*Flash-Back*
Vivo in una piccola cittadina di nome Stratford.
Qui ho incontrato il mio migliore amico,un ragazzo dolce,gentile e sempre pronto ad aiutarmi.
Qui ho incontrato il mio migliore amico,un ragazzo dolce,gentile e sempre pronto ad aiutarmi.
Il mio nome è Janet,ho 8 anni e ho occhi celesti e capelli color grano.
In un giorno normale,mi venne a trovare Justin,il mio migliore amico,e come sempre uscimmo a giocare.
Con lui divertirsi era facile,era un buffone e ci volevamo molto bene.
Con lui divertirsi era facile,era un buffone e ci volevamo molto bene.
Una volta Justin dovette andare in gita,mi propose di andare con lui ma rifiutai perché volevo lasciare che almeno quel giorno la famiglia si potesse divertire.Quando se ne stava per andare,mi disse che al ritorno lui sarebbe venuto a cena da me.
Ma non tornò più.Finchè non chiamarono casa dall'ospedale
di Ontario,rispose mamma e qualcuno le disse che Justin ebbe un incidente
e che finì in coma,mentre i genitori morirono.Mamma aveva gli occhi lucidi e attaccò il telefono.
di Ontario,rispose mamma e qualcuno le disse che Justin ebbe un incidente
e che finì in coma,mentre i genitori morirono.Mamma aveva gli occhi lucidi e attaccò il telefono.
Mi disse che il mio migliore amico fosse in coma,ma cosa voleva
dire la parola "coma"? Mamma me lo spiegò.
dire la parola "coma"? Mamma me lo spiegò.
Stavo piangendo.Così insieme andammo in quell'ospedale,durante il tragitto mia madre cercava di tranquillizzarmi.
Ero ancora piccola,cosa ne potevo sapere io? Non sapevo più che fare,lui c'era sempre stato per me e ora? NON POTEVO FARE NULLA.
ERA IL MIO FOTTUTO MIGLIORE AMICO,NON POTEVO PERMETTERMI DI PERDERLO.ERA IMPORTANTE,LUI CHE
MI AIUTAVA NONOSTANTE TUTTO.E IO CHE POTEVO FARE?NIENTE.PERCHE' ERO UNA INCAPACE.MI SENTII LA PIU' INUTILE DEL MONDO.
MI AIUTAVA NONOSTANTE TUTTO.E IO CHE POTEVO FARE?NIENTE.PERCHE' ERO UNA INCAPACE.MI SENTII LA PIU' INUTILE DEL MONDO.
Quando arrivammo,ci precipitammo nella stanza in cui si trovava Justin.
*TUTUTUTUTUM* Il mio cuore andava all'impazzata,mi sentivo morire..Era sdraiato su
un lettino,immobile.La sua faccia era pallida,mi avvicinai e gli parlai,sperando che potesse sentirmi,ma niente.
un lettino,immobile.La sua faccia era pallida,mi avvicinai e gli parlai,sperando che potesse sentirmi,ma niente.
Il dottore mi consigliò di andarlo a trovare spesso e di leggerli favolette o fargli ascoltare la musica perché gli farebbe bene,così feci per i 3 anni successivi.
Poi mi dovetti trasferire per il nuovo lavoro di mia mamma,andai a vivere
a Los Angeles.E il mio migliore amico,giaceva ancora su quel lettino,in coma.
a Los Angeles.E il mio migliore amico,giaceva ancora su quel lettino,in coma.
Ormai ho 17 anni,e anche lui.Quanto vorrei tornare a quei tempi,in cui
l'unico scopo delle mie giornate era giocare felicemente con Justin.
l'unico scopo delle mie giornate era giocare felicemente con Justin.