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Autore: Bellina769    29/07/2012    0 recensioni
La vita di Catherine Barnes non è mai stata semplice per lei. Suo padre l'aveva abbandonata all'età di quattordici anni lasciando lei sua madre e suo fratello più piccolo per adare a vivere in Messico con una ballerina. Ma nonstante le difficoltà Cathy aveva i suoi sogni e uno di questi era quello di iniziare una nuova vita andando a vivere a Londra e lavorare per il Times. Ma avvolte i sogni possono essere compromessi anche solo da due occhi verdi.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Tutto incominciò una giornata di settembre,non una giornata qualunque ma la giornata del primo giorno di scuola del quarto anno che non è altro che il penultimo di una lunga vita scolastica, la penultima fatica prima di diventare veramente consapevoli della vita e di prendersi le proprie responsabilità. ci sarà gente che sicuramente continuerà il suo percorso andando all’università ampliando ancora di più la sua cultura, ma io non volevo aspettare ancora un secondo di più, iovolevo vivere subito l’avventura del lavoro, quell’avventura che ti fa diventare grande e responsabile ,quella dove non devi chiedere niente soldi ai tuoi, niente permessi su cosa sia giusto o no fare nella vita. Si io Catherine Barnes non volevo aspettare neanche un minuto di più ed ero consapevole che tra meno di due anni la mia vita sarebbe cambiata radicalmente. Io volevo diventare giornalista nella famosa rivista di Londra il Times e soprattutto andare via dalla mia città,non che non mi piaccia ma per il semplice fatto che non la sento come la mia città la sento come una bambina sente un giocattolo di un'altra amica non sua. Non so quale sia il mio posto del mondo ma sono sicura che non qui a Pennsburg in Pennsylvania. Io sogno Londra da quando ho visto per la prima volta la carica dei 101 all’età di otto, ma per adesso devo accontentarmi per i prossimi due anni e vedere come far procedere la mia vita monotona. Arrivata al cancello principale della mia scuola mi accorgo che ancora non c’è nessuno, solo due o tre bidelli che ricominciano il loro solito lavoro alla segreteria o anche peggio quello di beccare gli alunni che si fumano una sigaretta nel bagno durante le ore di lezione e dalle loro facce si capiva che proprio non gli andava di ritornare al loro lavoro , forse preferivano starsene ancora un altro mese nella loro bella cosa al mare o in montagna gustandosi la libertà di non fare nulla fino al mese successivo. Era anche un mio pensiero fino a esattamente 8 ore fa prima di addormentarmi per incominciare questo nuovo anno ,quello che ci permetterà di incominciare a capire chi vogliamo essere nella vita. La mia scuola la Pennsburg High School si trovava poco fuori città perciò dovevo prendere l’autostrada, e per mia fortuna avevo una vecchia bmw 320 cabrio nera regalata da mia madre per il mio diciassettesimo compleanno. Mentre passeggiavo lungo il viale davanti scuola non mi accorgo che alcuni miei amici stanno arrivando, lo capisco solo da un abbraccio che arriva da dietro della mia migliore amica Amanda. Lei è una ragazza veramente fuori dal comune : il primo giorno che l’ho vista del primo anno non potevo neanche immaginare che quella pazzerella sarebbe diventata l’amica più speciale che avessi. Perché dico pazza chiederete voi bhè Amanda è una ragazza che si veste di solito in nero solo una volta si è messa un vestito rosa per il mio sedicesimo compleanno e solamente perché le avevo chiesto di vestirsi diversamente e sa che è il mio colore preferito, ma il giorno dopo avendo dormito a casa mia uscendo da casa per buttare la spazzatura ho ritrovato quel povero vestito nel bidone della spazzatura tagliato con le forbici ecco perché dico pazza ma senza di lei la mia vita sarebbe stata troppo monotona. Mentre tolgo le cuffie dell’ipod la sento dire: “Hey Cathy!! Hai visto chi è arrivato proprio ora su quella ducati rossa?” io avendo ancora gli occhi assonati dalla brutta alzataccia non mi importava proprio di chi fosse quel ricco sfondato che si esibiva a far vedere