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Autore: Ayako83    28/07/2012    4 recensioni
Attn. Spoiler dal cap. 249 in poi (l'ho presa un pò larga, per avvisare chi è al passo con l'edizione italiana! ^^)
...
“Non saprei. Però vorrei incontrare Metallicana. Ho parecchie cose da chiedergli. Non posso credere che mi abbia allevato per aiutarlo a soggiogare gli umani. Sarà pure irascibile e scorbutico, ma sono sicuro che li ami”.
“Anche Igneel è così. E sono certo che anche Grandine, il drago di Wendy, lo sia. Ma se tutto fosse vero? Perché ci hanno lasciato qui?”.
“Se fosse tutto vero… Tu cosa faresti?”
...
Ovviamente è una Nalu (non posso farci nulla, mi piacciono troppo insieme)! Che altro dire... Non sono brava nelle intro, quindi.... Enjoy!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Levy McGarden, Lucy Heartphilia, Natsu, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Per tutti coloro che seguono Fairy Dolls: non preoccupatevi, continuerò a pubblicare la storia, alternandola a questa (purtroppo -o per fortuna- l'ispirazione mi ha fulminato e non ho pututo desistere)... Questa storia ha inizio durante i Magic Games, come capirete dal prologo (che ho dovuto dividere in un paio di capitoli perchè abbastanza lungo). Ho messo "What if ?" perchè penso che le cose nel manga prenderanno una piega diversa da quella che ho in mente e su cui ho incentrato la storia... Che altro dire: spero che vi piaccia e, se avrete voglia, spero che lascerete un commentino! Le critiche, negative e positive, servono solo a migliorarsi! Ringrazio in anticipo chi recensirà, ma anche chi leggerà soltanto!
Buona lettura!





La quarta giornata delle olimpiadi della magia si era appena conclusa e la vittoria riportata nello scontro contro i Sabretooth aveva nuovamente assegnato a Fairy Tail il titolo di gilda più forte di tutto il continente di Fiore. Avevamo riconquistato la stima del pubblico e riottenuto il prestigio di un tempo: poco importava se non avessimo vinto il torneo, eravamo sicuri che presto la nostra bacheca si sarebbe nuovamente riempita di incarichi. Nonostante chi avesse combattuto durante la giornata ne fosse uscito piuttosto malconcio, volevamo festeggiare il nostro trionfo assieme a loro, quindi quella sera il solito party di fine giornata si tenne nell’infermeria della nostra squadra. Lucy si era ripresa dalle ferite inflittele da Minerva, anche se era ancora un po’ dolorante: le cure mediche ricevute da Wendy e Chelia avevano limitato al minimo i danni e già da domani avrebbe potuto far ritorno agli alloggi.
 
Le condizioni di Natsu e Gajeel, invece, ci preoccupavano un po’ di più. Si erano battuti contro Sting e Rogue in una battaglia senza precedenti: il pubblico era rimasto a bocca aperta mentre guardava i Dragon Slayer scambiarsi un colpo dopo l’altro. Ricordo che quando venne fatto il nome di Gajeel tra i partecipanti alla battaglia, il mio sguardo guizzò allarmato verso il drago d’acciaio, andando a soffermarsi sul suo volto. Nei suoi occhi potevo leggere qualcosa che, stando a contatto con lui durante l’esame di classe S, avevo imparato a conoscere bene: l’eccitazione per la battaglia. Fremeva all’idea di poter finalmente combattere. Sapevo che non ne sarebbe uscito incolume, ma tutto quello che potevo fare era tifare per lui: i nostri compagni si sorpresero quando, dalle tribune, urlai: “Forza Gajeel! Fagli vedere quanto sono forti i maghi di Fairy Tail!” mentre lui, voltandosi nella mia direzione mi sorrise, con quel suo solito ghigno strafottente che un tempo odiavo, ma dal quale ora non potrei mai separarmi, dicendomi di rimando: “Non c’è bisogno che me lo dica tu, Gamberetto!”. Sicuramente le mie guance avvamparono e mi sembrò pure di sentire qualche lamentela di Jet e Droy a riguardo, ma non me ne curai. Avevano appena chiamato il nome di Natsu ed avevo deciso di non perdere nemmeno un secondo di quello scontro per poterlo poi raccontare a Lu-chan.
 
