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Autore: Gale    25/07/2012    2 recensioni
Quando Gale capì di essere innamorato di Katniss.
" Ho capito. Ho capito cosa sono tutte quelle sensazione, quel fastidio. Certo, mi erano piaciute altre ragazze prima di conoscere Katniss. Ma forse stando vicino lei e passandoci tanto tempo insieme era successo, senza rendendomene conto. Mi sono innamorato di Katniss Everdeen."
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gale Hawthorne
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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UN CONIGLIO, PER UN BACIO.

 

GALE

Siamo in pieno inverno ed è da poco passato Capodanno. Qui nel Distretto 12 in inverno si muore di freddo. C'è gente povera che ha così freddo, che spera di morire addormentandosi nella morsa del gelo della notte Anche io, i miei fratelli e mia madre patiamo il freddo ma per fortuna a volte riusciamo ad avere legna da bruciare. Legna che prendo dai boschi.
Tutto è bianco. La neve ricopre tutto. Ma il grigio che viene dalle miniere persiste. Non è molto allegro l'inverno, qui. A dir il vero io lo detesto. Sulla neve si possono individuare le mie impronte, faccio rumore, gli animali vanno in letargo o comunque non escono al freddo. Niente animali, niente cibo. Più tessere per il cibo da chiedere, più probabilità di essere chiamato agli Hunger Games. Fantastico. 
Con questi pensieri, scivolo senza difficoltà sotto alla recinzione e anche non vedendo la strada ricoperta di neve, mi inoltro nel bosco. Non sono neanche a metà strada che una neve sottile comincia a cadere. Intravedo Katniss che sta mirando a un coniglio, che cerca di mimetizzarsi nella neve. Troppo tardi, la freccia di Katniss lo colpisce nell'occhio destro. Non si è accorta di me quindi scivolo lentamente dietro di lei e le rubo una freccia dalla borsa. Si gira di scatto. Qualche ciuffo ribelle è uscito dalla treccia. Ha le guance rosse per il freddo e noto che le labbra, leggermente aperte, sono screpolate e anche quelle rosse. I miei occhi non riescono a staccarsi dalle sue labbra...
“Va al diavolo! Mi ha fatto spaventare, Gale” dice sorridendomi ma con uno sguardo d'accusa. Le rimetto la freccia rubata nella borsa.
“Forse è l'unica preda che riusciremo a trovare oggi, quel coniglio” grido a Katniss. 
“Non credo” risponde sventolandomi davanti un altro coniglio catturato poco prima.
“Sto gelando, cerchiamo della legna” dico con un sorriso. Ci mettiamo a raccogliere dei bastoncini di legna il più asciutti possibile, così da non fare fumo una volta acceso il fuoco. La neve scende poco più forte ma noi troviamo riparo sotto un grasso pino. Decidiamo di non magiare i conigli catturati. Meglio venderli poi al Forno. Cominciamo a parlare della scuola, delle nostre famiglie e Katniss si lamenta di Ranuncolo. Vorrebbe farlo arrosto, ma credo abbia perso le speranze dato che Prim si è tanto affezionata. Dispiacerebbe anche a me, lo trovo buffo quel gatto spelacchiato. 
“Sono andata a chiedere un'altra tessera stamattina” dice Katniss all'improvviso. Rimango in silenzio. “Se ti serviva del cibo potevi venire a chiedermelo.” dico senza guardarla. “Non voglio che rimate senza cibo per colpa mia” dice irritata. “Lo sai che per te ce n'è sempre Catnip”. Prendo un tocco di legno e lo getto nel fuoco. Alzo gli occhi e noto che la neve non ha ancora smesso di cadere. “Quante volte c'è il tuo nome?” chiedo. Si avvicina di più al fuoco. 