alla gente normale come noi quanto era ricco “Amanda non mene frega niente di che è arrivato su quella moto! I miei occhi devono ancora abituarsi alla luce del sole!” protestai io. “fa come vuoi comunque ti ho solo avvertito che mister mi batte il cuore per te da quattro anni è appena arrivato!” Io strabuzzo un attimo gli occhi per la sorpresa ma facendo come nulla fosse e girandomi vedo comparire su Amanda quel sorriso sghembo che mi fa capire che era arrivata al suo scopo. ”Senti Amy ci vediamo in classe io parcheggio meglio la macchina, di agli altri che tra poco arrivo.” Lei come risposta mi schiocca un bacio sulla guancia e la vedo scomparire con il resto della comitiva saltellando vicino a Bruno il suo ragazzo. Io ancora non capivo come una come Amy potesse stare con uno come Bruno. È vero Bruno era davvero un bel ragazzo, quarterback della scuola e di conseguenza il ragazzo più famoso della scuola, piaceva a tutte le ragazze e tutti volevano essere suoi amici ma Amy era diversa da lui era più una ragazza solitaria, non le piacevano le persone che volevano diventare tutte amiche sue perché sapeva che erano tutte amicizie false ma, essendo la ragazza dei quarterback doveva per forza fare buon viso a cattivo gioco. Mentre chiudevo lo sportello della macchina mi fermai un attimo e focalizzai bene l’immagine del mio pensiero fisso da ormai 4 anni. Jonathan Prestel un ragazzo che può sembrare niente e intanto tutto,uno che non guarderesti nemmeno due volte ma conoscendo poi il carattere è difficile che telo levi dalla testa. Uno di quelli che se non fosse per il suo fisico da nuotatore neanche proveresti quelle sensazioni che ti attorcigliano lo stomaco rischiando di far vomitare tutta la colazione. Per me Jonathan era questo un turbine di emozioni in un solo secondo. Lo conoscevo dal primo anno capitando nella stessa classe di biologia. Io per lui ero solo una semplice compagnia di classe che avvolte prendeva in giro tanto per scherzare o a prenderci in giro come bambini e ritrovandomi poi perdutamente persa per un ragazzo che è esattamente l’opposto del mio tipo ideale ma come dice un famoso proverbio non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace. Stava parlando con Brunononché suo migliore amico dai tempi dell’asilo e mentre sorrideva lo vedo passarsi una mano tra i suoi capelli bruni un suo solito gesto che fa quando è nervoso. Questa mattina aveva indossato dei jeans di armani che gli fasciavano perfettamente le gambe e una maglietta di Marc Jacobs verde che risaltava i suoi occhi verdi tendenti al marrone . Fantasticando sul corpo di Jonathan non mi accorgo che la campanella è già suonata e con passo veloce mi precipito dentro la scuola. Come se non bastasse vedo con mio dispiacere che quest’anno il mio orario è cambiato l’aura della prima ora di matematica e l’ hanno spostato al terzo piano quindi con la poca forza che mi ritrovo la mattina corro per le scale e mi precipito nel’aula ma visto che la fortuna questa mattina non è dalla mia parte noto con molto piacere che la professoressa di matematica era già entrata e stava per incominciare l’appello. Con educazione busso alla porta della classe ” mi scusi prof per il ritardo ma non trovavo posto alla macchina” “Barnes mi sembrava che mancava qualcuno in classe per questa volta visto che è il primo giorno può entrare ma che non ricapiti! “certo prof e mi scusi”- Intanto cerco dove si sia seduta Amanda e dopo un po’ la vedo al penultimo banco vicino alla finestra. Quasi non mi prende un groppo alla gola: è vero che stiamo al penultimo banco e possiamo parlare meglio durante le lezioni ma non si è resa conto che stiamo dietro a Prestel. Lo vedo che mi scruta e fa il sorriso che preferisco quel sorriso sghembo chi mi piace e rimbambita non mi faccio mancare un inciampo vicino alla sedia. Amanda per l’esasperazione mi prende per un braccio e mi fa sedere vicino a lei facendomi uno sguardo di disapprovazione. Dopo l’appello le ore successive passarono molto velocemente ritrovandoci tutti quanti riprendendo da dove ci eravamo fermati a giugno. La campanella dell’ultima ora suonò e come