Ero chiusa nella mia camera,con le cuffiette nelle orecchie. In effetti è ciò che faccio tutti i giorni. Sono sempre stata così. Mi chiudo nel mio mondo immaginario,pur sapendo che non avrei mai vissuto in quell'ambiente perfetto. 
Nessuno mi ha mai compresa;neanche uno ha mai cercato di capirmi;neppure uno ha mai inteso che sotto quel sorriso,che in molti chiamano stupendo,nascondevo qualcosa.
Sono una ragazza di 16 anni,che vive la sua vita come una normale adolescente.
E' da un pò di tempo che non riesco più a capire chi sono. A scuola ho buoni risultati,ho alcune "amiche" con cui posso confidarmi sempre,ho dei genitori presenti. Sembrerebbe che la mia vita sia perfetta così come è,ma...
Frequento il terzo anno di un liceo linguistico di una piccola cittadina,chiamata "Lincoln".
Sin da piccola,da quando ho iniziato a frequentare la scuola,ho sempre studiato ed ho sempre avuto ottimi esiti. Ma ciò che sto affrontando quest'anno è diverso,mi butta a terra mentalmente! Io sono una persona che,pur sapendo di non poterci arrivare,si pone obiettivi alti. Voglio sempre ottenere il massimo,voglio essere fiera di me stessa. Ma non capisco perchè tutto questo non accade. Agli altri invece tutto viene con una facilità,pur non impegnandosi molto. E a questo pensi:"Gli altri sono più intelligenti di me?" No,è impossibile perchè nessuno è nato imparato!
Ci sono alcuni momenti in cui apri il libro,studi tutto ciò che c'è da imparare;ripeti fino allo svenimento;ti senti sicura e pronta al massimo;poi ti soffermi e pensi:"Ho studiato e sono pronta,ma sono già sicura che il mio lavoro non verrà apprezzato!". E poi quando ne hai la conferma,ti senti giù e l'unica cosa che vorresti fare è gridare,liberare tutto ciò che hia denro,ma no risolveresti nulla! I giorni passano ed il tempo scorre....così come in autunno il vento spazza via i tuoi sforzi!
Dopo tutto c'è una riflessione da fare:è vero che i professori non ti possono apprezzare ,che possono esserci "le preferite" della classe,ma alla fine il voto è solo un numero che i docenti segnano sul loro registro,quello che davvero conta è il contenuto che ti resta
Quindi io rimango del mio ideale:"La scuola è l'ingresso alla vita della ragione" - Jerome Bruner.