salve,mi chiamo mary,sono una ragazza di 18 anni, ho appenna finito il liceo e mi sono trasferita per l'ennesima 

volta in un altra città. d'altronde, è sempre cosi, quando mamma non trova lavoro,si scappa.

questa volta siamo finiti in califoria, dicono che qui si trovi lavoro con facilità. 

siamo io, mia madre,e mia sorella di 11 anni. 

mia madre, petulante, ma sempre mia madre. 

mia sorella,chiara,fissata con un cantante di cui conosce pure il numero di scarpe che possiede,justin bieber.

non so nemmeno come faccio a sopportare entrambe. 

mio padre ci lasciò quando io avevo solo 10 anni, infondo, a tutti puo' capitare di crescere

senza un genitore. 

 

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- "mary vai a fare la spesa!"urlò mia madre. 

niente,ci siamo appena trasferiti, e lei ha già iniziato a stressarmi. 

 

" si mamma, adesso vado calmati!" risposi.

mi misi un maglione, era inverno e si, stranamente faceva freddo anche li. 

 

andai a fare l'ennesima commissione,ok, penso di aver preso tutto. 

 

mi incamminai per tornare a casa,girai l'angolo.. quando improvvisamente qualcuno mi venne addosso 

facendomi cadere le buste della spesa rovesciando ogni cosa al loro interno. 

 

"fai piu' attenzione deficente!" sbraitai. 

 

"scusami,mi dispiace sto sempre con la testa tra le nuvole, mi dispiace da morire oddio 

lascia che ti aiuti.." "tranquillo" lo interruppi.

 

era un ragazzo un pelino piu' alto di me, capelli marroncino chiaro, indossava un paio di jeans coordinati

con il gilet, aveva un paio di occhiali da sole,sembrava quasi si stesse nascondendo da qualcuno. 

 

"ei ma io ti conosco.." dissi io interrompedo quel silenzio quasi imbarazzante. 

" accidenti". disse lui. 

" tu sei justin bieber!" urlai io quasi incredula. 

" shhh sta zitta,sei vuoi ti faccio un autografo ma ti prego

sta zitta." sibilò lui tappandomi la mano con la bocca. 

"non lo voglio il tuo stupido autografo! non sono una tua fan!"

 "... a te, a te non piace la mia musica?" disse lui quasi con un lieve cenno di tristezza.

" no, a me piace la tua musica, e solo che non sono pazza di te."dissi. 

 

" lascia che ti aiuti" mi interruppe. 

"posso farcela anche da sola". 

"no, io ti ho fatto cadere la spesa, e io ti aiuto"

" dalla serie, come rimorchiare una ragazza?" dissi io infastidita.

" no, dalla serie che ti voglio aiutare" mi corresse. 

 

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" che ci fai qui in califoria?" gli chiesi. 

" ho la casa proprio qui, due isolati piu in là, e tu? non ti ho mai visto da queste parti.." 

" infatti mi sono appena trasferita..aspetta..oddio ho la casa vicino a quella di bieber! oddio!" 

dissi con un tono che sembrava quasi come una presa in giro. 

" ah ah, molto spiritosa." 

 

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gli altri 10 minuti li passammo parlando della sua carriera, era incredibile quanto fosse eccentrico

quel ragazzo, premi di qua e premi di la,non faceva altro che parlare della sua incredibile fama e dei suoi fans.

 

" se vuoi proprio saperlo mia sorella è una tua fan"

" ah si? e quanti anni ha?" disse lui con un tono quasi malizioso.

"11" risposi io interrompendo le sue piu' enormi fantasie.

 

"ah.bhe mi farebbe piacere conoscerla, è sempre bello vedere le mie fans".

 

arrivammmo al portone. 

"bhe eccoci" dissi annoiata. 

aprì la porta e lo feci entrare con le buste della spesa. 

 

"chiara!vieni a vedere cosa ho trovato!" urlai. 

" oddio cos'è? un cagnolino? un gattino?' arrivò lei correndo dalle scale, pensava che fosse

un cane, avendo detto 'cosa' e non 'chi' ho trovato. 

 

si bloccò all'ultimo gradino,in preda al panico iniziò ad urlare..

" ommioddio ommioddio ommioddio justin bieber è casa nostra justin bieber è a casa nostra!"

si precipitò da lui urlando come una scalmanata, si gettò addosso a lui come se fosse 

qualcuno che non vedesse da chissà quanto tempo. 

justin la prese in braccio..

"come ti chiami?" disse sorridendo.

 

il suo sorriso era bellissimo, devo ammetterlo,quel sorriso poteva illuminare l'intera stanza.

 

"chiara, e ti amo" rispose mia sorella. 

"hai un bellissimo nome, lo sai?" continuò lui. 

 

mia sorella sapeva come rendersi adorabile, quella scena era davvero toccante,il fatto è che

pensavo che a justin non gliene fregasse niente delle sue fans,però vederlo comportarsi in quel 

modo,magari mi sbagliavo, magari non era cosi. ok basta, non lo conosco nemmeno, mi sto facendo 

trascinare dal suo sorriso..e, approposito, non si era ancora tolto gli occhiali..

 

mia sorella prese i suoi occhiali e se li mise lei,lui non reagì male, anzi sorrise.

" ti stanno bene!"

mia sorella scese e andò in giro per la casa vantandosi di avere i suoi occhiali, ah, quanto le

volevo bene.

 

"tua sorella è adorabile" disse. 

"si, lo è, apparte quando parla di te." dissi io con un tono scherzoso.

 

guardò l'orologio per la trentesima volta..

cazzarola, quell'orologio doveva valere piu'della nostra casa.

 

" merda sono in ritardo, scusa ma devo scappare..ci si vede, domani passo." disse lui uscendo dalla porta 

ad una velocità estrema. 

 

non si era degnato nemmeno di salutare, ah si, e si era dimenticato anche gli occhiali. 

una cosa di lavoro? puo' darsi, non sapeva nemmeno il mio nome, e dubito che si sarebbe 

presentato un'altra volta davanti alla mia porta.