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Autore: Meme06    28/07/2012    5 recensioni
- ... Itou...-san... perché? - domandò con gli occhi sgranati. Sorpresa.
La ragazza voltò lo sguardo verso quella che le stava accanto.
- È inutile... non cambierà in questo modo la sua opinione...
Dunque ^.^ Non amando particolarmente, anzi... odiando totalmente il pairing Orihime x Ulquiorra (dato che in primo luogo odio Orihime), ho deciso che creare un nuovo personaggio da mettere con il mio adorato Ulqui-chan non sarebbe stato affatto male ^ ^
Inspiegabilmente, assieme ad Orihime, viene 'rapita' un'altra ragazza. Il motivo è che... beh, dovete leggerla per scoprirlo :D
Credo che non ci sia bisogno di dirlo, ma per precauzione... Chi è fan di Orihime giri alla larga da qui, perché in questa ff non verrà ritratta in modo molto 'carino' ^.^ Penso di aver detto tutto! Ringrazio in anticipo chi leggerà la mia storia e mi farà sapere com'è ^.^
[UlquixOC]
Genere: Comico, Dark, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Schiffer Ulquiorra
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ichigo era veramente messo male. Le stava prendendo da quel biondino… mi sembra si chiamasse Tesla… in una maniera incredibile. Il fatto che non fosse morto rimane tutt'ora un mistero. Comunque… non che non fissi dalla parte di Ichigo mentre combatteva, ma tuttavia, per quell'arrancar dai buffi capelli celesti, mi dispiaceva.

Mi sono avvicinata a lui. Teneva gli occhi chiusi, ma ero sicura che non fosse morto.

- Ohi! - ho esclamato, piano, dandogli un leggero colpo sul braccio, con il piede. Me lo ha afferrato subito, facendomi sbilanciare e cadere, riaprendo gli occhi. Feci un mezzo sorriso. - Mi sembrava strano che uno come te fosse morto in questo modo…

Mi ha guardato male a quelle parole. Che in effetti, mi sono accorta dopo, suonavano come 'mi sembrava strano che, anche se avevi perso, fossi morto'.

- Stai attenta a come parli, ragazzina. - mi ha detto.

- Riesci ad alzarti?

- Tsk! Un paio di minuti e sarò di nuovo in piedi. - aveva detto, chiudendo per un secondo gli occhi.

- Bene allora. - avevo risposto, sedendomi meglio lì vicino e osservando la battaglia. All'improvviso poi, mi era venuta in mente una cosa. Molto probabilmente sarei stata fraintesa, ma chi se ne importa. - Ulquiorra?

Avevo domandato.

- Cosa?

- Tra quanto dovrebbe uscire da quell'affare?

Grimmjow aveva ghignato e io avevo fatto finta di non vederlo.

- Ti preoccupi per lui, mocciosa?

- Non sono una mocciosa e non mi preoccupo per lui. Era per sapere quanto tempo avevamo.

- Tsk! Di' quello che ti pare… - aveva detto, poi era riuscito ad alzarsi e a mettersi seduto. Aveva una brutta ferita, questo era sicuro. Eppure la sua voglia di vivere doveva essere davvero grande. Si era alzato alla fine e io lo avevo guardato. Barcollava un po', ma era anche normale.

- Te ne vai? Non vuoi pareggiare i conti con 'Kurosaki'? - avevo domandato, ridacchiando.

Grimmjow mi aveva rivolto uno sguardo di fuoco.

- Non rompere mocciosa… Non posso certo combattere con uno che è in quelle condizioni! - aveva detto, poi se n'era andato.

Non aveva risposto alla mia domanda e aveva capito quello che stavo pensando. Che testa calda che era quell'arrancar… all'apparenza. Era solo impulsivo, a parole e a gesti. Ma le cose le capiva, anche troppo…

Avevo continuato a seguire lo scontro, accanto a Eichiro, quando ad un certo punto era comparso… non riuscivo a crederci… il mio secondo capitano. Zaraki Kenpachi. Avevo sgranato gli occhi appena lo avevo visto. E anche lui era stato sorpreso di vedermi… si ricordava di me? Non l'avrei detto. Ero stata pochissimo con lui.

- Capitano? - aveva esclamato Eichiro, stupefatto, correndo incontro al proprio capitano.

- Esatto. - aveva risposto, voltandosi verso di lui.

- Che… - non aveva fatto in tempo a parlare che io mi ero avvicinata a lui.

- Ahh? - aveva fatto guardandomi. - Itou?

Avevo annuito, ancora con gli occhi sgranati.

- Capitano Zaraki. - avevo risposto. Non ci potevo credere. - Cosa ci fate qui?

- Che domanda è? Sono venuto a fa il culo a questo qui, non vedi? - aveva risposto, indicando l'Espada formato gigante. Il quale aveva assottigliato lo sguardo, come a dire: 'Questo è quello che credi tu'.

Io avevo sorriso, quel capitano lo avevo avuto per poco. Visto che poi c'era stato il così detto 'incidente' e una parte di me è diventata per metà Hollow.

Però in quei pochi mesi avevo capito com'era fatto e che non avrebbe mai perso. O meglio, che avrebbe fatto il possibile per vincere… che amava la battaglia quanto l'amavo io.

- Giusto. - avevo detto in fine, annuendo. - Suppongo che anche questa volta mi toccherà farmi da parte… Oh?

