nostro bene… il mio bene credevo dipendesse solo da lei… il cuore mi si spezza lentamente e dolorasemente e capisco di aver sempre avuto ragione.

Jared… io… penso che tu ora debba andartene” non me lo lascio ripetere due volte, anche se mi sento meno di nulla quando raggiungo la porta di ingresso che per me significa uscire dalla sua vita, una pallida imitazione del me stesso che è entrato, un’ombra deformata dell’uomo che sono stato fino a pochi attimi fa.

“Jared aspetta!” mi volto di scatto aspettandomi di vederla cadere tra le mie braccia, aspettando che mi riveli che si tratta solo di uno stupido scherzo di cattivo gusto “Questo è tuo” è tutto quello che dice invece porgendomi il cofanetto con l’anello, lo afferro sfiorandole la mano per l’ultima volta, quando le do le spalle il mio mondo cade a pezzi dietro di me.

 

Qualcosa mi solletica il viso e solo quando cerco di eliminare il fastidio mi accorgo che si tratta di lacrime, scendono copiose e incontrastate a bagnare quell’ultimo stralcio di noi, sbiadendo e cancellando pian piano il tuo viso, vorrei che ti cancellassero anche dal mio cuore ma so che nemmeno tutte le lacrime del mondo potrebbero bastare per questo.

La foto mi scivola dalle mani posandosi a terra, delicata, trasportata dall’aria calma della stanza buia e vuota a dispetto della tempesta che impazza fuori e dentro di me.

Porto le mani tra i capelli stringendoli e strappandoli e urlo tutto il mio dolore cadendo in ginocchio.

Vieni, distruggimi!

Guardami, mi stai uccidendo!

Mi stai uccidendo… mi stai uccidendo…

È difficile sentire il calore delle mani di Shannon sulle mie spalle piegate dal dolore, è difficile anche capire cosa sta succedendo quando mi aiuta a rimettermi in piedi posandomi un foglio bianco tra le mani e una penna, riconosco solo la preoccupazione nei suoi occhi e il tentativo di aiutarmi nell’unico modo che conosce e che non faccia ancora più male ad entrambi.

Quando resto di nuovo da solo con il rumore costante della pioggia che sbatte contro i vetri come colonna sonora dei miei pensieri capisco che la tua immagine sta per invadere ancora una volta la mia mente, capisco che sto per soccombere ancora una volta ai miei stessi sentimenti, osservo il foglio bianco sul quale riversare qualsiasi cosa sia troppo grande per essere contenuta dal mio corpo straziato e tremante.

Respiro a fondo e semplicemente comincio a scrivere.

Does it feel like we've never been alive?

Does it seem like it's only just begun?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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