''But even the sun sets in paradise.. '' 

Conan è Shinichi.

Shinichi è Conan. 

Ed io, ora, chi sono? 

Seduta in un angolo a contemplare questi ultimi due anni.. Ora ho capito perché quando Conan spariva, appariva Shinichi. 

Quando Conan usciva di tutta fretta, Shinichi mi chiamava. 

Ora la mia vita è racchiusa in un angolo della mia stanza. Lacrime che scendono copiosamente sul mio viso... 

Getto il più lontano possibile quel foglio della verità, anche se la verità la sapevo da molto.. Ero io che evitavo ogni volta di accettarla. 

Mi è passata la fame, la voglia di vivere.. 

<< Ran, ma tu conosci Shinichi, vero? >> mi dice il piccolo ragazzino che dice di essere il nipote del dottor Agasa. 

<< Si, lo conosco.. Ma.. Ma.. Perché me lo chiedi? >> 

<< Sei diventata rossa appena si nomina il suo nome... >> giro la testa dalla parte opposta mentre lui sghignazza contento.

<< Ti confesso che Shinichi è un ragazzo molto bello. Lo amo, con tutto il mio cuore.. >> 

Ho dichiarato i miei sentimenti per Shinichi ad un falso Conan. Non se ne è minimamente curato di come mi sia potuta sentire. 

Sono da un ora nella stessa posizione, sento la porta aprirsi. A questo punto non mi importa che sia Conan, che sia Papà o un ladro. Non mi importa più di niente.. Mi ha deluso. Questo conta. 

<< Ran, sono a casa.. >> grida cercando di attirare la mia attenzione. 

<< Vai via.. >> sussurro debole.. 

Si apre lentamente la porta della mia camera. Mi ritrovo a fissare i suoi occhi interrogativi. 

<< Cos'hai Ran? >> 

Abbasso la testa. Faccio a pugni con le lacrime cercando di rimetterle al loro posto. 

<< Non parlo con i traditori.. Non parlo con qualcuno che non ha avuto il coraggio di dirmi la verità. Non parlo con te, Shinichi. >>

<< R- Ran.. Cosa dici? Io n-non sono Shinichi.. >> 

<< Ah no? Allora spiegami tu quella lettera caro Conan. >> gliela porgo per poi dirigermi in cucina, amareggiata e distrutta. 

Mi siedo in terrazza, il vento primaverile mi scompiglia leggermente i capelli. 

Non posso piangere. Non posso pensare a quello che è successo!! 

Sento qualcuno abbracciarmi di spalle. Qualcuno che mi bagna la spalla.. 

<< Si, lo so.. Sono un vigliacco traditore. Ma l'ho fatto per te, Ran.. >> 

<< Shinichi, ti prego. Sei stato accanto a me tutto questo tempo.. Mi chiamavi in continuazione: '' devo risolvere casi, non potrò tornare, aspettami'' , mentre non hai fatto altro che mentirmi.. Cosa hai fatto per me? Eh?! >> 

<< Ran, calmati.. Se vuoi ti spiego tutto dall'inizio. >> 

<< Sarebbe anche ora, non credi? >> 

Si siede e toglie gli occhiali. 

Inizia a spiegarmi un po' la situazione: un'organizzazione, il Tropical Land, un veleno che lo ha fatto rimpicciolire.. 

<< L'ho fatto per proteggerti. >>

<< Avrei potuto aiutarti, Shinichi. Non ti sei fidato abbastanza di me. >> 

<< Non è questo il punto! Metterei la mia vita nelle tue mani se fosse possibile. Ti darei il mio cuore perché... Si vedi io.. Io.. Ti.. Ti voglio bene.. >> 

Abbassa la testa e va in camera sua. 

Mi alzo dopo poco per preparare la cena. 

Penso a cosa sia potuto accadere se quel giorno lo avessi seguito, oppure lo avrei trattenuto vicino al mio cuore.

<< Conan.. E' pronto.. >> 

Viene verso di me, si accomoda sulla sedia e inizia a fissarmi come se fossi il più bel quadro del mondo.

<< Ora sai chi sono, è inutile che mi chiami Conan. Volevo dirti una cosa. >> 

<< Ti ascolto. >> devo usare l'indifferenza. Devo sapere sul serio cosa voglio io in questo momento.

<< Domani ritornerò ad essere Schinichi. Con la sconfitta dell'organizzazione, Ai ha recuperato anche l'antidoto finale. Kogoro saprà che sono tornato in America.. Spero tu non gli riferisca niente di quello che sai. >> 

<< Non preoccuparti.. Shinichi. >> il suo nome lo pronuncio carico d'odio, di rancore. 

Forse non dovrei fare così, eppure non mi riesce da fare nient'altro.. 

<< Ran, ti prego perdonami. >> 

<< Poi vedremo. >> detto questo poso la mia ciotola nel lavabo e vado in camera mia.

<< Lascia tutto sul tavolo, li laverò domani mattina. Ora sono troppo stanca. >> gli dico con amarezza per poi sbattere la porta della mia camera. 

<< Aspettami Ran. Ritornerò. >> 

E se ne va. Con lui la mia anima, il mio cuore e tutto il mio amore. 

Sono immobile, lacrime solcano il mio volto. E se non tornerà? E se mi lascerà da sola?

E se la ragazza che guarderà negli occhi e sussurrerà ''ti amo, principessa'' non fossi io? 

Voglio essere il suo passato, il suo presente, il suo futuro. 

Voglio che mio figlio abbia i suoi stessi occhi. 

Voglio che abbia la sua stessa intelligenza. 

Pensieri di un'ingenua. Pensieri miei su di lui. 






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Un grazie particolare a Black_Princy e ciccia98!! 

Spero vi sia piaciuto anche questo capitolo.. 

Ps.: Una piccola recensione non farebbe male. 

Baci, Nadia.