- Esatto! Ken-chan ce la farà come sempre! - aveva esclamato d'un tratto. Quella bambina lo aveva affiancato fin dal suo arrivo. Avevo immaginato che dopo che me n'ero andata sarebbe stata lei a diventare luogotenente.

E così… anche quella volta ero stata in disparte… si, mi sono annoiata. Ma il mio ex capitano non aveva davvero bisogno di aiuto.

- Una cosa… - avevo chiesto d'un tratto. Eichiro si era voltato verso di me, quasi timoroso. Come se già avesse capito la mia domanda. - Non è stato il capitano Zaraki a darti il permesso di venire qui e non è stato lui a mandartici… non è così, Carbone?

- Carbone? Ohh… anche tu hai inventato un soprannome per me? Ma che… Ahio! - gli avevo dato un pugno in testa.

- Rispondi!

- Lo ammetto.

- E allora chi?

- Non posso dirlo.

- Uff… vuoi essere torturato?

Il suo sguardo si era fatto terrorizzato. Ma in fondo, a me che fregava? Poteva benissimo essere solo una sua idea. Anche se qualcosa non portava. Innanzi tutto come aveva fatto a passare qua e poi come sapeva che io ero qui.

- Chi ti ha detto che ero qui?

- Nessuno.

- Hai un segno senso infallibile?

- Ho promesso di non dire niente, dai Giglio… Ahi!

Altro pugno in testa. Era vero che volevo sapere. Ma in quel momento volevo anche godermi lo scontro e potevo sempre torturare Eichiro dopo. Non sarebbe durato a lungo.

In breve… dopo aver assistito alla 'quasi uccisione di Ichigo per mano di Tesla', allo scontro tra Nnoitra e quella piccoletta di nome Nel, versione 'figa assurda' - non so perché improvvisamente era diventata grande e poi si era rimpiccolita appena fatta la Resurrección - e infine, al secondo fottutissimo rapimento di Inoue… posso dire che siamo nella merda più totale. Ichigo, e di questo ne sono certa, correrà di nuovo da quel pesce lesso.


- Che cazzo facciamo? - so che probabilmente non è un bel modo per iniziare una conversazione. Ma ritrovarmi in quella situazione non era affatto piacevole. Con un Ichigo incredulo e deluso da tutte le sue azioni. Un Kenpachi che se ne stava abbastanza tranquillo. Una Yachiru soddisfatta della vittoria del suo Ken-chan. Un' Inoue sparita, nonostante nessuno capisca la positività della cosa. Un Eichiro che mi guarda confuso e terrorizzato. Una me che non sa che deve fare in questa situazione, e che non ha nessuna voglia di accontentare Ichigo nella sua impresa 'riprendiamo la tettona'.

E poi…

- Potete sentirmi, miei cari intrusi?

- Aizen?!? - ho esclamato, attirando l'attenzione dei presenti su di me. Ecco, solo questa ci mancava. Che diavolo vuole Aizen? Dev'essere qualcosa d'importante, per aver usato il

- Vi applaudo per aver sconfitto così tanti dei miei Espada e vi premierò parlandovi dei nostri piani.

Allora… okay… l'applauso io non l'ho sentito, ma fa lo stesso, giusto?

- Stiamo per entrare nel mondo reale.

Cosa?!? Che diavolo… anzi, come diavolo…?

- Lascerò Inoue Orihime nella Torre n.5

Ahh, ora si che sono presa dal discorso!

- Siete invitati a riprenderla se lo desiderate.

Ah, libera scelta. Chi vota per no? Perché io sono negativa a questa cosa. Oh, andiamo… è come se avete cento patate e una cade in un burrone. Voi vi gettate per riprenderla? Se lo fareste siete pazzi.

- Ho finito con lei.

Sono sono io che penso che questa frase ha un non so che di malizioso? Insomma, 'ho finito con lei'. Della serie, ora sono soddisfatto e posso andarmene.

- Le sue capacità sono davvero meravigliose.

Io lo dicevo! Continua così e tutti penseranno prima o poi che le hai fatto qualcosa! No, aspetta… deve parlare per forza di qualcos'altro… dubito che quella lì sappia fare qualcosa oltre lamentarsi.

- Il suo potere di rifiutare totalmente un fenomeno oltrepassa enormemente i limiti di cosa un semplice umano dovrebbe essere in grado di fare.

Infatti lei è una rottura di scatole formato umano.

- Gli alti livelli della Soul Society avevano compreso quanto sia magnifico il suo potere.

A-ah…

- Pertanto rapirla avrebbe fatto sentire minacciata la Soul Society.

Certo… come no… perché solo un'idiota del genere riuscirebbe a farsi rapire in quella maniera. Io ero lì sotto costrizione. Non sono certa andata dietro ad Ulquiorra di mia spontanea volontà! Sono quasi morta!

- Piuttosto che focalizzarsi sul mondo reale, la Soul Society ha rafforzato la sua stessa sicurezza.

Okay… ma perché questo tizio non la fa breve?

- Poi lei è diventata l'esca che avrebbe attirato sia i Ryoka che il Sostituto Shinigami…

Visto?!? L'avevo detto io che era un pesce lesso!

