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Autore: blessedwithacourse    27/07/2012    1 recensioni
[Spoiler Mockingjay]
E fu così che Annie Cresta guarì, mantenendo una promessa fatta 8 mesi prima a suo figlio e suo marito.
One-Shot senza pretese su una coppia che amo molto Annie e Finnick.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Finnick Odair
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Rinascita

 
Annie girovagava per il Distretto 13. Quel giorno aveva deciso di non rendere conto del programma stampato sul suo braccia. Camminava, quasi fluttuava sul pavimento. I suoi occhi dal colore del mare persi. Persi, ma non per la pazzia, cosa che si poteva pensare date le sue condizioni. Ma persa per l'ansia, la paura, il terrore. L'ansia per Finnick. Suo marito, il suo grande amore. L'unico che riusciva a farla rimanere nel mondo reale e non farla cadere nella pazzia. L'unico che l'aveva mai amata e l'unico che lei aveva mai amato. L'unica persona di cui si fidasse ciecamente e che ora non era lì. Non era lì a tenerle le mani. Non era lì a farla rimanere nel mondo reale. Non era lì a consolarla. Era partito. Era in guerra. Stava combattendo per lei e per il loro piccolo. Si, Annie Cresta era incinta e si, Finnick Odair si era convinto a partire per Capitol City anche per salvare il futuro di suo figlio. E lei ora era sola. Ogni tanto parlava con Jhoanna, Beetee o Haymitch. Insomma, i campioni. Praticamente le uniche persone che conosceva nel Distretto 13. Camminava e camminava e intanto pensava al suo amato. Erano passati i giorni e le uniche notizie che gli arrivavano erano i pass-pro che interrompevano le programmazione nazionali e mostravano la squadra 451, cioè quella di Finnick, Katniss, Gale e ora anche Peeta sparare contro alcuni vetri. Loro non agivano sul campo. Erano le star. O almeno era quello che le aveva detto Finnick, però lei si fidava ciecamente di lui, quindi gli credeva. Mentre camminava iniziò a torturarsi le unghie a sangue per il tormento. Prestava così tanta attenzione alle sue unghie  che non si accorse di Prim che correva per il corridoio. Aveva un'aria persa e aveva gli ochhi rossi e gonfi e rossi. "Annie, cercavo proprio te!" e l'abbracciò di slancio. Annie era interdetta ma appena sentì i singhiozzi della ragazza, poco più che 13enne, costretta a crescere troppo in fretta per colpa di questa rivolta, l’abbracciò con le esili braccia. "Prim" provò Annie ma lei non rispose. "Prim" riprovò, ma dalla sua bocca uscivano solo singhiozzi sommessi. "Sono morti tutti, dolcezza" la voce impastata dall'alcool ma ancora sobria di Haymitch la fece girare improvvisamente. "Come?" chiese Annie con la paura ben presente nel suo tono di voce. "Morti tutti, colpa dei pacificatori" ripeté Haymitch. Questa volta la tristezza affiorò nei suoi occhi e nella sua voce. "Morti... Tutti..." ripeté Annie con voce strozzata e la realtà la colpì a pesci in faccia. Finnick, il suo Finnick era morto. Prese in braccio Prim, era leggera come una piuma. Si avvicinò a Haymitch che le abbracciò entrambe. Annie piangeva pensando a Finnick. Prim piangeva pensando a Katniss e anche a Gale. Haymitch piangeva, gli lacrimavano gli occhi, pensando a Katniss e Peeta, gli unici tributi che aveva tratto in salvo dall'arena. Quando Plutarch li trovò, la mattina dopo, erano tutti addormentati. Sdraiati per terra, accasciati al muro. Li svegliò con un enorme sorrisone, dicendo che era solo un'azione di depistaggio e che erano tutti vivi e avanzavano verso la villa di Snow. Prim saltò subito in piedi urlando che doveva avvisare mamma e Ranuncolo, anche se nessuno dei tre sapeva chi fosse Ranuncolo. Haymitch rilassò i muscoli e si alzò guardandosi il braccio e annunciando che dici minuti dopo doveva presentarsi a colazione. Forse si era scordato che era il programma del giorno precedente ma nessuno lo contestò. Annie saltò in piedi e abbracciò euforicamente Plutarch e poi se ne andò saltellando. Quando arrivò nella sala mensa non contestò il cibo, anzi lo mangiò di gusto. Poi decise che, come il giorno prima, non avrebbe tenuto conto del programma. Così camminò, come il giorno prima, per il Distretto 13. Poi si fermò e si sedette a terra. Portò la mani al ventre e sussurrò al bambino: "Papà è vivo, papà sopravviverà, per te e per me e, porterà la pace a Panem". Ma infondo sapeva, che era solo un illusione. La conferma che infondo lei era solo una sognatrice le arrivò il giorno dopo. Il corpo di Finnick fu trovato nelle viscere di Capitol City, ucciso da ibridi non ancora identificati. Si chiedeva se ne avesse sofferto. Stava per lasciarsi andare. I ricordi stavano avendo il sopravvento. La realtà stava battendo l'interminabile partita a braccio di ferro nella sua mente. Sentiva l'odore del sangue. Vedeva i tributi morti. Stava per ricarderci quando un rumore sordo proveniente dal ventre la riportò alla realtà. Sentiva che il suo bambino si muoveva dentro di lei. Sentiva che, come il padre, cercava di tenerla lì. Di tenerla viva e si promise si farlo per lui, per l'ultimo grande regalo che Finnick le aveva donato.


