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Autore: AngelRDJ    27/07/2012    0 recensioni
Due anime che si legano in una sola, per poi vedere le loro strade dividersi e, infine, ricongiungersi.
Lui è freddo come l'armatura che indossa, lei è l'unica in grado di fargli ammettere di essere umano.
A volte, la vita riserva scherzi davvero strani.
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Honey
 
“Steve, cosa c’è che non va?”
“Niente, tutto a posto. Perché mai mi fai una domanda simile?”
“Sai che ti conosco bene, quindi non fingere. Sei distratto, distante, ecco. Su, parla”.
Sbuffò, si alzò e iniziò a vestirsi voltandomi le spalle. Erano passati venti minuti scarsi da quando ci eravamo barricati in camera per dedicarci a noi due e tagliare fuori il resto del mondo.
“Cosa vuoi che ti dica, Honey?! Se conosci me, conosci anche la mia risposta…”
“Preferisco che sfoghi un po’ ciò che hai dentro”.
Alzò la voce, roba per niente tipica di lui: “Hai visto con i tuoi stessi occhi! Siamo qui, soli, e la nostra intimità sembra rimasta fuori quella fottuta porta! Non riesco nemmeno a fare l’amore con te e so che per te vale lo stesso… Non so cosa diavolo ci sta succedendo, da quando siamo partiti per quella missione è cambiato tutto! Ho sentito la tua presenza sfumare giorno per giorno… E’ vero che gli orrori vissuti ci hanno radicalmente cambiati, ma perché si è rovinato tutto tra noi?! Continuo a non capirlo! Non lo sopporto! Per non parlare di quel fenomeno da baraccone con l’armatura…”
“Non usarlo come mezzo per giustificarti, ok?! Fa parte del passato, puoi risparmiartelo! Anch’io mi sono resa conto di quanto hai detto: il ‘problema’ è tra me e te, stop. E’ chiaro che il nostro legame si sia affievolito ma, dal canto mio, non posso darti ulteriori spiegazioni, perché non ne ho. Saranno state le missioni o il passare del tempo… Eppure non oso sostenere che io non ci tenga più a te, direi una bugia. Sentivo davvero la tua mancanza prima, ho provato poco fa ad isolare qualsivoglia pensiero, eccetto il tuo. Mi chiedo se anche tu ci abbia provato sul serio… A quanto pare no” mi alzai dal letto e mi cimentai alla ricerca dei miei abiti.
“Cosa credi, che io non ti desideri più?!” poggiò le mani sulle mie braccia, bloccandomi “Ti sbagli di grosso, ma questa distanza che la guerra ha creato tra di noi mi blocca”.
“Non è l’unico motivo!” lo guardai dritto negli occhi “Tu hai paura che qualcuno ti soffi via la ragazza, perché sei consapevole di non essere più gentile, amorevole, galante, premuroso nei miei confronti. Il cambiamento e la gelosia ti spaventano, ti logorano, e tu diventi simile ad un animale da circo difficile da domare. Con ciò non affido tutte le colpe a te, ammetto di averti trascurato, ma sai che ho ragione. Dovevo compiere il mio dovere nel migliore dei modi. Ora scusami, ma ho bisogno di una boccata d’aria”.
Fu come se avesse ricevuto uno schiaffo in faccia. Allentò la sua presa su di me senza proferire parola.
Infilai i miei sandali preferiti sotto uno svolazzante vestito bianco “Se può tranquillizzarti, ieri ho parlato con Tony e abbiamo accordato un rapporto prettamente professionale, siccome abbiamo anche noi un po’ di sale in zucca. Così darai un freno alle tue paranoie. A più tardi” uscii dalla stanza o, per meglio dire, prigione numero 204 senza avere una meta ben definita.
 
