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Autore: Milla Chan    26/07/2012    3 recensioni
[ Happy birthday Netherlands! ♥ ]
-Oh, sei... qui.-
La perplessità si fece spazio sul volto dell’uomo, che lanciò occhiate interrogative alle finestre chiuse e alle candele che mandavano una luce soffusa.
-Che... emh... Che stai facendo?-
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Islanda, Paesi Bassi
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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“Bentornato.”
 
“Ti aspettavo.”
 
“Ciao, Jan.”
 
Eirik cercava ansiosamente la frase migliore da dire mentre si sedeva sul letto morbido e profumato, sistemandosi sotto il lenzuolo.
Sentiva il cuore in gola e guardava impaziente l’orologio, che sembrava prenderlo in giro perché il tempo passava in modo terribilmente lento.
 
La sua mente era talmente concentrata nell’intento di rendere tutto perfetto che neanche si rese conto del rumore della porta d’entrata che si richiudeva e di Jan che chiamava il suo nome per la casa.
Sobbalzò violentemente quando vide la porta aprirsi e la figura di Jan entrare.
 
-Oh, sei... qui.-
 
La perplessità si fece spazio sul volto dell’uomo, che lanciò occhiate interrogative alle finestre chiuse e alle candele che mandavano una luce soffusa.
-Che... emh... Che stai facendo?-
-...Ah...-
Eirik lo guardava con gli occhi sgranati e il lenzuolo stretto convulsamente contro il petto, come un ladro colto sul fatto, un amante beccato proprio nel momento peggiore.
 
-...Buon compleanno!-


Ecco, tutte le sue fantasie su frasi d’effetto dette con voce sensuale erano sparite in una nuvola di fumo con quell’intonazione da gattino castrato, un mormorio spaurito mentre cercava di fare come se niente fosse.
 
-...Oh, grazie.-
 
Jan annuì appena e gli sorrise, a disagio, girandosi sui talloni, con l’intenzione di sparire oltre la porta con una risatina soffocata.
La mascella del ragazzino cedette, mettendosi a gattoni sul letto e strusciando il più vicino possibile a lui. Effettivamente aveva pensato anche ad una reazione del genere, ma lo prese comunque in contropiede perché era una delle peggiori ipotesi. Perché... Insomma, chi potrebbe rifiutare, e per quale motivo assurdo!?
 
-No, aspetta un attimo, non puoi far finta di niente! Insomma, guardati intorno... È l’occasione perfetta!-
 
Jan si fermò appena fuori la stanza, girando indietro la testa per vedere le mani di Eirik che si agitavano ansiosamente.
Sospirò, appoggiandosi allo stipite, osservando le braccia tese verso di lui come per richiamarlo nel letto.
 
-... Eirik, no.-
 
-Come no? Io... mi sono impegnato per fare tutto questo, cosa credi?-
 
-Lo so, ma vedi... Umh, no, tieni le mani al loro posto...- borbottò Jan, prendendogli delicatamente i polsi e spostandoli dalla sua cintura. -...Dicevo. Non mi va di... approfittarmi di te.-
 
Eirik rimase a bocca aperta, prima di sbuffare sonoramente per sopprimere una risata -Oh, ti prego, non fare l’angioletto quando sei palesemente tutt’altro.-
 
-Non rendere la situazione difficile.- rispose Jan con tono paziente, continuando una debole lotta con le mani del ragazzino che provavano lentamente a trascinarlo, tirando lembi di stoffa.
 
-Jan, ma ci sono le candele! La luce soffusa...-
 
-Emh... Sì?-
 
Jan si impose di alzare gli occhi al soffitto per evitare reazioni poco gradite dato che si era ritrovato a guardare le curve nude del corpo di Eirik mentre, in ginocchio sul materasso, strusciava il volto sul suo collo.
 
-...Il letto soffice...-
 
Il ragazzino gli sussurrava all’orecchio, lasciandosi andare in un piccolo sorriso malizioso, facendo ricadere la testa sulla spalla e, senza che se ne fosse accorto, Jan era già seduto sul letto, con il ragazzino seduto sulle gambe.
 
-È spaventoso vedere come passi da ragazzino impacciato e timido a maniaco del sesso. Te l’ho mai detto?-
 
Eirik annuì vago, con un’espressione buffa.
 
-...L’unica cosa di bollente che ci sarà questa sera sarà la cioccolata che berremo tra dieci minuti.-
 
-Non credevo potessi essere una tale tomba della passione, Jan.-
 
L’uomo prese le braccia del ragazzino, attorno al suo collo, e le posò lentamente sui suoi fianchi.
 
-Lo sai bene che non è così.-
 
-Già. E si sente.-
Jan arrossì vedendo il ragazzino mettersi un po’ più comodo sulle sue gambe, muovendosi appena.
Ecco, gli sarebbe piaciuto avere il totale controllo del suo corpo, non far capire quando Eirik gli piacesse -in certi momenti particolarmente-, ma davvero non ci sono modi per rendere tutto ciò possibile. Purtroppo.
Si sente... vulnerabile.
 
