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Autore: Eristena_Merisi    31/07/2012    4 recensioni
Questa storia parla di due ragazzi che conosciuti su un social network e che finalmente possono trascorrere tre mesi insieme. Un'amicizia nulla più che sfocerà in una notte bollente su cui ci si è tanto scherzato prima. Buona lettura!
Genere: Comico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Okey lo ammetto avevo messo da parte la storia ç_ç
Ma l’importante è che sono qui ora vero? *si copre il volto con un braccio rannicchiandosi e sbirciando ogni tanto per vedere e è ancora viva*
Non uccidetemi vi preeegoo T.T
Spero che questo capitolo vi piaccia amorini :3
Se vi va passate a leggere le ultime cose che ho scritto!
Un bacio e buona lettura :*

 
Capitolo 10
 
Bene, erano le venti e dieci di una bellissima serata estiva.

Scendo le scale accompagnata da Anthony, Silvio e Paolo e apro con un colpo secco la porta beccandomi occhiatacce da tutta la gente nella home.

Cazzo loro. Se avevano qualcosa da ridire lo facessero, che incazzata come sono mi porto in macchina pure loro, a costo di attaccarli uno a uno sulla cappotta con la corda che ho sotto al sedile.

Mi affretto ad andare verso la mia bambina mentre faccio suonare le chiavi della macchina.
Anthony nel frattempo, mi stringe le spalle cercando di calmarmi inutilmente. Non mi trova di buon’aria stasera.

Nel parcheggio passo tutte le auto, Audi, Mercedes, e anche il Lamborghini con il Porche Carrera del proprietario snobbandandole tutte.

Arrivo davanti alla mia Pandorina e prima di aprirla le sorrido avvicinandomi con il mento alla cappotta.

- Stanotte ci dobbiamo far riconoscere bella mia, vedi di fare la puttana – Le sussurro sulla cappotta come ogni volta che decido di tirarla un po’ e poi la apro spalancando il mio sedile.

Mi giro verso di Paolo e lo guardo con aria di sfida:
- Allora? Non sali più? – Incrocio le braccia e mi appoggio al cofano con aria arrogante. Paolo mi scoppia a ridere in faccia e tra le risa farfuglia qualcosa:
-Vorresti mettermi paura con una Panda che tra poco neanche cammina?-

Non fa in tempo a finire la frase che lo prendo per la camicia e lo faccio avvicinare al cofano spingendogli la testa su di esso e premendo a rischio di ammaccarmi anche la carrozzeria.

- Vedi questa fottutissima Panda? E’ una Fire 1100 a iniezione. – Gli faccio sbattere la testa sul cofano facendolo gemere dal dolore e gli blocco il braccio destro dietro alla schiena facendogli anche abbastanza male.

- Io stessa, donna che stai sfottendo da almeno un quarto d’ora gli ho svuotato il catalizzatore, ho regolato la fase di scoppio a 0 gradi e ci ho adattato un corpo farfallato di una 750 –

Aumento la pressa sul cofano e mentre quel verme geme di dolore sento Anthony premermi una mano sulla schiena in segno di fermarmi.

Si becca una mia occhiataccia e Silvio scoppia a ridere, prima di continuare il mio discorso gli faccio dare un’altra testata e mi avvicino al suo orecchio in modo che riesca a sentire meglio.

- Le bobine elettroniche tesoro mio, sono quelle di un 1800, e le candele amoruccio mio sono all’iridium e me ne fotte un cazzo che il Lamborghini del paparino ce le ha al platino perché i pistoni se l’è fumati lui mica io!-

Cerca di divincolarsi ma gli blocco le gambe tra le mie cosce e stringo di più la presa ai suoi capelli facendogli baciare di nuovo il cofano.

- Ho cambiato il filtro dell’aria ce ne ho messo uno a potenza, sempre io te lo ricordo, la mezza cartuccia che non vale un cazzo! Ho alzato bielle e testata di 3 centimetri e ho richiuso con pasta di rame. Ho modificato la rettifica e ho accorciato le valvole. IO, brutta testa di cazzo!-

Silvio dietro di me stava rotolando ormai e Anthony si era rassegnato appoggiandosi anche lui al cofano schivando ogni tanto il mio braccio che sbatteva la testa di paolo sul cofano.