 
 
 
 
 
 
 
“Le tribune erano in delirio! Il pubblico era diviso in due! Ci pensi, Lu-chan? Tre giorni fa non ci saremmo mai aspettati di riconquistare il favore del pubblico in così poco tempo!”
“Già..” rispose la maga degli spiriti stellari… Si rattristò un momento pensando a come, solo tre giorni prima, avevano riso di lei quando aveva perso nello scontro contro Flare.
Levy si accorse subito del cambio di umore della ragazza, quindi si affrettò ad aggiungere: “Ma la parte migliore è venuta dopo! Quando Sting Eucliffe ha fatto certi apprezzamenti su qualcuno….”. E mentre terminava la frase il suo sguardo guizzò da Lucy a Natsu mentre con una mano cercava di nascondere il sorrisetto malizioso che le si era appena dipinto in volto.
“Piantala Levy! Vi ho già detto che siete fuori strada!” rispose un agitato drago di fuoco che voleva stroncare il discorso sul nascere.
Lucy guardò prima Levy poi Natsu per cercare di capire di cosa stessero parlando, mettendosi nel frattempo a sedere sul letto su cui stava riposando.
 
“Ehi, Salamander… Quello che ha detto quel pallone gonfiato…. Non stava sparando cazzate… Almeno sull’odore… Si sente davvero” disse Gajeel, che voleva inserirsi nella conversazione.
“Vi ho detto di piantarla! E tu taci, ferro vecchio!” rispose brusco Natsu.
“Fai come cazzo vuoi, testa calda! Poi non dire che non ho cercato di avvertirti!” rispose seccato Gajeel, voltandosi sul fianco a chiudere qualsiasi altro tentativo di conversazione.
 
Lucy, sempre più curiosa di sapere cosa stava agitando tanto il suo compagno di team, decise di domandarglielo a bruciapelo.
“Natsu, si può sapere cosa ti hanno detto per scaldarti tanto anche dopo che lo scontro è finito?”.
Il Dragon Slayer guardò in volto la compagna, ripensando alle parole dette da Sting Eucliffe… Divenne bianco ed iniziò a sudare freddo. Deglutì. Poi giurò a sé stesso che non avrebbe detto una sola parola. Quindi rispose:
“N-n-niente, niente!”.
 
Alle spalle di Lucy comparve una buffa figura azzurra che con le zampette andava coprendo il sorriso diabolico stampato sul suo muso.
“Né, Natsu! Lei ti piaaaaaaaa…”. Ma Happy non riuscì a terminare la frase: Il drago di fuoco gli aveva tirato il cuscino centrandolo in pieno, mandandolo a sbattere contro Gray che in quel momento stava entrando in infermeria.
“Ahi! Maledizione Happy, stai attento!” disse il bruno, afferrando il gatto per la collottola e massaggiandosi la faccia.
“Allora, come stanno? Riusciranno a riprendersi per l’ultima giornata?” domandò Erza facendo capolino alle spalle del mago del ghiaccio.
“Sono malconci, ma già domani, nel pomeriggio, potranno lasciare l’ambulatorio. Questo perché i Dragon Slayer hanno una capacità di recupero più elevata dei comuni esseri umani..” disse Polryushika. “E per questo quei testoni si buttano a capofitto nelle battaglie! Tanto c’è sempre qualcuno che poi li cura!” aggiunse stizzita, guardando in malo modo Natsu e Gajeel.
 
