La nostra prima volta!!

Non potevo credere alle mie orecchie, io Cristine McQueen, uscita da poco dalla “Fashion Institute of Design” una delle più importanti scuole di moda americane, ero stata chiamata  come stilista per un telefilm famoso in tutto il mondo…. Il famosissimo telefilm :” SUPERNATURAL”!!
 
Mi sembrava un sogno, finalmente dopo le mie tante preghiere adolescenziali, avrei conosciuto l’attore dei miei sogni: “ JENSEN ACKLES”!!
 
-ok!... Cristine hai sognato già troppo- ad interrompere i miei bellissimi sogni ad occhi aperti, fu mia sorella Jasmine.
 
-si…forse hai ragione…sto sognando troppo… ma finalmente vedrò Jensennnnnn- urlare in questi momenti mi aiutava moltissimo, anche perché a breve sarei stata su quel set.
 
Infatti  la mia amata sorella mi stava accompagnando dritta dritta a Vancouver in Columbia. Ora vi chiederete il perché mia sorella era con me. Beh logico adorava Jared e non si sarebbe persa l’occasione di conoscerlo.
Dopo intere ore di viaggio, tra autobus, treni e infine un volo dritto a Vancouver, eravamo arrivati davanti all’enorme portone che separava la strada dall’interno del set dove veniva girato appunto il telefilm.
Frenetiche io e Jasmin entrammo nell’enorme struttura, era tutto meraviglioso, in ogni angolo c’erano fotografie premi e ricordi delle fan che avevano dato agli attori e al regista.
 
-dimmi che sto sognando!- mi disse con un sorriso a 32 denti Jasmin.
-oh, per niente…siamo qui SUL SERIOOOOO!- cominciammo a ridere come pazze sclerotiche, quando qualcuno alle nostre spalle con un colpetto di tosse ci riportò alla realtà.
 
(*colpo di tosse*)
- voi siete??- disse un uomo molto più alto di noi, con un auricolare poggiato appena nell’orecchio destro.
-ehm…sarei venuta qui per un lavoro come stilista….mi presento…Cristine McQueen.
 
L’uomo davanti a noi, ci scrutò per bene oer poi finalmente degnarsi di parlare.
 
-si…mi hanno detto che sarebbe arrivata la stilista…io sono la guardia della struttura… la chiamo subito il signor Erik Kripke.
 
Senza farci parlare, si allontanò da noi, così io e Jasmin cominciammo a guardarci nuovamente intorno. Era una struttura mai vista prima, curata nei minimi dettagli, ma quel guardare subito venne interrotto dal signor “ERIK KRIPkE” creatore, produttore e regista del telefilm.
 
-Buongiorno signorina Cristine McQueen, io sono Erik Kripke! – sfoderò un sorriso e mi porse la mano.
-Piacere mio- gli strinsi la mano e gli sorrisi anche io.
-Lei è?- indicò mia sorella.
-Piacere Jasmin McQueen, nonché sorella di Cristine- Sorrise e salutò con grazia.
-Piacere, beh non le dico di cominciare ora, anche perché è con sua sorella e poi dopo il lungo viaggio sarà stanchissima, così ho deciso di farle conoscere i fratelli Winchester, viene?- mi disse incamminandosi verso le scale, che avrebbero portato di sicuro ai camerini degli attori.
-Certo!- dissi senza troppi giri di parole.
-Può venire anche lei!!- disse Erik a Jasmin.
-La ringrazio- rispose semplicemente mia sorella.
 
Dopo minuti passati in una stanza enorme, la porta si aprì e da essa entrarono i nostri amati attori : Jensen Ackles e Jared Padalecky in tutto il loro splendore.
Qualcosa mi ribolliva nello stomaco, forse davvero non sarei mai riuscita ad amare nessuno come amo Jensen, cioè, fino a poco tempo fa era solo un sogno e vederlo in tv i miei ormoni scoppiavano a mille invece ora me lo ritrovavo di fronte con  bava dappertutto e senza parole.
Ormai persa nella bellezza dei due, non mi accorsi che erano piuttosto vicini a me e mia sorella. La voce calda di Jensen mi fece ribollire il sangue nelle vene, così da farmi arrossire ed eccitare a tal punto di non sapere più cosa rispondere.
 
-Cristine? – chiese Jensen vicino a mia sorella.
 
Per tutta risposta Jasmin si limitò ad un semplice “NO” con il movimento della testa e indicò me con una mano.
 
-Sei tu allora la nostra stilista…- si avvicinò Jared con fare da gentiluomo e mi porse la mano.
L’afferrai !  -Si! Sono io – sponderai il mio miglior sorriso.
Jensen si avvicinò a me e con i suoi grandi occhi verdi e il suo splendido sorriso mi porse la mano… - Piacere Cristine, Jensen Ackles al tuo servizio - .
 