- La frizione, caro amico mio, è a stella! Ed è la stessa che monta paparino sul Lambo! Ho montato un cambio 1300, e senti che sciccheria, le sospensioni solo delle kayabha shock a gas. Per molle monto delle 19 per la rigidità e per non far soffocare la macchina al finale della marmitta, ci porto uno bello scarico Racing. E’ bello mio? –

Sotto la mia morsa implorava come un ragazzino ma se se la voleva vedere con me doveva perire ancora per un po’.

- E siccome sei anche becatino, non ti sei accorto ne delle gomme 165/70-13 ne dei distanziali che hanno allargato la mmachina!- Silvio a sentire la mia pronuncia della “m” scoppia a ridere come uno scemo. Quando mi arrabbio la mia “m” pesante, segno del mio dialetto esce fuori.

- E per finire solo l’arma della polizia, posso ringraziare per l’idea di mmettere dei piattelli da 19. Che je dici che anche si nun se vede che tenno la mmaaghina rialzata, se sente quando a stireno pe lla via –

Quando l’accento si fa pesane è meglio che mi allontano altrimenti fa una brutta finaccia .Finisco col fargli prendere un’ultima testata e lo lascio scivolare per terra vedendolo annaspare e toccarsi la testa.

- Ora se ci vuoi ancora salire, ti dico che hai 220 non vola solo perché è piombata.-
Lo vedo rialzarsi e sbruffare come un toro prima di avvicinarsi impettito a me. Prima che possa fare qualche mossa azzardata, mi lancio verso di lui ma Anthony e Silvio mi trattengono-

Cerco di liberarmi in tutti i modi ma anche con tutti i miei sforzi non ci riesco.

- Si nnunte sbrighi a saline n’mmaghina tecci jigo sulla cappotta!- Mi sbrascigo e mi lagno ottenendo solo risa da Silvio e minacce da Anthony che alla fine mi si mette davanti e dice a Paolo:
- Facciamo che questa sera la passi in camera con la tv che ne dici?-

Vedo Paolo sudato sputare per terra e girare i tacchi mentre loro ancora mi tengono stretta come una tigre pronta a sbranare una sua preda.

Ho l’affanno come se avessi corso miglia e miglia e sento il fuoco pungermi in gola.
Se ora metto mani su Pandorina la brucio, è sempre stato il mio sfogo quando ero da sola.

- Calmati, ripigliati un attimo così tu non vai da nessuna parte.-
Anthony mi accarezza delicatamente in capelli ma la rabbia che ho in corpo è veramente troppa.

Basta con questi stereotipi del cazzo che la donna al volante è imbranata! Io vengo dalla scuola di Collin McCrae, dalle derapate di Ken Block! Chi cazzo si pensa di avere davanti quel figlio di papà del cazzo?

Mi do una calmata, almeno esteriormente per lasciarmi andare da Silvio che continua a tenermi e mi do una sgrullata  e mi asciugo il sudore con un lembo del top fregandomi del fatto che mi son scoperta fino al petto.

Guardo lo sportello aperto e la voglia di sedermi a volante mi fa valvolare il cervello.

Mi giro verso di loro e con uno sguardo maniaco, incomincio a scandire gli ordini:
-Tu- indicando Silvio – sbrigati a salire alla mia destra che ho bisogno di un cazzo di navigatore, e tu –indicando Anthony – Mettiti dietro, e il primo che fiata son panacche.
Non serve altro, è bastato sentire il tono della mia voce e incontrare il mio sguardo per capire che quegl’ordini, andavano solo che rispettati.

Salgono in macchina e prima di salire io per ultima accarezzai il cofano dopo poco prima la testa di Paolo stava facendo amicizia con la carrozzeria.

Se prima volevo divertirmi ora volevo proprio scoparci con quella macchina.

Pandorina sta per sgommare, cambiate strada … ve lo consiglio caldamente.
 

Allora? Che ne pensate del capitolo? Io dico che Paolo mi sta altamente sulla minchiaaaa .. aspettate un attimo … io non ce l’ho D:
E’ uguale, mi sta sulle ovaie u.u
Lasciate una recensione se vi va, e grazie a tutti coloro che hanno letto fino a qui. Un bacio!

   
 
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