- … Qui nell'Hueco Mundo, lasciandoli incapaci di soccorrere la Soul Society. Soprattutto ho avuto successo nell'attirare quattro capitani nell'Hueco Mundo per aiutarli…

Questo stronzo ha fottutamente ragione! Anche se non sapevo che avevano mandato quattro capitani. Ho visto solo Kenpachi. Però… non so come sono messi adesso, ma ci sono altri… sei capitani ancora pronti a combattere!

- E nel chiuderceli dentro.

Ah… cosa?!?

- Che diavolo sta dicendo? Non vorrà farci rimanere qui?!? - esclamò, guardando gli altri. I Garanta che hanno aperto per entrare, se sigillati… - E ora che diavolo facciamo?!?

Ichigo ha lo sguardo di uno che si sente inutile, altro che il tirarsela di poco fa!

Inizia a dire che non ce la farà a stare fermo qui senza fare niente. E Kenpachi gli risponde che è tutto sotto controllo, perché il 'vecchio scoreggione' - sue testuali parole - aveva già pensato a tutto.

- Beh, se non altro Ichigo ora capisci come mi sono sentita inutile io, fino adesso! - esclamo, facendo voltare il sostituto Shinigami verso di me. - Ti assicuro che stare troppo vicino ad Inoue è decisamente più stancante di dirle 'ciao' tutte le dannate mattine.

- Cos'hai contro Inoue? - mi domanda d'un tratto.

- Non la sopporto e basta. E questi giorni insieme non hanno fatto altro che alimentare il mio odio, già abbastanza grande. - gli rispondo.

- Ti ha fatto urlare? - domandò Eichiro, ridendo. Lui mi conosce abbastanza da sapere che se uno mi fa urlare, lo odio davvero.

- Affermativo. - rispondo.

Lui continua a ridere.

Ichigo sgrana gli occhi. Gli sembra così impossibile andare d'accordo con la sua amica? Ritorna normale, ma non smette di guardarmi.

- Ho capito, ho capito… - faccio sospirando. - Ti aiuterò a salvare Inoue per l'ultima volta… e tu mi farai tornare con voi, non appena troverete un modo per uscire da qui. So che lo troverete.

Ichigo continua a guardarmi, poi annuisce.

- Per me va bene.

- Ottimo… allora, ti precedo! - esclamo, usando lo shunpo e correndo verso l'interno di Las Noches.

So che fa strano, ma con lo shunpo mi ritengo abbastanza brava. Infatti arrivo davanti ad Inoue - seguendo la sua poca reiatsu - in pochi secondi.

- Itou-san? - domanda stupita, voltandosi a guardarmi.

- Inoue. - rispondo. - Sono venuta di nuovo per colpa di Ichigo, dopo ringrazialo, ora vieni con me che cerchiamo di trovare il modo di uscire da…

Una specie di rumore di vetri che s'infrange e il braccio candido, fin troppo conosciuto, della cuarta Espada esce fuori da dietro un trono, posto alla fine del corridoio. Quante ore sono passate da quando lo ha rinchiuso là dentro? Due, tre ore?

Con la calma che tanto lo caratterizza, si volta verso di noi.

- …qui. - finisco la frase, imbambolata.

Quello sguardo. Quegli occhi verde smeraldo… sono più magnetici delle calamite. Il suo modo di muoversi è… fluido. Si, credo che questa parola gli si addica perfettamente. Mentre quei capelli così neri che assorbono la luce, ma comunque luminosi. Dev'essere bello passarci la mano attraverso… Oddio, ho passato troppo tempo con Inoue.

- Cosa ci fai qui anche tu, femmina? - domanda, venendo verso di me. So che Ichigo sta arrivando, tuttavia non m'importa.

So che lui non ha un cuore, come so che probabilmente se volesse uccidermi morirei senza neanche accorgermene, per poi realizzarlo alla fine. Eppure, anche se si sta avvicinando, nonostante la paura… ahh, basta! Non ne posso più! Perché non riesco a catalogare la situazione come facevo prima? Lui è un nemico. Ho paura ed è normale. Io anche sono sua nemica. Lui non prova niente quando uccide, questo l'ho capito. Affronta tutto con calma, freddezza e razionalità. Voglio fare anch'io lo stesso…

- Hai paura? - mi è arrivato davanti e mi sta guardando. Mi sento… persa. Persa in un mare formato da onde calme e verdi. Ma sto tremando, perché è un mare freddo e troppo calmo per essere normale.

- Si. - rispondo.

- Itou-san? - fa Inoue, stupita.

Senza staccare lo sguardo da Ulquiorra le rispondo - sarebbe un delitto abbandonare anche per un solo istante due gemme che ti dedicano attenzione.

- Cosa c'è? Credevi davvero che avrei risposto di no? In questa situazione, solo uno che si arrende non avrebbe paura… - è incredibile che io abbia detto tutto fissandolo. - Oppure uno che si vuole auto-convincere di non averne…

- Itou-san…

Si, dillo ancora una volta il mio nome, forse capirai meglio quello che voglio dire.

Continuo a guardarlo. Non parla. Perché non mi dice che fra poco morirò? Perché non cerca di annientare la mia voglia di vivere? Non è quello che normalmente farebbe lui? Non credevo che sarei mai riuscita a capirlo davvero…

- Perché continui a metterti in mezzo, femmina? - mi domanda d'un tratto.

- Perché l'ho promesso ad un amico.

- Amico? E non hai paura che possa fallire?