Da lontano si udì la voce di Lisanna.
“Natsuuuuu!”.
Si era lanciata in una folle corsa dagli spalti fino all’infermeria, per poi gettarsi addosso al ragazzo.
“Come hai potuto tradirmi così! Senza dirmi nulla, tu…” diceva l’albina, mentre con le braccia andava a cingere l’amico nascondendo la testa nell’incavo del suo collo ed iniziando a singhiozzare.
“Lisanna, che cosa stai farneticando?” chiese lui parecchio agitato ed imbarazzato, considerando che, in quel momento, tutti i presenti gli avevano puntato gli occhi addosso.
“Dopo tutto quello che ci eravamo promessi, che tu avevi promesso… Avevi detto che mi avresti sposato!! Cosa farai adesso?”
 
Il Dragon Slayer deglutì a fatica. Il volto aveva assunto una colorazione violacea, ma non capiva se era a causa dell’imbarazzo o della stretta della ragazza.
“N-non so di cosa tu stia parlando!” rispose.
 
“Sì, invece. Ma ora preferisci Lucy a me! L’hai anche dichiarato in pubblico!”
 
“Eeeehhhhhhhhh?!?!?” sbraitò Lucy, avvampando.
 
“Ma non era quello che intendevo dire!” gemette Natsu.
 
“Non nasconderlo fiammifero! Ti hanno sentito tutti!” incalzò Gray.
 
 “Natsu! Come osi far piangere la mia sorellina? Ti meriti una lezione! Combatti, se sei un vero uomo!” urlò Elfman cercando di scendere dal letto, strappandosi i bendaggi che avvolgevano il suo corpo.
 
“Maledizione, non ho fatto nulla! Ma se si tratta di combattere.. Sono tutto un fuoco!” rispose il drago, scostando Lisanna e mettendosi in piedi.
.
“Cosa sta succedendo, qualcuno me lo vuole spiegare?” piagnucolò Lucy.
 
“Te lo spiego io, Lucy” intervenne Mira. Con pochi gesti delle dita, il suo viso si trasformò ed assunse la fisionomia di Sting Eucliffe.
Rimase immobile per un attimo, poi iniziò:
“Ehi, Natsu-san! Peccato che ci siano regole ben precise qui al torneo… Altrimenti Minerva-san avrebbe potuto divertirsi ancora un po’ con la biondina…”
 
Mira stava inscenando un’ottima recita. Stava riproducendo alla perfezione sia lo sguardo strafottente, che il tono provocatorio del drago di luce.
 
“… Anche se è veramente debole. Come Yukino. Del resto non ci si può aspettare molto da un mago degli spiriti stellari. Non sono altro che feccia”.
 
Nonostante fosse Mira, Natsu iniziò a ringhiare, mentre il suo fuoco iniziava a bruciare con vigore, avvolgendo alcuni tratti della pelle con fiamme scarlatte.
 
Lucy avvertì l’aria farsi calda. Sapeva bene cosa poteva alzare ad un tale livello la temperatura, già elevata, di quella stanza. Fiamme emozionali. L’essenza ultima della magia di Natsu.
 
Mira continuò. “Mah, è un peccato che non abbia combattuto io contro di lei. Quella biondina… Lucy, se non erro… Ha proprio un bel corpicino. Non mi dispiacerebbe divertirmi un po’, magari riuscirebbe anche a farmi passare un bel quarto d’ora… Anche se forse la cosa potrebbe darti fastidio… Hai marcato il tuo territorio su di lei. Si sente il tuo puzzo sulla sua pelle anche a distanza”.
 
A questo punto Charle si affrettò a tappare le orecchie di Wendy, ormai arrossita fino alla punta delle orecchie. Natsu cercò di lanciarsi in direzione di Mira per porre fine all’imbarazzante replay che aveva messo in scena, ma venne prontamente bloccato da Gajeel, che aveva intenzione di godersi tutta la scena fino all’ultimo secondo. Sicuramente il loro rapporto era migliorato e, in alcuni momenti, avevano lottato l’uno al fianco dell’altro. Ma Salamander era comunque il suo nemico e, per nulla al mondo, si sarebbe lasciato sfuggire l’occasione di metterlo in difficoltà.
 