“Sedici. Ma sta tranquillo, non voglio superare la ventina”. Si gira per guardarmi. “E tu?”. La guardo. “Io la ventina l'ho superata da un pezzo” dico con una risata ironica. So che non è una vera risposta ma non le voglio dire il numero esatto. “Gale!” sbuffa. “Non devi prendertela con me Catnip, ma con quelli di Capitol City” ribatto. “ É colpa loro se ci troviamo in questa situazione. È colpa loro se la nostra vita è condannata” dico arrabbiato. Lei non dice nulla. Quando faccio così lei non reagisce. A volte mi chiedo se le piace questa vita. Patire la fame, il freddo, la paura della Mietitura. Gli Hunger Games. La guardo. Cosa farei se chiamassero lei, mi trovo a pensare. Una sensazione di ansia mi attraversa tutto il corpo. No, lei no. Come farà sua madre, ancora scossa per la morte del marito, Prim ancora troppo piccola e spaventata dai rumori del bosco. E io. Senza Catnip. Ormai siamo una squadra io e lei. Ma c'è qualcosa, una sensazione che mi dice che squadra non è il termine giusto. Cosa mi sta succedendo? Sento qualcuno che mi chiama. “Gale, ehi Gale? Ma ti sei congelato?” mi guarda preoccupata. Il suo sguardo mi mette in soggezione. “È tutto a posto Catnip” dico alzandomi.  
La neve adesso cade così fitta che penetra attraverso i folti rami del pino e cade su di noi, bagnando anche il fuoco. 
“Sarà meglio tornare nel indietro. Con tutta questa neve rischiamo di restare bloccati qui”. Prendiamo i conigli li mettiamo nella borsa e ritorniamo indietro. Non diciamo una parola per il freddo pungente che ci congela la faccia. Ne approfitto per cercare di definire cosa sto provando. O forse lo so già, ma devo capire perché.
Abbiamo appena attraversato la recinzione quando Kanitss si gira verso di me “Vediamo se riusciamo a vendere questi conigli e magari riusciamo anche a mettere qualcosa sotto i denti. Sto morendo di fame”. Così ci incamminiamo verso il Forno. Appena entrati nel vecchio edificio, il freddo sparisce dalle nostre ossa, facendo posto a un calore ben più accetto. È pieno di gente, tutta venuta qua a trovare un riparo contro il gelo. Non molto lontano vediamo Sae la Zozza che con la mano ci invita a venire alla sua bancherella 
“Dimmi che hai qualcosa da magiare” chiede subito Katniss. 
“Zuppa calda” risponde lei sorridendoci. “Non diciamo di no” rispondo io. Ci porge due piatti con la zuppa fumante e cominciamo a mangiare. Il brodo è fatto con le ossa di cane selvatico, forse quello che avevamo abbattuto noi la settimana prima. Non è il massimo ma anch'io stavo morendo di fame. “Ehi Catnip, vacci piano con quella zuppa o rischi di ustionarti la lingua” le faccio ridando il piatto che ho spazzolato a Sae la Zozza. Tiro fuori dalla borsa le nostre prede morte. “Mi pare che tu non ci sei andato piano” ribatte lei ridendo. Quel sorriso richiama le sensazioni provate prima nel bosco. Lei torna a magiare mentre io la osservo ancora. Non mi accorgo che un'altra persona ci stava osservando. Darius si appoggia al palo della bancherella e prende tra le mani l'estremità della treccia di Katniss, rigirandosela.
“Che ne dici se mi dai uno dei tuoi conigli, per un mio bacio? Ci guadagni soltanto” dice. Lo incenerisco con lo sguardo. Ma lui non se ne accorge perché è girato verso Kanitss. Una sensazione di fastidio si fa strada verso di me. Guardo Katniss. Sta ridendo, e anche Sae la Zozza. “E sentiamo, perché ci guadagnerei?” chiede divertita. 
