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Autore: Mella Ryuzaki    25/07/2012    3 recensioni
"Quelle ali bianche riflettevano la sua bellezza e la sua purezza. Se la morte fosse così, non avrei nessun rimpianto di andare tra le sue braccia."
Genere: Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Minho, Taemin
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Trambusto, stridi di macchine, un boato, persone che urlano aiuto, ambulanze, polizia...
Era questo che ricordava Minho, quando aprì gli occhi. Si svegliò in una stanza tutta in bianco, sopra un letto candido e morbido.
" Dove sono? dovevo andare da Taemin, ma questa non mi sembra casa sua.."
Si alzò, guardandosi intorno. Tutto era bianco, non c'era nulla di colorato, persino lui era vestito di bianco.Camminò titubante per la stanza, che sembrava enorme, finché davanti a sè non vide uno specchio con dei bordi d'oro. Si avvicinò e si guardò nello specchio: stranamente era molto più bello e i suoi occhi non avevano più le occhiaie, per il poco dormire, a causa delle innumerevoli prove e dei concerti, la pelle era fresca e morbida. Si toccò il viso, cercando di capire com'era possibile che fosse così, finché non sentì qualcuno che lo chiamava.
<< Minho!! Minho!! >>
Si voltò, cercando con lo sguardo la persona che lo stava chiamando.
<< Taemin..? Dov'è sei??? >>
<< Minho, sono qui. Guardami... >>
<< Taemin..non ti vedo...Taemin!! >>
Minho si voltò e si rivoltò, cercando l'amico, finché, rivoltandosi verso lo specchio, lo vide.
<< Oh, Taemin! ma dov'eri? e che posto è questo? >> disse Minho, avvicinandosi a lui.
Con sorpresa e ammirazione, vide che Taemin era vestito di bianco, con i lunghi capelli sciolti, ma in più, aveva delle belle ali bianche.
<< Ma...Taemin...cosa... >>
<< Non è niente, Minho. Ma ti prego di venire con me. >>
Taemin gli prese la mano, guardandolo negli occhi.
Camminò lentamente tirando Minho, che restò affascinato dalla sua bellezza.
I camminarono in silenzio, lungo quella stanza bianca che sembrava interminabile.
<< Dove andiamo? >> domandò Minho, per rompere il silenzio. Taemin non gli rispose, ma continuava a camminare stringendogli la mano.
Dopo un po', che sembrava interminabile, arrivarono davanti a una porta d'oro. Taemin si fermò, ma prima di aprire la porta, si voltò verso Minho.
<< Siamo arrivati. Ti ho portanto nella stanza del tempo e della vita. >>
Minho lo guardò, senza capire nulla. 
<< Del tempo e della vita? >>
Taemin gli sorrise e, rivoltandosi, aprì la porta d'oro.
I due vennero investiti da una luce bianca abbagliante, e Minho si coprì gli occhi con una mano, mentre con l'altra continuava a stringere la mano di Taemin.Dopo pochi attimi, quando i suoi occhi iniziarono ad ambientarsi alla luce, tolse la mano dal viso e davanti a sè vide ciò che non avrebbe mai immaginato di vedere: la stanza era piena di fiori, alberi e farfalle e al centro c'era una fontana d'oro, in cui sgorgava dell'acqua limpida.
Taemin gli sorrise.
<< Vieni, vieni a vedere.. >>
Minho lasciò la mano dell'amico e s'incamminò verso la fontana. Guardò l'acqua e vide il suo riflesso.
<< Cosa dovrei guardare, Taemin? vedo solo la mia immagine.. >> disse Minho voltandosi, ma dietro di lui non c'era più nessuno.
<< Guarda con attenzione, Minho... >> sentì quella dolce voce arrivargli nelle orecchie.
Minho si concentrò e guardò nuovamente nell'acqua.
Dopo un po', riuscì a vedere il suo volto, ma era ferito e con gli occhi chiusi, sentiva anche tante altre voci, ma una, in particolare, lo colpì al cuore.
<< Minho, ti prego!! Non lasciarmi!!! è tutta colpa mia!!! Dovevi stare a casa tua!! MINHO!!! >>
Era la voce di Taemin, del suo Taemin.
<< Ma com'è possibile...? >>
<< E' possibile, Minho. >>
Il ragazzo alzò lo sguardo e rivide Taemin con le ali d'angelo.
<< ma...come...tu sei lì... >>.
Minho si sentì confuso e le sue gambe stavano per cedere, ma fu sorretto da Taemin.
<< Si, Minho, io sono lì. Ma questo me che vedi qui, non è altro che il me angelo guidatore. Tu non puoi lasciarmi adesso ed è giusto che riprendi la tua vita e ritorni a respirare. >>
<< Tae...io... >> 
Taemin gli mise un dito sulle labbra, baciandogli la fronte.
<< Va a casa, Minho. Ti sto aspettando. >>
Taemin lo spinse verso la fontana, facendolo cadere nell'acqua. Per essere una fontana, Minho notò che non riusciva a respirare e che intorno a sè c'era solo acqua.
<< Minho!!! Svegliati!!! >> 
" Taemin... "
Minho nuotò verso la voce che lo chiamava, e dopo un po' vide una luce.
" La voce di Taemin proviene da lì. Taemin, aspettami... "
Minho allungò la mano verso la luce e venne risucchiato.

Si svegliò indolenzito, con i polmoni in fiamme.
<< Minho!! Oh, Minho sei vivo!! >>
Taemin lo abbracciò forte, finché i medici non lo staccarono da lui.
<< Taemin.....cosa è..... >>
<< Un incidente, Minho, un incidente...ma adesso sei qui, sei vivo, ed è questo l'importante. >>
Minho, con un grande sforzo, gli asciugò una lacrima.
<< Grazie Taemin.... >> disse sorridendo e perdendo i sensi.
Prima di cadere nel buio più totale pensò: " Se lui fosse il mio angelo, non avrei paura. Quelle ali bianche, riflettevano la sua bellezza e la sua purezza. Se la morte fosse così, non avrei nessun rimpianto di andare tra le sue braccia."
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