Tony
 
“Ore 14:19: smontaggio armatura attivato. Bentornato a casa, signore”.
“Ehi, rottame! Spero che, almeno tu, te la stia spassando!”
“Tony! Santo cielo, mi hai fatto preoccupare! Da quando gironzoli senza lasciare tracce? Ti ho aspettato per ore!”
“Pepper, tesoro, scusa. Avrei dovuto avvisarti subito dopo averti accompagnata qui. Non so, di recente amo perlustrare la mia amata città durante la notte, mi rilassa molto”.
“Avrei potuto farti rilassare io…”
“Ottima idea! Allora, dov’è?”
“Cosa?”
“Il mio solito drink superalcolico”.
Mi guardò, evidentemente rammaricata.
“Dai, sto scherzando!” mentivo? “Preparo due favolosi cocktails e poi…”
“Hai forse dimenticato che sarò via per tre giorni e che l’aereo parte tra due ore?”
“Certo che no!”
“Bene, allora dimmi: qual è la mia destinazione?”
Vuoto totale.
Genio, vergognati.
Gli ingranaggi del mio cervello in funzione facevano un rumore assordante. Pepper mi guardava in attesa, a braccia conserte.
Indizi: la sera prima, era presente alla base di Fury. Appena tornato a casa, avevo visto una limousine nera dall’aria familiare parcheggiata proprio davanti all’ingresso dell’imponente Stark Tower.
“Il nome del luogo è censurato, si tratta pur sempre di operazioni segrete” sorrisi evasivo “hai da macchinare qualche piano con l’agente Coulson prima della nostra spedizione in Medio Oriente”.
“Riesci sempre a scampartela” rispose, non senza un certo sollievo. Ringraziai il mio strabiliante intuito. “Sono diretta a Washington” continuò “Il sergente Fury ritiene che io sia adatta a colloquiare con i servizi di sicurezza nazionali per giungere ad un accordo”.
“Concordo pienamente, le tue capacità diplomatiche e il tuo bel faccino li convinceranno senza ombra di dubbio!”
“Tony! Ti ricordo che è anche grazie a me se questa torre spicca su New York!”
“Ahah, hai ragione, dovrei darti più soddisfazione! Magari permettimi di accompagnarti, non mi va che tu compia un tragitto in macchina da sola col buon Phil Coulson” ridacchiai, cingendola con  un braccio.
“Peccato che mi stia già aspettando di sotto. Ora devo proprio andare, fa’ il bravo e non creare problemi al sergente Fury” sorrise materna.
“Sembro quasi un lattante” brontolai “Nick dovrebbe essere fiero di me e dei miei tentativi di rallegrare le riunioni”.
“Certo, certo… Allora, ci sentiamo presto” mi scoccò un bacio e se ne andò.
 
