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Autore: I n o r i    26/07/2012    4 recensioni
Buonasera! :) Allora, premetto che questa fanfiction non parlerà di una coppia molto conosciuta e molto amata, anzi, tutt'altro. Ovviamente ci saranno anche accenni ad altre coppie (la Nalu, ad esempio, la ficco dappertutto). Spero che comunque ci darete un'occhiata e che, magari, mi lascerete una vostra opinione, positiva o negativa che sia.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Altri, Luxus Dreher, Mirajane
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Mira roteò gli occhi e si sedette sul letto, sospirando. Aveva promesso a Luise che l'avrebbe aiutata con suo fratello, questo era vero, ma lei aveva completamente frainteso le cose e l'albina si era ritrovata in una situazione del tutto inaspettata. Non le sembrava giusto ingannare Luise in quel modo -anche se aveva fatto tutto da sola-, per cui quella sera sarebbe andata a quella cena e avrebbe chiarito ciò che c'era da chiarire.

Lei a Laxus non stavano insieme, era una cosa a dir poco impensabile!

<< Mira-nee, Laxus ti sta aspetta- >> Una Lisanna del tutto entusiasta entrò nella stanza in cui l'albina si stava preparando senza neanche bussare, ma rimase letteralmente a corto di parole alla vista della sorella maggiore.

<< Sei bellissima, Mira-nee! >>

L'altro ridacchiò e si portò una mano a coprirsi la bocca. << Davvero? >> Chiese, un po' imbarazzata e un po' consapevole.

Lisanna annuì e le prese la mano, cominciando a trascinarla verso la porta di casa.

<< È arrivato il tuo fidanzatino. >> Bisbigliò, e Mira si fermò dal risponderle a tono solo e unicamente perché si ritrovò il ragazzo in questione davanti agli occhi entro pochi secondi.

Laxus era lì, poggiato allo stipite della porta, con le mani in tasca e lo sguardo perso chissà dove.

Sentendole arrivare, si voltò e i suoi occhi parvero illuminarsi per qualche secondo, come se in tutta la sua vita non avesse mai visto qualcosa di più bello di ciò che si prospettava d'innanzi a lui in quel preciso istante: Mirajane, quella sera, indossava un vestito nero che le arrivava appena sopra le ginocchia, e quando lo sorpassò, notò con piacere che aveva una scollatura enorme che gli dava la possibilità di osservarle quasi tutta la schiena; le sue linee e le sue curve erano messe ben in evidenza e deglutì, rendendosi conto che avrebbe dovuto fare i conti con quella pressione che sentiva all'interno dei suoi pantaloni per tutta la sera.

<< Sei rimasto incantato? >> Alle parole di Lisanna, il biondo sembrò risvegliarsi da quello stato di shock che l'aveva pervaso per qualche secondo e arrossì leggermente.

<< Tsk. >> Questa fu l'unica cosa che uscì dalla sua bocca, prima che si voltasse e cominciasse a camminare come stava facendo la maga davanti a lui.

Lisanna ridacchiò e urlò un “divertitevi!” , per poi richiudersi la porta alle spalle.

Laxus sospirò e si avvicinò a Mirajane, che si era fermata ad aspettarlo.

Prima non l'aveva notato, forse per il buio o per il troppo nervoso, ma avvicinandosi vide che i capelli della ragazza erano raccolti in una crocchia e che aveva lasciato solo un piccolo ciuffo a contornarle quel viso che appariva ancora più piccolo e delicato, in quel momento.

Per quanto potesse sembrare rude e indifferente al resto del mondo, era pur sempre un uomo. E un uomo sapeva riconoscere una bella donna.

<< Dov'è la casa di tua sorella? >> Chiese improvvisamente l'albina, destandolo dai suoi pensieri.

Laxus si schiarì la voce e tornò a guardare difronte a lui. << Non molto lontano da qui, ci arriveremo a piedi. >>

Mira sorrise e lo seguì senza dire una parola. Lui la guardò un attimo di sottecchi: era fin troppo buona, quella ragazza. Se lui fosse stato trascinato in una situazione del genere da qualcuno com'era successo a lei per colpa di quella stupida di Luise, non avrebbe esitato neanche un secondo ad andare in escandescenza e a fare tutto di testa sua.

