ODIO – Love letter

Fa male.
Stringe i pugni sotto il banco. La pelle cede, sanguina appena. Yuno non ci fa caso, non le importa. Il dolore che sente al petto è molto più forte, molto più grave.

E così, gli piace Moe Wakaba.
Nonostante le abbia fatto una promessa.
La guarda.
Perché dovrebbe piacergli, perché?

“Sai, mamma...”

Il suo seno non è grande. Le sue cosce sono troppo rotonde. Non è perfetta. Gli occhiali la rendono banale. Ha i capelli color topo. Come può piacergli? Come può...?

“...un giorno, ti presenterò il mio promesso sposo.”

Ma non vale davvero la pena di preoccuparsene. Yuno ha un seno migliore. Le sue gambe sono lunghe, e sottili. Lei è perfetta. Lei è ciò che Yukki vorrà.
Lei è ciò che lui dovrà volere.

“Lui... mi ama tanto...”
Stringe le ginocchia al petto. Lo sa, che è una bugia. Sa che la ragazza-topo potrebbe rubarle tutto, solo perché è carina, solo perchè per Yukki è più bella di lei. Perché lo è? Perché è più bella? Abbassa il capo, si chiude, stringe. Vuole che il mondo sparisca. Vuole rimanere sola.

Quando torna a casa vestita da coniglio, sudata, stanca, non la odia ancora.
Wakaba è una ragazza come tante. Non ha alcuna importanza. Ma poi, in classe, ogni giorno, impara a spiarla.
Wakaba si riavvia i capelli con un gesto veloce, quando si sente nervosa.
Scrive lenta, e spesso spezza la punta della matita. Quando succede, spalanca gli occhi e assorrisce.
Appena suona la campanella, raccoglie tutto in pochi secondi e scappa via. Non ha molti amici, ma quelli che ha la adorano e la salutano con grandi sorrisi.
Wakaba mente.
Tutti la ammirano, ma Yuno lo sa, lo ha capito.
Lei mente.

“A Yukki non piacerebbe mai davvero una così...” sussurra. I cadaveri la guardano dalle orbite vuote.

**

Le inevitabili note:
Aw, sembra che io stia diventando sempre più minimalista. Probabilmente questa oneshot non significa assolutamente nulla, ma mi soddisfa. Forse solo perché c’è Yuno, alla fine. Scusatemi se non riesco a celebrare degnamente la sua magnificenza! T__T