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Autore: Vegeta Hiwatari    28/07/2012    19 recensioni
Se Vegeta avesse avuto un figlio purosangue 10 anni prima degli eventi narrati in Dragon Ball Z, come si sarebbe evoluta la storia? Scopritelo leggendo la mia storia, riscrittura della saga di Freezer!
Vegeta ha potuto avere un figlio purosangue perché oltre a lui, Radish e Nappa, si è salvata dalla distruzione del Pianeta anche Endiva, la moglie di Vegeta!
Dal primo capitolo:
-Vegeta, io… Sono incinta!-
Vegeta era felice e terrorizzato allo stesso tempo: finalmente avrebbe avuto un erede, però sapeva che Freezer non voleva che i Saiyan si riproducessero, adesso Endiva era in pericolo!
-Accidenti, donna, sei in pericolo! Adesso Freezer tenterà di ucciderti! Uffa, lo scouter segnala ancora questa forza di 50, non capisco cosa possa essere!-
Endiva sorrise -È nostro figlio.-
Leggete e recensite, e soprattutto consigliatemi!
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Freezer, Nuovo personaggio, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 1: Prologo.
 
Ex–Pianeta Torian, nuovo Pianeta Freezer 397.
 
Le due persone stavano portando a termine la pulizia del pianeta.
L’uomo non era molto alto, aveva dei capelli neri sparati in alto, come una fiamma, con gli occhi dello stesso colore, sempre corrucciati. Indossava una Battle Suit bianca senza spallini, con l’Under Suit blu.
La donna invece era alta quanto l’uomo, con lunghi capelli neri fino al fondoschiena, con alcune punte sulla testa, simili ai capelli dell’altro.
I suoi occhi invece non erano corrucciati come quelli dell’altro guerriero, anche se riflettevano comunque l’amore per le battaglie.
Lei indossava un’armatura gialla, con gli spallini viola, un accoppiamento raro, simbolo che lei era un membro importante dell’esercito di Freezer. Sotto la Battle Suit indossava una tuta attillata rosa sangue, che risaltava le sue forme scultoree.
Quelle persone erano Saiyan, i più spietati e sanguinari combattenti dell’Universo, e loro non erano dei semplici esponenti di quella razza, loro erano la coppia reale!
Lui era l’orgoglioso Principe Vegeta, simbolo della sua razza, educato alla guerra fin da bambino e nato con un livello di combattimento di molto superiore a quello degli altri neonati Saiyan.
Lei invece era la moglie di Vegeta, Endiva, la fiera principessa dei Saiyan. Era una Saiyan di prima classe, nata in una famiglia nobile, e con gli anni era divenuta la Saiyan più forte del pianeta, l’unica degna quindi di poter diventare la Principessa Consorte dei Saiyan sposando il Principe Vegeta.
Vegeta si stava annoiando su quel pianeta: nessuno dei suoi abitanti era al suo livello.
Endiva invece era piuttosto contenta: poteva finalmente rimanere un po’ da sola con il suo amato principe, che normalmente era impegnato con gli allenamenti o veniva convocato da Freezer per discutere dei diritti degli ultimi quattro Saiyan rimasti.
Già, di questi sanguinari guerrieri, che un tempo avevano terrorizzato lo spazio, ne erano rimasti solo quattro esponenti, perché il pianeta Vegeta, il pianeta di origine dei Saiyan, era esploso nella collisione con un meteorite.
I quattro Saiyan si erano salvati perché si trovavano su altri pianeti, Vegeta ed Endiva si trovavano in luna di miele, che in questo popolo guerriero veniva celebrata massacrando la popolazione di un pianeta, per poi farlo esplodere e godersi i fuochi d’artificio. Gli altri due Saiyan erano invece in missione su un altro pianeta per conto di Freezer.
-Tsk! Che noia, questi alieni hanno livelli di combattimento imbarazzanti. Vieni donna! 20000 km a sud–est c’è un gruppo di sopravvissuti, anche se i loro livelli di combattimenti sono molto bassi potrebbe essere difficile sconfiggerli tutti da solo!-
Endiva sapeva che quella era solo una scusa: anche lei poteva leggere i livelli di combattimento di quei sopravvissuti sullo scouter, e sapeva benissimo che Vegeta sarebbe riuscito a sconfiggere quei Toriani senza problemi, semplicemente voleva che lei gli stesse vicino ma era troppo orgoglioso per dirle chiaramente che la amava e la voleva vicina.
I due Saiyan si alzarono in volo, con la propria aura che li circondava durante il volo.
Durante il viaggio Endiva guardò la superficie del pianeta con molta attenzione: sarebbe stata un fattore importante per determinare il valore del pianeta.
-Questo Pianeta è abbastanza rigoglioso, potrebbe fruttarci bene!-
Disse ad un certo punto la Saiyan.
-Sì, hai ragione, ma il colore non è dei migliori… il terreno e il cielo sono in prevalenza rossi, non è un colore che ispira vitalità! Ci vorrebbero colori come il blu e il verde! Sono molto più…-
Vegeta venne interrotto da una palla di energia diretta verso di lui.
La schivò abilmente, poi guardò chi aveva laciato quell’attacco.
Non fece in tempo a focalizzarli bene, che Endiva aveva già squartato i corpi di quattro dei venticinque sopravvissuti.
-Ehi, Veggie! Non vieni a divertirti anche tu?-
Vegeta si infuriò: la sua donna aveva osato rubargli il divertimento e l’aveva chiamato Veggie!
Con un solo attacco, il Saiyan spazzò via dieci dei sopravvissuti, poi con la super velocità perforò il cuore ad altri cinque, mentre Endiva completava l’opera.
-Tsk! Quindici a dieci, ho vinto io!-
Endiva sbuffò.
-Uffa, non vale, hai usato un attaco energetico!-
Vegeta borbottò uno Tsk!, poi disse. –Smettiamola con questi giochi infantili, abbiamo finito qui. Torniamo da Freezer.-
Endiva non era contenta della piega che stava prendendo la missione, ma d’altra parte se non tornavano in fretta alla base Freezer li avrebbe puniti, quindi liberò la mente dalle proprie fantasie piuttosto sconce e le rimandò alla sera, quando lei e Vegeta sarebbero stati veramente soli.
 