- Ovvio che ne..

- No! - esclama Inoue. Mi volto verso di lei, mentre sento lo sguardo di Ulquiorra ancora posato su di me.

- No cosa?

- Sono venuti qui per salvarci… - dice. - I nostri cuori… sono vicini ai loro.

Alzo un sopracciglio.

- Ah, carina come frase devo ammetterlo. - dico, ridendo. - Semmai sono venuti a salvare te… Povera Inoue, tu si che hai bisogno di essere salvata. Tu si che sei l'unica che, non appena senti il nome di uno che conosci, pensi subito positivo. Mi scuserai se non sono così… il mio cuore è saldo nel mio petto e non si è mai avvicinato a quello di nessuno.

Non so se quello che ho detto è vero al cento per cento. Ma sicuramente quel discorso le ha fatto sgranare gli occhi e le ha fatto capire che quello che ha detto non lo pensa. Che lei ha paura quanto - se non più - me.

- Ma… Itou-san… Kurosaki-kun…

- Ichigo sta arrivando e combatterà per te, questo è sicuro. Quella testa di fragola immatura non la fermi così semplicemente.

- 'Combatterà per te'. - ripete Ulquiorra. Mi volto verso di lui. - Significa che per te lui non combatte?

- Esatto. - rispondo, incrociando le braccia. - Io non ho bisogno di essere salvata.

- Cosa ti spinge a parlare in questo modo? - mi domanda.

- Come?

- Il cuore che prima hai nominato, è quello che ti spinge a parlare così? - mi chiede ancora.

Che cosa vuole sapere esattamente? Cosa si sta chiedendo? Se quello che dico è vero? Se lo penso?

- Cosa mi stai chiedendo?

- Che cos'è il cuore? - cosa… non so spiegarglielo. - Si può vedere? Si può toccare? Possiede una sostanza?

Sgrano gli occhi e indietreggio lentamente, mentre lui si avvicina.

- Sono domande a cui mi puoi rispondere? - chiede infine, fermandosi. Si avvicina, ma questa volta non mi muovo. Sento lo sguardo terrorizzato di Inoue che mi fissa. Non m'interessa. I miei diamanti sono solo per lui in questo momento. Alza un braccio e con due dita mi sfiora una guancia, rabbrividisco al breve contatto con la sua pelle gelida. - Tu riusciresti a mostrarmelo?

- Si, se mi apro in due. - rispondo, senza pensarci. - Ma questo non vuol dire che tu debba farlo.

Non dice né fa niente. Mi guarda e basta. Devo essere leggermente arrossita, perché sento il viso in fiamme. Insomma, glielo avevo già detto che non mi piace essere fissata.

- Se ti aprissi in due? Perché? Dove si trova? - mi domanda ancora. Mi sfiora la fronte. - Si trova qui? - mi sfiora il collo. Brividi. - Oppure qui? - Scende, sfiorandomi infine il petto. - O ancora qui?

Non riesco neanche a rispondere. So che se volesse potrebbe spaccarmi in due adesso. Cosa mi fa dire che non lo farebbe? Sono comunque agitata… ma non ho più paura come prima. Perché dannazione?

- A cosa pensi, femmina?

- Come?

- Hai lo sguardo perso nel vuoto, non stai guardando nulla. Voi quando pensate fissate tutti il vuoto. - mi dice, poi si avvicina ancora, di un passo.

D'un tratto, come se avvertissi un peso gravare su di te.

- Ichigo… - la sua reiatsu è presente ovunque.

Entra dal pavimento. Dal pavimento?!? Sia Ulquiorra che Inoue guardano nella mia stessa direzione.

Ichigo lo fissa serio.

- Kurosaki-kun! - esclama Inoue.

Dai? Non si era capito chi era…

Ci fissa, entrambe.

- Allontanati da loro.

Sospiro. Quando la smetterà di tirarsela. Ulquiorra è davvero forte, non deve sottovalutarlo.

- Era mia intenzione. Il mio compito è proteggere Las Noches fino al ritorno di Aizen-sama. Non ho ricevuto l'ordine di uccidere le ragazze. - ah, bene. Fa piacere sentire che se glielo avessero ordinato mi avrebbe uccisa a sangue freddo. - Finché non mi verrà ordinato altrimenti, le lascerò in vita.

- Grazie, luce della mia vita, ti voglio bene anch'io. - lo sfotto, incrociando le braccia a assumendo una posizione abbastanza incazzata.

Ulquiorra mi guarda un attimo, poi i suoi occhi verdi si spostano verso Ichigo.

- Ma per te il discorso è diverso. Ucciderti fa parte dell'incarico di proteggere Las Noches. - Sgrano gli occhi. L'Espada estrae la katana e la punta contro Ichigo. - Tu morirai per mano della mia spada.

- Mi sorprendi. - fa Ichigo. - Non pensavo avresti sfoderato la spada fin dall'inizio. Credevo che la mia prima fatica sarebbe stata fartela tirare fuori. Allora, posso pensare che mi consideri un avversario tuo pari?

- Ti sembra il momento per certe osservazioni? - gli domando. Lui sorride appena. Mentre per Ulquiorra è come se non avessi parlato.

- Se non altro… - dice il moro. - un bersaglio da distruggere.

Ichigo sorride ancora, quanto fa strano con quell'espressione corrucciata.

- Basta e avanza.

