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Autore: willow11    30/07/2012    7 recensioni
Un giorno come tanti, Santana riceve una telefonata.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Noah Puckerman/Puck, Quinn Fabray, Santana Lopez
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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ciao frodo
arriverà la conclusione di shesmine
intanto arriva questa,
non penso abbia bisogno di troppe parole
se non vi va di rattristarvi non leggetela
Buona lettura
C

Ciao Frodo

Ciao Rachel,

forse sarebbe più consono Frodo, Hobbit o nana malefica,
scegli tu
tanto lo so che in fondo ti piace sentirti chiamare così…

Santana si specchiò più volte costatando il colore dei suoi occhi.

Era strano.

Quel nero così impenetrabile le sembrava fin troppo limpido per i suoi gusti.

Un rumore violento la riscosse dai suoi pensieri.

Quell’ascensore non ne voleva sapere di essere gentile.

Eppure l’avevano fatto sistemare tante di quelle volte.

Era assurdo come un grattacielo al centro di New York avesse un ascensore del 15/18.



Lentamente aprì la porta ed entrò.

Prima ancora che potesse richiudersi la porta alle spalle la bionda l’immobilizzò in un abbraccio.

-Piccola- disse piano abbracciandola con forza.

La mora si lasciò stringere rimanendo inerme e in silenzio.

Possibile che anche quell’abbraccio fosse così vuoto?

Santana si staccò lentamente e guardò la sua ragazza.

-Hai pianto…- constatò con un filo di voce.

-Anche tu…- rispose la bionda abbozzando un sorriso.

L’ispanica lasciò cadere la borsa e si avviò in camera da letto.

La tv era accesa e ferma su un fotogramma della bella e la bestia.

Sorrise, vedendo il letto disfatto, evidentemete la bionda si stava accoccolando davanti alla tv.



-Ti hanno fatto problemi al lavoro?- Chiese la bionda mentre Santana aveva iniziato a spogliarsi.

-No… però ho sistemato le cose per domani..-

Brittany annuì silenziosa.


-Vado a farmi una doccia… Puzzo come…-

-Una papera che ha giocato nel fango- la fermò la ballerina dopo essersi avvicinata a lei.

-Le papere giocano nel fango?-

-A volte…-


La latina cominciò a ridere di gusto.

Brittany capì e l’abbracciò nuovamente.

Stretta nel suo corpo la mora cominciò a piangere di nuovo.


Dopo pochi secondi tirò su col naso e si staccò da lei.

-Vado a farmi la doccia… Sei sicura di non voler venire?-

-Non adesso…- Rispose secca la bionda.

La mora sospirò –se vuoi rimango…-

-No amore, vai… Se per te non è un problema che io non ci sia…-

-No, ognuno ha i suoi tempi…- disse poi sfiorando la custodia del dvd della bella e la bestia –vado a lavarmi…-


La bionda annuì avvicinandosi a lei e lasciandole un bacio sulle labbra.



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-Domani che finiamo questo lavoro di merda e non ti voglio vedere più-

Il ragazzo prese i fogli e uscì velocemente dalla stanza senza guardarla negli occhi.

-Ma la vuoi finire?- L'ammonì la sua assistente.

-Di fare che?-

Francy scosse la testa divertita e si avviò verso l’uscita.
 
-Dai che infondo mi adori anche tu- Urlò l’ispanica dalla sua scrivania.


La ragazza alzò il dito medio e uscì dalla stanza.
 
Santana sghignazzò divertita.

Quel lavoro era una merda, ma infondo le piaceva comandare.


Guardò l’orologio,

le 13.20

-Jack…-
 
Un ragazzo dai capelli rossi davanti a lei alzò lo sguardo.

-Visto che non andremo in pausa pranzo prima delle… Non lo so… Non lo voglio sapere… Perché non prendi quelle deliziose patatine delle macchinette?-

-Prendo anche la coca cola?-

La latina sorrise esaltata.

Il ragazzo prese i soldi e uscì dalla stanza.


Santana riprese a giocherellare col suo pc, anche se sia facebook che twitter erano diventati leggermente noiosi.

Una vibrazione continua sul tavolo la fece sobbalzare.


Guardò il telefono che ritraeva il numero dell’ufficio dove lavorava Quinn.

-Pronto?- Rispose seria.

-San sono io…- Disse subito la bionda.

-Fabray mi sto annoiando da morire… Trovami qualcosa da fare… Ti prego!-


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-Ehy…-

-Ehy- rispose lasciandosi abbracciare.

Puck la strinse forte nascondendo le lacrime sotto gli occhiali da sole.

-San vuoi stare davanti?-

-No bocca di trota…- Rispose la latina salendo dietro.

L’ex titans mise in moto e uscì dal parcheggio.

-Non pensavo avessi delle magliette nere…- disse l’ispanica mentre il ragazzo con la cresta passava in rassegna i vari semafori.

Sam si girò leggermente e le sorrise.
L’ispanica allora allungò la mano e le accarezzò la spalla.

-Pensavo foste in ferie…-

-La settimana prossima…- rispose Puck –pensavamo di raggiungere Finn in Brasile…-

-Non l’avete ancora rintracciato?- Chiese la latina preoccupata.

Sam scosse la testa.

-Cazzo- rispose la latina lasciandosi cadere all’indietro.


-Noah…-
 
Il ragazzo la guardò dallo specchietto retrovisore.