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Katniss, la ragazza in fiamme aveva ucciso la Coin, Snow era morto per cause naturali e la pace si era stabilita a Panem. C'erano state molte morti ma ora regnava la pace nei Distretti che collaboravano, con Capitol City per la pace. Annie parlava via telefono con i vincitori, con i suoi nuovi amici a Capitol City, con la madre di Katniss che l'aveva curata, con Gale che si era dimostrato profondamente dispiaciuto per la morte di Finnick. Sentiva spesso Katniss e Peeta. Lei non si era ancora ripresa del tutto ma stava meglio e intanto migliorava anche il rapporto con Peeta. Jhoanna viveva ancora nel 7, ancora sola ma la sua fobia per l'acqua era passata. Beetee, nel 3 senza Wirless aiutava a far riprendere il proprio Distretto. Haymitch passava la maggiorparte del tempo ubriaco ma sembrava felice. I preparatori di Katniss la chiamavano spesso per sapere del bambino. Infatti dopo che l'avevano preparata per il matrimonio erano diventati qualcosa di molto simile a degli amici. Lei era quasi sempre stabile. Tenuta nella realtà dal piccolo nel suo ventre. Viveva sola in una casa del Villaggio dei Vincitori, al Distretto 4, nella casa di Finnick. Ora nel Distretto 4 sorgevano casi molto simili a quella ma leggermente più piccole. Nel Villaggio dei Vincitori vivevano, oltre a lei, le persone più importanti del Distretto. Era seduta tranquillamente sul divano a parlare telefonicamente con Venia quando senti una fitta. Subito capì che era ora per il piccolo di nascere. Lo disse a Venia che, presa dalla gioia le intimò di stare lì che a presto sarebbe artivato un hovercraft. Intatti dopo pochi minuti arrivò con a bordo Effie Trinket più splendente che mai che le intimava di salire e in fretta. Così, scortata da un hovercraft arrivò all'ospedale di Capitol City dove partorì il suo piccolo. Appena glielo posero in mano il piccolo aprì gli occhi e le allungo una manina. Lei la strinse, il piccolo aveva gli occhi identici a quelli del padre. Una lacrima solitaria le scivolò sul viso. "Benvenuto al mondo, Finnick Odair Jr" disse in un sussurro ben udibile a tutti i presenti "Prometto di essere stabile, per te" sussurrò, questa volta al suo orecchio. "Un bel sorriso Finnick" gridò Octavia con una fotocamera in mano. "Uhh è stupenda, devo mandarla a tutti! Lui è il simbolo della nuova Panem" disse ancora Octavia stritolandomi  tra le sue lacrime e le mie. E fu così che Annie Cresta guarì, mantenendo una promessa fatta 8 mesi prima a suo figlio e suo marito.
 

 
Angolino solitario dell’autrice
Ok, come già accennavo nessuna pretesa ma amo troppo questa coppia per non raccontare altro su di loro. Prima di tutto vorrei dire che se sono sfociata nell’OCC non l’ho fatto apposta quindi, scusatemi. Poi vorrei chiedervi di lasciarmi una recensione, piccola piccola, insignificante anche un: hey, carina. (?) Poi, vorrei spiegare il motivo di questa schifezza perché so che fa schifo (?) La fine mi ha lasciato un orribile vuoto dentro. Come, non lo so. Dopo aver pianto e riso come una pazza (come puoi non ridere pensando a Haymitch che alleva oche LOOL) ho deciso di scrivere qualcosa e questa è la prima cosa che mi è venuta in mente. Quindi, scusate lo schifo ma ero depressa. LOL ora vi lascio, vi avrò stufato and MAY THE ODDS BE EVER IN YOUR FAVOR! 
Bacio G.
  
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