Aki si sentiva talmente leggera che le pareva di volare dalla felicità al posto di camminare. Era al settimo cielo dopo quello che era successo: era andata da Yusei per chiedergli di uscire insieme, ma era talmente nervosa nel chiederglielo che non fece altro che farfugliargli qualche saluto e balbettare in continuazione con la testa bassa mentre con la coda dell’occhio lo vedeva sorridere e la conversazione finì quando, per sorpresa di Aki, fu proprio il ragazzo a domandarle se le andava un appuntamento.
La ragazza si ritrovò a sognare a occhi aperti che non si accorse di essere arrivata a casa. Aprì la porta ed entrò, in quella settimana i suoi non c’erano e quindi lei possedeva la casa tutta per sé. Era ormai scesa la sera e Aki era stanca, per tutto il giorno non aveva fatto altro che inventarsi davanti allo specchio cosa dire a Yusei. Si mise sotto le coperte e si addormentò con un sorriso pensando a lui. Era da un po’ che pensava di essersi innamorata di lui, però non aveva il coraggio di dirglielo e la cosa cominciava a pesare, così un giorno Luna le disse che doveva confessarsi, in qualche modo, ma doveva dichiararsi così si sarebbe liberata del peso che tanto la pressava.
Il giorno dopo Aki sembrava rinata, finalmente il giorno tanto atteso era arrivato e non vedeva l’ora di incontrarlo, si preparò al meglio che poteva finché non si ritrovò davanti alla porta pronta per uscire, ma il campanello suonò prima ancora che posasse la mano sulla maniglia. Aprì la porta e per poco non ebbe un sussulto. Era Lui.
Lo vide lì davanti a lei nel suo solito abbigliamento, giacca e pantaloni blu e maglietta nera, ma in che modo si vestisse per lei, era sempre bellissimo. Sorridente le chiese se era pronta e lei balbettò un si ancora incantata dalla sua visione.
Passarono la giornata tra chiacchere e divertimento, sembravano davvero fidanzati ed era così perfetto che Aki pensò che fosse solo tutto un sogno, ma lui era lì accanto a lei che sorrideva e la guardava con i suoi occhi color blu cielo.
Arrivò la sera e i due erano seduti su una panchina a gustare un gelato gentilmente offerto da Yusei, ogni tanto la ragazza gli lanciava qualche sguardo cui lui però sembrava impassibile o non se ne accorgeva, il ragazzo stava ammirando il paesaggio circostante.
Aki aveva ancora il gelato in mano da finire mentre lui l’aveva già finito da tempo e da lì cominciò il tutto.
-“Y-Yusei… A… A che pensi…?”- disse piano Aki.
-“Penso a una ragazza…”- disse con un sorriso enigmatico.
-“Ah… E… Chi?”-
-“Beh… Devo ammettere che è la ragazza… Di cui mi sono innamorato…”- rispose chiudendo gli occhi ma avendo ancora quel sorriso enigmatico stampato in faccia.
Alla rossa sembrò che il mondo crollasse davanti ai suoi occhi ma si sforzò comunque di sorridergli, in fondo era lui e se si fosse mostrata triste, non voleva sapere cosa sarebbe successo dopo.
-“Ah… Capisco… E… Gliel’hai detto…?”-
-“Eh no… non ancora…”- riaprì gli occhi per poi guardarla.
Aki arrossì ancora più di prima, ma continuava a guardarsi le scarpe, dopo quella rivelazione non aveva il coraggio di guardarlo.
-“Posso fare una prova con te?”-
-“Eh? Ah… si, si… Dimmi quello che le diresti”- disse facendosi coraggio e quindi guardandolo.
-“Io vorrei dirle che è bellissima, che quando sorride illumina la mia giornata e che come le piante hanno bisogno del sole, io ho bisogno di lei. E’ la stella che vedo brillare giorno e notte e l’affetto che provo per lei è infinito come le stelle che splendono nel cielo notturno. E che senza di lei, io non sarei niente”- disse Yusei guardandola negli occhi.
La ragazza era incantata dalle parole che aveva detto il ragazzo, sarebbe scoppiata a piangere da quanto era stato dolce in quelle parole, però in quel momento le pizzicavano gli occhi dal fatto che a lui sembrava piacere un’altra che non fosse lei, ma cercò di sorridergli fino alla fine.
-“Ora dovresti andar glielo a dire”- disse, ma le lacrime stavano per scendere.
Yusei rimase in silenzio per un attimo poi si avvicinò di più al suo volto.
-“L’ho appena fatto…”- le sussurrò a un respiro di distanza tra i loro visi.
Aki non ebbe neanche il tempo per credere a quello che Yusei le aveva appena detto che si ritrovò le labbra di Lui appoggiate sulle sue. Ciò che era caduto in frantumi si stava ricostruendo davanti a lei in quel bacio che aspettava da tempo. L’emozione che provò fu talmente forte che senza accorgersene mollò il gelato che cadde miseramente a terra ricambiando quel gesto che il ragazzo le stava regalando.
Quando si staccarono, mantenendo comunque quella distanza ravvicinata, la rossa era ancora stupita da ciò che era successo e ci mise un po’ a mettere a posto le cose nella sua testa mentre il ragazzo la fissava un po’ divertito dalla sua reazione e con un sorriso sincero in volto.
Aki, nonostante fossero passati un paio di minuti,  non riusciva ancora a crederci e farfugliò qualcosa di incomprensibile.
-“Ma cosa… come…”- balbettava continuando a guardarlo.
-“La ragazza di cui sono innamorato sei tu”- disse il ragazzo sempre sorridente.
Yusei, dal canto suo, voleva da sempre dirle cosa provava per lei, ma non trovava mai l’occasione giusta. Finalmente, però, c’era riuscito e continuava ad ammirarla in tutto il suo fascino mentre lei era ancora scioccata. Allora le prese il mento tra pollice e indice delicatamente e si unì di nuovo a lei in un altro bacio, ma stavolta non ci furono più sentimenti contrastanti per separarlo da lei.
-“Ti amo, Aki”- le sussurrò quando si staccarono.
-“A-Anch’io…”- disse timidamente mentre era ancora all’orlo dei sentimenti.
Yusei le sorrise e rimasero abbracciati a baciarsi finché la luna e le stelle non apparvero per salutare la nuova coppia.