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Autore: GiuliaSabrinaGiulia    26/07/2012    5 recensioni
Kristine è una ragazza, che nonostante le mille difficoltà incontrate sul suo cammino, continua ad andare avanti. La sua vita avrà uno sconvolgimento totale, in senso positivo, quando incontrerà l'ultimo anello della sua catena, il più importante.
Questa è la nostra prima storia, vi preghiamo di essere clementi. Accetteremo ogni critica in modo da migliorare il nostro modo di scrivere. Siamo: Giulia, Sabrina e Giulia. Una bacio e buona lettura!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Era una fredda mattina di gennaio. Nonostante le vacanze non avevo perso l'abitudine di svegliarmi molto presto. Erano le 6.15 e il freddo si faceva sentire come i passi di.. Agata, che veniva a svegliarmi. Aprì la porta lentamente, credendo che stessi dormendo. "Khristine, tesoro.."
"Si, sono già sveglia." Mi alzai lentamente, cercando di trattenere addosso il più possibile calore del letto che, ad ogni mio movimento svaniva, diventando gelido come le pareti della mia stanza.
"Sono le 6,15, se non vuoi andare via a stomaco vuoto vestiti velocemente." Lei era sempre così, un pò autoritaria, ma durante le prime ore della mattina cercava di mantenere la sua "dolcezza" costante. Dopo essermi alzata a fatica, mi avvicinai all'armadio e presi la calda felpa rosa che mi regalò mio padre a Natale, accompagnata da un paio di jeans aderenti, che al solo contatto con la mia pelle mi gelarono l'anima. Mi infilai velocemente le scarpe e scesi a fare colazione. A tavola c'èrano già mio padre e mio "fratello" Robert.  "Buongiorno scema!"
"Sempre dolce come il miele! Buongiorno a tutti." Lui era sempre così, tutte le mattine. Nonostante avesse 18 anni, la sua testa era come quella di un bambino.
"Buongiorno tesoro!" Aggiunse mio padre con un sorriso. Amavo quando mi dava il buongiorno con quel sorriso. Io e lui eravamo molto legati, c'è sempre stato per me e mi difendeva da Agata quando ne avevo bisogno, ed erano molte le volte. In realtà, le volte in cui era buona con me si presentavano raramente e la maggio parte di queste era in presenza di mio padre. Mio padre non c'èra spesso, faceva il poliziotto, ed erano rare le volte che potevo vederlo: o la mattina a colazione o la sera prima di andare a letto.
La mia vita è protagonista di una storia un pò complicata, con eventi che si susseguono a catena.

-

Agata non era mia madre, era la seconda moglie di mio padre.
La mia vera mamma si chiamava Eleonor e di lei non era bello solo il nome, ma la sua persona: era meravigliosa e non lo dico solo perchè era mia madre; era ovvio il motivo per cui mio padre l'avesse sposata, non si poteva fare a meno di amarla. Aveva dei ricci che le cadevano lungo la schiena e lungo il viso, evidenziando i suoi meravigliosi occhi azzuri, che rivedo in me stessa ogni volta che mi specchio. Passavo molto tempo con lei, non ero mai sola. Purtroppo mi ha lasciata quando avevo 10 anni. L'ho vista soffrire, l'ho sentita soffrire.
Ancora oggi, dopo sette anni riesco a vedere il suo volto che mi ripeteva: "Sii forte! Raccogli dentro te ogni genere di esperienza e legale tra loro come se fossero anelli di una catena. Un giorno questa sarà completa." Era una donna forte, ma la malattia ha avuto la meglio su di lei.
In quel periodo tutti cercavano di distrarmi, credendo e sperando che io non avessi capito la situazione. Era quello che avrei voluto anche io. Ma come avrei potuto non accorgermi di quello che ci stava capitando? Mia madre non era a casa e durante la notte venivo svegliata da singhiozzi che provenivano dalla stanza di mio padre. L'agonia di mia madre è durata per quasi due anni. Quel maledetto cancro se l'è portata via lentamente, consumandola e rendendola ogni giorno sempre più debole. 
Il suo unico desiderio era quello di stare con me e papà, diceva di stare bene solo quando eravamo insieme. Così, dopo che il cancro aveva completamente invaso i polmoni, i medici sentenziarono che nessun'operazione o chemio dolorose, avrebbero potuto aiutarla.
La notizia ci cascò sulle spalle come un macigno, distruggendo come vetro ogni minima speranza, rendendoci consapevoli del fatto che mia madre ci avrebbe lasciati soli in poco tempo. Non avremmo mai voluto vederla su un letto d'ospedale. Passammo i restanti 4 mesi in una casa sulla spiaggia, lontano da tutto e da tutti, vivendo a pieno ogni singolo momento, quasi dimenticando il reale motivo di quel soggiorno sul mare.
Eravamo insime, il resto non aveva significato. 

Una sera poi, mentre eravamo sdraiati a guardare le stelle, disse: "Siete la cosa più bella che mi potesse capitare. Adesso sono felice, non vorrei altro, perchè se ho voi ho tutto." 
Guardò mio padre e si baciarono, dopodichè si voltò verso di me , mi diede un dolce bacio sulla fronte e sorrise. Il suo volto era stanco e mentre continuava a sorridermi, chiuse lentamente gli occhi come per addormentarsi. La mattina seguente ero nel mio letto con acora vestita del suo profumo, ma lei non c'èra più.
Trascorsero cinque anni da quel giorno, eravamo solo io e mio padre, poi arrivò Agata; una donna dai capelli chiari e lunghi, molto bella, ma mai quanto la mia mamma. Robert è suo figlio, nato da un matrimonio precedente. Ha divorziato perchè veniva tradita.
Conobbe mio padre perchè era la nuova segretaria d'ufficio, si frequentarono per due anni e si sposarono. Non sostituì mai la figura di mia madre.

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Finì di fare colazione e corsi velocemente in bagno: mi lavai i denti, la faccia e mi truccai con un filo di matita e del mascara; con il poco tempo che mi restava, pettinai i miei capelli castani che arrivavano appena sotto il seno, formando delle piccole onde sinuose. Finito in quella stanza uscì di corsa. Indossai la giacca e una sciarpa, presi la borsa e dopo aver salutato tutti usci velocemente dalla porta di casa, scontrandomi con quell'aria fredda che dolcemente mi accarezzò la pelle del viso, causandomi brividi lungo tutto il corpo.

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-Spero  che il primo capitolo vi sia piaciuto. Andando avanti sarà migliore, lo promettiamo.
Fateci sapere cosa ne pensate!!

Un bacio, Giulia, Sabrina e Giulia :)










 

  
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