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Autore: Saphira96    30/07/2012    4 recensioni
'La mia mente mi porta a ricordare che questo momento è simile ad un momento giá vissuto: un deja vù.'
|Maria/Guido|
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Déjà vu

Sono in ritardo nonna Enrica dovrebbe arrivare da un momento all'altro, indosso la camicia che mi hanno regalato Elena e Bobò lo scorso Natale, indosso un paio di pantaloni e mi dirigo allo specchio. Sono pronta, devo soltanto sistemare i miei maledetti capelli. Dico maledetti perchè sono troppo lunghi e mi sono stufata a vedermi sempre con lo stesso aspetto:pallido e magro e con i lunghi capelli che mi incorniciano il viso. Non posso tagliarli...non voglio tagliarli! A Guido piacevano i miei lunghi capelli da odorare e adorava giocarci la sera mentre eravamo una nelle braccia dell'altro. Tante cose devo fare per non dimenticarmi di lui, per tenerlo con me ogni minuto, anche dalle piccole cose. 'Maria Maria è tardi, su andiamo!' richiudo i miei pensieri da dove sono venuti e mi preparo a vivere un altro giorno nel dolore, distolgo lo sguardo dal mio riflesso e voltandomi vedo in un portapenne una matita gialla con la punta spezzata; la afferrò raccolgo i capelli e la faccio passare tra di essi.

La mia mente mi porta a ricordare che questo momento è simile ad un momento giá vissuto: un déjà vu.


È tardi, sono tutti in cucina a fare colazione e se non mi sbrigo arriverò in ritardo all'università. Apro l'armadio e scelgo il mio maglione preferito, quello che mi hanno regalato papà e zia Alice per il mio compleanno; indosso un paio di pantaloni e apro l'armadio poazzandomi davanti lo specchio che è attaccato a un anta di esso. Oh diamine, i capelli. Devo ancora sistemare i capelli! Prendo la spazzola e la faccio sciovolare tra i capelli, oggi voglio cambiare acconciatura, penso. Ma è tardi e non avrei comunque il tempo, così lascio i miei capelli caduti sulla schiena e vado alla scrivania per prendere la borsa, da essa cade una matita gialla temperata. Alzo i capelli, li giro e faccio passare la matita. Penso che non è il massimo, però è qualcosa. Scendo in cucina e saluto la mia famiglia 'ciao famiglia' noto che il nonno stava dicendo qualcosa rivolto a Ciccio, il quale probabilmente ho salvato senza saperlo. Prendo un cornetto e guardo l'orario, 'io scappo all'università' . Ingoio il boccone che avevo in bocca e vado a salutare il nonno, lasciandolo con un affettuoso bacio sulla guancia. Guido mi segue e mi supera aprendomi la porta 'aspetta ti do un passaggio' mi dice guardandomi con il suo sguardo che mi fa tanto impazzire. Reby dice che questo è lo sguardo tipico di un "casanova", ma io ho notato che questo è lo sguardo che riserva solo per me o sono io che voglio crederlo. 'Magari' rispondo a Guido, aspetta che mi metta il cappotto e mentre sto per infilare il braccio sinistro nella manica noto che mi fissa 'cosa c'è' chiedo. Lui mi guarda sorridendo 'i tuoi capelli...' mi risponde indicandoli, ecco lo sapevo maledette le mie idee di cambiare look per un giorno. 'Sono...sei bellissima con questi capelli!' continua, rivolgendomi un sorriso sincero. Ringrazio felice e ci chiudiamo la porta di casa Martini alle spalle.

Esco dalla stanza attraverso il salone di grande fretta ed esco fuori raggiungendo mio padre in auto. Ricordando quella mattina riesco a sorridere, perchè ricordo come mi sentivo al quel suo complimento ma allo stesso tempo soffro perchè só che lui non è qui accanto a me, come dovrebbe essere. Papà accende il motore, ma proprio in quel momento esce da casa una piccola bambina dai capelli biondi e gli occhi azzurri: Palù. Mi viene incontro io apro lo sportello e lei mi da un bacio sulla guancia, 'mamma posso andare in cioccolateria con nonna Bianca?' mi chiede allegra 'certo piccola, devo andare adesso' le do un altro bacetto e lei si fa da parte. Apro il finestrino e mentre papà riaccende i motore lei grida:'i tuoi capelli sono...sei bellissima con questi capelli!' mentre svolto l'angolo riesco a scorgere il suo sorriso e noto che è lo stesso di Guido. Del mio Guido.

Mentre Palù rientrava in casa venne invasa da un colpo di vento, che le scompigliò leggermente i capelli e le accarezzò il viso. Suo padre Guido la stava ringraziando, per aver fatto da 'interprete' per la sua Maria.


Autrice ~ Saphira96

  
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