Vanno l'uno contro l'altro, dando inizio allo scontro. Inoue crea subito quella stupida barriera distruttibile davanti a lei.

- Kurosaki-kun… - mormora.

- Hanno appena iniziato, dagli il tempo di ferirsi gravemente. - le dico.

Lei mi guarda sbalordita, poi abbassa il capo. Ormai ha capito che con me può solo stare zitta.

Bene… stanno distruggendo tutto quei due… Spero che non abbiano intenzione di distruggere anche me.


Correva. Era stanco, ma non poteva fermarsi se voleva arrivare lì in tempo. I rumori della battaglia già iniziata si sentivano anche da così lontano. Il suo piccolo giglio poteva essere in pericolo e lo avrebbe portato in salvo.

Era lì e aveva fatto quella promessa. Di riuscire a riportare Harumi intera.

Per questo il fiato ora lo stava abbandonando quasi del tutto, a forza di correre. Per questo si stava dando da fare e per questo aveva accettato quel compito.

Il suo capitano era rimasto indietro con il luogotenente Yachiru.

Lui doveva assolutamente raggiungere Ichigo, l'Espada, Harumi e l'altra ragazza. Certo che, se magari lo avessero aspettato non si sarebbe mica offeso. Va bene che lui con lo shunpo non era granché, ma possibile che quella ragazza valesse così tanto e fosse così tanto in pericolo? Dopotutto quell'Aizen aveva detto loro che potevano andare a riprenderla. Non l'avrebbe uccisa quindi.

E comunque… una cosa che non capiva c'era. Ad Harumi stava sul cacchio quella ragazza. Perché cavolo era corsa da lei? Dopotutto Ichigo era accorso subito dopo?

No, il motivo per cui Harumi era corsa da Inoue doveva essere per forza un altro. E la cosa strana era che quello che aveva pensato, neanche lui era capace di crederlo.

Non avrebbe saputo dire il perché. Ma, nonostante ci avesse sperato tante volte, non aveva mai considerato Harumi una ragazza a cui poteva piacere un ragazzo. Era talmente mascolina, che gli restava difficile immaginarla cotta di qualcuno. Nonostante la speranza ricadeva sempre su di lui. Eppure… quell'Espada che era stato rinchiuso in quell'affare… sembrava quasi preoccupata per lui. Una cosa era certa. Quella lì non gliela raccontava giusta. E poi era lui quello che aveva i segreti.

Aumentò il passo, ormai era quasi arrivato. Un ultimo sforzo e sarebbe stato dentro. Si fermò di colpo, quando vide un buco sopra la sua testa, come se il cielo fosse stato spaccato e Ichigo e l'Espada volare dentro.

- Che sta…? - non finì la frase. Spiccò un balzo e si ritrovò poco distante da Harumi, la ragazza e un occhialuto che non aveva mai visto prima e che non sapeva neanche chi era.


- Come sei arrivato qui? - domando, vedendo Eichiro davanti a me, spompato per una corsa probabilmente all'infuori delle sue possibilità. Siamo tutti e quattro affacciati al buco nella parete, guardiamo in alto, verso il buco nel cielo.

- Correndo. - risponde, avvicinandosi a me e riprendendo fiato.

Inoue lo guarda con desiderio e tristezza. Vorrebbe essere lassù, lo so. Per una volta la capisco. Anche io vorrei essere là.

Mi volto a guardare il ragazzo con gli occhiali accanto a me. Non ricordo il suo nome.

Forse lui mi potrebbe portare là.

- Ohi! - lo richiamo. Fino adesso aveva parlato con Inoue di non so che cosa. Onestamente neanche m'interessa. Si volta a guardarmi. - Hai un modo per portarmi lassù?

Sgrana appena gli occhi, poi si sistema gli occhiali sul naso e scuote il capo.

- Sarebbe una pazzia.

- Non lo decidi tu… - un'ondata di reiatsu improvvisa ci colpisce.

- Che diavolo sta succedendo lassù? - domanda il ragazzo. In effetti vorrei saperlo anch'io.

D'un tratto poi, mi viene in mente una cosa.

- Aspettatemi qui! - esclamo, correndo verso la stanza che mi aveva ospitato per tutto quel tempo.

- Cosa… ? - fa Eichiro.

- Itou-san! - non c'è bisogno di dire a chi appartiene questa voce, giusto?

Uso lo shunpo e raggiungo la stanza. Mi guardo intorno.

- Là! - corro verso la stanza dove mi sono allenata con Ulquiorra. Eccola! Ran no kaze! La mia zanpakuto!

Non appena la prendo di nuovo tra le mani sorrido. Mi sembra impossibile essere riuscita a stare così tanto tempo senza lei al mio fianco. Sorrido, soddisfatta, tornando indietro verso loro.

- Dove sei stata? - mi domanda Eichiro.

Senza dire altro gli mostro la katana.

- Oh…

- Itou-san…

Li guardo tutti e sorrido di nuovo. Ora mi sento meglio. Ho di nuovo la possibilità di fare a fette qualcuno o perlomeno di provarci! Guardiamo di nuovo in alto, almeno fino a che Inoue non si gira, con sguardo supplichevole verso l'occhialuto.

- Ishida-kun. - lo richiama, ecco come si chiamava. Lui si volta verso di lei. - Puoi usare i tuoi poteri per portarmi sopra al palazzo?