un branco di pecore usciamo tutti fuori per respirare quell’aria aperta che ci avrebbero levato per almeno i prossimi otto mesi. Uscita da scuola sento una voce chiamarmi -Cathy è vero che mi accompagni a casa? Amanda non aveva ancora la macchina e quindi scroccava sempre un passaggio dalla sottoscritta e chiedendomelo con quel broncio sul viso non potei che risponderle di si -“ mi spieghi quando ti farai comprare dai tuoi una macchina o un motorino?” -“tranquilla Cathy ci sto lavorando dammi solo tre mesi e quella bella porche gt rossa che abbiamo visto alla concessionaria l’altra settimana sarà mia!” -“ok ma se fra tre mesi non ce l’avrai andrò dai tuoi inginocchiandomi a chiedere il perché di questo supplizio ok? “ ok capo!”. Mentre camminavamo per andare a prendere la macchina un nostro compagno Mark si ferma con il motorino –Hey ragazze stavamo pensando di fare una piccola rimpatriata con la nostra comitiva?” - - “bhe non lo so”risposi io ma un pizzicotto di Amanda mi fece capire che stavo dicendo una cavolata così risposi che per noi andava bene. - - dove ci vediamo ?” - - alla piazzetta vicino alla pizzeria napoletana” rispose Mark - - ok perfetto! Ci vediamo!- Mentre Mark andava via Amanda mi tiro indietro e con una faccia che non prometteva nulla di buono mi disse - visto che dobbiamo andare a questa rimpatriata tra amici o come la vuole chiamare Mark perché non andiamo a fare shopping?”- alla sola parola shopping il mio cuore perse un battito io amavo fare shopping ma per quel giorno non avevo abbastanza soldi nella borsa. -“Amy mi dispiace ma purtroppo non ho abbastanza soldi per fare shopping!” –“ e che problema c’è Cathy! Te li presto io ! questa è la fortuna di essere figlia unica e avere un padre banchiere!” E come darle torto era la ragazza più ricca della città ,i suoi genitori erano delle vere star nella nostra zona ammirati da tutti perché sono diventati quel che sono solo avendo fatto tanti sacrifici e lavorando onestamente. Jane e Patrick Should erano davvero delle care persone io le trovavo magnifiche non solo per essersi fatti da soli ma anche perché avevano adottato Amanda amandola come se fosse figlia loro. La signora Should era un medico di fama mondiale mentre il signor Should era un banchiere diventato famoso per aver scoperto un giro di soldi illegali in banca , per poco non si è fatto quasi ammazzare ma il senso dell’onesta e della lealtà hanno sconfitto anche la morte diventando l’eroe della città. Amanda era arrivata dopo tutto quel fatto della banca del signor Should, così essendo sicuro che nessun malintenzionato fosse ancora in giro andò con sua moglie a adottare Amy in un orfanotrofio poco fuori città. La vera storia di Amanda non la conosco però da quello che mi ha raccontato lei sua madre la aveva abbandonata in fasce davanti all’orfanotrofio essendo una ragazzina di appena diciotto anni e dopo neanche due mesi la avevano adottata i signori Should visto che non potevano avere figli. Amy era grata ai suoi genitori adottivi di averle detto subito la verità non come altri che mentono ai loro figli fino a che non lo vengono a scoprire da soli. Ma ad Amy stava bene così e gli voleva un bene immenso ,sembravano una vera famiglia più loro che altre famiglie con figli naturali che neanche seguono perché troppo impegnati a farsi gli amanti a vicenda . Guidando verso il grande magazzino che si trovava un po’ fuori la città Amy mi face riflettere su una cosa. -“ Cathy mi spieghi perché hai risposto quasi di no a Mark? Ti rendi conto che stasera esci con Jonathan?-“ diventando subito rossa risposi -“Amy non esco con Jonathan ma usciamo con la comitiva non esco solo con lui ma con dieci persone !” puntualizzai facendola ridere a crepapelle -“ mi spieghi perché ridi Amy?” -“nono niente ma la faccia che hai fatto hahaha oddio dovresti vederla , solo al pensiero che esci con Jonathan diventi viola!”vedendo il semaforo diventato verde ingranai la prima senza controbattere perché sapevo che Amy aveva ragione. è la mia prima storia siate clementi recensite in tanti baci
  
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