Honey
 
Central Park era un vero e proprio spettacolo della natura, ogni angolo pullulava di vita, per non parlare di quel simpatico scoiattolino che mi seguiva da circa mezz’ora. Mi protesi verso la creatura che si lasciò docilmente accarezzare e, quando mi rialzai, un viso fin troppo familiare mi si parò dinanzi.
Sobbalzai: “Tony, santo cielo! Cosa ci fai qui? Non sai che Pepper è in partenza?”
“La rossa se l’è filata con l’agente Coulson, per cui ho ritenuto opportuno sgranchirmi le gambe”.
Aveva la tipica espressione di chi sta macchinando un piano diabolico e, se si trattava di lui, c’era molto di cui preoccuparsi.
“Cosa ti passa per la testa, Stark?” l’ammonii.
“Sai, ho bisogno di sgranchire anche un po’ la mia armatura...” si trasformò in un nanosecondo.
Rimasi ferma, aspettando spiegazioni che non sarebbero mai arrivate, perché Tony mi sollevò letteralmente di peso e schizzò via nel cielo azzurro. Vani i miei tentativi di estorcere indizi sulla nostra destinazione, per cui mi cimentai a scrutare il panorama dall’alto mentre le sue braccia mi stringevano forte, facendomi sentire terribilmente a disagio.
Non ricordo esattamente quanto durò il tragitto; so solo che, all’atterraggio, ero sovrastata dalla torre Eiffel. Sgranai gli occhi, non credevo a quanto appena visto.
“Si-siamo in Francia?!” domanda retorica.
“Beh, mi sembra evidente! Ho mantenuto la promessa di farti fare un giro con questo bolide che indosso, non avevamo mica pianificato la nostra meta! Allora, restiamo qui tutta la sera o saliamo sulla torre?” propose.
“Bene, lo prendo come un sì” senza aspettare una mia risposta, schizzammo insieme fino alla sommità del monumento.
Ormai era sera inoltrata e il panorama parigino mozzava il fiato.
“Non immagini quanto sia tentato di rapirti stanotte, Pepper non tornerà poi prestissimo e l’intera Stark Tower sarebbe a nostra disposizione… Ma violeremmo l’accordo, perciò mi limito a godermi quest’attimo con te!” mi cinse i fianchi da dietro “Non hai ancora proferito parola, sono in diritto di preoccuparmi?” scherzò.
“Io… Non so cosa dire, ogni ringraziamento mi sembra così stupido ed inutile..! Hai trasformato la mia giornata da orribile a meravigliosa!” ero emozionata.
“Ancora litigi con Capitan Ghiacciolo? Mi chiedo cos’abbiamo in comune io e quel tizio per ricevere le tue attenzioni” rimuginava tra sé.
“Quasi nulla, in realtà, e questa è un’immensa fortuna… Perché mi sento così oppressa… La prossima settimana ripartiremo e mi sembra di vivere un déjà-vu! Spero di essere all’altezza…” la mia voce si spezzò.
“Sarai straordinaria ed io sarò lì con te per ricordartelo” sussurrò al mio orecchio, poi mantenemmo il silenzio.
Dopo alcuni secondi, o forse minuti, o forse ore, percorremmo il tragitto verso la Grande Mela, era già notte fonda. Non ebbi nemmeno il tempo di salutarlo che volò lontano nel buio. Mi feci forza ed entrai nella stanza d’albergo aspettandomi di trovare Steve, ma era vuota. Scesi a cercarlo, finché non lo trovai affacciato al ponte di Brooklyn. Si voltò verso di me con un’espressione rassegnata.
“Non è più come prima, lo sappiamo entrambi” iniziò.
“Già” commentai.
“Non esiste un vero e proprio colpevole ma, semplicemente, un milione di motivazioni e di eventi che hanno cambiato i nostri sentimenti, nonché noi stessi” continuò.
“Già”.
“Di conseguenza, nessuno dei due vede un motivo valido per proseguire questa storia, siccome è diventata più strazio che altro” concluse.
“Già”.
Chinò il capo verso l’acqua scura.
“Ciò non significa che non lavoreremo più insieme, la vita privata va esclusa dai nostri doveri quotidiani. Mi spiace non sia andata come volevamo all’inizio, ma proprio non funziona” aggiunsi.
Annuì, sempre con la testa bassa.
“Questo è quanto; mi stabilirò temporaneamente altrove, magari sull’eliveivolo dello Shield… Finché non avrà termine la missione”.
Silenzio.
Mi avvicinai e, con delicatezza, poggiai una mano sulla sua spalla.
“Buonanotte, Steve” sussurrai e me ne andai voltandogli le spalle, non senza aver prima intravisto qualche lacrima rigargli il viso.
Dal canto mio, non ne ero mica felice. Mi sentivo stranamente cinica, per cui ero una maschera inespressiva.
Fermai il primo taxi che passava di lì e gli comunicai l’indirizzo per giungere alla Stark Tower.




Chiedo infinitamente perdono per l'enorme ritardo nel pubblicare questo capitolo >.<
Intanto, ringrazio di cuore fedejane, che ha inserito la mia storia tra i preferiti; sunshine95 che l'ha inserita tra quelle da ricordare; alliearthur, Darktos, itsandreea, Lady of the sea, taisha, Vmortadella e youaremyhero_cap che la seguono... E, ovviamente, grazie mille anche a tutti coloro che lasciano una recensione!  <3
  
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