Allora poteva farlo davvero! Bastardo, perché non me lo ha detto? Dai, di' di sì…

Annuisce. E vai! Vedi, il viso di Inoue da ' se non lo fai scoppio a piangere' funziona. Il problema sarebbe che io non ci riuscirei, quindi non potrei applicare questa tecnica. Mannaggia!

Una specie di skateboard volante celeste ospita l'occhialuto - di cui mi sono di nuovo scordata il nome - e la rompiballe.

- Ehi! Fate salire anche me!

- Non credo ci sia spazio… - fa signor 'mi tiro su sempre gli occhiali'. Stanno per alzarsi.

- Eh no! - esclamo, prima di spiccare un balzo e aggrapparmi alla sua gamba.

- Che stai facendo, Itou-san?

- Mi aggrappo, non vedi? - però, lui se l'è ricordato il mio nome. Sono davvero pessima…

Una reiatsu potentissima, dai colori nero e verde, si fa strada verso di noi, investendoci mentre andiamo sopra il tetto di Las Noches.

Eccoci!

Scendo di corsa, Inoue fa lo stesso, correndo con me verso la torre, dove si vedono Ulquiorra e Ichigo.

L'Espada sta tenendo Ichigo con la coda… Ha una coda?!? Che cosa… si è trasformato. Ichigo non sembra in buone condizioni.

Ulquiorra si volta a guardarci. No, sta guardando me. Le sue sottili linee verdi sono mutate in lacrime disperate nere come l'inchiostro. Un inchiostro triste che cola, che scende lento lungo le gote.

Gli occhi anche sono diversi… la congiuntiva è verde e la cornea è gialla. Ora sono più… inquietanti e decisi.

- Siete venute davvero, femmine…

Lo fisso, truce. Sposta lo sguardo da me a Inoue.

- Ora, osserva attentamente… - dice, allungando la mano verso il petto di Ichigo, indicandolo con l'indice leggermente ricurvo. - … la morte dell'uomo in cui hai riposto tutte le tue speranze.

Parlava con Inoue. Che a quella parole sgrana gli occhi incredula e impaurita.

Un cero. Nero dai bordi verdi.

Il viso di Inoue si contorce in un'espressione di pura disperazione.

Io mi limito a guardarlo, nonostante dentro di me stia sperando che in un qualche modo si liberi. Lo sapevo che Ichigo non doveva sottovalutarlo. E ora… costringo i miei occhi a guardare, stringendo i pugni.

- Fermo! - grida Inoue.

Io la guardo. Forse… Ahh, che mi costa provare. Corro verso il pilastro e salto, tentando di gettarmi su Ulquiorra. Ichigo non deve morire. Ma non faccio in tempo. Il cero viene sparato e un gigantesco buco si forma sul petto di Ichigo. Atterro sul pilastro incredula fissando con occhi sgranati, quanto si vede bene l'altra parte fissando il petto di Ichigo. Gli occhi del ragazzo sono opachi, un nocciola spento e triste.

Ulquiorra lo lascia andare e lui cade giù a peso morto, dal pilastro.

No, no! Mi affaccio per vederlo cadere e atterrare su una barriera di Inoue. Qualche volta si rende utile. Prova a correre verso Ichigo. L'Espada stava per pararglisi davanti, quando - non so come diavolo ho fatto - riesco ad afferrarlo per un braccio prima che faccia qualunque altro movimento.

- Tu ora ti batti con me. - dico, decisa. Il mio sguardo è fermo, sicuro. Ora ho di nuovo la mia zanpakuto. So che probabilmente per lui è la stessa cosa, ma io mi sento meglio quando la impugno. pIù sicura di me. Certo, potrei morire lo stesso, ma almeno posso dire di averci provato, a vendicare la morte del mio amico.

Lui mi guarda.

- Non dire stupidaggini. - mi dice. - Ricordi cosa ti è successo l'ultima volta che abbiamo combattuto. Anche se mi guardi così una katana non ti da la forza necessaria per potermi battere. Il compito che mi è stato affidato implicava la morte di Kurosaki Ichigo. Neanche quella femmina con i suoi miseri poteri potrebbe cambiare il destino di quella sciocca copia di un hollow.

Stringo più forte la presa sul suo braccio, ma mi rendo conto che non serve a niente. Cado sulle ginocchia. Portando comunque la mano alla spada. Non riesco ad estrarla...

- Tu… - sospiro. Non riesco a dire niente.

Il rumore di qualcosa che cozza contro una superficie dura. Alzo lo sguardo, trovando l'occhialuto a lanciare frecce contro Ulquiorra.

Non c'è riuscito Ichigo, è comico il fatto che ci stia provando lui ad andare contro la cuarta Espada.

Prendono a combattere. Ma il ragazzo dai capelli blu è decisamente in svantaggio. Come reiatsu non è pari neanche alla mia. Quindi figuriamoci…

Guardo di nuovo in basso, spicco un balzo e scendo.

Inoue ha gli occhi sgranati mentre cerca di curare Ichigo.

Mi avvicino e lo guardo. Non ci posso credere… Ichigo vincerà sicuramente. Certo, tutti lo pensavano, ci avevo creduto anche io.

Vorrei riuscire anche io ad avvicinarmi a lui e a mostrare la mia tristezza. Ma credo che Inoue basti e avanzi per tutte e due. E poi, più che sgranare gli occhi e fissarlo incredula, non posso fare altro…

- Non puoi fare niente, vero? - le domando.

