By my side.

Era la seconda volta che Sharon lo metteva in difficoltà in.. quanti giorni? Poco importava.

Non era comunque la prima volta che lo sgridava in quel modo, lei e Reim non si stancavano mai di piazzargli davanti tutti i suoi difetti e mancamenti. Non c'era niente che poteva fare, a quel punto. Era troppo tardi, sentiva il proprio corpo appesantirsi ad ogni respiro.

Troppo tardi.

Troppo tardi non per tutto, in ogni caso: cercò a tentoni il braccio di Sharon e, una volta trovato, la trascinò giù accanto a sé, impossessandosi ignobilmente della sua fragile spalla. Non sentì nemmeno i suoi lamenti a tal proposito, gli importava solo di poterla toccare, potersi aggrappare a lei mentre il mondo lo seppelliva lentamente. Così, solo con lei in una stanza isolata dal resto del mondo, nient'altro contava, solo il calore del contatto con la sua preziosa Sharon.

Lo chiese, comunque, il permesso, ma non perché era il suo servo, né perché quella spalla non gli appartenesse: le stava chiedendo in quanto uomo, in quanto suo.. suo cosa? di accoglierlo, di sopportarlo per quello che era per un altro po', di proteggerlo con le sue braccia mentre lui metteva a nudo sé stesso di fronte a lei e al mondo per la prima – no, seconda volta. In.. quanti giorni?

Non attese alcuna risposta, solo affondò ancora di più tra le sue braccia. E allora lei rispose con cautela, alzando una mano per accarezzargli i capelli, sussurrandogli che andava tutto bene, che c'era solo lei. Sì, c'era solo lei nel mondo morbido e tranquillo di un Xerxes Break appena risvegliatosi da una settimana - se non di più - di coma. Sharon si accoccolò su di lui, appoggiando la guancia sulla sua testa, accarezzandolo dolcemente. Break riusciva a sentire il suo battito cardiaco, più veloce del normale ma sempre più stabile man mano che i due entravano in confidenza l'uno col corpo dell'altro. Anche il suo di cuore stava battendo così veloce? Non riusciva nemmeno a sentirlo, probabilmente stava diventando anche sordo. Almeno l'olfatto funziona ancora, pensò mentre inalava il dolce profumo di tè e vaniglia che gli inondava amabilmente le narici.

“Il mio.. fratellone buono a nulla.” Sharon parlò di nuovo, quasi un sussurro. Lo proclamò suo, a quanto gli parve. Beh, come affermazione si avvicina molto ai fatti reali, no? Lei lo strinse più a sé e lui sprofondò ulteriormente in lei, il volto ormai appoggiato sul suo seno. Era forse la prima volta che erano così vicini, eppure nessuno dei due provava imbarazzo. Erano già – no, finalmente giunti a quel punto?

Sharon appoggiò le labbra tra i suoi capelli lasciando un bacio quasi impercettibile, mentre gli accarezzava la guancia e poi l'orecchio. Allora Break alzò il volto e le baciò l'angolo della bocca, tornando poi con la testa sul suo petto a strusciarsi per ritrovare la comodità di prima.

Sharon rimase immobile per un attimo, aveva forse appena ricevuto quello che sembrava essere il suo primo bacio? Certo, Xerxes Break era stato insieme a lei per tutta la vita e non aveva mai permesso a nessuno di toccarla. Gli scappò un sorriso nostalgico, e allora anche Sharon tornò ad avvolgerlo stretto tra le braccia. Poteva sentire il suo sorriso, il rossore appena accennato sulle sue guance, come la conosceva bene.

Anche se, in realtà, ultimamente non faceva altro che stupirlo. Sarebbe stata accanto a lui fino alla fine, per il resto dell'eternità, come aveva sempre fatto.

Naito's corner.

Mi dispiace inondare il fandom di fic su Break e Sharon, che tanto a nessuno piacciono. Anzi no, dopotutto ormai non mi importa più perché il povero fandom italiano di PH è minuscolerrimo. e-e (?)

Comunque, la mia OTP è canon dannazione.

E so che è un po' tardi per scrivere qualcosa sul capitolo 62 però cavolo come soffro.

Grazie per aver letto fin qua, chiedere una recensione è troppo quindi alla prossima.

Naitomeru.