Ecco, è uno di loro. Io lo riconosco, perché li conosco
bene.
[E l’uomo, fingendosi pazzo, si
salvò]
Io li conosco tutti, quasi potrei chiamarli per nome.
Riesco a sentire il loro arrivo, lo percepisco in un fremito del cuore, in un
battito perso tra respiri affrettati. Riesco a scorgere la loro venuta in una
sfumatura livida di un cielo terso, in un’avvisaglia di pioggia che appare solo
per la mia paura.
Quando le frasi si spezzano e le parole pendolano dalle
labbra [che puoi vederle mentre cercano di cadere o
morire], e i suoni diventano rumori disarmonici che colpiscono le
orecchie.
Capisco da segni disseminati per le strade che percorro
che sta per arrivare uno di loro.[Viaggiò a lungo, sfuggendo alla
morte]
E so che per quanto potrò ingegnarmi, un giorno, molto
presto uno di loro arriverà.
Si tratta dello stesso, eppure è sempre diverso. Arriverà
in situazioni molto distanti tra di loro, ma essendo comunque figlio della
stessa genie, verrà e mi prenderà in egual modo.
E io starò ferma, ad aspettarlo. Sorridendo
inebetita.[con la mente obnubilata dai fumi
dell’aria]
Lo riconoscerò da tutti gli altri, perché si presenterà
cortesemente, con fare distante ma provocatorio: saprà rendermi così impotente,
così debole da ridurmi a poco più di un inutile ed emotivo soffio di vento.
Ma io so chi è, e questa sarà la mia forza, più di ogni
mia altra opposizione.
Infine verrà e io lo lascerò fare, indifferente per quanto
possibile, gli permetterò di gioire dei miei occhi vuoti e appannati, toccherò
le sue labbra inesistenti e le sentirò curvarsi in una parvenza di sorriso
soddisfatto e triste.
Sarà mio ospite per qualche giorno, poi, all’improvviso
sentirò la sua presenza venire meno.[sarà come dire al sole di brillare di
più]
I colori saranno più forti e le voci più chiare. Il cuore
tornerà al suo normale ritmo e l’anima tornerà a defluire per il
corpo.
E un nuovo ricordo verrà scritto, un nuovo nome, il nome
di quello che è venuto ed è passato.
Il prossimo potrebbe essere più difficile,
forse.[ma decise di morire lontano dalla sua casa, in
una terra straniera, nel giorno che aveva predetto]Nell’eclisse.
***
E anche questa volta l'eclisse è arrivata e piano, piano, come
sempre, va via.