Mirajane era completamente diversa.

Si era accorto -come tutti, all'interno della gilda- del suo sorprendente cambiamento nel corso degli anni, dovuto alla prematura e “falsa” scomparsa di sua sorella.

Mira era forte, combattiva e attaccabrighe, in passato. Lui conosceva quella Mira. La ragazza che aveva accanto non sapeva propriamente chi fosse. E la colpa era solo e unicamente sua: era stato lui ad allontanarsi da Fairy Tail per uno stupido e insensato capriccio, lasciandosi alle spalle tutte le persone care e che gli volevano bene.

Mira adesso era solo una sua compagna di gilda...una persona che in quel momento lo stava accompagnando a casa di sua sorella con il titolo di sua fidanzata ufficiale.

Che cosa dannatamente stupida.

Sbuffò e si grattò la testa, nervoso. << Ecco... >> Cominciò, continuando a camminare, ma non voltando lo sguardo verso di lei. << Scusami. >> Disse tutto d'un fiato, e sul viso di Mira si creò un'espressione di leggero stupore.

<< Per cosa? >> Laxus voltò lo sguardo verso di lei e la guardò severamente. Ma intensamente. E Mira sentì una cosa strana, quasi fastidiosa, agitarsi all'altezza del suo stomaco: abituata com'era ad essere osservata dagli uomini...perché non aveva mai provato una sensazione simile prima?

<< Beh, mia sorella ti ha trascinato in questo casino senza voler sentire ragioni. Sarà una rottura per te. >> Rispose con fare ovvio, distogliendo lo sguardo dal suo viso.

L'albina sorrise teneramente e sospirò.

Dall'aspetto poteva anche sembrare il contrario, ma Laxus era un tipo che si faceva parecchi complessi in realtà.

<< Forse tutta questa storia del... >> Deglutì e si schiarì la voce, abbassando lo sguardo. << ...fidanzamento, è stata un po' imbarazzante e...strana. Ma siamo a Fairy Tail, non c'è da sorprendersi! >> E a quel punto ridacchiò, guardando il sorrisetto stampato sul volto del biondo.

<< Non è un fastidio, davvero. >>

Laxus sospirò. Lo sguardo di Mira lo faceva sentire vulnerabile. Lui, che avrebbe potuto combattere e sconfiggere nemici di ogni genere, si sentiva debole e trasparente difronte a quella ragazza, che non aveva mai osservato davvero.

L'aveva guardata con lo sguardo di un ragazzino, fino a quel momento, nonostante fosse già un uomo con parecchie esperienze alle spalle.

L'aveva guardata, ma non l'aveva vista veramente.

Mirajane era un donna. E ciò non era dimostrato solamente dal suo aspetto, che la faceva apparire una donna bella e affascinante.

Mirajane dimostrava di essere donna quando diceva frasi di quel tipo, sbattendo in faccia al resto del mondo la sua maturità e la sua bontà.

Sospirò nuovamente. Avrebbe dovuto imparare da lei.

<< Che fai lì impalato? Andiamo o faremo tardi! >> Così, risvegliandosi e guardando in viso la sua accompagnatrice, le sorrise. Un sorriso caloroso, una specie di ringraziamento che non era in grado di esprimere a parole.

 

 

 

 

Mira si strinse la borsetta nera fra le mani, guardando la casetta che si prospettava d'innanzi ai suoi occhi. Laxus prese un bel respiro e aprì la porta, trascinando la ragazza all'interno dell'abitazione. Era piccola ma degna di Luise, quella casa: modesta ma elegante.

<< Ohi, Luise! >> Il mago gridò il nome della sorella e quest'ultima comparì davanti ai loro occhi in un baleno, correndo come una forsennata. Indossava una canottiera bianca e un paio di pantaloncini di stoffa, i capelli lunghi e ricci le ricadevano dietro la schiena: sembrava una sorta di leonessa.

Appena li vide si fiondò sull'albina, che si ritrovò stretta in un caloroso abbraccio. Laxus sospirò e si avviò verso chissà dove, lasciando la povera Mira a gestire la situazione da sola.

<< Mira-chan, ma sei bellissima! >> Esclamò la donna, dopo averla osservata un attimo. << Se avessi saputo che saresti venuta così, mi sarei messa qualcosa di più adeguato. >> E così indicò le sue pantofole a forma di coniglio.