Pianeta Freezer 66, attuale residenza del signor Freezer.
 
-Mmmh, vedo che avete completato il lavoro in poco tempo… bravi, potete andare.- Freezer disprezzava totalmente i Saiyan, anche se la loro forza gli piaceva. Per questo aveva distrutto il loro pianeta di origine, lasciando in vita i due più forti e i due più mansueti. Vegeta ed Endiva erano molto forti, ma anche molto ribelli, perciò un giorno avrebbero potuto creargli problemi, anche se non potevano di certo competere con la sua immensa forza combattiva, mentre Nappa e Radish avevano un enorme timore reverenziale sia verso di lui, sia verso il loro principe.
-E ora andate a pulirvi, siete disgustosi.-
Vegeta ed Endiva ribollivano di rabbia, ma sapevano che non avrebbero comunque potuto fare nulla contro Freezer, quindi quasi ogni giorno dovevano sottostare alle umiliazioni che Freezer gli imponeva.
I due Principi si alzarono, fecero un inchino e dissero –Certo, Grande Freezer, ci perdoni per la nostra impudenza.-
Freezer li guardò divertito. Poi fece un cenno per congedarli.
Quando i due furono nella loro stanza, Endiva si avvicinò a Vegeta, gli tolse la battle suit e cominciò a leccargli il collo.
-Freezer ha detto di pulirci… se vuoi ti pulisco io, mio Principe…- Gli fece sorridendo maliziosa.
Lui rispose con un ghigno, e presto si trovarono senza vestiti.
Credo che i due si meritino un po’ di privacy, quindi non descrivo ciò che fecero in quella stanza.
 
