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Autore: aki_penn    28/07/2012    3 recensioni
Ben ha ventidue anni, ha un papà tatuatore e un surrogato di figura materna piuttosto discutibile, frequenta la scuola d'arte e tutto sembra andare per il verso giusto, fino al ritorno inaspettato della sua prima fiamma.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Love, Peace & Piercing

Capitolo uno

Ben & Robin

Primary school, Bethnal Green, London

18 ottobre 1998

 

Ben, sdraiato sul banco a pancia in giù, con la cravatta della divisa che penzolava dal collo, guardò sottecchi la ragazzina che gli stava davanti. Aveva la divisa come gli altri, ma le scarpe erano strane e non aveva i capelli. O meglio, li aveva, ma erano così corti che si faceva fatica a vederli.

“Perché non sorridi?” chiese lui, con la faccia appoggiata alle mani messe a coppa.

Robin, otto anni, di fronte a lui, fece una smorfia e distolse lo sguardo.

“Mi dicono che non vogliono giocare con me perché non ho i capelli e sembro un maschio” brontolò. Fuori dalla classe, schiamazzanti, in giardino, stava un capannello di bambinette con fiocchi rosa in testa, intente a pettinare Barbie.

Ben alzò le spalle “In effetti sembri un maschio, ma hai la gonna” considerò, ma Robin non sembrò ascoltarlo.

“E poi non capisco quale sia il problema, a me piace giocare con i maschi”

Il bambinetto alzò le spalle ancora “Allora dovresti sorridere e giocare con me”

“Non mi va di sorridere adesso” brontolò ancora Robin. Ben si passò la lingua sui denti, senza aprire la bocca. “Allora posso disegnartelo!” propose, avvicinando un pennarello al viso dell’amica. Robin, strizzò gli occhi, sentendo la punta fresca del pennarello che gli scorreva sui lati della bocca. Quando li riaprì, non poteva vedersi ma, aveva un sorriso rosso da cartone animato.

“Ti piace disegnare?” chiese lei, vedendo la bella collezione di pennarelli e matite che il bambino aveva sul banco. Ben annuì, per poi aggiungere orgoglioso “Voglio diventare bravo come il mio papà!”

“Tuo papà fa il pittore?”

“Sì, dipinge la gente”.

 

 

   
 
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