La strega cambiò allora aspetto diventando Natsu:
“Non osare mai più parlare di Lucy in quel modo. E nemmeno di Yukino. Era una tua compagna, no? I maghi degli spiriti stellari non sono poi così deboli come pensi. Ah, un’ultima cosa. Non ti permetterò di sfiorare Lucy nemmeno con un dito: ti ammazzerò prima!”.
 
Detta quest’ultima frase Mira assunse nuovamente le sue sembianze, mentre con occhi sognanti esclamava:
“Lo dicevo io, che era amore! Dovremmo festeggiare”
 
“Mira, ma tu da che parte stai?” chiedeva Kana, arrivata più o meno all’inizio della recita.
 
“Ovviamente dalla parte dell’amore… Ma effettivamente… Il cuore della mia sorellina è stato spezzato… e mi ero ripromessa di non vedere Lisanna piangere mai più… Mi spiace, ma…. Natsu, dovrò darti una bella lezione” e così dicendo, si trasformò nel demone Mirajane.
 
“Traditore!” inveiva intanto Lisanna.
 
“Maledetto! Come hai osato calpestare la dignità della mia sorellina! Combatti con me se sei un vero uomo!”
 
 
In mezzo a tutto questo trambusto, Lucy rimaneva immobile, fissando un punto indefinito della parete di fronte a lei.
 
 
Natsu pensò che, per prima cosa, era meglio chiarire la situazione con Lisanna… Poi avrebbe pensato a Lucy: era certo che ci sarebbe voluta una buona mezz’ora prima riuscire a spiegarle come stavano le cose –sperando che non avesse ascoltato tutto quello che era uscito dalla bocca di Mira-, ma doveva prima arrivarci vivo. E al momento, considerate le sue condizioni e chi voleva la sua pelle, le sue possibilità di sopravvivenza erano praticamente inesistenti.
 
“Lisanna, io….” Iniziò. Lo sguardo dell’albina si posò grave su di lui.
Il drago di fuoco stava cercando le parole più adatte, quando l’amica iniziò a tremare, mentre gli occhi si riempivano di lacrime.
“No, Lisanna.. N-non fare così… io….” Il ragazzo stava sudando freddo nonostante fosse il mese di Luglio.
 
Poi accadde.
Lisanna scoppiò a ridere.
 
“Basta, non ce la faccio più a trattenermi!” disse tra una risata e l’altra.
 
Natsu sbiancò. “L-Lisanna…?” fu tutto quello che riuscì a pronunciare.
 
“Io e Happy abbiamo pensato di farti uno scherzo, visto che non ci avevi detto nulla! Siamo i tuoi migliori amici e non ti confidi con noi su una cosa così importante?”
 
“Stai scherzando? Vi ci mettete anche voi? Ho già detto e ripetuto che non intendevo quello!” rispose il ragazzo irritato.
 
“Mmmh… Sarà… Comunque forse dovresti parlare con Lucy-chan. Mi sembra un po’ scossa da questa rivelazione” disse Lisanna, mentre indicava la maga degli spiriti stellari che ancora non accennava a distogliere lo guardo dal muro che fissava da ormai diversi minuti.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ricordo che quando finalmente il trambusto si placò -grazie anche all’intervento di Polryushika che aveva minacciato di cacciare tutti fuori dalla stanza, ammalati compresi- Natsu cercò di spiegare a Lucy il significato di ciò che aveva detto a Sting Eucliffe durante l’incontro. Lei ascoltò, imbarazzata ma seria, mentre lui, che alle parole preferiva i fatti, cercava di spiegare quella rabbia che aveva alimentato le sue fiamme sentendolo parlare in quel modo della sua amica. Quando finì, Natsu chinò il capo e si limitò a fissare un punto imprecisato del pavimento. “Scusa, ecco.. Non vorrei che fraintendessi qualcosa. Noi siamo amici e…” Si fermò per riprendere fiato, rimanendo in silenzio alcuni secondi. Era molto imbarazzato dalla situazione creatasi e Lucy, accortasi della cosa, prese per lui l’iniziativa. Con una mano gli accarezzò il volto, ringraziandolo.
Ricordo perfettamente le parole che usò:
“Grazie per avermi difesa, Natsu. E anche per avermi vendicata. Sono davvero contenta di essere entrata in Fairy Tail. Non potevo sperare di incontrare un amico migliore. Una famiglia migliore” . La voce era dolce, il volto illuminato da un sorriso di quelli che, più di una volta, le avevo visto riservare solo a lui. Quando il drago di fuoco alzò il volto, i suoi occhi si specchiarono in quelli della ragazza e lì rimasero, come stregati. Ero certa che, in quel momento, qualcosa di dolce fosse appena iniziato.
Ma nel corso della notte, mentre dormivo appoggiata al capezzale di Gajeel, cullata da una fresca brezza che entrava dall’ampia finestra alle mie spalle, mi svegliai, sentendo dei rumori simili a ruggiti provenire da quella direzione. Rimasi immobile, soggiogata dalla paura mentre, nel buio, i miei occhi cercavano il drago d’acciaio. Ma il suo giaciglio era vuoto. Cercai allora di capire chi o cosa fosse entrato nella stanza  e, ascoltando meglio, mi accorsi che quelli che al principio mi erano sembrati ruggiti non erano altro che le voci di Natsu e Gajeel. Non so ancora perché, ma rimasi ferma, fingendo di essere ancora tra le braccia di Morfeo, cercando di capire di cosa stessero parlando.
 