<< Sono adorabili! >> Luise ridacchiò, notando una Mira estasiata alla visione delle sue pantofole e la prese per mano. << Andiamo, Let ci sta aspettando. >>

E l'albina, trascinata dalla mano di Luise, si ritrovò in pochi attimi all'interno di quella che doveva essere la cucina, curiosa più che mai di vedere con i suoi occhi, finalmente, il futuro marito dell'amica.

E lo vide, seduto al tavolo insieme a Laxus. C'era un silenzio a dir poco imbarazzante in quella stanza, nessuno dei due si azzardava a fiatare.

<< Oh, tesoro, questa è Mira-chan, la fidanzata di mio fratello! >> Quello che doveva essere Let si alzò sorridendo e le strinse la mano. Mira lo osservò attentamente, prima di spostare lo sguardo verso Laxus. Chissà come aveva reagito quando si era trovato davanti questo uomo così particolare: Let era abbastanza alto e aveva i capelli brizzolati, doveva avere molti più anni di Luise, anche se rimaneva pur sempre un bell'uomo, degno di una bella donna come la sorella di Laxus.

<< Piacere di conoscerti, Mirajane. >> Mira si destò dai suoi pensieri e fece per rispondere, prima che venisse interrotta dal vocione del biondo.

<< Te l'ho già detto che non è la mia fidanzata, smettila di dire sciocchezze! >> Urlò verso Luise, che lo fissò maliziosamente.

<< Secondo me sei solo imbarazzato. >> Sussurrò, posandosi una mano sotto al mento. << Sei sempre stato un tipo timido, quando eri piccolo venivi a piagnucolare dalla tua sorellona se gli altri bambini ti escludevano dal gruppo. >> E così si posò una mano sul cuore, rivangando i vecchi tempi e facendo ridacchiare la bella Mira. << Quelli erano davvero bei tempi. >>

<< M-ma cosa stai dicendo?! >> Laxus arrossì spudoratamente e tentò d'incenerirla con lo sguardo.

<< Non sei cambiato di una virgola. >> Affermò poi la sorella, facendo accomodare una Mirajane che se la rideva sotto i baffi accanto al mago. Lui osservò l'albina e si spiaccicò una mano sul viso, constatando che era già la seconda volta che faceva una bella figura del cavolo per colpa di sua sorella.

<< Su, stasera pensiamo a divertirci. >> Attirò l'attenzione Let, sedutosi difronte ai due. << Sono felice di averti conosciuto, Laxus. Luise mi ha parlato molto di te. >> Gli sorrise cordialmente e l'altro assunse la sua solita espressione da sbruffone.

<< Ah, si? E che ti ha detto? >>

Let non si fece intimorire dal suo tono scontroso e rispose con fare calmo e tranquillo. << Che sei un bravo ragazzo, anche se tendi a comportarti in modo scorbutico solo per...evitare di far vedere le tue debolezze. >>

Ecco, colpito e affondato.

Mira si morse un labbro, spostando lo sguardo verso il diretto interessato e preparandosi all'ennesima scenata nei confronti di Luise.

Ma che non arrivò, con sua grande sorpresa. Laxus, inizialmente sconcertato difronte a certe parole, sorrise impercettibilmente e poggiò il mento sulla propria mano.

<< Devo riconoscere che mia sorella ha detto qualcosa di vero, per una volta. >> Poi sospirò, voltando lo sguardo verso Mira, che si trovò impreparata difronte ai suoi occhi, i quali la guardarono così intensamente che si sentì una specie di pugnale infilzarle lo stomaco, un dolore pungente che le bloccò le parole in gola. << C-che c'è? >> Chiese a fatica, aggrottando le sopracciglia.

Laxus sorrise e tornò a guardare Let e sua sorella, che si era appena riseduta a tavola dopo aver portato le pietanze da lei stessa preparate.

<< Niente. >> Rispose in un bisbiglio.

 

 

 

 

 

<< E quindi il vostro è stato amore a prima vista? >>

<< Direi proprio di si, io e Let siamo anime gemelle. È stato il destino a farci incontrare! >>

<< Sono stato un uomo fortunato. >>

I due futuri sposini si guardarono sorridendosi a vicenda, e Mira non poté fare a meno di farsi sfuggire un sospiro d'invidia nei loro confronti.