5 mesi dopo, Pianeta Freezer 351
 
Vegeta si stava allenando nella palestra del pianeta Freezer 351, non c’era nessuno oltre al Principe dei Saiyan, aveva buttato fuori a calci coloro che la occupavano prima di lui.
Sullo scouter di Vegeta apparvero due forze, una elevata, con un livello di combattimento di 16000, una molto più piccola, con un livello di combattimento di 50.
Chi poteva avere un livello di combattimento di solo 50 in una stazione di Freezer!? Neanche le puttane dei soldati avevano un livello così basso, non ci sarebbe stato divertimento!
Comunque tutte e due le forze venivano verso di lui, quindi si girò verso di loro e sparò un Ki Blast in quella direzione.
Gli sembrava di essere stato chiaro: non voleva che qualcuno lo importunasse mentre si allenava!
Il Ki Blast venne evitato abilmente, allora Vegeta si girò.
Colei che aveva evitato il Ki Blast era Endiva, ma non c’era traccia dell’aura più piccola.
Vegeta non pensava che fosse Endiva, la sua forza combattiva era più alta, si aggirava intorno ai 17000, di un centinaio inferiore a quella del Principe.
-Cosa ti è successo, Donna? Come mai il tuo livello di combattimento è così basso?-
“Questa minuscola forza non scompare, lo scouter deve essere rotto!”
La Principessa si avvicinò a Vegeta e gli sussurrò qualcosa nell’orecchio, quindi la coppia Saiyan uscì dalla sala e si ritirò nei loro appartamenti.
-Vegeta, io… Sono incinta!-
Vegeta era felice e terrorizzato allo stesso tempo: finalmente avrebbe avuto un erede, però sapeva che Freezer non voleva che i Saiyan si riproducessero, adesso Endiva era in pericolo!
-Accidenti, donna, sei in pericolo! Adesso Freezer tenterà di ucciderti! Uffa, lo scouter segnala ancora questa forza di 50, non capisco cosa possa essere!-
Endiva sorrise -È nostro figlio.-
Vegeta ghignò, orgoglioso di quel bambino, certo 50 era una forza minuscola per un adulto, ma per un bambino che non era ancora nato era una cosa stupefacente!
Tutti e due erano combattuti tra sentimenti di felicità e di terrore, ma decisero di tentar di mascherare la cosa, e proseguire con la vita di tutti i giorni il più possibile.
 
