Come ogni giorno Marley e i suoi amici giravano per le strade di New York, come a cercare un oggetto caro a loro… navigando tra il vento della grande città e infilandosi nei cunicoli come topi…
Marley non era americano… era nato a Roma insieme alla sua famiglia… ma con un imprevisto vinse una specie di gara di poesia nella sua scuola.. perciò senza ritegno accettò il viaggio e si ritrovò a New York.. dove diceva sempre lui.. la vita sembrava più rettangolare..
Nessuno aveva mai sentito dire che la vita si potesse definire tramite oggetti piani…
 
Marley rimase a New York fino all’età di 23 anni quando incominciò a viaggiare seriamente… tra città desolate in Africa fino a ritornare a Roma.. dove la Vita ricominciò ad essere tondeggiante..
 
Durante i suoi viaggi trovò assoluta ed elegante voglia di non fermarsi mai.. fino a che in una cittadina sperduta… ritrovò la ragazza dei suoi sogni.. una ragazza dai lineamenti lunghi ed eleganti.. tondeggiante.. sempre sorridente.. che non chiedeva mai perdono, la ragazza come dire, per Marley era il tutto e lui voleva rimanere con lei fino alla fine… anche a costo di non tornare mai più a Roma dalla sua adorata famiglia
 
Marley con il tempo decise di sposarsi e trovò una casa molto carina dove accamparsi… la ragazza con il tempo sembrava cambiare.. non come una pianta o come un albero che si ingrandisce prendendo saggezza.. ma come una rosa.. sbocciata.. che pian pian perde le foglie e diventa fragile come uno stuzzicadenti.. ma Marley rimaneva sempre come prima…
Prima di tutto Marley pensò che si potesse trattare di una malattia perciò si informò dappertutto ed insistette terribilmente con ogni dottore per trovare una cura al decadimento della giovane…
E dopo quasi 10-15 anni la ragazza sembrava quasi inesistente.. stava nel suo guscio protettivo.. sul suo letto.. immobile.. mentre Marley continuava la ricerca…
 
Al 16simo anno Marley si arrese… tornò a casa dalla “ragazza” e con un dolce e fraudolento dito le tolse i capelli dalla faccia.. come se l’amore fra loro due fosse segno di un ringiovanimento acuto ed infinito..
 
La signora oramai con il tempo che sembrava essere finito vide per l’ultima volta Marley con il segno di Felicità lo guardò cosi intensamente che le lacrime non potevano che far aumentare il romanticismo che si era creato.. un bacio era esagerato in quell’unico momento.. perciò Marley le prese la mano e la strinse come un pescatore stringe la propria canna da pesca..
 
Marley mise la testa sulla pancia della signora come a sentire i gorgheggi dello stomaco.. poi si asciugò le lacrime sul vestito di lei.. alzo la testa.. con calma e in parole dolci e sincere davanti al viso di lei disse come il vento in una serata invernale tra gli alberi le parole consacrate da tutta la vita di lei… TI AMO.. lei chiuse gli occhi spense il respiro e lascio andare la mano di Marley…
 
3 giorni dopo Marley tornò a Roma dai genitori cedendo il proprio amore alla propria famiglia.. per non perdere le persone che sono stato tutto per lui prima della ragazza fantastica che vide nei suoi viaggi….
 
 
FINE