Considerare che sei la ragione per cui io vivo
Avere l'impressione di restare sempre al
Punto di partenza
E chiudere la porta per lasciare il mondo
Fuori dalla stanza
Considerare che sei la ragione per cui io
Vivo
Kim Kibum si sfilò delicatamente i vestiti.
Chinava la testa, alienava la mente.
Sferrò un pugno contro lo specchio che si frantumò.
Proprio come il suo cuore.
Ma ogni singolo frammento viveva per lui.
Cercare un equilibrio che svanisce ogni
Volta che parliamo
E fingersi felici di una vita che non è come
Vogliamo
Kim Jonghyun posò il dorso contro la parete e si lasciò cadere al suolo.
L’immagine di lui era sempre più sfocata.
I contorni inventati di un viso perfetto che svanivano, offuscati dal dolore.
Si premette le ginocchia alla fronte e sferzò il silenzio delle sue membra con un pianto straziante.
Si erano amati tra le parole.
E poi lasciare che la nostalgia passi da sola
Kibum uscì dalla vasca tremante.
Non si asciugò.
Non si vestì.
Si diresse verso il corridoio lasciando impronte evanescenti.
Erano segni di nostalgia.
Qualcosa gli mancava.
Jonghyun aprì la porta coprendosi il volto.
Necessitava di lui.
Delle sue parole.
Che erano qualcosa di più.
Kibum amava i termini che componevano le immagini.
Jonghyun era la sua storia a colori da raccontare.
E sapeva vederlo con gli occhi dell’amore.
Jonghyun sentiva che erano troppo diversi.
Distanti mondi opposti.
Ma la sua voce era la luce.
Kibum era il sole.
Si accarezzò le mani.
Voleva prendere le sue e fonderle con le palpitazioni.
E prenderti le mani e dirti ancora
Sono solo parole
Kibum piangeva lacrime nuove.
Incolori, taglienti.
Il suo amore era di fronte a lui.
In un attimo gli strinse le mani.
Lo vide sorridere e gli baciò via una lacrima.
Siamo troppo distanti, distanti tra noi
Ma le sento un po’ mie le paure che hai
Jonghyun se le posò sul cuore.
Kibum riusciva a sfiorarlo?
E Jonghyun poteva distinguere i suoi battiti a distanza.
E ora penso che il tempo che ho passato con te
ha cambiato per sempre ogni parte di me
Kibum era innamorato del suo sorriso.
E voleva sprofondarci dentro.
Annegare nel dolore dei suoi occhi.
Le parole gravavano sul loro amore.
Lo avevano plasmato.
E distrutto.
E concepito nuovamente.
Vorrei stringerti forte e dirti che non è
Niente
Posso solo ripeterti ancora
Sono solo parole…
Jonghyun non poteva scorgere il viso del suo amato.
Ma distingueva il silenzio del suo sorriso.
Quando percepì le mani di Kibum vi si aggrappò.
Posò la guancia sul suo cuore.
E poteva riacquistare la vista con quel calore tanto avvolgente.
E si figurava Kibum.
Il suo sole senza volto.
** Le frasi in grassetto sono parte integrante della canzone "Sono solo parole" di Noemi. Un testo magnifico che ho considerato alquanto adatto per loro due >.< Spero vivamente che molti di voi capiscano il senso di tutto. Speriamo :D