Mi sentivo una regina accanto a quei due, erano in grado di farmi perdere la lucidità. Gli feci conoscere mia sorella e mentre tutto andava per il verso giusto, Erik decise di lasciarci da soli con i due attori. Parlammo per l’intera giornata e cosa che mi dispiacque fu quando Jensen disse di avere una ragazza. Ma dopotutto un attore come lui doveva per forza avere una ragazza. Chi si sarebbe fatto scappare un succuletto pranzetto del genere??
 
Dopo la piacevole giornata e dopo aver firmato il contratto per un anno, iniziai la mia avventura su quel set.
 
Ora potevo essere la donna più felice al mondo.
 
Passati ormai tre mesi, il cast del telefilm era la mia seconda famiglia, soprattutto con i due attori, ormai condividevo tutto con loro, e lo stesso facevano i due J.J come era solito chiamarli io.
Mentre stavo facendo provare degli abiti nuovi al mio carissimo Jared, il maggiore dei fratelli Winchester nonché Jensen venne tutto soddisfatto nel mio camerino.
-Ho lasciato Dannel- disse senza fare troppi giri di parole.
 
Io e Jared ci guardammo per poi esclamare in coro un: - Cosa?? -.
 
-Si avete sentito bene, la storia con quella donna mi stava uccidendo, io volevo qualcosa che mi attraesse, ma lei tutto aveva tranne che la facoltà di attrarmi…- disse, guardandomi dritto negli occhi.
A quello di sicuro il mio viso andò in fiamme, cambiando ogni tipo di tonalità di rosso. Da un rosa carne a un bordeaux.
-ehm…- non sapevo che dire…non potevo dire ‘mi dispiace’ perché a dispiacermi non ci pensavo e tanto meno neanche lui lo era.
Cosi decisi di stare zitta e continuare il mio lavoro. Nella stessa situazione era anche jared e proprio come me decise il semplice silenzio. Così Jensen non sapendo cosa dire, salutò con un semplice cenno della mano e si avviò nelle sue stanze.
 
Passai la giornata in quel maledetto camerino, e proprio mentre stavo per prendere la borsa  da quel misero lettino che era lì dentro, la porta si spalancò, e da essa entrò Jensen. Aveva addosso una camicia di filo bianca, un jeans strappato e le mani incrociate sul petto.
 
-che ci fai qui?- gli dissi di spalle.
- mi fai impazzire Cristine…- disse con una voce piuttosto eccitata.
Mi girai di scatto e lo guardai, mentre lo facevo mi si avvicinava sempre di più e io ero lì immobile che lo guardava con gli ormoni così detti “a palla”.
Si avvicinò a me e eccitato a mille mi disse: - i tuoi occhi da cerbiatto quando si posano sul mio corpo mi fanno rabbrividire, la tua bocca di un rosso intenso mi fa sognare e la morbidezza dei tuoi capelli neri mi fanno eccitare…- disse mentre mi accarezzava con una mano il viso e con l’altra il mio corpo.
 
In quel momento persi la lucidità e senza farmelo ripetere due volte lo portai al muro e lo bacia con tutta la foga che era in me.
A dare un qualcosa di eccitante furono i suoi baci sul mio collo ormai abbandonato alle sue labbra. E mentre mi baciava cominciò a spogliarmi. Con urgenza mi sfilò l’intimo e dopo che io lo spogliai mi sbattè al muro alzandomi da terra, facendomi cingere i suoi fianchi con le mie gambe.
 
-ti voglio Cristine- mi sussurrò ad un orecchio tutto eccitato.
 
-Dio Jen, anche io ti voglio…- queste furono le nostre ultime parole, perché tutto divenne un mix tra gemiti e urla di piacere.
 
Entrò in me con dolcezza, come se per entrambi fosse stata la prima volta, ma sapevamo entrambi che in quel senso non ci appartenevamo. Ma per noi quella doveva essere la NOSTRA PRIMA VOLTA.
Cominciò a spingere in me, prima lentamente poi andando sempre più ad aumentare le spinte. Il sapore dei nostri baci, era unico, era perfetto, era meraviglioso era nostro.
In quel momento non mi importava del futuro, del come sarebbe andata la cosa, in quel momento volevo essere posseduta dall’amore che ci circondava, da quel desiderio forte ed inevitabile dalla voglia che avevamo l’uno per l’altro.
 
Con accurati movimenti entrambi arrivammo al piacere, e proprio mentre tutto sembrava un sogno, Jensen mi meravigliò.
-Cristine, sarà presto lo so, ma io non me lo tengo più dentro, per me sei importante e in 30 passati che ho, non ho mai e dico mai sentito qualcosa del genere con una ragazza, per questo…vorrei tanto che tu accettassi di essere la mia ragazza ufficiale!-
 
Il mio cuore perse un battito e poggiandomi su di lui dissi… :- Si voglio essere la tua ragazza ufficiale- e così entrambi ci addormentammo su quello che prima avevo chiamato “misero lettino”.
 
Cosa succederà mai ora?...

 
Mio angolino: