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Autore: Vallellata    29/07/2012    2 recensioni
Allora, io amo la coppia ValesexGoten e, se posso dirlo, è la mia coppia preferita di Dragon Ball, non yaoi.
Innanzitutto, ho scritto questa fan fiction perchè, ultimamente, ero ispirata ma anche perchè volevo fare un dispetto a tutte quelle bimbeminchia che vanno in giro dicendo "Valese f skifo!!!111 Goten non s l mrt!!1111111" o cose del genere.
Detto questo, buona lettura.
Spero che sia di vostro gradimento.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Goten, Valese | Coppie: Goten/Valese
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una notte d'estate e, nel cielo, non c'era una nuvola.
Quella enorme distesa blu era ornata unicamente da lucine, però ce n'era solo una che superava le altre, si di grandezza che di splendore, la Luna.
Tutte le persone vedendolo si rallegravano.
Tutte tranne una.
Quella persona si trovava sul balcone di casa sua, a guardare le stelle, con le lacrime che le solcavano il viso.
Valese, quella persona, non ce la faceva più.

Tante persone la odiavano perchè era bella ma, soprattutto, perchè era la fidanzata di un bel ragazzo dal cuore d'oro, Goten.
Ogni strada che percorreva, vedeva delle persone che sparlavano di lei dicendo frasi tipo "Hey, hai visto quella lì, è davvero brutta ed è ridicola con quel vestitino giallo" oppure "Tutti dicono che quella abbia il cervellino piccolo come quello di una noce... è vero, le noci non hanno un cervello! Aahahah".
Ognuno di questi commenti le faceva sanguinare il cuore e, ogni volta si chiedeva, "Cosa ho fatto di male a queste persone per meritarmi questo?".
Ad aggiungere il danno alla beffa Goten si era allontanato da lei e si vedeva spesso con Bra.
Ciò la faceva soffrire ancora di più.

Dopo un paio di minuti si voltò, tenendosi le braccia incrociate al petto, come per abbracciarsi, ed entrò in camera, dimenticandosi di chiudere la finestra.
La sedia era troppo lontana da lei e, visto che i suoi genitori dormivano nella camera di sotto, non voleva rischiare di svegliarli, perciò andò a sdraiarsi sul letto.
Si lasciò cadere sul letto, facendo spargere i capelli castani sul cuscino.
In quel momento, riprese a pensare a Goten.
Ormai era la sua ossessione, perchè lo amava con tutta se stessa.
E' stato il primo ragazzo che si è preoccupato di lei, che riempiva le giornate della giovane, che si prendeva segretamente cura di lei,che le faceva conoscere delle nuove cose che, in provincia, non aveva mai visto e che non la giudicava per ciò che non era.
Una folata di vento pose fine ai suoi e, visto che cominciava ad avere freddo alle gambe, si girò da un lato, coprendole con una coperta di lana. 
Ad un tratto si accorse di un qualcosa che si stava sdraiando sul suo letto, accanto a lei e sentì delle braccia circondarla.
Sapeva già chi era, lo aveva riconosciuto dal suo odore.
Era l'unica persona che conosceva che profumava di fiori di ciliegio.
-Go...ten- disse a voce bassa, un po' soffocata dalle lacrime.
Si girò velocemente e affondò la sua testa nei pettorali del ragazzo, non cessando di piangere.
-Su- disse lui con la sua voce dolce e rassicurante, mentre continuava a stringerla a se con un braccio, mentre con l'altro le accarezzava i capelli per calmarla -Non face così, Valese, non piangere. Tu non devi soffrire! Non meriti di soffrire-
-Ma... le persone....- disse a voce bassa
- Non curarti di ciò che dicono gli altri, tu sei la ragazza migliore che un ragazzo possa desiderare e, se dicono delle cose brutte su di te, significa che sono solo invidiosi- detto ciò le tolse i capelli da la fronte e, lì, le diede un bacio.
-Io pensavo che non mi volessi più, pensavo che preferissi Bra, visto che passi molto tempo con lei- si asciugò un po' le lacrime.
-Bra? 
Ma come ti è potuto venire in mente?!
Lei, per me, è solo la sorella del mio migliore amico, niente più.
E, poi, ho passato del tempo con lei, perchè avevo bisogno di qualche consiglio.- si mise a ridere e, mentre la fissava, sentenziò -sei carina anche dopo aver pianto.-
Lei arrossì leggermente, non era abituata ai complimenti, anche se lui glieli faceva spesso.
-Ah, Valese, devo chiederti una cosa, però,- disse guardandosi attorno -questo non è il luogo più adatto.-
Detto questo e, prima che lei potesse opporsi, la prese in braccio e la portò nel cortile di casa sua.
-Qui va benissimo- disse appoggiandola per terra e inchinandosi davanti a lei.
 -Vorresti tu, Valese, sposarmi, diventando, così, mia moglie?-
La ragazza dai capelli castani rimase a bocca aperta.
Non si aspettava una proposta del genere.
Esitò qualche minuti ma, sopraffatta dalla felicità, disse -Si, lo voglio!-
Goten si alzò in piedi e, dopo aver avvicinato il suo volto a quello di Valese, la baciò sulle labbra.
In quel momento iniziarono a scoppiare i fuochi artificiali dietro di loro.
Si fermarono a guardare quel miscuglio di colori inondare il cielo.
Il silenzio fu interrotto da una domanda -Goten, mi spieghi come fai a cambiare i capelli da neri a biondi così velocemente, senza farti una permanente?-
-Hm... te lo dirò la prossima volta- le mise il braccio dietro la schiena, riprendendo a guardare i fuochi . 
  
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