Lei era quella che s'improvvisava guru dell'amore, dava consigli alle sue sorelline e si commuoveva sempre difronte a due persone innamorate.

Ma, alla fin fine, non aveva mai provato quel sentimento sulla propria pelle.

Per questo era un po' invidiosa, solo un poco.

Sapeva che se avesse voluto trovarsi un ragazzo ci sarebbe potuta riuscire in men che non si dica, dopotutto aveva parecchi corteggiatori.

Ma Mira non voleva un ragazzo. Era una cosa a cui non pensava minimamente, lei era già felice com'era, con la sua famiglia e Fairy Tail. Non le mancava niente.

Voleva solo...sentirlo, provarlo, per una volta, quel sentimento per lei sconosciuto ma che si ostinava a vedere in ogni persona le si prospettasse davanti.

 

Laxus, dal canto suo, stentava a trattenere i conati di vomito che gli procurava quell'orrenda visione: sua sorella e quel vecchio del suo fidanzato continuavano a dirsi tutte quelle sciocchezze sul loro grande amore da quando avevano finito di cenare, e non ce la faceva veramente più a sopportarlo.

Si voltò verso Mira e la trovò -suo malgrado- con due occhi sognanti e colmi di adorazione per quella patetica scena a cui erano costretti ad assistere.

Bene, non sarebbe stata d'aiuto con il suo piano di fuga.

<< Ma non ti disgustano? >> Le chiese bisbigliando, avvicinando il proprio viso al suo orecchio.

Mira si voltò di scatto, trovandoselo pericolosamente vicino. I loro nasi potevano persino sfiorarsi e si sentì andare letteralmente a fuoco. Così, indietreggiò e tornò a guardare gli altri due, per poi rispondergli dopo essersi ripresa. << Ma se sono così carini! >>

Sulla testa del biondo si formò un bel gocciolone e si poggiò una mano sulla fronte: lui non era fatto per cose del genere, ecco perché non aveva voluto conoscere quel pover'uomo che aveva avuto il coraggio di prendere come moglie sua sorella, fino a quel momento.

Se non fosse stato per Mirajane, per la sua insistenza...e per il sorriso felice che si dipingeva sul volto di Luise ogni volta che parlava di Let, non sarebbe mai andato a quella cena e sarebbe tornato a farsi gli affari suoi, nella sua solitudine.

Stava diventando un pappamolle del cavolo!

<< Ah, Laxus! >> L'uomo difronte a lui catturò la sua attenzione e Laxus lo ringraziò dal profondo del suo cuore, per aver interrotto quella serie di moine a dir poco patetica.

<< Che ne dici di venire con me? Voglio farti vedere una cosa! >> Lui lo guardò con lo sguardo più svogliato di questo mondo: e adesso dove voleva portarlo quello là?

Mira, vedendolo esitare, gli diede una gomitata nello stomaco e lo guardò malamente, pregandolo con lo sguardo di andare e di comportarsi bene, per una volta.

Laxus, a quel punto, sospirò e si alzò di malavoglia. << Va bene. >>

Let sorrise e lo trascinò fuori dalla cucina con fare entusiasta, e l'albina, quando rivoltò il viso verso Luise, si sentì penetrare da uno sguardo malizioso e completamente da lei.

Deglutì e ridacchiò nervosa.

<< Perché mio fratello continua a dire che non state insieme? >> Chiese la donna con una nota di disappunto nella voce.

<< Perché è così. >> Poggiò le mani sul tavolo e guardò il muro dietro a Luise -tutto pur di non venire a contatto con quegli occhi che sembravano saperle leggere nella mente.

<< Noi siamo solo...amici. >>

La bionda scoppiò in una fragorosa risata e si ricompose a fatica, sotto lo sguardo incuriosito di Mira. Aveva detto qualcosa di divertente?

<< L'ho già sentita fin troppe volte questa frase! >> Esclamò quindi, prendendole le mani nelle sue e rivolgendole uno sguardo abbastanza...comprensivo.