-Sei tremendo.-
 
Eirik posò una mano dietro la sua nuca, facendo incontrare le labbra, baciandolo con un sospiro.
Sì, lo sono.
Ma dopotutto era il suo compleanno, perché non avrebbe dovuto voler godere di un regalo come quello?
Scivolò indietro, tra le coperte, provando a trascinare Jan sopra di sé, convinto che non avrebbe trovato resistenza.
Oh. Invece fu così.
Jan non si mosse ed Eirik rimase a stringergli i polsini della camicia con le dita, fissandolo dal basso con aria interrogativa.
 
-Eirik...-
 
Non gli piacque per nulla quel sospiro.
 
-...Rivestiti.-
 
-Eh!?-
Il ragazzino si alzò sui gomiti, fissandolo stupito.
 
-...A-Ascolta, capisco che magari sei ancora un po’ immerso nel lavoro perché sei tornato poco fa, ma...-
 
-No, Eirik, davvero.-
 
Ebbe un tuffo al cuore, sicuro di aver sentito male, e sembrò uggiolare.
 
-...Perché?-
 
Jan si sporse in avanti, lasciandogli una carezza sulla guancia con il dorso delle dita e posandogli un bacio in fronte, mentre prendeva il lenzuolo e glielo avvolgeva attorno.
 
-...Prenderai freddo.-
 
-Jan... Che hai?-
 
Lui scosse la testa, sfiorandogli le dita che stringevano il lenzuolo con le proprie e rimanendo in silenzio, accarezzandolo dolce.
 
 
-...Ti aspettavi che avrei fatto una cosa del genere, vero?-
Eirik ruppe il silenzio dopo secoli, con la fronte corrucciata ed un tono demoralizzato.

-Sì, decisamente. Ma non credevo avresti fatto le cose così... in grande.-
 
L’islandese sospirò, sporgendo il braccio a prendere una candela sul comodino e soffiando sulla fiammella, spegnendola. Bene, ora ne rimanevano solo altre nove.
 
-Okay, ho capito, ho fallito come regalo.-
 
Jan lo avvolse, gli diede un bacio sulla tempia e lo dondolò un poco, come se ciò potesse far sparire quella voce abbacchiata.
 
-Non dire così. A me basta stare con te.-
 
-Perché non vuoi... Fare l’amore con me?-
 
-...Perché lo trovo... squallido trovarti lì, bello pronto, fare tutto come se fosse qualcosa che mi spetta. Come se qualcuno non avesse mai fatto una cosa del genere per il mio compleanno.-
 
Eirik rimase con la bocca socchiusa e una dolorosa fitta al cuore.
 
-Capisco. È stato banale.-
 
-Non dico che è stato banale. È bello sapere che... mi vuoi fare felice. Ma tu sei speciale. È per questo che deve essere diverso, con te.- sorrise, inclinando un po’ la testa a posargli altri baci sparsi per il viso.
 
-...E ci credo che non sono il primo a fare una cosa del genere. Quando ci si chiede “cosa regalare a Jan per il compleanno?” la prima cosa a cui si pensa è il sesso. È... è colpa tua, sii meno porno!-
 
Eirik chiuse gli occhi, lasciando sbollire il rossore sulle guance e facendosi coccolare, sorridendo alla risata di Jan.
 
-I miei compleanni con te voglio passarli nel modo più dolce possibile.-
 
-...Sei imbarazzato?-
 
-...Anche tu lo sembri.-
 
-...Non sviare le domande, Jan.-
 
-Potrei dire la stessa cosa. E potrei anche dilungarmi sulla tua arte di usare il sarcasmo quando l’atmosfera si fa pesante. Ammirevole.-
 
-...Allora adesso voglio la cioccolata calda.-
 
-I tuoi sogni erotici sono sfumati in fretta, eh?-
 
Eirik gli premette una mano in faccia, sbuffando con le guance arrossite.
 
-Sembri un bambino, certe volte.-

-Non ti va mai bene niente, eh?-
 
-...Sorvolo pacificamente e vado a fare la cioccolata...-
 
Eirik incrociò le braccia, fingendo di essere offeso mentre lo guardava alzarsi e sistemarsi la camicia mezza slacciata.
 
-Ah, Eirik?-
 
Alzò la testa su di lui, vedendo la sua figura molto più grande di quanto non ricordasse.
 
-Ti amo.-
 
-...Qualunque cosa io faccia?-
 
-Che domanda stupida.- Jan gli sorrise, abbassandosi a dargli un bacio. -Qualunque cosa tu faccia.-
 
 
 
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Angolo autrice.
L’ho scritta in poco tempo per il compleanno del nostro olandese preferito!
Spero vi sia piaciuta, anche solo un pochino, uh? Islandesino intraprendente. v___v
Non so se il rating è giallo o arancione. Nel dubbio ho messo giallo X°D
...Buon compleanno Jan!
   
 
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