“Be', lo sanno tutti che gli uomini coi capelli rossi sono più uomini degli altri” ribatte lui con un sorriso. Mi sento infastidito ancora di più. Vorrei prenderlo a pugni ma non posso, dato che è il capo dei Pacificatori. E poi chi l'ha detta quella cavolata? Katniss e Sae la Zozza continuano a ridere mentre Darius indica varie donne che , dice, avevano pagato più di un coniglio per godere delle sue labbra. Non lo sopporto più. Ma la cosa che più mi irrita è sentire Katniss che ride. Perché non lo tratta bruscamente e lo manda via? Mi alzo. “Faccio un giro per vedere cosa fare con questi conigli” dico. “Si, bravo Gale” dice Sae la Zozza, ridacchiando. Mi allontano con il cuore che batte a mille. La testa mi fa male e sento lo stomaco chiudersi. Mi chiedo perché mi dia così fastidio sentire Darius dire quelle cose a Katniss. Ma qualcosa attira la mia attenzione. Mi fermo di colpo. Davanti a me ci sono una ragazza e un ragazzo seduti in un angolo del Forno quasi in penombra. Avranno più o meno la mia età. La ragazza se non fosse per gli occhi scuri assomiglia molto a Katniss. Lui si sta avvicinando, le ha preso le mani e le sta sussurrando qualcosa. Ridono insieme. Qualcosa mi chiude ancora di più lo stomaco. Poi lui le mette una mano sugli occhi, coprendoli. Ecco così è uguale a Katniss. Il ragazzo si avvicina ancora di più e bacia la falsa Katniss. Rimango sconvolto. Sembra che sta baciando Katniss. Vado via velocemente. Ho capito. Ho capito cosa sono tutte quelle sensazione, quel fastidio. Certo, mi erano piaciute altre ragazze prima di conoscere Katniss. Ma forse stando vicino lei e passandoci tanto tempo insieme era successo, senza rendendomene conto. Mi sono innamorato di Katniss Everdeen. Riesco a sento a crederci io stesso. Però è proprio così. Ora che l'ho ammesso a me stesso capisco. Capisco perché nel bosco guardavo le sue labbra con una certa voglia. Capisco perché mi davano sui nervi le parole di Darius, ed capisco perché quella scena degli innamorati del Forno mi ha tanto sconvolto. 
Torno alla bancherella di Sae la Zozza e trovo Katniss ad aspettarmi, sola. 
“Hai venduto niente?” chiede squadrando i conigli che tengo in mano. Me ne sono completamente dimenticato. “Scusa, non so riuscito a vederli” mento. Lei mi guarda incuriosita. Sposto lo sguardo da lei velocemente. 
“Sicuro di star bene Gale? Non ti sarai mica ammalato?” chiede.
“Tranquilla Catnip. Non so ammalato, forse è qualcosa di meglio” dico. Fa una faccia buffa. Scoppio a ridere. “Andiamo, teniamoci per noi i conigli”. Le prendo la mano e la trascino tra la folla fino all'uscita del Forno. Arriviamo vicino a casa sua. 
“Domani torniamo ancora nei boschi. Quel coniglio ci basterà per due giorni ma chissà, magari troviamo un animale più grosso” dice Katniss. 
“Hai ragione. Ha anche smesso di nevicare. Se qualche animale è uscito dal suo rifugio sarà più facile seguire le sue impronte” rispondo. Lei si avvicina e mi guarda intensamente. “Gale, cerca di riposare, ok?” sorride. “Pensa alla preda di domani!” dice entrando in casa. “Si Catnip, me la sognerò!” rispondo ridendo. Anche lei sorride e chiude la porta.  Mi avvio verso verso casa mia.
“Certo Catnip” penso. “ Sognerò la mia nuova preda stanotte. Ne ho trovata una rarissima”.

 

 

 

 

 

Salve tributi! Stavo sfogliando le pagine de “IL CANTO DELLA RIVOLTA” e mi sono imbattuta nel pezzo in cui Gale rivela a Katniss quando ha capito di essersi innamorato di lei. Mi è venuta voglia di scrivere e questo è ciò che è venuto fuori...Molte parti me le sono inventate quindi capisco che non sono proprio stupende ma, ci ho provato.

Non mi spiacerebbe sapere cosa ne pensate, anche perché questo pezzo mi ha davvero preso tanto. Adoro Gale e vorrei sapere da voi se trasmetto bene i suoi pensieri. Questo è tutto e grazie a chi leggerà la storia.

Gale

  
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