<< Sai, Mira-chan, io credo che tu abbia una forte influenza su quel testone di Laxus. Un uomo grande e grosso come lui, che si fa manipolare da un semplice sguardo di una donna qualunque, non esiste. Perciò... >> e qui il suo sguardo tornò malizioso e un ghigno inquietante le si disegnò sul volto. << ...tu non sei una donna qualunque, per lui. >>

A quelle parole, Mira la guardò stralunata. Non lo trovava possibile.

Insomma, doveva ammettere che forse -e avrebbe sottolineato il “forse”- fra di loro c'era una certa attrazione fisica. Ma non gli era mai balenato per la testa il fatto che Laxus potesse essere interessato a lei non come ad una semplice compagna di gilda, non come ad una donna qualunque, ma come ad una possibile...no, non riusciva neanche a concepirla quella parola.

Perché la storia del fidanzamento era stata tutta una sciocchezza dovuta ad un fraintendimento, e Laxus si era preoccupato fin troppo di smentire la cosa.

Lui non la vedeva in quel modo.

Ma se così fosse stato...lei che avrebbe fatto?

 

 

 

 

 

Laxus seguì Let fino al giardino dietro casa, non capendo ancora cosa avesse di tanto importante e bello da mostrargli.

<< Lei è la mia bambina! >> E, detto questo, lo portò difronte ad una motocicletta un po' danneggiata e dall'aria vecchia e usata fino al limite delle sue possibilità.

Laxus alzò un sopracciglio: la sua “bambina”?

<< Ti piace? >> Chiese con occhi sognanti il povero Let, che non aveva ancora capito che il fratello della sua fidanzata ne sapeva poco e niente di aggeggi come quello.

Il biondo passò una mano sul manubrio e annuì leggermente. << è veloce? >>

<< Altroché! Vuoi farci un giro? >>

Laxus ridacchiò. Con quella cosa? Sarebbe caduto alla prima curva.

<< Per questa volta passo. >>

Let sembrò incupirsi un attimo, poi la sua espressione tornò felice e contenta dopo le parole del mago: << Ma magari un giorno potresti insegnarmi a guidarla. >>

E l'altro acconsentì a quella specie di richiesta, sorprendendosi però dal fatto che, per una volta, fosse stato Laxus a tentare di avvicinarli dicendo qualcosa di carino.

Il biondo si morse il labbro inferiore, mentre l'uomo davanti a lui ricopriva quel suo gioiellino con un telone bianco.

Cos'era stato quel tono gentile con cui aveva detto quella cavolata? Non aveva intenzione d'imparare a guidare una moto, non gliene poteva fregare un fico secco.

Ma l'aria dispiaciuta di Let l'aveva fatto sentire smarrito per un secondo, come se avesse dovuto preoccuparsi di rasserenarlo. Gli sembrava di stare a contatto con un bambino, nonostante quell'uomo avesse molti più anni più di lui.

<< È stata lei a farmi incontrare tua sorella, comunque. >> Affermò l'uomo, spezzando il silenzio e indicando la moto. << La stavo per investire! >> Così iniziò a ridere di gusto, mentre Laxus non poté fare a meno di sorridere leggermente: va bene, doveva ammettere che era abbastanza divertente immaginarsi un incontro così bizzarro.

<< E poi, sempre su quella moto, ci siamo scambiati il primo bacio. >>

Il biondo s'irrigidì. Non voleva morire affogato in tutta quella dolcezza.

<< È una moto magica, ne sono convinto. >>

E Laxus sospirò, spiaccicandosi una mano sul viso ed entrando in casa come aveva fatto Let poco prima: poteva anche essere un bravo ragazzo, a malincuore doveva ammetterlo, ma aveva un paio di rotelle fuori posto.

Ridacchiò, chiudendo gli occhi.

Doveva anche ammettere che era proprio per quello che stava così bene insieme ad una tipa come Luise.

 

 

 

 

 

Mira e Laxus uscirono dalla casa di Luise dopo aver salutato i due sposini e la bionda li chiamò sul ciglio della strada.

<< Verrò a trovarvi fra qualche giorno! Tu ovviamente sarai sempre la mia damigella d'onore, Mira-chan! >> Gridò, attirando l'attenzione dei due, che si voltarono sorpresi.

