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Autore: _Aras_    28/07/2012    3 recensioni
Ho capito che Adam era innamorato di Julie quando, un pomeriggio, è venuto da me e mi ha detto: Mamma, sto per iniziare un corso di ballo latino americano.
Note: “Questa storia è stata scritta per le Olimpiadi di Writers Arena Rewind” - Iniziativa: Gara di velocità
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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discorsi da matrimonio

Titolo: Discorsi da matrimonio
Autrice: _Aras_
Fandom: Originale Romantico
Pairing: Het
Avvertimenti: Raccolta(6), Drabble
Note:  Ogni drabble è il discorso di una persona diversa al matrimonio di Adam e Julie.
“Questa storia è stata scritta per le Olimpiadi di Writers Arena Rewind” - Iniziativa: Gara di velocità


Discorsi da matrimonio



“Ricordo perfettamente come si sono conosciuti Julie e Adam: durante il campeggio invernale che ho organizzato io cinque anni fa. Posso dire di essere la loro Cupido! Loro non si erano mai visti prima e, a dire la verità, nemmeno io conoscevo bene Adam, l’avevo invitato perché era un amico del mio ragazzo. Comunque, torniamo a loro. Sarò sincera, non so cosa sia successo. Per i primi due giorni si saranno detti sì e no dieci parole, poi devono essersi conosciuti in qualche modo – e io un’idea ce l’avrei, ma ci sono ancora troppi bambini qui per dirla – e non si sono più staccati.”



“Io non c’ero a quel campeggio, ma posso dirvi come ho capito che questi due sarebbero andati lontano. Sì, io lo sapevo che un giorno ci saremmo ritrovati qui a sollevare calici di vino – molto buono, tra l’altro – e a ripercorrere i momenti più imbarazzanti delle loro vite. Dicevo: quando sono tornati da quella vacanza io li stavo aspettando al bar, dove avevo anche conosciuto un tizio niente male… Okay, basta divagare! Insomma, Adam e Julie erano seduti davanti e avevano le mani teneramente intrecciate sul cambio. Julie aveva sempre odiato quel gesto, me l’aveva ridetto anche prima di partire, quindi lui doveva essere davvero importante per averla convinta.”



“Tocca a me! Tesori, so che mi amate, ma dovreste applaudire loro, non me. Posso cominciare? Bene. Voglio raccontarvi del loro primo appuntamento. Cioè, di ciò che so del loro primo appuntamento. Adam è arrivato con un mazzo di margherite bianche – per chi non lo sapesse, sono i fiori preferiti di Julie – e una bella cravatta nera perfettamente annodata. Non conosco i particolari di cosa sia successo, ma quando l’ha riaccompagnata a casa, Julie era senza rossetto – gliel’avevo prestato io e so per certo che è molto resistente – e la sua cravatta era scomparsa. E devo dire che mi sembravano un po’ troppo accaldati, considerando che era solo gennaio.”



“E’ la prima volta che faccio un discorso, ma essendo la mamma della sposa mi sembra giusto fare la mia parte. Sono davvero, davvero molto felice che questo giorno sia arrivato. Julie e Adam hanno vissuto la loro storia d’amore pienamente – e fingerò di non aver sentito tutti quei particolari – ma ora è giunto il momento di una svolta. D’ora in poi avrete una casa vostra, dove potrete godere della gioia di essere completamente voi stessi e, soprattutto, dove avrete una vostra televisione. Davvero, ogni volta che Adam era a casa nostra la tv era occupata! Io vi voglio bene, ragazzi, ma voglio anche guardarmi le mie telenovelas!”



“Ho capito che Adam era innamorato di Julie quando, un pomeriggio, è venuto da me e mi ha detto: Mamma, sto per iniziare un corso di ballo latino americano. Mio figlio ha sempre odiato ballare, non importa che fosse danza classica o quella cosa che fate in discoteca e chiamate ballare, lui l’odiava. Non ha mai accettato nemmeno di assistere alle esibizioni a cui partecipavamo io e mio marito, chi avrebbe pensato che un giorno si sarebbe trovato al centro della pista? Julie l’ha portato a fare cose che non aveva nemmeno immaginato, e le sono infinitamente grata per questo. Vi voglio bene, ragazzi!”



“Un, due, tre, prova. Si sente? Sì? Okay. Allora… mia moglie mi ha costretto a salire in cima a questo palco per esprimere le mie emozioni. Beh, ho solo una cosa da dire a Adam: grazie. No, non ti sto ringraziando perché hai reso felice la mia bambina o perché mi farai avere dei nipotini – a quanto ho capito avete fatto pratica – o perché so che Julie è in buone mani. Cioè, sì, anche per quello, ovviamente. Ma il vero motivo per cui ti ringrazio è questo: ora dovrai pagare tu le sue bollette del telefono!”

   
 
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