Altri 3 mesi dopo
 
Vegeta era appena tornato da una missione solitaria. Stranamente Freezer non aveva mandato Endiva insieme a lui.
Due soldati, un Kerriliano ed un Truddese stavano discutendo di qualcosa.
Vegeta captò per caso la loro conversazione, passandoci vicino.
-Già… È molto strano che Endiva sia stata inviata sul pianeta Loaf...-
-Lì ci sono già Zarbon e Dodoria, non penso che possano aver bisogno di aiuto!-
“Cosa!? Endiva da sola sul pianeta Loaf con Zarbon e Dodoria!?”
Il Principe li prese tutti e due per il collo e li sbatté contro un muro.
-QUANDO È PARTITA ENDIVA!?-
I due tremarono, Vegeta stava trasudando rabbia da ogni poro, non era mai stato visto così.
-È… è part… partita cinque ore f… fa-
“Sono cinque ore indietro rispetto a lei! Devo sbrigarmi!”
Il Saiyan lasciò il collo delle guardie, che caddero al suolo moribonde.
Poi salì sulla sua navicella, che era atterrata qualche minuto fa, partendo subito a tutta velocità.
Tre ore dopo la navicella atterrò “delicatamente” sul morbido suolo del pianeta Loaf, scavando un enorme cratere.
Vegeta mise subito mano alla scouter: C’erano due forze di 22000 e 23000 che si stavano allontanando, sicuramente erano Zarbon e Dodoria. Inoltre c’erano due forze che si stavano spegnendo.
“Sono Endiva e il mio non ancora nato figlio! Forse riesco a salvarli!”
Vegeta si spinse fino al suo limite, la sua aura era scintillante mentre volava nel punto indicato dallo scouter.
Quando arrivò, la scena gli sembrò raccapricciante, nonostante avesse visto sicuramente di peggio:
Endiva era distesa a terra, a pancia in su, le braccia distese anch’esse, ma rotte, piegate in modo innaturale. Stessa cosa era successa alle gambe, mentre sul collo era presente un lungo squarcio, poco profondo, che però copriva gran parte della circonferenza del collo, da cui il sangue usciva in fiotti caldi e pulsanti.
Sull’addome rigonfio aveva molti lividi ed ematomi, in più era anche mezzo bruciato, Zarbon e Dodoria non avevano certo intenzione di lasciar vivo il bambino.
Vegeta atterrò, ed Endiva girò il collo verso di lui.
-Ve…Vegeta…Cough… Avevi ragione… era… cough… eravamo in pericolo… Quel… quel gay di Zarbon e …
quel ciccione di Dodoria mi hanno attaccato… non ho potuto fare nulla…-
Vegeta tentò di non farla parlare, se si sforzava avrebbe accorciato la sua vita.
-Non parlare, donna, non parlare. Un giorno ci vendicheremo, gliela farò pagare a quel bastardo di Freezer…-
-No, Vegeta… Io non posso sopravvivere fino ad allora… Hanno cercato di uccidere anche il bambino… Mi hanno rotto le braccia e le gambe… mettendomi fuori gioco… per poi colpire il piccolo… ma lui è ancora vivo, ha resistito benissimo ai loro attacchi… è proprio tuo figlio… e ora vuole nascere…-
Per una Saiyan un parto non era affatto doloroso, potendo disporre di una forza molto superiore a quella delle terrestri in qualche secondo era tutto finito, però consumavano molta energia. Nello stato in cui era, Endiva non sarebbe sopravvissuta a nessuno dei due metodi.
-No, Endiva, puoi riuscire a resistere fino alla vasca medica…-
Lei però non lo ascoltò, facendogli cenno con la testa di toglierle la tuta e l’armatura, lasciandola nuda su quel tereno brullo.
Quindi lei spinse, ed immediatamente il Principe dei Saiyan si trovò tra le braccia un frugoletto con capelli a fiamma e gli occhi chiusi corrucciati, ed una codina che si muoveva con delicatezza.
Vegeta portò il figlio all’altezza di Endiva, che ormai era in fin di vita, il suo livello combattivo scendeva a vista d’occhio.
-Guard… guarda… Vegeta… ti assomiglia veram… cough… veramente tanto… mi dispiace di n…-
Gli occhi di Endiva si riempirono di lacrime.
-Di non poterlo veder crescere… si chiamerà… Vegeta… sarà un grande guerriero come il padre… ti amo… Vegeta…-
La testa di Endiva cadde e il collo si girò verso i due Vegeta, fissandoli con quegli occhi scuri e ormai privi di vita.
Vegeta le chiuse gli occhi con la mano, e trattenendo le lacrime disse –Ti amo, Endiva…-
Poi urlò la sua rabbia al cielo.
-AAAAAAH! MALEDETTO FREEZER, LA PAGHERAI UN GIORNO!! GIURO SUL MIO ORGOGLIO E SUL MIO POPOLO SCOMPARSO CHE TI DISTRUGGERÒ !!!-
I capelli di Vegeta diventarono biondi per una frazione di secondo, talmente poco che neanche lui si era reso conto del cambiamento.
 
 
 
 
Angolo dell’Autore
In contemporanea la mia storia su Beyblade ho deciso di dedicarmi ad una storia su Dragon Ball, un What If in cui riscriverò la storia di Dragon Ball in tre storie, dove Vegeta ha avuto, appunto, un figlio purosangue 10 anni prima degli eventi narrati nell’anime di Dragon Ball Z
  
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