<< Ma ti ho detto che non è la mia fidanzata! >> Le rispose il fratello, sempre gridando per farsi sentire. Poi sospirò, stufo di quella situazione.

L'albina lo scrutò qualche attimo, silenziosa.

<< Per adesso! >> Luise rise e si voltò, richiudendosi in casa. << Buonanotte! >>

Laxus sbuffò e ricominciò a camminare, borbottando qualcosa d'incomprensibile nei confronti di sua sorella.

Mira lo seguì senza proferire parola. Non aveva voglia di parlare con lui.

Si sentiva...infastidita dal suo atteggiamento. Poteva capire che la storia del fidanzamento lo avesse messo in imbarazzo e che desiderasse chiarire la situazione, ma Laxus sembrava addirittura provare ribrezzo pensando alla possibilità che potesse davvero nascere qualcosa, fra di loro.

Non che lei lo volesse, ma sentirsi allontanare in un modo così esplicito...insomma, era pur sempre una donna, ed essere trattata così la faceva sentire una stupida!

Ma le sensazioni che provava, erano davvero dovute solamente a questo?

Forse c'era qualcosa di più. Forse il fatto che Laxus non potesse neanche arrivare a concepire lontanamente l'idea che avrebbero potuto...ecco, stare assieme veramente, non la lasciava così indifferente. Anzi, non la lasciava per niente indifferente.

Si sentiva strana. Dolorante. Ma non era un dolore comune, di quelli che provi quando un nemico ti colpisce durante una battaglia. Era come se stesse soffocando, come se qualcosa le fosse finito in gola e lei non avesse la forza di liberarsene, come se il suo stomaco fosse stato invaso da qualcosa di dannatamente fastidioso.

E doloroso.

<< Fa male. >> Le parole le erano uscite di bocca senza neanche che lo volesse davvero. L'aveva detto in una specie di sussurro e Laxus si era voltato a guardarla, confuso.

<< Cosa? >>

Mirajane lo guardò, puntando gli occhi nei suoi.

Tu non sei una donna qualunque, per lui.

Ecco, adesso faceva ancora più male.

<< Niente. >> Riabbassò lo sguardo. << Non c'è bisogno che mi accompagni fino a casa, ormai siamo vicini. >> E a quel punto si voltò, sotto lo sguardo stranito del biondo.

<< Ma che dici? Ormai sono qui, non mi costa niente accompagnarti. >>

Mira fece un passo avanti e lui la fermò poggiandole una mano sopra la spalla, tentando di fermarla, e l'albina a quel contatto di voltò di scatto, stritolando la borsetta che aveva fra le mani.

<< Perché fai così?! >> Gli urlò, spingendolo via, lontano da lei e dal suo corpo.

Laxus aprì leggermente la bocca, incapace di dire qualcosa di sensanto.

Non ci stava capendo niente, perché diavolo era arrabbiata con lui?

<< Così come?! >> Chiese, riavvicinandosi a lei. Le donne erano così dannatamente complicate!

Mira si morse un labbro e abbassò lo sguardo. Era una stupida. Doveva pensare prima di agire in quel modo strano che non riusciva a comprendere nemmeno lei stessa.

<< Tu sei scorbutico, presuntuoso, ribelle e a volte anche cattivo! >>

La bocca di Laxus si spalancò ancora di più: cos'è, ora si metteva ad offenderlo?

<< Ma cos- >>

<< E allora perché mi fai sentire così...felice, quando sono con te? >>

Okey, dallo sguardo frastornato di Laxus capì che la cosa le stava sfuggendo di mano e arrossì un poco, dopo essersi resa conto di ciò che aveva detto.

Perché stare con lui era diventata quasi una cosa quotidiana. Un'abitudine.

E non si era accorta di essere sempre un po' più felice, ogni volta che lo vedeva. E di essere triste quando lui non la faceva sentire apprezzata come donna e come possibile fidanzata.

Ma cosa poteva pretendere? Perché voleva sentirsi apprezzata da lui, in primo luogo?!

Perché non voleva essere una donna qualunque?

Ma i suoi pensieri vennero interrotti dalle mani del biondo a contatto con la pelle del suo viso.

Le aveva letteralmente preso il volto fra le mani, e la guardava intensamente.