Si volta verso di me. Terrorizzata, ha il viso ridotto uno straccio.

- I-io… Itou-san… - si volta di nuovo verso Ichigo. - Kurosaki-kun… Kurosaki-kun…

- Smettila! Così non lo riporterai in vita! - esclamo. Vedo altre lacrime scendere dai suoi occhi. - Ormai è inutile… - si volta. - Ishida-kun…

Ishida, me lo devo ricordare. Sta continuando a combattere contro Ulquiorra, ma ormai è allo stremo… Faccio qualche passo verso di loro. Altri due calci da parte della sua coda e Ishida cade a terra. Corro verso di lui.

- Sei forse idiota?!? Che ti salta in mente?!? Vuoi spargere ancora un po' del tuo sangue? - gli domando. Ormai è Ulquiorra che ha vinto… Ichigo è morto. Loro vogliono vivere, giusto?

- Ma… - prova a dire.

- Se non sei disposto a morire allora fatti da parte! - lo interrompo, alzandomi.

Lui mi guarda con gli occhi sgranati.

- Cosa hai intenzione di fare? Neanche tu puoi sconfiggerlo…

- Le volte precedenti che avevo combattuto non ci avevo messo tutta me stessa… questa volta darò il massimo! - sono decisa. Per quanto possa risultare insensibile la morte di Ichigo ha fatto male anche a me. - Tu resta qui con Inoue! Almeno avrà qualcuno a cui rivolgere le sue domande su cosa potrebbe fare. Mi avvicino ad Ulquiorra, che mi fissa e sembra leggermente sorpreso.

- E così hai deciso di morire. - mi dice. - Cosa ti spinge a combattere per una persona morta?

- La vendetta. - rispondo.

- Vendetta? Non ha senso. - continua a dire. - Quando una persona è morta, chi la conosce di dovrebbe accertare del fatto che non respiri più e basta. Chi l'ha uccisa prima o poi se la dimenticherebbe. Quindi automaticamente uccideresti un innocente senza saperlo.

- Cosa? - mi ha confusa. Devo ammetterlo, a confondere le persone gli ci vuole poco. - Non m'interessa niente di questo! Ora combatti contro di me e se dovessi morire pazienza! Almeno ci avrei provato e non dovrei rimpiangere di non averlo fatto.

Chiude un attimo gli occhi. Poi li riapre.

- Allora? Attaccami! - gli dico, sfoderando Ran no kaze.

- Ti consiglio di sfoderare al più presto le tue armi segrete.

Beh, credo che questa volta gli darò ragione.

Passo una mano davanti al volto ed ecco la maschera che appare.

- Ran no kaze! - esclamo e i ventagli appaiono nelle mie mani. Sorrido da sotto l'armatura d'osso.

Parto all'attacco, cercando di colpirlo al braccio, mi ritrovo a colpire il vuoto. Dietro di me! Mi volto, giusto il tempo per schivare il suo cero. Mi sfiora la spalla. Un taglio così profondo ed esteso che per poco non si vedeva l'osso. Sangue. Mi ricopre lentamente il braccio, che pian piano diventa rosso.

Tento di pulirmi un poco sulla camicia, la quale inizia a sorbire il colorito cremisi del sangue.

Neanche due secondi e già sono piena di sangue. Si comincia bene.

Mi getto di nuovo su di lui, schivo la coda e provo a colpirlo. Mi ferma la spada e mi getta all'indietro di qualche metro. Gli piace proprio lanciarmi!

Mi alzo. Controllo il braccio sinistro, fa male ma posso ancora muoverlo. La ferita brucia solo un po'…

- Ha no sensu… - mormoro e corro verso di lui. Mi sento improvvisamente come se avessi già perso. In un secondo, l'idiozia che sto facendo mi si presenta davvero come una cosa stupida e inutile. Eppure, ero convinta che se avessi dato il massimo ce l'avrei fatta. Ma come fa ad essere la cuarta espada? È troppo forte… Lancio i miei coltelli, neanche lo sfiorano. - Kaeru!

Li lanciò di nuovo. Li schiva tutti e me lo ritrovo davanti. Mi afferra con la coda, bloccandomi anche le braccia e stringendo forte. Sto soffocando.

- Ciò che pensavo non era errato. - mi dice. Lo guardo, quello sguardo così vuoto… mette sofferenza. Tristezza. - Non ha senso combattere sapendo di morire.

- Se ti da tanto fastidio quello che faccio… - dico. - Perché non mi uccidi subito… invece… invece di farmi la predica?

Non ho più fiato. Lo fisso negli occhi. Non mi risponde. Che novità…

Ora che ci penso, non avevo pensato a come sarebbero potute andare le cose. Avevo pensato che Ichigo avrebbe vinto, senza pensare che se fosse successo Ulquiorra sarebbe morto, senza neanche pensare però… che se l'Espada avesse vinto sarebbe stato Ichigo quello a perdere la vita. Che cosa pensavo? Che Ichigo non l'avrebbe ucciso se gli si fosse presentata l'occasione? Che solo perché lo avrei voluto così disperatamente, Ulquiorra avrebbe lasciato il sostituto Shinigami in vita?

La maschera finisce in mille pezzi, Ran no kaze mi cade di mano.