 
 
“Ehi, Salamander. Tu credi a quello che ci hanno detto i Dragon Slayer di Sabretooth?”
 
“Mmmh… Ammetto che non è la prima volta che sento parlare del Festival del re Drago, ma se mi sforzo di ricordare qualcosa sento la testa farsi pesante…”.
 
“Già. Pure io. Sento che c’è qualcosa che devo ricordare, anche se l’ istinto mi dice che sarebbe meglio lasciar perdere”.
 
“Gajeel, secondo te anche Igneel e Metallicana parteciperanno al Festival?”.
 
“Non saprei. Però vorrei incontrare Metallicana. Ho parecchie cose da chiedergli. Non posso credere che mi abbia allevato per aiutarlo a soggiogare gli umani. Sarà pure irascibile e scorbutico, ma sono sicuro che li ami”.
 
“Anche Igneel è così. E sono certo che anche Grandine, il drago di Wendy, lo sia. Ma se tutto fosse vero? Perché ci hanno lasciato qui?”.
 
“Comunque, stando a quei due, il Festival avrà inizio a breve. Quando arriverà il momento avremo le nostre risposte”.
 
“Lo spero…. Gajeel”.
 
“Che vuoi ancora?”.
 
“Se fosse tutto vero… Tu cosa faresti?”
 
”…. E’ meglio se andiamo a dormire”.
 
“Già… Forse è meglio… ‘Notte”.
 
“Umphf”.
 
 
 
 
Riuscii a riaddormentarmi solo diverse ore dopo, quando ormai i primi raggi del sole iniziavano ad illuminare la nuova giornata. Per tutta la notte avevo pensato e ripensato al discorso fatto dai due Dragon Slayer, senza capirci nulla. Mi risvegliai nel primo pomeriggio, nel letto in cui, fino a poche ore prima, aveva dormito Gajeel. Mi guardai attorno, ma di lui non c’era traccia; anche Natsu e Lucy erano spariti. Mi alzai ed andai da Polryushika e Wendy chiedendo dove avrei potuto trovare il drago d’acciaio. Poi le ringraziai ed uscii: volevo sapere di più di quello che si erano detti lui e Natsu e l’unico modo per farlo era chiederglielo direttamente.
 
 
 ***************
 
 
Ed ecco che la prima parte del prologo è giunta alla fine. Se non si fosse capito, la parte in corsivo sono i pensieri di Levy (ho voluto affidare a lei la narrazione del prologo, come Mashima-sensei sta facendo nel manga). Spero di avervi incuriosito e sarebbe piacevole sentire le vostre impressioni. Ringrazio tutti, anche chi legge soltanto!
Al prossimo capitolo!
Bacioni
Aya-chan 
  
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