<< Stai cercando di dirmi qualcosa? >>

Ecco, adesso l'avrebbe preso a schiaffi.

Non voleva un'altra domanda come risposta.

<< Io...non lo so. >> Ed era vero, non ci stava capendo un tubo neanche lei.

Non avrebbe dovuto dirgli quelle cose senza senso di punto in bianco, si era comportata da idiota e lei non era così. Mira rifletteva prima di dire qualcosa, non era una persona che parlava a sproposito e senza una ragione valida.

Ma non era neanche da lei sentirsi così confusa e vulnerabile. Poteva non sembrare, ma non avere la situazione sotto controllo la stava facendo impazzire.

Era in grado di dare qualunque tipo di consiglio agli altri, ma non a se stessa.

Che ingiustizia.

Le mani di Laxus erano ancora sul suo viso e lui stava in silenzio, ad osservarla.

Mira arrossì leggermente e ricambiò lo sguardo, cercando di scacciare pensieri inopportuni dalla sua testa.

<< Credo...credo che andrò a casa sul serio, adesso. >> Prese le mani del ragazzo e le scostò dalla propria faccia, sorridendogli.

Forse aveva solo bisogno di dormire e di schiarirsi le idee.

<< Ci vediamo domani, va bene? >>

Ma, prima che potesse anche solo pensare di voltarsi, Laxus le strinse la mano e la costrinse a guardarlo negli occhi. Il suo sguardo era serio, ma c'era qualcosa di più.

L'albina venne pervasa da una sensazione strana, quando sentì i loro visi avvicinarsi sempre di più, centimetro dopo centimetro, secondo dopo secondo, finché le labbra di Laxus non toccarono lievemente le sue. Aveva ancora gli occhi aperti, fissi in quelli di lei, che, dal canto suo, in quel momento era perfino incapace di sbattere le palpebre.

E quindi fu così, quel loro strano, dolce, bacio. Avvenne tutto in una manciata di secondi, fu solo un'azione. Le loro labbra si scontrarono e Mira non ebbe neanche il tempo di chiudere gli occhi.

La sua mente era vuota, in quel momento.

Era come se nelle sue orecchie risuonasse solamente il battito forte e veloce del suo cuore.

Non percepiva nient'altro, se non il calore di quelle labbra.

Fu un bacio casto, puro. Le loro lingue non s'incontrarono neanche, solo le loro labbra si unirono. E Laxus fu contento di constatare che combaciavano alla perfezione, come due pezzi di un puzzle. Vicini, incastrati fra loro.

 

Quando Laxus si staccò, lentamente, Mira si sentì vuota, persa, come se una parte di lei fosse rimasta attaccata a quelle labbra.

Lui le sorrise e puntò gli occhi nei suoi. << Si, adesso puoi andare. A domani. >> E, detto ciò, si voltò ed iniziò a camminare lontano da lei, non lasciandole neanche il tempo di rispondergli.

Si portò le mani alla bocca, quando lo vide sparire dietro l'angolo di una via.

Avrebbe voluto chiamarlo, dire anche solo qualcosa, ma non ci riuscì.

Era come se le avesse rubato la voce, il respiro, il cuore, tutto.

 

Le restò solamente un grande sorriso dipinto sul volto, che -ancora oggi non si spiega il perché- non riuscì a far scomparire per tutta la notte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ed ecco a voi il quinto capitolo :D Mi dispiace sinceramente per questo ritardo mostruoso, chiedo mille volte scusa, ma questo capitolo è stato un parto.

Anyway, tornando a questa robetta...beh, sappiate che mi sono impegnata davvero tanto, soprattutto per la parte finale, che spero di aver reso bene. Lo so che ormai navigo nell'OOC, lo so çwç

Per il resto, non mi ricordo una mazza di quello che volevo dirvi -è le quattro del mattino, pardon.

Ah, già, la motocicletta di Let avrà una funzione precisa, e il nome Let mi è venuto pensando a Jet e perché non avevo idea di come chiamare questo pover'uomo.

Non so più che dire, sicuramente mi sono dimenticata qualcosa, ma il mio cervello non ce la fa più.

Spero che il capitolo via sia piaciuto e mi scuso ancora per il ritardo e per l'OOC :')

Un bacio e buonanotte tesorine! <3

  
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