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Autore: VidelB    12/02/2007    11 recensioni
La mattina seguente il matrimonio di Goku e Chichi... mi pareva interessante provare a immaginarmeli anche in questa situazione XD. Il finale de "Il bacio" mi era sembrato un po' troppo "sfumato" e così, presa dal raptus della scrittrice, ho avuto l'idea di dare un tocco in più alla storia. Una ff non è necessaria all'altra, per cui sentitevi liberi di leggera in ogni caso ^_^
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chichi, Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quei baci: erano innumerevoli e leggeri sulle guance. Goku chiuse gli occhi e dovette abbozzare un sorriso alla felicità della moglie, anche se non ne aveva ancora ben compreso l’origine. Dopo qualche istante però la distanziò sbigottito, nel momento in cui lei aveva iniziato ad accarezzarlo maliziosamente.

Chichi gli carezzò i capelli ribelli per poi giungere alla tempia, quindi alle orecchie, alle guance, al mento, al collo e infine ai pettorali. Una volta posata la mano lì, si sbilanciò di proposito e lo baciò nello stesso momento.

- Come va?- domandò subito dopo, compiaciuta della sua meraviglia evidente.

Le guance del ragazzo avevano iniziato ad arrossire a quel ricordo, preludio di una serie molto più lunga di gesti e sensazioni nuove, provate la notte appena passata per la prima volta. E dire che credeva di aver dimenticato quasi tutto.

La giovane lo fissò a sua volta con aria furbetta, comprendendo fin troppo bene i suoi pensieri, e gli diede un bacio sul collo.

Goku prese un bel respiro e le posò due baci sulle palpebre, quindi sul naso e infine, sfiorando le labbra, sul collo, inspirando il suo profumo e perdendovisi definitivamente.

Il moretto sobbalzò alla lieve scarica di piacere che quell’azione gli procurava. Lei stava… facendo la stessa cosa che aveva fatto lui prima che… succedesse il resto. Questo sì, lo ricordava già da prima dopotutto. Ma “il resto” gli appariva ancora come qualcosa di indefinito e confuso.

- Ehi…- sussurrò Chichi facendo scivolare una mano lungo la sua schiena in modo rassicurante- Goku, non ti dispiace se prima di alzarci ti bacio un’altra volta vero?

Lui scosse appena la testa e subito riprovò la sensazione delle sue labbra sulle proprie, differente comunque da quella di qualche minuto prima. Era decisamente più… aggressiva?

- Mi piace anche toccarti.- sussurrò piano. La moglie accennò un timido sorriso, lo prese per mano e lo trascinò di nuovo in camera.

- Anche… a me.- rispose chiudendo la porta, per poi tornare a baciarlo con più passione.

I ricordi chiari si fermavano a quel punto. Goku messo sotto pressione decise di reagire e rispose all’ “attacco” con altrettanto fervore, senza pensare nemmeno più a respirare, finché fu lei a dover allontanarsi per prima e riprendere fiato.

- Wow non pensavo l’idea ti andasse così a genio!- ridacchiò la ragazza piacevolmente stupita. Un battito di ciglia bastò affinché si ritrovasse posata con la schiena sul materasso.

- Goku, uhm…- mormorò sentendo il suo corpo aderire al proprio.

- Che c’è?- chiese l’interessato attento.

Chichi sospirò e sorrise:

- Nulla. Fai pure.

- Bene. Allora riposati un altro po’ se vuoi. Io intanto vado a mangiare.- concluse allegro rimboccandole le coperte; quindi indossò i boxer e saltò giù dal letto.

Chichi rimase in completo silenzio ritrovandosi improvvisamente sola. Nella sua immaginazione sarebbe dovuto accadere tutt’altro. Tristemente passò le dita fredde di una mano sulle labbra, pensierosa: avrebbe voluto sentire di nuovo su di sé Goku, inesperto ma avido di sensazioni. Avrebbe voluto sentire la scia dei suoi baci incendiarle la pelle e soffermarsi lì, con bramosia, con insistenza.

- Goku…- si ritrovò a sussurrare imbarazzata di sé stessa, stringendo il cuscino fra le dita e raggomitolandosi su un fianco. Riusciva a sentirne la forte mancanza anche dopo un solo minuto, doveva controllarsi, si rimproverò. Sprofondò il viso contro la federa ma anch’essa era impregnata del suo odore… così non riusciva a calmarsi, pareva impossibile. Doveva alzarsi, aprire la finestra e farsi una doccia. Avrebbe dovuto essere sufficiente. Detto fatto, la giovane si mise in piedi e, girata la maniglia, respirò a pieni polmoni l’aria frizzante del mattino, osservando la foresta a pochi metri. Dalla miscela di suoni s’intuiva che fra quegli alberi gli animali diurni si erano svegliati già da un bel pezzo.