-Com’è successo?-



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-mmm… Ti prego non fermarti…-

-San rispondi non lo sopporto più quel coso…- l’intimò la bionda in mezzo alle sue gambe.

La latina sbuffò seccata –tu rimani li però!-

-E chi si muove…- Rispose la bionda con malizia.

-Fabray che cazzo vuoi?-

La mora aspettò un paio di secondi sotto gli occhi curiosi della bionda ancora fra le sue gambe.

-Buonanotte Q.- disse poi richiudendo la chiamata.

-Che voleva- Chiese la ballerina risalendo il corpo caldo dell’ispanica.

-No Britt… Dovevi rimanere giù…- sbuffò –niente, lei e Rachel stanno andando a bersi una cosa poi li raggiungono pure Tina, Mike e Puck…-


-E’da tanto che non li vedi…- Constatò la bionda che si era accoccolata tra le sue braccia.

Santana la strinse forte cominciando ad accarezzarle il ventre ancora piatto.

-Lo so… Ma è colpa del lavoro lo sai, e lo sanno pure loro… E poi con Frodo ci sono abituati… Lei sparisce per mesi-



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La latina si guardava intorno spaesata.

-Il palazzo è quello- disse Puck indicando l’ultimo infondo a sinistra.

-Ci sei già stato?-

-L’ho aiutata a fare il trasloco…-

-Tu?- Chiese un po’ interdetta la latina.

-Gliel’ha chiesto Quinn…- Precisò Sam camminando dietro di loro.

La latina sospirò e, una  volta entrata nel palazzo, si tolse gli occhiali da sole.


Sembrava tutto così luminoso e chiaro, e vuoto.
Vuoto.

Mentre saliva i gradini sentiva un vuoto strano, qualcosa di inspiegabile a parole che la spingeva a piangere e a sentire tutto e niente.

Arrivati davanti alla porta il ragazzo con la cresta allungò il braccio e bussò.

Aveva visto Brittany con gli occhi gonfi e rossi.

Ma appena l’altra bionda aprì la porta rimase un attimo interdetta.

Sam le fece una carezza ed entrò.

Puck le baciò le labbra stringendola teneramente.

-In camera sua ci sono Leroy e Hiram…- Gli disse facendo annuire l’ex titans.

L’ispanica aveva visto tutta quella scena in silenzio.

La bionda la guardò sorridendo prima di scoppiare a piangere.

Santana la prese stringendola forte mentre la guancia le si bagnava di acqua salata.



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-ti richiamo io-
La latina chiuse la telefonata e alzò lo sguardo.

Jack, che era appena entrato con le chips, lasciò il pacchetto per avvicinarsi a lei.

L’ispanica allora alzò una mano per bloccarlo.

Si alzò di botto senza trattenere le lacrime.

Poco le importava che la vedessero piangere.

In realtà non le importava di niente in quel momento.

Tornò indietro e prese come una furia il cellulare.

-Britt…-

-Amore che succede?-

-E’ successa una cosa, non voglio che ti preoccupi… Anche se è brutta…-

-San calmati non sto capendo niente-

-Rachel…- Disse ferma la latina ingoiando le lacrime –stanotte ha avuto un incidente ed è morta-




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tu non lo sai,
ma oltre ad essere una grande cantante, anche migliore di te
io sono una grande scrittrice.
Brittany dice che sono da Oscar…
Ma è la mia ragazza, forse è un tantino di parte.
Hai visto quanto sono sincera?
Non lo sono mai stata neanche con Quinn…
Sai, ho sempre pensato che prima o poi voi due…
Invece no…
Forse allora l’amicizia vera esiste…
Forse è quell’amicizia di cui mi parlavi l’ultimo anno di liceo,
o il primo di università quando condividevamo quel buco tra la tredicesima e la settantanovesima.
Dev’essere per forza così nana perché se no non si spiega,
sono passati 6 anni, e ancora mi s’insinua in testa la tua voce stridula.
Anche se in realtà,
da quando te ne sei andata,
non mi spiego tante cose.

La tua morte per esempio,
così silenziosa e fredda e inaspettata.
Tu urlavi sempre e non solo quando facevi gli acuti.
Tu eri sempre così appiccicosa con tutti, ed eri così banale nella scelta dei fidanzati e dei pezzi da cantare…
Questa è una cosa che continuo a non spiegarmi.
Hai capito Frodo?


La mora poggiò la busta accanto i fiori e si sollevò guardando la lapide.
-Mami posso metterle?-

Santana si asciugò una lacrima ribelle e guardò quel batuffolo biondo stringere dei piccoli fiori di campo.

Era identica a Brittany che la teneva per mano.

-Certo Rach-

La bimba sorrise avvicinandosi piano verso la tomba e poggiò con cura i fiori accanto al biglietto della mamma.


Poi si fermò a guardare il biglietto.

-Piieeree-

-Per tesoro…- La corresse Brittany.

-Frr....Frodd… Frodo… Per Frodo… Perché per Frodo?-

La latina cominciò a ridere e la prese in braccio.

-Chi ti ha insegnato a leggere?-

-Zia Quinn...-

-Zia Quinn? Ma non è un  pò troppo presto?-

-Dice che così posso leggere i tuoi segreti-


Brittany vide le due donne della sua vita allontanarsi e ridere divertite.

-Non cambierà mai- disse regalando un sorriso a Rachel Berry.






  
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