Ma come ho fatto ad essere così stupita… Oh, ma questo è niente. Come ho fatto… a desiderare di volere entrambe le cose? Quando la parola nemico so benissimo cosa significhi.

Quando sapevo benissimo che Ulquiorra era un nemico… che uno dei due sarebbe morto comunque….

Ho paura. Guardo di nuovo Ulquiorra, mentre sento lo sguardo di Inoue posato su di me. D'un tratto sento la sua voce disperata giungermi alle orecchie:

- Salvaci! Kurosaki-kun!!

Che diavolo grida quella lì? Non lo vedi che è morto? Non lo riporterai in vita chiamandolo…

Okay… allora perché si sta alzando? Cosa diavolo? Ulquiorra mi lascia andare improvvisamente. Sembra sorpreso anche lui.

- Ichigo? - domando incredula, mentre lo vedo sotto una nuova luce e una nuova forma…

In un attimo la spada torna in suo possesso e prima che me ne renda conto, lui e l'Espada cominciano nuovamente a combattere.

Ichigo non è mai stato così… agguerrito direi. O meglio… deciso a farlo a pezzi. Così quello è il suo hollow… Interno. E dire che ero interessata a vederlo. Ora non sono neanche così sicura di riuscire a fermarlo. Perché va fermato, altrimenti rischia di ucciderci tutti.

- Ichigo! - esclamo. Non si volta. Quello non è Ichigo… - Ichigo! Cos…

Il braccio di Ulquiorra… non è più attaccato al suo corpo. Ichigo… che stai facendo?

Un esplosione… Un cero potentissimo sparato da quello che sarebbe dovuto essere un vizard.

Come diavolo ha fatto Ulquiorra a sopravvivere? E poi… è ridotto in una maniera pietosa.

- Per la miseria, torna in te! - esclamo, correndo verso di lui e provando a fermarlo. Neanche per sogno, mi ritrovo spinta via con una violenza incredibile.

Sono tutta un dolore di nuovo. Guardo di nuovo verso di lui, giusto per vedere anche Ishida che tenta di bloccare l'amico.

Devo dire che a me è andata bene. Lui è stato addirittura infilzato con la spada.

Un altro cero. Sempre sparato da Ichigo. Rosso come la rabbia che in questo momento lo sta invadendo. Non riesce a colpire Ulquiorra.

Sospiro.

Fa in tempo a sparare quel raggio potentissimo che la sua maschera si rompe e lui cade a terra. Se il viso non fosse identico - oltre che il colore dei capelli - non l'avrei riconosciuto. La pelle è pallidissima e i capelli lunghi.

- Kurosaki-kun! - esclama Inoue, correndogli incontro. E inginocchiandoglisi accanto. - Kurosaki-kun…

Mi avvicino anche io e lo guardo. Ulquiorra è poco lontano da noi. Sento il suo sguardo su di me. Ha quasi ucciso Ichigo! No, l'ha ucciso… Perché non riesco ad odiarlo? Forse perché… no, no, no!

Mi volto a guardarlo. I nostri sguardi, così diversi… si scontrano.

- La tua gamba… - gli dico, guardandolo. Non è nemmeno più un arto. Sembra restare attaccato lì per pietà.

Qualcosa di strano… non so cos'è successo, ma Ichigo improvvisamente è tornato normale, anche il buco si è chiuso.

Mi volto a guardare Ulquiorra. Ora Ichigo sta bene, potrebbe tornare a combattere e finirlo.


Per la prima volta, mi sento come se volessi salvare qualcuno. Ma stavolta non so davvero come potrei fare…



Angolo dei desideri 12 - Tristezza ç.ç


Harumi: *stato catatonico*


Ulquiorra: T.T


Grimmjow: *soddisfatto per il modo in cui è scomparso* cazzo piangi tu?


Ulquiorra: Questa è la faccina che interpreta la mia Resurrección T.T


Ichigo: *stato catatonico* è.è


Meme: Ehm… visto che tutti sono così depressi, compresa io *si soffia il naso* oggi posso comparire… Questo capitolo è tristissimo!!!! ç.ç Non che lunghissimo!!!! ç.ç Non che il penultimo capitolo!!!! ç.ç Manca solo l'epilogo ç.ç E poi… *piange a fontana*


Grimmjow: Ohi! Donna? Io comparirò nell'epilogo?


Meme: Ovvio che no u.u


Grimmjow: Cosa?!? Me ne sono andato così?


Meme: *terrorizzata* Mylla!!!! >.<


LullabyMylla: Si?


Meme: Tieni a bada questa pantera!!!! >.< Mi vuole uccidere ç.ç


LullabyMylla: Per forza, non lo fai comparire nell'epilogo ù.ù


Meme: Tu dovresti capirmi e assecondarmi, non andarmi contro!!!! >.<


LullabyMylla: *occhi dolci a Grimmjow* … *si riprende* … Ehm, cosa?


Meme: *disperata*


Ulquiorra: Temo che anche questa volta tocchi a me u.u Vorrei ringraziare tutti quelli che hanno tra le preferite/seguite/ricordate questa storia e chi ci farà sapere che cosa ne pensa di questo capitolo chilometrico u.u Alla prossima. u.u


Meme: Oh Ulqui-chan *-* Tu si che ci sai fare con i nostri lettori *-*









  
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