Chichi dopo un paio di respiri si voltò e stava per aprire la porta del bagno, quando inciampò in qualcosa. Si riprese appena in tempo con le mani per non finire di faccia sul pavimento, dopodiché gettò uno sguardo adirato sull’oggetto in causa: un bastone. La ragazza lo raccolse rialzandosi in piedi, esaminandolo. Arancione, leggero, sembrava fatto di comunissimo legno… provò a graffiarlo con un’unghia ma non vi riuscì; evidentemente il materiale era più resistente di quello che sembrava, anche se riportava alcune scalfitture. Una cordicella era fissata all’arma, rendendola più pratica da trasportare, magari a tracolla e… Chichi ebbe un sussulto.

Un ragazzino, poco più di un bambino, parlava allegramente mentre erano seduti su un prato di fiori, di fronte a un ruscello. Per lei era come un appuntamento, in cui si facevano cose belle; l’aveva detto ad alta voce… e il suo interlocutore per tutta risposta gli si era avventato contro con un pugno. Per fortuna era riuscita ad evitarlo! “Ma cosa fai?!” “Questa è una cosa bella no?” aveva risposto l’interessato sorridendo felice e guardandola dritta negli occhi.

Quel ragazzino portava a tracolla un bastone identico; era Goku!

La giovane avvicinò il bastone al petto, trasformando la stizza verso l’oggetto, che avrebbe volentieri buttato via fino ad un istante prima, in gelosia. Altro che buttarlo! Goku gli era così affezionato… in effetti si stupiva di non averlo più visto portarselo sempre dietro, come una volta. Forse semplicemente non ne aveva più bisogno ormai; era diventato forte, molto più forte di qualche anno prima. Però, in ogni caso, abbandonarlo lì in mezzo alla stanza come una cosa da buttare… Chichi si accigliò e prese la via delle scale, verso la cucina, finché non si ritrovò affianco al marito, intento ancora a rovistare nel frigo come un ladro.

- Ehi!

Il ragazzo si voltò a scrutarla con aria interrogativa e la bocca piena di cibo.

- Goku… santo cielo, ingoia quella roba non posso parlarti così!- lo ammonì sconcertata, le mani dietro la schiena.

Lui deglutì e la fissò di nuovo.

- Dovevi dirmi qualcosa?

- Sì, ecco… ho trovato questo a terra in camera da letto. Vorrei trovargli un posto più adatto del pavimento che dici?- spiegò mostrandogli il bastone magico.

Gli occhi del giovane si illuminarono:

- L’hai ritrovato!- esclamò alzandosi del tutto in piedi- Ieri l’avevo poggiato e non sapevo più dove fosse finito, grazie mille Chichi!- proseguì rimpossessandosi dell’oggetto.

La sposina annuì sorridendo. Le era parso strano infatti…!

- Ci tieni molto, non è così?- chiese intenerita dalla reazione.

- Esatto. E’ un regalo di mio nonno e inoltre mi ha aiutato tantissimo nei combattimenti.

- Farai bene a metterlo in un posto sicuro allora.

- Sì certo!- rispose energico, poi si bloccò un attimo- Tu hai qualche idea?

- Beh, dipende da te. Hai intenzione di utilizzarlo oppure di metterlo semplicemente da parte?

Goku sembrò rimanere sorpreso da quella domanda e ridacchiò:

- No no, sarà meglio trovargli un posto e basta. Ho iniziato a contare sulle mie sole forze e devo continuare così. Ormai non posso più affidarmi alla protezione del nonno, capisci?

Chichi fu altrettanto stupita di udire un tale risposta. Sbatté un paio di volte le palpebre e annuì di nuovo.

- Hai ragione. Ora siamo adulti e sposati, dobbiamo cavarcela da soli in ogni caso.

Lui stette in silenzio per un paio di secondi:

- Sì, se vuoi metterla così…- mormorò pensieroso.

La giovane se ne uscì con una risatina e gli si avvicinò ulteriormente, emozionata, fissando il suo collo anziché gli occhi:

- Ti amo.- sussurrò così, di punto in bianco, lasciando scorrere liberamente le parole dal cervello, alla gola, alle labbra.

- Io… anche.- replicò l’interessato arrossendo appena, immobile.

Rimasero entrambi in silenzio per un po’, avvolti nel ticchettio dell’orologio a parete.

- Goku…

- Che c’è?

- Voglio… vorrei…- balbettò Chichi quasi tremando nel tentativo di alzare lo sguardo, ma fu già una grande fatica arrivare all’altezza del naso.

- Cosa?

- Di nuovo... uhm… come, come posso dire…- finì per intrecciarsi ulteriormente diventando paonazza.

- Oh, sta scivolando, aspetta.- la interruppe lui trattenendo la spallina della sua camicia da notte e risistemandola. Lei fu attraversata da un lieve brivido e ghermì fulminea quella mano sulla propria spalla, stringendone le dita possessivamente.

N.B.: Grazie mille per i commenti, me commossa! ç_ç … ^_^

  
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